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Kirk Douglas ha lasciato tutta la sua eredità in beneficienza

Un patrimonio di oltre 60 milioni di dollari. E’ quello lasciato da Kirk Douglas, deceduto lo scorso 5 febbraio, all’età di 103 anni.

Beni che però andranno, in base alle volontà dello stesso ex attore, interamente in beneficenza, a favore di enti e associazioni che si occupano dei più bisognosi.
Nulla dunque al figlio Michael, il cui patrimonio stimato si aggira intorno ai 300 milioni di dollari e che quindi effettivamente non ha bisogno dell’eredità del padre.

I beneficiari sono la St Lawrence University, con una borsa di studio per studenti appartenenti alle minoranze o meno privilegiati, il Westwood’s Sinai Temple, sede della Kirk e Anne Douglas Childhood Center, il Culver City’s Kirk Douglas Theatre, un cinema che è stato trasformato in un teatro, e il Children’s Hospital di Los Angeles.

Le Strane Telefonate: Coronavirus, cerchiamo di sdrammatizzare un po’

La Strana Coppia presenta un nuovo appuntamento: Le Strane Telefonate! Ogni mattina in onda su Radio Bruno, Enrico e Sandro sceglieranno per noi le migliori telefonate del giorno.

Nelle telefonate di oggi inevitabilmente il protagonista è il Coronavirus. Cerchiamo nonostante tutto di ridere e sdrammatizzare grazie agli ascoltatori.

Coronavirus: in Emilia-Romagna i contagi salgono a 16

Crescono i casi in Emilia-Romagna. Si registrano sette nuovi contagi di coronavirus tutti riconducibili al focolaio lombardo: cinque, di cui quattro cittadini lodigiani, riscontrati a Piacenza, e due cittadini della provincia di Parma, ricoverati in isolamento al reparto infettivi all’Ospedale di Parma e in buone condizioni. A comunicarlo la Regione in una nota.

All’ospedale di Piacenza, si tratta della compagna, del figlio e della nuora di un paziente già riscontrato positivo e ricoverato sempre a Piacenza, tutti e tre del lodigiano: la compagna è isolata al suo domicilio, figlio e nuora sono ricoverati a Piacenza. Così come è della provincia di Lodi una quarta persona, un uomo, anch’esso ricoverato al nosocomio di Piacenza. La quinta è invece un’infermiera dell’ospedale piacentino, isolata a domicilio.
Due sono invece cittadini della provincia di Parma, entrambi ricoverati all’ospedale di Parma: una signora che si era recata più volte all’Ospedale di Codogno, in Lombardia, per assistere la madre, e un uomo che si era recato sempre a Codogno per un evento di ballo.
Complessivamente, i casi di positività salgono così a 16, tutti sempre riconducibili al focolaio lombardo.

Di questi, 6 ricoverati all’Ospedale di Piacenza, 6 in isolamento a domicilio e 2 trasferiti dall’Ospedale di Piacenza a quello di Parma, reparto Malattie infettive, dove si trovano anche i 2 pazienti parmigiani riscontrati positivi nelle ultime ore.

Coronavirus: c’è la quarta vittima italiana

Si aggrava il bilancio delle vittime del coronavirus che salgono a 4 in Italia. Si tratta di un anziano di Bergamo, un uomo di 84 anni che era ricoverato all’Ospedale Giovanni XXIII.
E’ il terzo decesso in Lombardia, la regione che registra anche il maggior numero di contagi arrivati ormai a 150.

L’Italia è il terzo Paese al mondo per numero di casi dopo la Cina e la Corea del Sud.
Intanto l’Austria ha revocato il blocco dei treni da e per l’Italia.
Ricordiamo che per una settimana le scuole di ogni ordine e grado e le Università rimarranno chiuse in Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte.

Anche in Regioni non toccate dal virus sono state disposte chiusure, come misure di massima prevenzione: chiuse le scuole e le Università in Friuli Venezia Giulia, in Liguria e gli asili e le Università in Trentino.
Chiuse anche diverse chiese tra cui i Duomo di Milano, sospeso il carnevale di Venezia.

Piero Pelù: rinviata l’intervista a Radio Bruno

A seguito dell’ordinanza emanata dalla Regione Emilia Romagna per fronteggiare il Coronavirus (potete trovarne un sunto qui>>), l’intervista negli studi centrali di Radio Bruno con Piero Pelù, prevista per lunedì 24 febbraio, è stata rimandata a data da destinarsi.

Per lo stesso motivo è stato rinviato anche l’appuntamento instore di Bologna previsto per lunedì 24 febbraio, alle 18.00, al Semm Music Store & More di via Oberdan, 24F.

Modena per le malattie rare: la 6a edizione della Modena Run4Rare batte ogni record con più di 3mila partecipanti

Modena si tinge di fucsia per la Giornata delle Malattie Rare: questa mattina oltre 3 mila persone (per la precisione 3.107) hanno attraversato la città in occasione della sesta edizione della #ModenaRun4Rare, organizzata al Parco Novi Sad da Centro Sportivo Italiano – comitato di Modena – e Sanofi Genzyme, divisione specialty care dell’azienda biofarmaceutica Sanofi, con una sede a Modena, con il patrocinio di Comune di Modena e Uniamo F.I.M.R. Onlus (Federazione Italiana Malattie Rare) e la collaborazione del Coordinamento Podistico Modenese. La corsa/camminata non competitiva, che rientra nel calendario di iniziative organizzate per la XIII Giornata mondiale delle Malattie Rare, quest’anno ha superato ogni record con la partecipazione di tantissime persone, società sportive, gruppi scolastici pronti a trascorrere qualche ora di sano e salutare sport nonostante il clima difficile delle ultime ore. Alle ore 9 l’apertura ufficiale della #ModenaRun4Rare con l’assessora allo Sport Grazia Baracchi e la partenza di camminatori, appassionati di nordic walking, gruppi di amici e famiglie con bambini, amici a 4 zampe; alle 9.30 la partenza dei runner modenesi guidati da Alessia Bellino e Moro, testimonial della corsa, che hanno corso in prima fila insieme a Simone – nato con una malattia rara, la sindrome di Xia-Gibbs, accompagnato dalla sua “bicicletta speciale”.

Presenti alla partenza e lungo tutto il percorso anche gli istruttori qualificati delle associazioni Mondo Nordic Walking asd, Nordic Walking Live e Run&Fun (partner dell’iniziativa), e gli istruttori cinofili di Hello Dog Cinofilia. Due i percorsi previsti questa mattina in occasione della camminata-corsa non competitiva, 6 e 10 km, con la presenza di numerosi volontari distribuiti tra percorso e punto ristoro: arbitri del Centro Sportivo Italiano, ragazzi delle Comunità la Coccinella, l’Angolo, Caleidos, Porta Aperta, volontari della Croce Blu e delle associazioni Vivere Sicuri, Aeop, società podistiche affiliate CSI Guglia Asd, Cibeno. Alla sesta edizione della Modena Run4Rare anche la testimonianza della modenese Roberta Tino, mamma di Simone nato con una malattia rara diagnosticata solo nel mese di marzo 2019. La sindrome di Simone, che si chiama “sindrome di Xia-Gibbs Italia” è stata scoperta solo nel 2014; per sensibilizzare le persone sull’importanza della ricerca scientifica per aiutare chi è affetto da malattie rare ad avere una vita migliore Roberta ha istituito un’associazione specifica che si chiama “Associazione sindrome di Xia-Gibbs Italia” di cui è presidente, inoltre, ha iniziato a fare la volontaria per Telethon.

Roberta, Simone, insieme al papà e al fratellino Marco hanno partecipato alla corsa modenese. A fare da cornice all’evento le musiche di Radio Bruno e il lancio dei palloncini colorati per celebrare simbolicamente la Giornata delle Malattie Rare. “Siamo arrivati alla sesta edizione – sottolinea Stefano Gobbi presidente CSI Modena e ne siamo felicissimi: oggi siamo qui per stare bene insieme facendo sport, per la nostra salute e per le malattie rare, e questo è molto prezioso. Un ringraziamento doveroso ai tantissimi partner che ci hanno sostenuto nella buona riuscita dell’evento, al Comune di Modena e a Sanofi Genzyme per l’impegno quotidiano a favore delle malattie rare. Grazie a tutti i modenesi che hanno partecipato nonostante il clima di queste ultime ore per rendere questa giornata speciale e preziosa”.

Sono oltre 6.000 le malattie rare oggi conosciute, molte delle quali colpiscono un numero esiguo di individui – meno di 1 ogni 2.000. Tuttavia, nel loro insieme, nel mondo, si stima siano tra i 260 e i 440 milioni le persone colpite,1 delle quali oltre 30 milioni in Europa e circa 2 milioni in Italia.2 Sono cifre che, seppur di peso, non mostrano il reale impatto che queste patologie hanno sul singolo e sulla famiglia, a causa della loro gravità, del rischio elevato di ritardi nella diagnosi o di diagnosi errate, dell’assenza di farmaci efficaci per la maggior parte di queste e dalla scarsità di incentivi per la ricerca di nuove terapie.
La #ModenaRun4Rare si è conclusa alle ore 11 con la premiazione delle scuole e delle prime 33 società podistiche classificate alla presenza dell’assessora allo Sport Grazia Baracchi, del presidente CSI Stefano Gobbi e dello staff di Sanofi Genzyme. La scuola primaria Rodari di Modena è stata premiata come gruppo scolastico più numeroso, seguita dalla scuola media Mattarella e dalla Scuola Leopardi. La partecipazione delle scuole di Modena ha registrato ben 574 presenze: tutte le scuole presenti hanno ricevuto il gagliardetto #ModenaRun4Rare e i gruppi scolastici più numerosi sono stati premiati con una gift card per il ritiro di materiale sportivo presso Decathlon. Sul podio dei gruppi podistici Run&Fun con 292 partecipanti, seguita al secondo posto da Pol. Cittanova con 2014 presenze. Il terzo posto va alla Pol. Madonnina con 101 partecipanti.
A tutti i partecipanti in omaggio una marmellata Conad e per i tantissimi bambini presenti la medaglia della #ModenaRun4Rare, realizzata da CSI Modena.
Partner ufficiali dell’evento: Hello Dog Cinofilia, Run&Fun, Conad, Mondo Nordic Walking, Radio Bruno, Nordic Walking Live, Decathlon. Un ringraziamento particolare va allo staff di operatori sportivi CSI e alla Polizia Municipale di Modena.

#Rarediseaseday #ModenaRun4Rare gli hashtag ufficiali per chi ha partecipato e lanciato il proprio messaggio per le malattie rare.

Coronavirus: l’Emilia Romagna si attrezza per fronteggiare la diffusione del virus

Sospensione totale delle attività delle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, asili nido, Università, di manifestazioni ed eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, delle gite di istruzione e dei concorsi. Sono le misure che vengono adottate in Emilia-Romagna per contrastare la diffusione del Coronavirus e che saranno valide fino al prossimo 1° marzo compreso.

Sospensione totale delle attività delle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, asili nido, Università, di manifestazioni ed eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, delle gite di istruzione e dei concorsi. Sono le misure che vengono adottate in Emilia-Romagna per contrastare la diffusione del Coronavirus e che saranno valide fino al prossimo 1° marzo compreso. Sono previste nell’ordinanza che viene firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza.
“Abbiamo deciso di mettere in campo una serie di provvedimenti per far sì che si possa fronteggiare la diffusione del virus offrendo le migliori condizioni possibili di sicurezza e tutela ai cittadini. E voglio davvero ringraziare tutti i professionisti della sanità, e parlo di medici, biologi, tecnici, infermieri e quanti sono al lavoro da giorni, per quanto stanno facendo, che è davvero straordinario”, ha commentato il presidente Stefano Bonaccini.

LE MISURE PREVISTE DALL’ORDINANZA

In primo luogo, si prevede la Sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva ecc, svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico”.
Prevista poi la Sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani ad esclusione dei medici in formazione specialistica e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza.
Inoltre, l’Ordinanza prevede la sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura.
Sospeso anche ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale che estero.
C’è, inoltre, la previsione dell’obbligo da parte di individui che hanno fatto ingresso in Emilia-Romagna da zone a rischio epidemiologico come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità di comunicare tale circostanza al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.
Le Direzioni sanitarie ospedaliere devono predisporre la limitazione dell’accesso dei semplici visitatori alle aree di degenza, preferibilmente una persona per paziente al giorno. Anche le RSA per non autosufficienti dovranno limitare l’accesso dei visitatori agli ospiti.
L’Ordinanza raccomanda fortemente che il personale sanitario si attenga alle misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria nonchè alla rigorosa applicazione delle indicazioni per la sanificazione e disinfezione degli ambienti previste dalle circolari ministeriali”.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico, deve essere predisposta dagli organismi competenti la disinfezione giornaliera dei treni regionali e di tutto il trasporto pubblico locale via terra, via aeree e via acqua.
Prevista, infine, la sospensione delle procedure concorsuali  esclusione dei concorsi per personale sanitario.
Contattare il Numero Verde regionale 800462340 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni.

I NUMERI

Aumentano i casi di positività al coronavirus in Italia. Il numero dei casi accertati è salito a 130 persone in cinque regioni: in Lombardia i casi sono 93, in Veneto 24, in Piemonte 6, in Emilia Romagna 9 (TUTTI a PIACENZA) e nel Lazio 2. Questi ultimi sono la coppia di cinesi che si trova ancora allo Spallanzani. Nel dettaglio, ci sono 54 persone sono ricoverate, 26 sono in terapia intensiva e 22 in isolamento domiciliare. Il conteggio – va detto – non contempla le due vittime – una in Lombardia e una in Veneto – e il ricercatore che era ricoverato allo Spallanzani poi guarito.

Foto: Repubblica.it

Coldplay: è uscito l’EP “Reimagined”

Nuovo EP per i Coldplay! La band di Chris Martin ha pubblicato “Reimagined”, che contiene “Cry Cry Cry”, “BrokEn” e “Champion of the World” in versione acustica, singoli tratti dall’album “Everyday Life” uscito a novembre 2019.

“Oggi abbiamo provato a spogliare queste canzoni che erano già abbastanza spoglie. Lo abbiamo fatto rimuovendo due membri della band” così Martin spiega il loro nuovo progetto musicale.

La scorsa settimana la band inglese aveva pubblicato il video del singolo “Cry Cry Cry” girato in una storica sala da ballo londinese dai registi Dakota Johnson e Cory Bailey.

Chris Martin di recente ha dichiarato che i Coldplay hanno ormai raggiunto tutti i loro obiettivi: “Non è rimasto nulla in termini di aspirazioni di carriera. Il nostro lavoro è tradurre le canzoni che riceviamo e uscire e essere utili alle persone se lo vogliono. Dobbiamo essere un servizio, come una stazione TV. O un rubinetto”.

Alberto Angela: acceso diverbio con un paparazzo, interviene la polizia

Acceso diverbio tra Alberto Angela e un paparazzo.
A raccontare l’accaduto è il settimanale “Oggi”. Il noto conduttore televisivo stava passeggiando con il figlio minorenne Alessandro quando il fotografo Mattia Brandi ha scattato loro alcune foto. Accortosi dell’accaduto e ritenendolo una vera e propria violazione della privacy, Angela gli ha chiesto di cancellare gli scatti. Invito immediatamente rigettato al mittente da parte del fotografo che ha spiegato al conduttore come, essendo un personaggio pubblico in un luogo pubblico, in realtà lui non aveva commesso alcun illecito.

A quel punto Angela avrebbe insistito, facendogli presente che il figlio è un minorenne. Brandi ha replicato di saper fare il suo lavoro e che, come sempre succede nel caso di minori, avrebbe “pixelato” il volto del ragazzino.
Risposta che non ha accontentato il genitore, tanto che i due, di comune accordo, hanno richiesto l’intervento della Polizia. Gli agenti, quando hanno constatato che non era stato commesso alcun reato, non hanno potuto far altro che andarsene.

Coronavirus: 6 i contagi in Lombardia. A Codogno scuole e locali chiusi

Salgono a sei le persone infettate dal coronavirus: oltre alla moglie (insegnante che non sta lavorando perché incinta) e a un conoscente del 38enne di Castiglione d’Adda (Lodi), ricoverato in gravi condizioni all’Ospedale di Codogno, sono altre tre le persone che risultano contagiate. Tra queste una donna di Piacenza, sintomatica, collega del 38enne all’ Unilever di Casalpusterlengo; la donna è stata ricoverata in isolamento, in attesa dell’esito del tampone esaminato presso il laboratorio di riferimento regionale del Sant’Orsola.

Il Ministero della Salute ha firmato un’ordinanza che prevede la quarantena obbligatoria “per i contatti stretti con un caso risultato positivo. Dispone la sorveglianza attiva con permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni con obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali”.

Intanto sindaco di Codogno, Francesco Passerini, con due diverse ordinanze, ha disposto la chiusura delle scuole e, almeno fino a domenica, di tutti “gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di pubblico intrattenimento ed i luoghi di ritrovo ed assembramento del pubblico” come discoteche, sale da ballo, sale giochi e impianti sportivi. Una misura, come ha spiegato l’Assessore ai Lavori Pubblici, Severino Giovannini, presa a scopo precauzionale.

A Castiglione d’Adda, il sindaco Costantino Pesatori, ha deciso di chiudere da domani gli uffici comunali e la biblioteca comunale. Già da oggi pomeriggio, inoltre, tutte le attività ricreative, sportive e non, sono interrotte. Chiuso anche il centro di raccolta rifiuti comunale.

Sul fronte sportivo, la Federcalcio, in contatto col Ministero della Salute, ha comunicato che al momento non vi sono elementi per rinviare le partite di calcio previste nel fine settimane in Lombardia, fatta eccezione per i comuni oggetto dell’ordinanza e per le squadre e i calciatori che vi abitano.

Kirk Douglas ha lasciato tutta la sua eredità in beneficienza

Un patrimonio di oltre 60 milioni di dollari. E’ quello lasciato da Kirk Douglas, deceduto lo scorso 5 febbraio, all’età di 103 anni.

Beni che però andranno, in base alle volontà dello stesso ex attore, interamente in beneficenza, a favore di enti e associazioni che si occupano dei più bisognosi.
Nulla dunque al figlio Michael, il cui patrimonio stimato si aggira intorno ai 300 milioni di dollari e che quindi effettivamente non ha bisogno dell’eredità del padre.

I beneficiari sono la St Lawrence University, con una borsa di studio per studenti appartenenti alle minoranze o meno privilegiati, il Westwood’s Sinai Temple, sede della Kirk e Anne Douglas Childhood Center, il Culver City’s Kirk Douglas Theatre, un cinema che è stato trasformato in un teatro, e il Children’s Hospital di Los Angeles.

Le Strane Telefonate: Coronavirus, cerchiamo di sdrammatizzare un po’

La Strana Coppia presenta un nuovo appuntamento: Le Strane Telefonate! Ogni mattina in onda su Radio Bruno, Enrico e Sandro sceglieranno per noi le migliori telefonate del giorno.

Nelle telefonate di oggi inevitabilmente il protagonista è il Coronavirus. Cerchiamo nonostante tutto di ridere e sdrammatizzare grazie agli ascoltatori.

Coronavirus: in Emilia-Romagna i contagi salgono a 16

Crescono i casi in Emilia-Romagna. Si registrano sette nuovi contagi di coronavirus tutti riconducibili al focolaio lombardo: cinque, di cui quattro cittadini lodigiani, riscontrati a Piacenza, e due cittadini della provincia di Parma, ricoverati in isolamento al reparto infettivi all’Ospedale di Parma e in buone condizioni. A comunicarlo la Regione in una nota.

All’ospedale di Piacenza, si tratta della compagna, del figlio e della nuora di un paziente già riscontrato positivo e ricoverato sempre a Piacenza, tutti e tre del lodigiano: la compagna è isolata al suo domicilio, figlio e nuora sono ricoverati a Piacenza. Così come è della provincia di Lodi una quarta persona, un uomo, anch’esso ricoverato al nosocomio di Piacenza. La quinta è invece un’infermiera dell’ospedale piacentino, isolata a domicilio.
Due sono invece cittadini della provincia di Parma, entrambi ricoverati all’ospedale di Parma: una signora che si era recata più volte all’Ospedale di Codogno, in Lombardia, per assistere la madre, e un uomo che si era recato sempre a Codogno per un evento di ballo.
Complessivamente, i casi di positività salgono così a 16, tutti sempre riconducibili al focolaio lombardo.

Di questi, 6 ricoverati all’Ospedale di Piacenza, 6 in isolamento a domicilio e 2 trasferiti dall’Ospedale di Piacenza a quello di Parma, reparto Malattie infettive, dove si trovano anche i 2 pazienti parmigiani riscontrati positivi nelle ultime ore.

Coronavirus: c’è la quarta vittima italiana

Si aggrava il bilancio delle vittime del coronavirus che salgono a 4 in Italia. Si tratta di un anziano di Bergamo, un uomo di 84 anni che era ricoverato all’Ospedale Giovanni XXIII.
E’ il terzo decesso in Lombardia, la regione che registra anche il maggior numero di contagi arrivati ormai a 150.

L’Italia è il terzo Paese al mondo per numero di casi dopo la Cina e la Corea del Sud.
Intanto l’Austria ha revocato il blocco dei treni da e per l’Italia.
Ricordiamo che per una settimana le scuole di ogni ordine e grado e le Università rimarranno chiuse in Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte.

Anche in Regioni non toccate dal virus sono state disposte chiusure, come misure di massima prevenzione: chiuse le scuole e le Università in Friuli Venezia Giulia, in Liguria e gli asili e le Università in Trentino.
Chiuse anche diverse chiese tra cui i Duomo di Milano, sospeso il carnevale di Venezia.

Piero Pelù: rinviata l’intervista a Radio Bruno

A seguito dell’ordinanza emanata dalla Regione Emilia Romagna per fronteggiare il Coronavirus (potete trovarne un sunto qui>>), l’intervista negli studi centrali di Radio Bruno con Piero Pelù, prevista per lunedì 24 febbraio, è stata rimandata a data da destinarsi.

Per lo stesso motivo è stato rinviato anche l’appuntamento instore di Bologna previsto per lunedì 24 febbraio, alle 18.00, al Semm Music Store & More di via Oberdan, 24F.

Modena per le malattie rare: la 6a edizione della Modena Run4Rare batte ogni record con più di 3mila partecipanti

Modena si tinge di fucsia per la Giornata delle Malattie Rare: questa mattina oltre 3 mila persone (per la precisione 3.107) hanno attraversato la città in occasione della sesta edizione della #ModenaRun4Rare, organizzata al Parco Novi Sad da Centro Sportivo Italiano – comitato di Modena – e Sanofi Genzyme, divisione specialty care dell’azienda biofarmaceutica Sanofi, con una sede a Modena, con il patrocinio di Comune di Modena e Uniamo F.I.M.R. Onlus (Federazione Italiana Malattie Rare) e la collaborazione del Coordinamento Podistico Modenese. La corsa/camminata non competitiva, che rientra nel calendario di iniziative organizzate per la XIII Giornata mondiale delle Malattie Rare, quest’anno ha superato ogni record con la partecipazione di tantissime persone, società sportive, gruppi scolastici pronti a trascorrere qualche ora di sano e salutare sport nonostante il clima difficile delle ultime ore. Alle ore 9 l’apertura ufficiale della #ModenaRun4Rare con l’assessora allo Sport Grazia Baracchi e la partenza di camminatori, appassionati di nordic walking, gruppi di amici e famiglie con bambini, amici a 4 zampe; alle 9.30 la partenza dei runner modenesi guidati da Alessia Bellino e Moro, testimonial della corsa, che hanno corso in prima fila insieme a Simone – nato con una malattia rara, la sindrome di Xia-Gibbs, accompagnato dalla sua “bicicletta speciale”.

Presenti alla partenza e lungo tutto il percorso anche gli istruttori qualificati delle associazioni Mondo Nordic Walking asd, Nordic Walking Live e Run&Fun (partner dell’iniziativa), e gli istruttori cinofili di Hello Dog Cinofilia. Due i percorsi previsti questa mattina in occasione della camminata-corsa non competitiva, 6 e 10 km, con la presenza di numerosi volontari distribuiti tra percorso e punto ristoro: arbitri del Centro Sportivo Italiano, ragazzi delle Comunità la Coccinella, l’Angolo, Caleidos, Porta Aperta, volontari della Croce Blu e delle associazioni Vivere Sicuri, Aeop, società podistiche affiliate CSI Guglia Asd, Cibeno. Alla sesta edizione della Modena Run4Rare anche la testimonianza della modenese Roberta Tino, mamma di Simone nato con una malattia rara diagnosticata solo nel mese di marzo 2019. La sindrome di Simone, che si chiama “sindrome di Xia-Gibbs Italia” è stata scoperta solo nel 2014; per sensibilizzare le persone sull’importanza della ricerca scientifica per aiutare chi è affetto da malattie rare ad avere una vita migliore Roberta ha istituito un’associazione specifica che si chiama “Associazione sindrome di Xia-Gibbs Italia” di cui è presidente, inoltre, ha iniziato a fare la volontaria per Telethon.

Roberta, Simone, insieme al papà e al fratellino Marco hanno partecipato alla corsa modenese. A fare da cornice all’evento le musiche di Radio Bruno e il lancio dei palloncini colorati per celebrare simbolicamente la Giornata delle Malattie Rare. “Siamo arrivati alla sesta edizione – sottolinea Stefano Gobbi presidente CSI Modena e ne siamo felicissimi: oggi siamo qui per stare bene insieme facendo sport, per la nostra salute e per le malattie rare, e questo è molto prezioso. Un ringraziamento doveroso ai tantissimi partner che ci hanno sostenuto nella buona riuscita dell’evento, al Comune di Modena e a Sanofi Genzyme per l’impegno quotidiano a favore delle malattie rare. Grazie a tutti i modenesi che hanno partecipato nonostante il clima di queste ultime ore per rendere questa giornata speciale e preziosa”.

Sono oltre 6.000 le malattie rare oggi conosciute, molte delle quali colpiscono un numero esiguo di individui – meno di 1 ogni 2.000. Tuttavia, nel loro insieme, nel mondo, si stima siano tra i 260 e i 440 milioni le persone colpite,1 delle quali oltre 30 milioni in Europa e circa 2 milioni in Italia.2 Sono cifre che, seppur di peso, non mostrano il reale impatto che queste patologie hanno sul singolo e sulla famiglia, a causa della loro gravità, del rischio elevato di ritardi nella diagnosi o di diagnosi errate, dell’assenza di farmaci efficaci per la maggior parte di queste e dalla scarsità di incentivi per la ricerca di nuove terapie.
La #ModenaRun4Rare si è conclusa alle ore 11 con la premiazione delle scuole e delle prime 33 società podistiche classificate alla presenza dell’assessora allo Sport Grazia Baracchi, del presidente CSI Stefano Gobbi e dello staff di Sanofi Genzyme. La scuola primaria Rodari di Modena è stata premiata come gruppo scolastico più numeroso, seguita dalla scuola media Mattarella e dalla Scuola Leopardi. La partecipazione delle scuole di Modena ha registrato ben 574 presenze: tutte le scuole presenti hanno ricevuto il gagliardetto #ModenaRun4Rare e i gruppi scolastici più numerosi sono stati premiati con una gift card per il ritiro di materiale sportivo presso Decathlon. Sul podio dei gruppi podistici Run&Fun con 292 partecipanti, seguita al secondo posto da Pol. Cittanova con 2014 presenze. Il terzo posto va alla Pol. Madonnina con 101 partecipanti.
A tutti i partecipanti in omaggio una marmellata Conad e per i tantissimi bambini presenti la medaglia della #ModenaRun4Rare, realizzata da CSI Modena.
Partner ufficiali dell’evento: Hello Dog Cinofilia, Run&Fun, Conad, Mondo Nordic Walking, Radio Bruno, Nordic Walking Live, Decathlon. Un ringraziamento particolare va allo staff di operatori sportivi CSI e alla Polizia Municipale di Modena.

#Rarediseaseday #ModenaRun4Rare gli hashtag ufficiali per chi ha partecipato e lanciato il proprio messaggio per le malattie rare.

Coronavirus: l’Emilia Romagna si attrezza per fronteggiare la diffusione del virus

Sospensione totale delle attività delle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, asili nido, Università, di manifestazioni ed eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, delle gite di istruzione e dei concorsi. Sono le misure che vengono adottate in Emilia-Romagna per contrastare la diffusione del Coronavirus e che saranno valide fino al prossimo 1° marzo compreso.

Sospensione totale delle attività delle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, asili nido, Università, di manifestazioni ed eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, delle gite di istruzione e dei concorsi. Sono le misure che vengono adottate in Emilia-Romagna per contrastare la diffusione del Coronavirus e che saranno valide fino al prossimo 1° marzo compreso. Sono previste nell’ordinanza che viene firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza.
“Abbiamo deciso di mettere in campo una serie di provvedimenti per far sì che si possa fronteggiare la diffusione del virus offrendo le migliori condizioni possibili di sicurezza e tutela ai cittadini. E voglio davvero ringraziare tutti i professionisti della sanità, e parlo di medici, biologi, tecnici, infermieri e quanti sono al lavoro da giorni, per quanto stanno facendo, che è davvero straordinario”, ha commentato il presidente Stefano Bonaccini.

LE MISURE PREVISTE DALL’ORDINANZA

In primo luogo, si prevede la Sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva ecc, svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico”.
Prevista poi la Sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani ad esclusione dei medici in formazione specialistica e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza.
Inoltre, l’Ordinanza prevede la sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura.
Sospeso anche ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale che estero.
C’è, inoltre, la previsione dell’obbligo da parte di individui che hanno fatto ingresso in Emilia-Romagna da zone a rischio epidemiologico come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità di comunicare tale circostanza al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.
Le Direzioni sanitarie ospedaliere devono predisporre la limitazione dell’accesso dei semplici visitatori alle aree di degenza, preferibilmente una persona per paziente al giorno. Anche le RSA per non autosufficienti dovranno limitare l’accesso dei visitatori agli ospiti.
L’Ordinanza raccomanda fortemente che il personale sanitario si attenga alle misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria nonchè alla rigorosa applicazione delle indicazioni per la sanificazione e disinfezione degli ambienti previste dalle circolari ministeriali”.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico, deve essere predisposta dagli organismi competenti la disinfezione giornaliera dei treni regionali e di tutto il trasporto pubblico locale via terra, via aeree e via acqua.
Prevista, infine, la sospensione delle procedure concorsuali  esclusione dei concorsi per personale sanitario.
Contattare il Numero Verde regionale 800462340 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni.

I NUMERI

Aumentano i casi di positività al coronavirus in Italia. Il numero dei casi accertati è salito a 130 persone in cinque regioni: in Lombardia i casi sono 93, in Veneto 24, in Piemonte 6, in Emilia Romagna 9 (TUTTI a PIACENZA) e nel Lazio 2. Questi ultimi sono la coppia di cinesi che si trova ancora allo Spallanzani. Nel dettaglio, ci sono 54 persone sono ricoverate, 26 sono in terapia intensiva e 22 in isolamento domiciliare. Il conteggio – va detto – non contempla le due vittime – una in Lombardia e una in Veneto – e il ricercatore che era ricoverato allo Spallanzani poi guarito.

Foto: Repubblica.it

Coldplay: è uscito l’EP “Reimagined”

Nuovo EP per i Coldplay! La band di Chris Martin ha pubblicato “Reimagined”, che contiene “Cry Cry Cry”, “BrokEn” e “Champion of the World” in versione acustica, singoli tratti dall’album “Everyday Life” uscito a novembre 2019.

“Oggi abbiamo provato a spogliare queste canzoni che erano già abbastanza spoglie. Lo abbiamo fatto rimuovendo due membri della band” così Martin spiega il loro nuovo progetto musicale.

La scorsa settimana la band inglese aveva pubblicato il video del singolo “Cry Cry Cry” girato in una storica sala da ballo londinese dai registi Dakota Johnson e Cory Bailey.

Chris Martin di recente ha dichiarato che i Coldplay hanno ormai raggiunto tutti i loro obiettivi: “Non è rimasto nulla in termini di aspirazioni di carriera. Il nostro lavoro è tradurre le canzoni che riceviamo e uscire e essere utili alle persone se lo vogliono. Dobbiamo essere un servizio, come una stazione TV. O un rubinetto”.

Alberto Angela: acceso diverbio con un paparazzo, interviene la polizia

Acceso diverbio tra Alberto Angela e un paparazzo.
A raccontare l’accaduto è il settimanale “Oggi”. Il noto conduttore televisivo stava passeggiando con il figlio minorenne Alessandro quando il fotografo Mattia Brandi ha scattato loro alcune foto. Accortosi dell’accaduto e ritenendolo una vera e propria violazione della privacy, Angela gli ha chiesto di cancellare gli scatti. Invito immediatamente rigettato al mittente da parte del fotografo che ha spiegato al conduttore come, essendo un personaggio pubblico in un luogo pubblico, in realtà lui non aveva commesso alcun illecito.

A quel punto Angela avrebbe insistito, facendogli presente che il figlio è un minorenne. Brandi ha replicato di saper fare il suo lavoro e che, come sempre succede nel caso di minori, avrebbe “pixelato” il volto del ragazzino.
Risposta che non ha accontentato il genitore, tanto che i due, di comune accordo, hanno richiesto l’intervento della Polizia. Gli agenti, quando hanno constatato che non era stato commesso alcun reato, non hanno potuto far altro che andarsene.

Coronavirus: 6 i contagi in Lombardia. A Codogno scuole e locali chiusi

Salgono a sei le persone infettate dal coronavirus: oltre alla moglie (insegnante che non sta lavorando perché incinta) e a un conoscente del 38enne di Castiglione d’Adda (Lodi), ricoverato in gravi condizioni all’Ospedale di Codogno, sono altre tre le persone che risultano contagiate. Tra queste una donna di Piacenza, sintomatica, collega del 38enne all’ Unilever di Casalpusterlengo; la donna è stata ricoverata in isolamento, in attesa dell’esito del tampone esaminato presso il laboratorio di riferimento regionale del Sant’Orsola.

Il Ministero della Salute ha firmato un’ordinanza che prevede la quarantena obbligatoria “per i contatti stretti con un caso risultato positivo. Dispone la sorveglianza attiva con permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni con obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali”.

Intanto sindaco di Codogno, Francesco Passerini, con due diverse ordinanze, ha disposto la chiusura delle scuole e, almeno fino a domenica, di tutti “gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di pubblico intrattenimento ed i luoghi di ritrovo ed assembramento del pubblico” come discoteche, sale da ballo, sale giochi e impianti sportivi. Una misura, come ha spiegato l’Assessore ai Lavori Pubblici, Severino Giovannini, presa a scopo precauzionale.

A Castiglione d’Adda, il sindaco Costantino Pesatori, ha deciso di chiudere da domani gli uffici comunali e la biblioteca comunale. Già da oggi pomeriggio, inoltre, tutte le attività ricreative, sportive e non, sono interrotte. Chiuso anche il centro di raccolta rifiuti comunale.

Sul fronte sportivo, la Federcalcio, in contatto col Ministero della Salute, ha comunicato che al momento non vi sono elementi per rinviare le partite di calcio previste nel fine settimane in Lombardia, fatta eccezione per i comuni oggetto dell’ordinanza e per le squadre e i calciatori che vi abitano.

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