9 ottobre 2019 – A Bruxelles ha aperto The Smile Safari, il museo destinato agli appassionati di Instagram che si potrà visitare fino al prossimo 30 novembre.
Nella “Disneyland degli Instagrammers”, come viene definita nel profilo social, si trovano arcobaleni, illusioni ottiche, altalene a forma di fragola, una gigantesca scatola di uova e tante altre cose care al mondo del social network.
25 aree progettate da artisti e designer belgi in cui scattarsi un selfie ovviamente da condividere. C’è addirittura uno spogliatoio per potersi cambiare d’abito tra uno scatto e l’altro.
L’ideatore del progetto, realizzato nell’area industriale della città, è il belga Hannes Coudenys, esperto di social media e fondatore dell’agenzia di comunicazione Hurae.
Il visitatore tipo del museo ha un’età compresa tra i 15 e i 30 anni ma è spesso accompagnato da genitori e nonni. Tra l’altro si stanno pianificando anche eventi destinati agli animali domestici dal momento che molti dei nostri amici a quattro zampe hanno ormai profili personali su Instagram.
Una ragazza viene trovata assassinata nei giardini pubblici Indro Montanelli a Porta Venezia, nel cuore di Milano. La vittima è figlia di un noto e stimatissimo ginecologo e di una implacabile regina della finanza: il movente va cercato dunque tra i nemici della famiglia altoborghese?
E’ questo l’incipit del nuovo romanzo noir di Andrea Biavardi “Sangue del tuo sangue” di Cairo Editore, che verrà presentato venerdì 11 ottobre alla Sala dei grassoni della Rocca di Vignola (MO).
Andrea Biavardi
Andrea Biavardi è originario di Spilamberto in provincia di Modena. Direttore delle riviste For Men Magazine, In Viaggio, Natural Style e Airone, è anche un volto noto televisivo. E’ autore del libro autobiografico Fuori dal coro (Cairo, 2006) e del saggio Sbuccia il maschio (Mondadori, 2002). Nella sua più che trentennale carriera giornalistica, iniziata a Il Giornale nel 1977, ha diretto i mensili Vera, Men’s Health e i quotidiano La Nazione e Il Giorno.
La Strana Coppia presenta un nuovo appuntamento: Le Strane Telefonate! Ogni mattina in onda su Radio Bruno, Enrico e Sandro sceglieranno per noi le migliori telefonate del giorno.
Oggi, mercoledì 9 ottobre, abbiamo “Pallino” che ci racconta del suo lavoro e ci regala i suoi epiteti, come “l’ingroppatore di cotechini”. Ma non solo, abbiamo anche “Uccello Rapace” in veste di poeta della strada per il compleanno della moglie. Terminiamo con Chiara ASMR e i sussurri degli ascoltatori.
9 ottobre 2019 – Una donna di 54 anni di origine albanese è stata arrestata per estorsione.
E’ accaduto domenica scorsa a Torino. La donna, dopo avere letto l’annuncio di un gatto smarrito con tanto di foto e numero di cellulare e dopo avere recuperato il gatto, si è messa in contatto con la proprietaria, una 22enne rumena.
Alla donna, a cui via WhatsApp ha mandato foto e video del suo gatto, Tigruz, ha chiesto mille euro in cambio della restituzione del micio. Poi dopo un fitto scambio di messaggi la 54enne è scesa a 300 euro.
La vittima dell’estorsione si è però rivolta ai Carabinieri della Stazione di Grugliasco e si è presentata all’appuntamento concordato, avvenuto in corso Traiano, coi Militari che hanno arrestato la 54enne, finita ai domiciliari.
8 ottobre 2019 – E’ nostro il poco lusinghiero primato europeo dei bambini in sovrappeso o obesi.
Lo afferma il secondo rapporto sulla malnutrizione infantile della Ong Helpcode, pubblicato in vista delle Giornate mondiali contro l’obesità del 10 ottobre e dell’alimentazione del 16 ottobre. A contendersi il record con gli italiani, ci sono i vicini ciprioti, greci e spagnoli.
Nel nostro Paese è in sovrappeso un bambino su tre nella fascia 6-9 anni, per un totale di circa 100mila, con una prevalenza dei maschi (21%) sulle femmine (14%). E sono soprattutto i bambini che vivono nel Centro e nel Sud d’Italia. La maglia nera va alla Campania (oltre il 40% dei bambini sono sovrappeso e obesi), seguita da Molise, Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia.
A livello globale il numero di bambini di età inferiore ai cinque anni obesi o in sovrappeso è in costante aumento e ha ormai superato quota 40 milioni, 10 milioni in più rispetto al 2000. Il sovrappeso e l’obesità rappresentano un vero e proprio problema sanitario con enormi costi sociali ed economici.
I Modà sono stati ospiti nei nostri studi martedì 8 ottobre, dalle 15.00, durante il Fans Club con Barbara Pinotti e Marco Marini, per parlarci del nuovo album e dei progetti futuri. La nuova era è iniziata, i Modà 3.0 sono pronti a portare la loro musica in tour nei palazzetti italiani e non solo.
Ad attendere Kekko & C., ovvero i Modà (anche se non al completo) un folto pubblico che da tempo sostava davanti ai cancelli della radio in attesa di vederli e ancor più di poter entrare nei nostri studi per avvicinarli più confidenzialmente.
Si potrebbe dire un target trasversale il loro, considerando la tipologia di fan in mezzo ai quali mi sono immersa poco prima dell’inizio della loro partecipazione al programma ‘Fan club’ , per l’appunto, con Marco Marini e Barbara Pinotti.
Forti di un feeling creato negli anni con il loro pubblico che non li ha abbandonati neppure nel corso dei lunghi quattro anni di assenza dalle scene, sono arrivati ai nostri microfoni per presentare la loro nuova creatura. E’ appena ‘nata’, è uscita infatti venerdì 5 ottobre. Finalmente un nuovo album, intitolato ‘Testa o Croce’, in cui Kekko ha messo come sempre tutto se stesso, firma infatti, come sempre, tutti i brani portati al successo dai Modà che continuano ad essere, oltre a lui, Diego Arrigoni, Stefano Forcella, Enrico Zapparoli e Claudio Dirani. In studio invece solo una parte, insieme a Kekko, il leader indiscusso del quintetto, anche Diego e Stefano.
Vorrei ricordare che i Modà sono una delle band italiane di maggiore successo in Italia, 6 album all’attivo e decine di hit. Il gruppo si è formato nel 2002, ma solo nel 2011 hanno il loro apice con l’album ‘Viva i Romantici’. Senza dimenticare che hanno conquistato due volte il podio di Sanremo. Proprio nel 2011 con “Arriverà” e nel 2013 con “Se si potesse non morire”. Due volte è stata loro la scena in quel di San Siro, nel 2014 e nel 2016, mentre il loro ultimo album risale al 2016, “Passione Maledetta”
Molta parte delle chiacchiere ai nostri microfoni si sono concentrate sulle motivazioni che hanno portato Kekko a dire ‘stop’, a decidere di fermarsi. “Dopo quei 7 anni che erano sembrati 70, in cui sono successe tantissime cose, ci sentivamo come se ci avessero rubato la vita, quella di tutti i giorni, la routine quotidiana, quella da cui attingi l’ispirazione. Ecco, di questo ho avuto bisogno – ha raccontato Kekko – tornare ‘sulla terra’, vivere la mia famiglia, tornare a fare le piccole cose di tutti i giorni, fare anonime conoscenze nuove, trovare vere ispirazioni”
Quasi un monologo, quello che ha intrapreso Kekko, un fiume in piena quasi sentisse forte la necessità di raccontare tutto questo. Tanti i rimandi al singolo attualmente in rotazione radio “Quelli come me”
Venerdì inoltre è anche uscito il video di “Guarda le luci di questa città”
E al termine dell’intenso incontro coi Modà, l’atteso bagno di folla, selfie e autografi. Ma come lo stesso Kekko ha detto, sostenuto dal resto della band, la felicità più grande è ritrovare il nostro pubblico e regalare loro tante emozioni.
8 ottobre 2019 – “Se vi capita di vedere dei giocattoli all’interno di una macchina, ricordatevi che potrebbero essere di un bambino malato”. Lo ha scritto il padre della piccola Elisa, la bambina di 5 anni che lotta tra la vita e la morte a causa di una grave forma di leucemia.
L’uomo, Fabio Pardini, ha scritto un post su Facebook per denunciare il grave episodio di cui è stato vittima: dei ladri hanno infatti spaccato il vetro dell’auto ed hanno rubato i giocattoli di Elisa. Un duro colpo per la piccola, ricoverata all’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, particolarmente legata ai quei giochi. “Per cortesia vi chiedo di condividere il più possibile questo messaggio, non nella speranza di recuperare i giocattoli, ma per informare i ladri del danno che hanno fatto”, si legge nel post.
A Elisa venne diagnosticata la leucemia quando aveva appena 2 anni: i genitori, di Pordenone, hanno così lasciato entrambi il lavoro per trasferirsi a Roma e per stare vicino alla bimba che necessitava di un trapianto urgente di midollo osseo, intervento che venne effettuato nel gennaio del 2018. Ora la malattia è però tornata e si cerca un nuovo donatore per salvare la vita di Elisa. Per aiutare la piccola, il padre ha aperto la pagina Facebook “Pardini Fabio per Elisa”. (fotografia di repertorio)
7 ottobre 2019 – L’obbligo dei dispositivi anti-abbandono sui seggiolini per i bambini di età inferiore ai quattro anni è legge. In realtà l’obbligo sarà operativo con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni. Ma oggi il Ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, ha firmato il decreto attuativo dell’articolo 172 del Nuovo codice della strada.
Si tratta del passaggio conclusivo della legge, spiega la nota del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, dopo l’approvazione del Parlamento con il voto di tutti i gruppi politici, il parere favorevole acquisito dalla Commissione Europea e il via libera dei giorni scorsi del Consiglio di Stato.
Un provvedimento attesissimo per scongiurare la tragica morte di piccoli dimenticati in auto dai genitori.
Proprio per l’importanza di tali dispositivi, e dunque per favorirne l’acquisto, si stanno studiando modalità per attuare agevolazioni fiscali.
7 ottobre 2019 – Muore davanti all’ospedale poco dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso.
Vittima un uomo di 68 anni il cui cadavere è stato rinvenuto da un medico questa mattina, prima dell’alba, nell’androne che porta alla scala antincendio. E’ accaduto a Mantova.
L’uomo sarebbe stato colto da un malore e per questo avrebbe cercato di rientrare in ospedale senza però riuscirvi, aprendo la porta sbagliata, di fianco a quella del pronto soccorso.
Il 68enne era arrivato ieri all’Ospedale Carlo Poma poco dopo le 19.00, accusando forti dolori a una caviglia e all’addome. Avrebbe riferito di avvertire tali disturbi da almeno un paio d’anni, forse per questo gli è stato attribuito il codice bianco ed è stato visitato intorno alla mezzanotte, per essere poi dimesso con una richiesta di una visita specialistica. Ma mentre stava lasciando l’ospedale, è stato colpito da un malore che lo ha ucciso.
Sul luogo del rinvenimento del cadavere sono giunti la Polizia e il Magistrato di turno. (fotografia di repertorio)
Il cantautore e polistrumentista Giovanni Truppi è stato uno dei protagonisti della 25ª edizione del MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti), in qualità di vincitore del premio “PIMI” 2019 come Miglior Artista Indipendente dell’Anno.
La cerimonia di consegna è avvenuta sabato 5 ottobre a FAENZA (RA) sul palco del Teatro Masini (Piazza Nenni – dalle ore 19.00), durante la serata dedicata al “Premio dei Premi”, il contest che riunisce i vincitori dei concorsi italiani intitolati ad artisti scomparsi, ideato da Enrico Deregibus e Giordano Sangiorgi. Per l’occasione, il cantautore napoletano ha presentato alcuni brani del suo repertorio.
La decisione di assegnare il premio “PIMI” a Giovanni Truppi è opera del Comitato Artistico del MEI, di cui fanno parte il giornalista e critico musicale Federico Guglielmi, il fondatore e direttore del MEI Giordano Sangiorgi, il giornalista Enrico Deregibus e il giornalista e direttore editoriale di ExitWell Riccardo De Stefano.
«Il MEI ha deciso di assegnare il Premio PIMI 2019 a Giovanni Truppi come miglior artista indipendente dell’anno per la sua capacità di rinnovare la canzone d’autore – afferma il comitato organizzativo del MEI – Grazie a un linguaggio che recupera il passato, Giovanni Truppi riesce a essere originale e unico nel panorama musicale italiano di oggi, senza scendere a compromessi di forma e contenuto, risultando profondo e pop al tempo stesso».
Ascolta l’intervista
Giovanni Truppi è un polistrumentista e cantante che per attitudine rievoca i grandi del cantautorato italiano degli anni ‘70, ma che al contempo si fa interprete e capofila di un modo di scrivere e comporre del tutto inedito. La sua forma canzone è profonda, provocatoria, complessa, imprevedibile e mai banale.
“Poesia e civiltà” (Virgin Records Italia/Universal Music), il primo lavoro del cantautore con una major, è un album di 11 brani inediti scritti da Giovanni Truppi, tra cui il primo estratto “L’unica oltre l’amore” e il nuovo singolo “Borghesia”, che prende spunto dal romanzo di Edoardo Albinati “La scuola cattolica”.
“Ho cercato di basare questo disco su quello che è più importante per me in questo momento – dichiara Giovanni Truppi – ovvero l’identità, la vita adulta, la bellezza, il modo in cui scegliamo di porci nei confronti degli altri e quindi il rapporto con la società. Tutti concetti che mi appassionano anche per via della grande fase di ridefinizione che stanno attraversando in questo momento storico. La poesia e la civiltà sono i punti cardinali verso i quali tendono tutti gli elementi di questo lavoro (gli argomenti delle canzoni, il lessico, gli arrangiamenti e la produzione), la scelta del titolo scaturisce da qui. Nel mettermi al servizio di questi due principi ispiratori ho sentito l’esigenza di abbandonare il linguaggio dei miei lavori precedenti e di costruirne uno nuovo, che rimandasse a una scrittura più classica e meno anarchica e spigolosa”.
Questa la tracklist completa dell’album: “Borghesia”, “Quando ridi”, “Conoscersi in una situazione di difficoltà”, “I miei primi sei mesi da rockstar”, “L’unica oltre l’amore”, “Mia”, “Adamo”, “Due segreti”, “Le elezioni politiche del 2018”, “Ragazzi”, “Ancient Society”.
Giovanni Truppi è nato a Napoli nel 1981. Tra il 2010 e il 2017 ha pubblicato quattro dischi di inediti: “C’è un me dentro di me” (CinicoDisincanto/CNI 2009), “Il mondo è come te lo metti in testa” (I Miracoli-Jabajabamusic/Audioglobe 2013), “Giovanni Truppi” (Woodworm/Audioglobe 2015) e “Solopiano” (Woodworm/Audioglobe 2017) e tra il 2013 e il 2017 è stato protagonista di un tour di circa 300 date, con la sua band e da solo. Nel corso del 2014 ha progettato e costruito un proprio pianoforte ottenuto modificando un piano verticale: il risultato è uno strumento dalle dimensioni inferiori allo standard, smontabile, ed elettrificato tramite una serie di pick-up che permettono di amplificarlo. Truppi ha collaborato con lo scrittore Antonio Moresco per la scrittura della canzone “Lettera a Papa Francesco” ed ha partecipato come chitarrista alle registrazioni del disco del cantautore Stefano “Edda” Rampoldi “Graziosa Utopia” (Woodworm/Audioglobe 2017). Nel 2017 ha ricevuto il Premio Nuovo Imaie per la migliore interpretazione al Premio Tenco. Nel 2018 è stato candidato ai Nastri D’Argento per la migliore canzone originale per “Amori che non sanno stare al mondo”, brano composto per l’omonimo film di Francesca Comencini (Fandango 2017). Truppi ha inoltre scritto “La Domenica”, brano che fa parte della colonna sonora e del testo dello spettacolo teatrale “Il cielo non è un fondale” della compagnia Deflorian/Tagliarini.
9 ottobre 2019 – A Bruxelles ha aperto The Smile Safari, il museo destinato agli appassionati di Instagram che si potrà visitare fino al prossimo 30 novembre.
Nella “Disneyland degli Instagrammers”, come viene definita nel profilo social, si trovano arcobaleni, illusioni ottiche, altalene a forma di fragola, una gigantesca scatola di uova e tante altre cose care al mondo del social network.
25 aree progettate da artisti e designer belgi in cui scattarsi un selfie ovviamente da condividere. C’è addirittura uno spogliatoio per potersi cambiare d’abito tra uno scatto e l’altro.
L’ideatore del progetto, realizzato nell’area industriale della città, è il belga Hannes Coudenys, esperto di social media e fondatore dell’agenzia di comunicazione Hurae.
Il visitatore tipo del museo ha un’età compresa tra i 15 e i 30 anni ma è spesso accompagnato da genitori e nonni. Tra l’altro si stanno pianificando anche eventi destinati agli animali domestici dal momento che molti dei nostri amici a quattro zampe hanno ormai profili personali su Instagram.
Una ragazza viene trovata assassinata nei giardini pubblici Indro Montanelli a Porta Venezia, nel cuore di Milano. La vittima è figlia di un noto e stimatissimo ginecologo e di una implacabile regina della finanza: il movente va cercato dunque tra i nemici della famiglia altoborghese?
E’ questo l’incipit del nuovo romanzo noir di Andrea Biavardi “Sangue del tuo sangue” di Cairo Editore, che verrà presentato venerdì 11 ottobre alla Sala dei grassoni della Rocca di Vignola (MO).
Andrea Biavardi
Andrea Biavardi è originario di Spilamberto in provincia di Modena. Direttore delle riviste For Men Magazine, In Viaggio, Natural Style e Airone, è anche un volto noto televisivo. E’ autore del libro autobiografico Fuori dal coro (Cairo, 2006) e del saggio Sbuccia il maschio (Mondadori, 2002). Nella sua più che trentennale carriera giornalistica, iniziata a Il Giornale nel 1977, ha diretto i mensili Vera, Men’s Health e i quotidiano La Nazione e Il Giorno.
La Strana Coppia presenta un nuovo appuntamento: Le Strane Telefonate! Ogni mattina in onda su Radio Bruno, Enrico e Sandro sceglieranno per noi le migliori telefonate del giorno.
Oggi, mercoledì 9 ottobre, abbiamo “Pallino” che ci racconta del suo lavoro e ci regala i suoi epiteti, come “l’ingroppatore di cotechini”. Ma non solo, abbiamo anche “Uccello Rapace” in veste di poeta della strada per il compleanno della moglie. Terminiamo con Chiara ASMR e i sussurri degli ascoltatori.
9 ottobre 2019 – Una donna di 54 anni di origine albanese è stata arrestata per estorsione.
E’ accaduto domenica scorsa a Torino. La donna, dopo avere letto l’annuncio di un gatto smarrito con tanto di foto e numero di cellulare e dopo avere recuperato il gatto, si è messa in contatto con la proprietaria, una 22enne rumena.
Alla donna, a cui via WhatsApp ha mandato foto e video del suo gatto, Tigruz, ha chiesto mille euro in cambio della restituzione del micio. Poi dopo un fitto scambio di messaggi la 54enne è scesa a 300 euro.
La vittima dell’estorsione si è però rivolta ai Carabinieri della Stazione di Grugliasco e si è presentata all’appuntamento concordato, avvenuto in corso Traiano, coi Militari che hanno arrestato la 54enne, finita ai domiciliari.
8 ottobre 2019 – E’ nostro il poco lusinghiero primato europeo dei bambini in sovrappeso o obesi.
Lo afferma il secondo rapporto sulla malnutrizione infantile della Ong Helpcode, pubblicato in vista delle Giornate mondiali contro l’obesità del 10 ottobre e dell’alimentazione del 16 ottobre. A contendersi il record con gli italiani, ci sono i vicini ciprioti, greci e spagnoli.
Nel nostro Paese è in sovrappeso un bambino su tre nella fascia 6-9 anni, per un totale di circa 100mila, con una prevalenza dei maschi (21%) sulle femmine (14%). E sono soprattutto i bambini che vivono nel Centro e nel Sud d’Italia. La maglia nera va alla Campania (oltre il 40% dei bambini sono sovrappeso e obesi), seguita da Molise, Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia.
A livello globale il numero di bambini di età inferiore ai cinque anni obesi o in sovrappeso è in costante aumento e ha ormai superato quota 40 milioni, 10 milioni in più rispetto al 2000. Il sovrappeso e l’obesità rappresentano un vero e proprio problema sanitario con enormi costi sociali ed economici.
I Modà sono stati ospiti nei nostri studi martedì 8 ottobre, dalle 15.00, durante il Fans Club con Barbara Pinotti e Marco Marini, per parlarci del nuovo album e dei progetti futuri. La nuova era è iniziata, i Modà 3.0 sono pronti a portare la loro musica in tour nei palazzetti italiani e non solo.
Ad attendere Kekko & C., ovvero i Modà (anche se non al completo) un folto pubblico che da tempo sostava davanti ai cancelli della radio in attesa di vederli e ancor più di poter entrare nei nostri studi per avvicinarli più confidenzialmente.
Si potrebbe dire un target trasversale il loro, considerando la tipologia di fan in mezzo ai quali mi sono immersa poco prima dell’inizio della loro partecipazione al programma ‘Fan club’ , per l’appunto, con Marco Marini e Barbara Pinotti.
Forti di un feeling creato negli anni con il loro pubblico che non li ha abbandonati neppure nel corso dei lunghi quattro anni di assenza dalle scene, sono arrivati ai nostri microfoni per presentare la loro nuova creatura. E’ appena ‘nata’, è uscita infatti venerdì 5 ottobre. Finalmente un nuovo album, intitolato ‘Testa o Croce’, in cui Kekko ha messo come sempre tutto se stesso, firma infatti, come sempre, tutti i brani portati al successo dai Modà che continuano ad essere, oltre a lui, Diego Arrigoni, Stefano Forcella, Enrico Zapparoli e Claudio Dirani. In studio invece solo una parte, insieme a Kekko, il leader indiscusso del quintetto, anche Diego e Stefano.
Vorrei ricordare che i Modà sono una delle band italiane di maggiore successo in Italia, 6 album all’attivo e decine di hit. Il gruppo si è formato nel 2002, ma solo nel 2011 hanno il loro apice con l’album ‘Viva i Romantici’. Senza dimenticare che hanno conquistato due volte il podio di Sanremo. Proprio nel 2011 con “Arriverà” e nel 2013 con “Se si potesse non morire”. Due volte è stata loro la scena in quel di San Siro, nel 2014 e nel 2016, mentre il loro ultimo album risale al 2016, “Passione Maledetta”
Molta parte delle chiacchiere ai nostri microfoni si sono concentrate sulle motivazioni che hanno portato Kekko a dire ‘stop’, a decidere di fermarsi. “Dopo quei 7 anni che erano sembrati 70, in cui sono successe tantissime cose, ci sentivamo come se ci avessero rubato la vita, quella di tutti i giorni, la routine quotidiana, quella da cui attingi l’ispirazione. Ecco, di questo ho avuto bisogno – ha raccontato Kekko – tornare ‘sulla terra’, vivere la mia famiglia, tornare a fare le piccole cose di tutti i giorni, fare anonime conoscenze nuove, trovare vere ispirazioni”
Quasi un monologo, quello che ha intrapreso Kekko, un fiume in piena quasi sentisse forte la necessità di raccontare tutto questo. Tanti i rimandi al singolo attualmente in rotazione radio “Quelli come me”
Venerdì inoltre è anche uscito il video di “Guarda le luci di questa città”
E al termine dell’intenso incontro coi Modà, l’atteso bagno di folla, selfie e autografi. Ma come lo stesso Kekko ha detto, sostenuto dal resto della band, la felicità più grande è ritrovare il nostro pubblico e regalare loro tante emozioni.
8 ottobre 2019 – “Se vi capita di vedere dei giocattoli all’interno di una macchina, ricordatevi che potrebbero essere di un bambino malato”. Lo ha scritto il padre della piccola Elisa, la bambina di 5 anni che lotta tra la vita e la morte a causa di una grave forma di leucemia.
L’uomo, Fabio Pardini, ha scritto un post su Facebook per denunciare il grave episodio di cui è stato vittima: dei ladri hanno infatti spaccato il vetro dell’auto ed hanno rubato i giocattoli di Elisa. Un duro colpo per la piccola, ricoverata all’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, particolarmente legata ai quei giochi. “Per cortesia vi chiedo di condividere il più possibile questo messaggio, non nella speranza di recuperare i giocattoli, ma per informare i ladri del danno che hanno fatto”, si legge nel post.
A Elisa venne diagnosticata la leucemia quando aveva appena 2 anni: i genitori, di Pordenone, hanno così lasciato entrambi il lavoro per trasferirsi a Roma e per stare vicino alla bimba che necessitava di un trapianto urgente di midollo osseo, intervento che venne effettuato nel gennaio del 2018. Ora la malattia è però tornata e si cerca un nuovo donatore per salvare la vita di Elisa. Per aiutare la piccola, il padre ha aperto la pagina Facebook “Pardini Fabio per Elisa”. (fotografia di repertorio)
7 ottobre 2019 – L’obbligo dei dispositivi anti-abbandono sui seggiolini per i bambini di età inferiore ai quattro anni è legge. In realtà l’obbligo sarà operativo con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni. Ma oggi il Ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, ha firmato il decreto attuativo dell’articolo 172 del Nuovo codice della strada.
Si tratta del passaggio conclusivo della legge, spiega la nota del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, dopo l’approvazione del Parlamento con il voto di tutti i gruppi politici, il parere favorevole acquisito dalla Commissione Europea e il via libera dei giorni scorsi del Consiglio di Stato.
Un provvedimento attesissimo per scongiurare la tragica morte di piccoli dimenticati in auto dai genitori.
Proprio per l’importanza di tali dispositivi, e dunque per favorirne l’acquisto, si stanno studiando modalità per attuare agevolazioni fiscali.
7 ottobre 2019 – Muore davanti all’ospedale poco dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso.
Vittima un uomo di 68 anni il cui cadavere è stato rinvenuto da un medico questa mattina, prima dell’alba, nell’androne che porta alla scala antincendio. E’ accaduto a Mantova.
L’uomo sarebbe stato colto da un malore e per questo avrebbe cercato di rientrare in ospedale senza però riuscirvi, aprendo la porta sbagliata, di fianco a quella del pronto soccorso.
Il 68enne era arrivato ieri all’Ospedale Carlo Poma poco dopo le 19.00, accusando forti dolori a una caviglia e all’addome. Avrebbe riferito di avvertire tali disturbi da almeno un paio d’anni, forse per questo gli è stato attribuito il codice bianco ed è stato visitato intorno alla mezzanotte, per essere poi dimesso con una richiesta di una visita specialistica. Ma mentre stava lasciando l’ospedale, è stato colpito da un malore che lo ha ucciso.
Sul luogo del rinvenimento del cadavere sono giunti la Polizia e il Magistrato di turno. (fotografia di repertorio)
Il cantautore e polistrumentista Giovanni Truppi è stato uno dei protagonisti della 25ª edizione del MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti), in qualità di vincitore del premio “PIMI” 2019 come Miglior Artista Indipendente dell’Anno.
La cerimonia di consegna è avvenuta sabato 5 ottobre a FAENZA (RA) sul palco del Teatro Masini (Piazza Nenni – dalle ore 19.00), durante la serata dedicata al “Premio dei Premi”, il contest che riunisce i vincitori dei concorsi italiani intitolati ad artisti scomparsi, ideato da Enrico Deregibus e Giordano Sangiorgi. Per l’occasione, il cantautore napoletano ha presentato alcuni brani del suo repertorio.
La decisione di assegnare il premio “PIMI” a Giovanni Truppi è opera del Comitato Artistico del MEI, di cui fanno parte il giornalista e critico musicale Federico Guglielmi, il fondatore e direttore del MEI Giordano Sangiorgi, il giornalista Enrico Deregibus e il giornalista e direttore editoriale di ExitWell Riccardo De Stefano.
«Il MEI ha deciso di assegnare il Premio PIMI 2019 a Giovanni Truppi come miglior artista indipendente dell’anno per la sua capacità di rinnovare la canzone d’autore – afferma il comitato organizzativo del MEI – Grazie a un linguaggio che recupera il passato, Giovanni Truppi riesce a essere originale e unico nel panorama musicale italiano di oggi, senza scendere a compromessi di forma e contenuto, risultando profondo e pop al tempo stesso».
Ascolta l’intervista
Giovanni Truppi è un polistrumentista e cantante che per attitudine rievoca i grandi del cantautorato italiano degli anni ‘70, ma che al contempo si fa interprete e capofila di un modo di scrivere e comporre del tutto inedito. La sua forma canzone è profonda, provocatoria, complessa, imprevedibile e mai banale.
“Poesia e civiltà” (Virgin Records Italia/Universal Music), il primo lavoro del cantautore con una major, è un album di 11 brani inediti scritti da Giovanni Truppi, tra cui il primo estratto “L’unica oltre l’amore” e il nuovo singolo “Borghesia”, che prende spunto dal romanzo di Edoardo Albinati “La scuola cattolica”.
“Ho cercato di basare questo disco su quello che è più importante per me in questo momento – dichiara Giovanni Truppi – ovvero l’identità, la vita adulta, la bellezza, il modo in cui scegliamo di porci nei confronti degli altri e quindi il rapporto con la società. Tutti concetti che mi appassionano anche per via della grande fase di ridefinizione che stanno attraversando in questo momento storico. La poesia e la civiltà sono i punti cardinali verso i quali tendono tutti gli elementi di questo lavoro (gli argomenti delle canzoni, il lessico, gli arrangiamenti e la produzione), la scelta del titolo scaturisce da qui. Nel mettermi al servizio di questi due principi ispiratori ho sentito l’esigenza di abbandonare il linguaggio dei miei lavori precedenti e di costruirne uno nuovo, che rimandasse a una scrittura più classica e meno anarchica e spigolosa”.
Questa la tracklist completa dell’album: “Borghesia”, “Quando ridi”, “Conoscersi in una situazione di difficoltà”, “I miei primi sei mesi da rockstar”, “L’unica oltre l’amore”, “Mia”, “Adamo”, “Due segreti”, “Le elezioni politiche del 2018”, “Ragazzi”, “Ancient Society”.
Giovanni Truppi è nato a Napoli nel 1981. Tra il 2010 e il 2017 ha pubblicato quattro dischi di inediti: “C’è un me dentro di me” (CinicoDisincanto/CNI 2009), “Il mondo è come te lo metti in testa” (I Miracoli-Jabajabamusic/Audioglobe 2013), “Giovanni Truppi” (Woodworm/Audioglobe 2015) e “Solopiano” (Woodworm/Audioglobe 2017) e tra il 2013 e il 2017 è stato protagonista di un tour di circa 300 date, con la sua band e da solo. Nel corso del 2014 ha progettato e costruito un proprio pianoforte ottenuto modificando un piano verticale: il risultato è uno strumento dalle dimensioni inferiori allo standard, smontabile, ed elettrificato tramite una serie di pick-up che permettono di amplificarlo. Truppi ha collaborato con lo scrittore Antonio Moresco per la scrittura della canzone “Lettera a Papa Francesco” ed ha partecipato come chitarrista alle registrazioni del disco del cantautore Stefano “Edda” Rampoldi “Graziosa Utopia” (Woodworm/Audioglobe 2017). Nel 2017 ha ricevuto il Premio Nuovo Imaie per la migliore interpretazione al Premio Tenco. Nel 2018 è stato candidato ai Nastri D’Argento per la migliore canzone originale per “Amori che non sanno stare al mondo”, brano composto per l’omonimo film di Francesca Comencini (Fandango 2017). Truppi ha inoltre scritto “La Domenica”, brano che fa parte della colonna sonora e del testo dello spettacolo teatrale “Il cielo non è un fondale” della compagnia Deflorian/Tagliarini.
Una disavventura piuttosto strana, ma fortunatamente a lieto fine, quella accorsa nei giorni scorsi a due coniugi 70enni. Nella serata di venerdì 2 maggio,...