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Alla scoperta della Provincia di Ravenna e dei suoi territori dell’entroterra

Buongiorno e benvenuti alla rubrica sulle Terre Verdi di Romagna.

Oggi andremo alla scoperta della Provincia di Ravenna e dei suoi territori dell’entroterra riuniti nel Gruppo di Azione Locale denominato L’Altra Romagna.

Vena-del-gesso
Gli amanti del trekking e delle escursioni conosceranno sicuramente il Parco Regionale della Vena del Gesso, la più importante area carsica della Romagna, attraversata da 39 percorsi escursionistici come la ‘Strada della Lavanda’, la ’Corolla delle Ginestre’ o la ‘Strada dei Castagneti’.

Non a caso la zona, e più precisamente Casola Valsenio, è la capitale dei frutti dimenticati, ma è nota anche per il Giardino Officinale più importante d’Europa per il numero di piante coltivate.
Poco distante per gli amanti del benessere, ci si può immergere nelle terme di Riolo e Brisighella per delle terapie rilassanti e trattamenti estetici.

Scendendo la vallata del Senio e del Lamone, si giunge a Ravenna, capitale dei mosaici. Tra i tanti tesori della città, è immancabile una visita alla Domus dei Tappeti di Pietra, considerato uno tra i siti archeologici più importanti in Italia scoperti negli ultimi decenni, che ha riportato alla luce un complesso edilizio databile dall’età romana al periodo bizantino.
Atro sito imperdibile è TAMO, il Museo del Mosaico dove sono esposte le bellissime tessere dell’ottocentesca fornace Angelo Orsoni di Venezia, con una gamma di più di 2800 colori diversi di paste vitree e di tessere a foglia d’oro, uno splendore!

Infine la Cripta Rasponi e i Giardini Pensili, a pochi passi dalla tomba di Dante, costituiscono uno degli angoli più belli e suggestivi di Ravenna.

Ma sentiamo il direttore di Ravenna Antica Sergio Fioravanti che gestisce questi importanti monumenti.

 

Se non volete perdervi i tesori di Ravenna e del suo entroterra, da oggi potete farlo comodamente con Romagna Visit Card, la speciale card turistica che vi permette di accedere gratuitamente e con grandi vantaggi ad un circuito selezionato di siti turistici, musei e attrazioni situati nelle province di Forlì-Cesena, di Ravenna e di Rimini.
Approfitta della speciale card e innamorati dell’Altra Romagna Slow!
Per maggiori informazioni consultate il sito www.romagnavisitcard.it

Alla scoperta della Provincia di Forlì Cesena e dei suoi territori

Buongiorno e benvenuti alla rubrica sulle Terre Verdi di Romagna.

Oggi andremo alla scoperta della Provincia di Forlì Cesena e dei suoi territori dell’entroterra riuniti nel Gruppo di Azione Locale denominato L’Altra Romagna.

Parco-Nazionale-delle-foreste-Casentinesi

Chi non conosce il Parco delle Foreste Casentinesi? Un’oasi di natura e relax a due passi dai ritmi frenetici cittadini.
Bagno di Romagna, San Benedetto in Alpe, Premilcuore, Santa Sofia e Tredozio sono cinque borghi immersi nella meraviglia del Parco dove trovano sede i rispettivi Centri Visita, vere e proprie porte di accesso all’area protetta. Da qui partono itinerari alla scoperta del cuore del Parco, come il Giardino Botanico di Valbonella nei pressi di Santa Sofia o il maestoso spettacolo della diga di Ridracoli. Da non perdere anche la splendida cascata dell’Acquacheta, a San Benedetto in Alpe, raccontata anche da Dante Alighieri.
Natura e storia si intrecciano anche lungo il corso del fiume Bidente, che scorre vicino ad aree archeologiche come quella di Mevanìola, tra Galeata e Pianetto, dove sono stati ritrovati i resti di un impianto termale, di un teatro e di una villa attribuita al re dei Goti Teodorico.
Scendendo dalla valle, in 15 minuti si arriva a Forlì dove fino al 14 giugno è immancabile una visita alla grande mostra “Boldini: lo spettacolo della modernità” presso i Musei San Domenico.
A due passi dal museo, merita una visita anche Palazzo Romagnoli, recentemente restaurato e aperto al pubblico come sede museale che ospita le collezioni civiche del Novecento e la prestigiosa Collezione Verzocchi.

Ma sentiamo ora il Presidente della Fondazione, Roberto Pinza.

 

Se non volete perdervi la mostra di Boldini a Forlì e tutti i tesori dell’entroterra, da oggi potete farlo comodamente con Romagna Visit Card, la speciale card turistica che vi permette di accedere gratuitamente e con grandi vantaggi ad un circuito selezionato di siti turistici, musei e attrazioni situati nelle province di Forlì-Cesena, di Ravenna e di Rimini.

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Antonello Venditti presenta “Tortuga”

 

Antonello Venditti ha appena pubblicato il suo nuovo album, “Tortuga”, subito balzato in vetta alla classifica dei dischi più scaricati da iTunes.
Il cantautore è stato ospite nei nostri studi per parlarci di quello che è il suo diciannovesimo lavoro.
Guarda l’intervista condotta da Clarissa Martinelli e Marco Marini.

TORTUGA

TRACKLIST

• COSA AVEVI IN MENTE
• NON SO DIRTI QUANDO
• TIENIMI DENTRO TE
• NEL MIO INFINITO CIELO DI CANZONI
• I RAGAZZI DEL TORTUGA
• TI AMO INUTILMENTE
• ATTENTO A LEI
• L’ULTIMO GIORNO RUBATO
• TORTUGA

Scopri le date del tour!

“Tortuga”, il nuovo album di Antonello Venditti, il diciannovesimo album di studio, non è un disco qualsiasi. No, Venditti questa volta ha dato fuoco alle polveri della sua creatività, dei suoi sentimenti. E c’è più verità in queste canzoni che in molte di quelle che vi può capitare di ascoltare ogni giorno nel nostro paese, “Tortuga” è uno di quei dischi per i quali già dal primo ascolto si ha la sensazione di sentire qualcosa di diverso. No, non è “avanguardia”, non ci sono sorprese se non quella di un’assoluta, totale, definitiva qualità musicale. Questo è il mainstream pop più preciso, definito, completo della musica italiana di oggi. Ed è fantastico che a mettere i suoni e i toni giusti sia Antonello, classe 1949, e non un giovane dell’era digitale, un cantautore che ha scritto alcune delle più belle pagine della canzone d’autore italiana e che ancora oggi, come dimostra con “Tortuga”, è in grado di mettere a segno brani di straordinaria forza.
Provate a prestare attenzione ai testi “In amore vince solo chi aspetta/L’ho imparato sulla mia pelle/E mentre ammetto alzo le spalle/Rassegnato come il sole/Dopo l’ennesimo temporale”, canta in “L’ultimo giorno rubato”, ed è difficile non immaginare che si tratti di vita vissuta in prima persona. Come in “I ragazzi del Tortuga”, dove Venditti torna a cantare le strade della sua città, Roma, prima di confessare il desiderio di lasciarsi alle spalle il passato, non per sfuggirgli ma per riconnettersi con la sua storia. Venditti canta quello che sente, quello che prova, quello che ha vissuto e quello che vede. E lo fa come non lo faceva da tempo, senza fingere, senza furbizie.
Non c’è modo di sfuggire alla malia di Venditti, l’amore viene celebrato con sincerità e passione, con quel tanto di ovvietà per la quale ognuno può riconoscersi nelle canzoni dell’album, e con quella necessaria poesia che rende ogni canzone di Antonello un perfetto insieme di sentimenti e melodia. “Tortuga” è magnificamente ancorato al suono di Antonello, le canzoni sono scolpite nella roccia dello stile del cantautore romano. E al tempo stesso, pur nella familiarità di un suono e di uno stile perfettamente riconoscibile, c’è un Venditti nuovo, fresco, sorprendente. In grado di fare una cosa che pochi altri oggi sanno o possono fare: realizzare un disco che non conosce un momento di noia, che non prevede pause nell’ascolto, che mantiene con incredibile costanza un altissimo livello d’emozione e di forza espressiva. Sono canzoni perfette, una sola delle quali sarebbe bastata ad altri artisti per mettere a fuoco una stagione, un momento. E invece Venditti non si è accontentato, ha inanellato nove canzoni che possono vivere ognuna da sola e che insieme compongono un mosaico affascinante, divertente e colorato. E moderno. Si, “Tortuga” è l’album di Venditti più aderente ai tempi, perfettamente calato nella realtà di oggi, nei suoi ritmi, nei suoi suoni, nelle sue immagini. E non tragga in inganno il “divertimento” di “Ti amo inutilmente”, dove Venditti dimostra che è in grado di tenere il ritmo digitale anche con una mano sola, prendendosi in giro e prendendo in giro la moda di mettere insieme canzone e edm: Venditti considera la canzone una cosa seria, da trattare con rispetto e amore, considera il pop un’arte raffinata e difficile, per la quale vale la pena soffrire e faticare. In questo lavoro, in questa obbiettiva rinascita, Antonello ha avuto alcuni compagni di strada fondamentali. Uno, Alessandro Centofanti, recentemente scomparso, è stato molto di più di un compagno di strada per Venditti, è stato un musicista fondamentale nella carriera del cantautore, un amico in grado di capire le sfumature delle canzoni, di colorarle e animarle come nessun’altro, e anche in questo caso il suono del suo organo hammond è fondamentale nel definire l’universo sonoro dell’album. L’altro è Alessandro Canini, multistrumentista, autore, produttore, seduto al mixer e alla programmazione, alter ego di Antonello in tutto il percorso che ha portato alla realizzazione di “Tortuga”, specchio sonoro nel quale Venditti si è riflesso e dal quale ha preso spunto per volare più in alto, per rischiare di più, per mettere a fuoco meglio ogni brano di questo lavoro. Ma sono in molti ad aver collaborato a dare vita alle canzoni di Tortuga, da Danilo Cherni a Angelo Abate, da Adriano Lo Giudice a Maurizio Perfetto, da Amedeo Bianchi ai fratelli Corvini, da Gianni Savelli a Luca Vicini, musicisti che hanno saputo trovare sempre la nota giusta per interpretare i sogni musicali di Venditti e rendere ogni canzone un momento musicale unico.

“Tortuga” è un album da ascoltare con attenzione, senza dubbio una delle più belle collezioni di canzoni firmate da Antonello Venditti.

BIOGRAFIA COMPLETA

Nato a Roma (sotto il segno dei Pesci) l’8 Marzo 1949, Antonello Venditti si avvicina alla musica sin da giovanissimo. Dopo un primo periodo trascorso a prendere lezioni di pianoforte, Antonello matura un approccio più personale e inizia a scrivere canzoni, la prima delle quali è “Sora Rosa”. E’ lui stesso a presentarla agli amici del Folkstudio, il prestigioso ritrovo romano dell’allora nascente circuito folk impegnato giovanile come Giorgio Lo Cascio e Francesco De Gregori.
Con loro Venditti inizia ad esibirsi in pubblico e a fare i suoi primi giri di concerti e con Francesco De Gregori nel 1971 realizza l’album THEORIUS CAMPUS (IT), nel quale ognuno dei due artisti ha a disposizione una facciata.

Dopo il successo di “Roma Capoccia”, Antonello Venditti si trasferisce a Milano per incidere il suo primo vero album come solista, L’ORSO BRUNO (1973, IT).
Segue il primo cambio di etichetta della sua carriera, che lo porta dalla IT alla RCA, allora un porto d’approdo per tutti i cantautori più innovativi della scena musicale italiana.
E proprio per la RCA Venditti incide in due giorni e due notti uno dei suoi album migliori, LE COSE DELLA VITA (1973, RCA), che prende il titolo da una delle sue più belle canzoni.
A quel disco segue un album decisamente più difficile e poco premiato come QUANDO VERRA’ NATALE (1974, RCA), nonostante la presenza di buone canzoni come “Campo De’ Fiori”, “A Cristo”, “Marta” e la title-track.
Ma in quell’anno Venditti pubblica un’altra canzone che si rivelerà cruciale per la sua carriera: si tratta di “Roma”, un brano romanista più che romanesco, che si presta comunque ad essere interpretato come una dichiarazione d’amore (e del resto non sarà né la prima né l’ultima) del cantautore alla sua città.

Per un nuovo album bisogna invece aspettare fino all’anno successivo quando esce LILLI (1975, RCA) disco fortunatissimo che arriva al numero uno in classifica. Nel 1976, all’ICMESA di Severo si verifica una fuga di gas altamente tossico, la diossina: il disastro ecologico e la tragedia umana che ne seguirono provocarono in Venditti una reazione che finì nell’album ULLALLA’ (1976, RCA), forse quello dai toni più arrabbiati e sgradevoli. L’album chiude la fase artistica che lo lega discograficamente alla RCA e inaugura un periodo di ripensamento e di silenzio.
Il ritorno sulle scene discografiche avviene con un nuovo contratto discografico ed un nuovo album SOTTO IL SEGNO DEI PESCI (1978, Philips), che lo riporta in vetta alla classifiche.
L’anno successivo esce BUONA DOMENICA (1979, Philips) è l’album che rispecchia un momento di travaglio personale con canzoni amare come “Donna in Bottiglia” e “Stai con me”, accanto a nuovi classici della produzione di Antonello come la canzone che dà il titolo all’album e “Modena”, forse una delle sue migliori di sempre con Gato Barbieri al Sax.

Nel 1982, arriva nei negozi SOTTO LA PIOGGIA (1982, Heinz) l’album che segna il debutto dell’etichetta discografica di Venditti, la Heinz Music, e di un sodalizio musicale – quello con il produttore Alessandro Colombini – che dura ancora oggi. I due producono una serie di album fortunatissimi e Venditti gode di una popolarità più vasta mai avuta che aumenta ancora, nel 1983, quando la Roma vince il campionato di calcio e tutta la città festeggia lo scudetto al concerto gratuito che Venditti per primo tiene al Circo Massimo. Da quell’ incredibile esibizione nasce il primo live della sua carriera CIRCO MASSIMO (1983, Heinz), che contiene uno splendido inedito “Grazie Roma”, un nuovo omaggio alla sua città e alla sua squadra. L’anno successivo per i fans di Venditti arriva CUORE (1984, Heinz) album impreziosito da canzoni come “Ci vorrebbe un amico”, “Notte prima degli esami”, “L’Ottimista” ecc.
Dopo un anno è la volta di una colonna sonora, quella per il film “Troppo Forte” di Carlo Verdone e di nuovo album di studio, VENDITTI E SEGRETI (1986, Heinz). Il percorso musicale prosegue con un album molto fortunato, “IN QUESTO MONDO DI LADRI” (1988, Heinz) che vende oltre 1.300.000 copie e che contiene, oltre alla title-track, un altro classico di Venditti, “Ricordati di me. Il fortunato decennio si chiude con una compilation, intitolata significativamente GLI ANNI ’80 (1990, Heinz). Ma Venditti non si ferma un attimo e torna sulle scene con BENVENUTI IN PARADISO (1991, Heinz), album che bissa il grande successo del suo predecessore vendendo quasi un milione e mezzo di copie.

“DA SAN SIRO A SAMARCANDA” (1992, Heinz) è il live che fa il punto sulle due anime di Antonello, quella del musicista di successo (San Siro come simbolo di tutti i concerti) e quella dell’uomo coinvolto nel sociale (Samarcanda era il titolo del programma tv di Michele Santoro che si collega in diretta al concerto).
Passano tre anni di silenzio prima di rivedere Antonello Venditti in azione con un nuovo album di studio “PRENDILO TU QUESTO FRUTTO AMARO” (1995, Heinz) che contiene la Hit “OGNI VOLTA.
Dopo il tour, per Antonello è ora di realizzare un sogno che accarezza da molto tempo: incidere le proprie canzoni accompagnato da un’orchestra sinfonica.
Nasce così ANTONELLO NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE (1997, Heinz), rilettura dei suoi principali classici insieme alla Bulgarian Simphony Orchestra di Sofia, diretta dal maestro Renato Serio.

L’8 Marzo 1999 Antonello Venditti festeggia il suo cinquantesimo compleanno insieme agli studenti dell’Università di Roma “La Sapienza”, con un incontro concerto organizzato da Enrico Menduri, ordinario della cattedra di Sociologia. E’ l’occasione per ritirare il diploma di laurea in Giurisprudenza che Venditti aveva conseguito nel 1973 ma mai ritirato. E’ un periodo di profonde riflessioni e intuizioni per l’artista romano che scrive altre canzoni per un nuovo album. Il 24 Settembre del 1999 esce così GOODBYE NOVECENTO (1999, Heinz), un album che affronta le principali tematiche di fine millennio, rispondendo a dubbi e perplessità con la passione e la fiducia negli uomini da sempre care a Venditti.
Nel Novembre 2000 Antonello Venditti pubblica per la prima volta un disco che raccoglie tutte le sue più belle canzoni d’amore, intitolato SE L’AMORE E’ AMORE…(2000, Heinz) record di vendite nelle compilation (oltre 500.000 copie).

Nel Giugno 2001 Antonello Venditti raduna oltre un 1.700.000 persone (dato della Questura) in occasione del suo nuovo concerto al Circo Massimo, organizzato per celebrare e festeggiare il terzo scudetto della Roma (che fa segnare il record italiano delle presenze per un evento live). Da quella straordinaria giornata di gioia e di musica nasce l’album live CIRCO MASSIMO 2001 (2001, Heinz) che balza subito in testa alle classifiche di vendita.

Ad Ottobre 2003 Venditti pubblica dopo circa quattro anni un nuovo album da studio “CHE FANTASTICA STORIA E’ LA VITA”, otto nuovo brani più una long version del brano che dà il titolo al cd contenente un magistrale “solo” di Gato Barbieri che torna a collaborare con Antonello e un duetto con Francesco De Gregori (“Io e mio fratello”).

Il 24 Novembre 2006 esce “DIAMANTI”, la raccolta più completa e ricca (46 brani in 3 cd) della lunga serie di successi del cantautore romano che ad oggi ha superato le 250.000 copie vendute.

Dopo un anno dall’uscita di DIamanti, nel novembre 2007 I fans di Venditti si vedono regalare un nuovo studio album DALLA PELLE AL CUORE.
Nove canzoni scritte dal cantautore romano con ospiti speciali come Gato Barbieri al sassofono e Carlo Verdone alla batteria. La scaletta include “Dalla pelle al cuore” singolo e video di grande successo, “Piove su Roma”, “Scatole vuote”, “Indimenticabile” (il cui videoclip vede la partecipazione speciale del figlio di Antonello, Francesco Venditti, stimato giovane attore del cinema italiano di questi anni) , “Giuda”, “Tradimento e perdono”, “La mia religione”, “Regali di Natale”, “Comunisti al sole”.

Il 2009 è un anno importante per Antonello che celebra la sua straordinaria carriera quarantennale e il suo sessantesimo compleanno con uno special doppio CD, collezione delle sue canzone più famose tutte dedicate alle donne.
Oltre ai suoi grandi classici, LE DONNE contiene le versioni originali di alcune delle hit che sono state raramente suonate dal vivo o incluse in altre raccolte: “Sora Rosa” (la primissima composizione di Antonello), “Donna in bottiglia” ( per la primissima volta inclusa in un suo greatest hits), “Una stupida e lurida storia d’amore” (da uno dei primi album), “Lilly” ( una canzone che sottolinea il talento poetico e interpretativo di Antonello rispetto a temi drammatici) , “Settembre” e “Le cose della vita”, due brani in cui il cantautore è accompagnato dall’Orchestra Sinfonica di Sofia.

Ad ottobre 2011 il singolo “Unica (Mio danno ed amore)” anticipa l’uscita, il 29 novembre, dell’omonimo album. L’8 (giorno del suo compleanno) e il 9 marzo 2012 inizia dal Palalottomatica di Roma l’Unica tour 2012, che fa una tappa speciale il 9 luglio all’Arena di Verona.

Durante il 2013 Antonello viene premiato da UNIMARCHE per “alti meriti artistici”, nell’ambito della manifestazione Musicultura dove si esibisce dal vivo allo Sferisterio di Macerata.

Nel 2014 il cantautore parte per il tour di 18 date “70.80 Ritorno al Futuro” dove ridà voce ai suoi brani più amati composti tra gli anni ’70 e ’80, ad accompagnarlo sul palco una band ristretta formata da Alessandro Centofanti (organo, tastiere e pianoforte), Danilo Cherni (tastiere), Alessandro Canini (batteria, basso e chitarra acustica) e Amedeo Bianchi (sax). Alla fine del tour, il 10 giugno 2014, esce il doppio cd live intitolato proprio ” 70.80 Ritorno Al Futuro” e che include cinque brani suonati l’8 e il 9 marzo a Roma in due serate intitolate “La Festa”, in occasione del suo 65º compleanno. Questi cinque brani sono stati suonati insieme al suo vecchio gruppo, Stradaperta, composto da Renato Bartolini (chitarra acustica, mandolino e chitarra elettrica), Rodolfo Lamorgese (chitarra acustica e armonica), Claudio Prosperini (chitarra elettrica) e Marco Vannozzi (basso).

L’8 marzo 2015, giorno del suo 66º compleanno, il singolo “Cosa avevi in mente” anticipa la pubblicazione dell’album “Tortuga”, in uscita il 21 aprile. Grande è inoltre l’attesa per il ritorno live del cantautore, il 5 settembre 2015, allo Stadio Olimpico di Roma.

 

Kekko dei Modà a Radio Bruno: video e foto

Il cantante e autore dei Modà, grande amico di Radio Bruno fin dall’inizio dell’avventura della band, è venuto a trovarci nei nostri studi.
Dopo un lungo tour e un grosso impegno autorale che lo ha portato ad avere ben tre sue canzoni in gara a Sanremo, Kekko Silvestre si è raccontato ai nostri microfoni, durante una chiacchierata informale in diretta, condotta da Marco Marini e Clarissa Martinelli.

Fedez presenta “Pop-Hoolista”

Fedez è stato ospite negli studi di Radio Bruno per parlare del suo ultimo album.

Guarda il video dell’intervista realizzata nei nostri studi da Georgia Passuello. Regia di Mario Rybansky’.

BIOGRAFIA

Fedez (Federico Leonardo Lucia), nasce a Milano il 15 ottobre 1989. Rapper e cantautore italiano.
Cresce nell’hinterland Milanese, tra Rozzano e Corsico. Fin da giovanissimo partecipa a gare di freestyle e nel 2008 arriva in finale della manifestazione piemontese “Tecniche Perfette”.
Nel 2006 incide il suo primo EP, “Fedez”, con DJ S.I.D. e Cidda, nel 2007 il secondo, “Pat-a-Cake”. Nel 2010 incide il suo primo mixtape “BCPT”, a cui prendono parte artisti della scena hip hop italiana come Emis Killa, G. Soave e Maxi B. Nello stesso anno pubblica il terzo EP, “Diss-Agio”, con Vincenzo da Via Anfossi e Dinamite prodotto da JT.
Nel 2011 autoproduce l’album “Penisola che non c’è” e il mixtape “Tutto il contrario”. Nello stesso anno esce il secondo album “Il mio primo disco da venduto”, prodotto da Best Sound e Tanta Roba, etichetta discografica di Gué Pequeno e di DJ Harsh che vede la partecipazione di molti artisti della scena rap italiana, come Gué Pequeno, Entics, Marracash, J-Ax, Jake la Furia e i Two Fingerz.
Nel 2011 partecipa all’album dei beatmaker Don Joe e DJ Shablo Thori & Rocce, nella canzone “Fuori luogo”, realizzata con Cane Secco e Gemitaiz.
Nel 2012 partecipa all’album “Hanno ucciso l’uomo ragno 2012” (dove duetta con Max Pezzali nel brano Jolly Blu). Nello stesso anno, sul suo canale Youtube FedezChanneL (seguito da oltre 6 milioni di utenti) pubblica Zedef Chronicles, tre video nei quali il rapper racconta storie della sua vita quotidiana e annuncia il nuovo album a cui sta lavorando “Sig. Brainwash – L’arte di accontentare” .
A dicembre ottiene 4 nomination agli MTV Hip Hop Awards 2012: Best New Artist, Best Live, Video of the Year e Song of the Year.
Con il pezzo “Faccio brutto” si aggiudica 2 titoli: video dell’anno e canzone dell’anno.
Nel gennaio 2013 viene pubblicato su iTunes Store il singolo “Si scrive schiavitù si legge libertà” seguito dal secondo singolo “Dai cazzo Federico”. Il terzo singolo, “Cigno nero”, vede la partecipazione di Francesca Michielin. Successo straordinario: 30 milioni di visualizzazioni del videoclip.
A marzo esce “Sig. Brainwash – L’arte di accontentare”, omaggio a Banksy il più famoso street artist del mondo. E’ qui che Fedez capisce che produrre con una major è diverso da quello che ha fatto fino ad ora -“Non lo fai per te ma per le persone che lo ascoltano” -.
All’album collaborano oltre alla Michelin: Elio e le storie tese, Punkreas, J-Ax e Guè Pequeno e già nella prima settimana svetta alla prima posizione della classifica italiana.
Dopo soli venti giorni dall’uscita, l’album supera le 30.000 copie vendute, aggiudicandosi il disco d’oro, subito dopo il disco di platino per le 60.000 copie fino a ottenere il triplo disco di platino con oltre 180.000 copie vendute.
A maggio 2013 riceve una nomination agli MTV Awards nella categoria Super Man.
A seguire esce il quarto singolo “Alfonso Signorini (Eroe nazionale)”.
Partecipa con Mistico alla realizzazione dell’album di Dargen D’Amico “Vivere aiuta a non morire” e con i Two Fingers a “La Cassa dritta”.
Il 25 novembre esce un’edizione speciale -Diamond Edition- di Sig. Brainwash che contiene il singolo “Nuvole di Fango” con Gianna Nannini.
A dicembre 2013 fonda con J-Ax l’etichetta discografica indipendente Newtopia.
Per Natale Fedez pubblica su YouTube il videoclip intitolato “Babbo Natale mi ha detto che i tuoi genitori non esistono”, al quale partecipano Fred de Palma, Denny La Home e i Bushwaka. Con questi ultimi Fedez realizza il brano “Twist”, pubblicato nel marzo 2014.
Da settembre 2014 fa parte della giuria dell’ottava edizione di X-FACTOR (Sky Uno), accanto a Morgan, Mika e Vittoria Cabello.
Il 5 settembre e’ uscita la nuova serie web “ZEDEF CHRONICLES 2”, docufiction in 10 puntate della durata di circa 12 minuti.
Il 30 settembre esce il suo atteso quarto album “POP-HOOLISTA”, al quale fa seguito un fortunatissimo tour.

www.FedezOfficial.com

Lorenzo Fragola presenta “1995”

Guarda l’ intervista a Lorenzo Fragola, ospite di Radio Bruno per parlare del suo primo album “1995”

Lorenzo Fragola è stato ospite nei nostri studi per parlarci del suo album d’esordio, già primo in classifica, “1995”. Guarda le foto dell’intervista realizzata da Marco Marini.

1995 - LORENZO FRAGOLA

TRACKLIST

1. The rest
2. La nostra vita è oggi
3. Siamo uguali
4. Best of me
5. Da sempre
6. The reason why
7. # Fuori c’è il sole
8. Dangerous
9. Distante
10. Homeland
11. Close my eyes
12. Resta dove sei
13. Who am I?

Nel 1995 Giorgia vince il Festival di Sanremo con “Come saprei” e i Green Day il loro primo Grammy con l’album “Dookie”. “Forrest Gump” si aggiudica 6 Oscar e la Juventus il suo 23esimo scudetto. Viene fondata eBay, la Microsoft presenta Windows 95, il primo sistema operativo concepito per il grande pubblico e gli Stati Uniti si fermano per assistere in diretta al verdetto finale di assoluzione del processo a O. J. Simpson. Nel 1995 in sette paesi dell’UE entrano in vigore gli accordi di Schengen e a Dayton si firma la pace tra serbi, croati e bosniaci.
Nel 1995 nasce a Catania Lorenzo Fragola e “1995” è il titolo del suo primo attesissimo album di inediti uscito il 31 marzo (Sony Music), un progetto di cui Lorenzo – autore di molti dei brani – ha seguito attivamente tutte le fasi, che ne rappresenta le diverse anime e che ha preso vita delle importanti esperienze vissute in questi mesi.
Tra le 13 tracce della tracklist, infatti, balzano subito all’occhio “The reason why” l’inedito con cui Lorenzo ha stregato i 4 giudici ai provini, vinto l’ottava edizione di X Factor e conquistato il doppio disco di platino, e “Siamo uguali” il brano scritto a quattro mani con Fedez con cui Lorenzo ha partecipato al Festival di Sanremo, già disco d’oro.

In “1995” si alternano brani cantati in italiano e in inglese e sonorità molto diverse tra loro che vanno dall’orchestra di “Who am I?” alla freschezza di “# Fuori c’è il sole”, il tutto amalgamato dalla produzione di Fabrizio Ferraguzzo e Fausto Cogliati che Lorenzo ha affiancato nella cura degli arrangiamenti.
Oltre a quella di Lorenzo, “1995” porta altre importanti firme: quella di Tom Odell, giovane cantautore britannico con all’attivo più di 60 milioni di visualizzazioni su YouTube , per “The rest”, A/J dei Saint Motel autore di “Close my eyes” e Nek autore di “Da sempre”. L’ unica cover presente è una personalissima rivisitazione di “Dangerous” di David Guetta.

NOTA BIOGRAFICA
Lorenzo Fragola nasce a Catania nel 1995. È un ragazzo molto eclettico, suona la chitarra con cui da sempre si accompagna, eseguendo brani scritti da lui e versioni acustiche di grandi successi italiani e internazionali.
Ha cominciato a cantare all’età di 5 anni e ha preso parte alla realizzazione di musical liceali “Cavalleria rusticana” e “Shakespeare in love”, andati in scena al Piccolo Teatro di Catania, in cui partecipava come cantante. Nel 2014 decide di presentarsi alle selezioni di X Factor dove strabilia il pubblico e i giudici con le sue interpretazioni di “Che cosa sono le nuvole?” di Domenico Modugno e “The reason why”, un brano scritto da lui. Fedez, giudice della categoria Under 24 Uomini, lo sceglie per la sua squadra e Lorenzo arriva alla fase finale del talent di Sky dove presenta nuovamente il suo inedito “The reason why” e si aggiudica la vittoria finale.

Nek presenta “Prima di parlare”: foto e video

 

Nek, dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo con “Fatti avanti amore”, ha pubblicato il nuovo album, “Prima di parlare” e ora sta girando l’Italia per incontrare i fan negli store.

In un solo giorno, “Prima di Parlare” ha raggiunto il top della classifica iTunes Music Store e il videoclip del singolo ha superato le 5 milioni di Views su Youtube.
Guarda il video dell’intervista a Nek, realizzata da Clarissa Martinelli, Laura de Vitis e Antonio Valli e scopri i segreti del nuovo album!

PRIMA DI PARLARE - IL NUOVO ALBUM DI NEK

TRACKLIST

01. Credere amare resistere
02. Fatti avanti amore
03. Nati insieme
04. Quello che non sai
05. Io ricomincerei
06. Con le mani chiuse
07. Fuori pericolo
08. Invisibile
09. Il tuo vero nome
10. Sono arrivato qui
11. Se telefonando

NEK
“Prima di parlare”

Fatti avanti Amore! «Perché tutti noi siamo stati concepiti per un fine assoluto: amarci». Fatti avanti Musica! Perché Nek è stato concepito anche per un secondo fine: esaltare l’amore assoluto con il suo talento artistico, la sua umanità, la sua sincerità, la sua sensibilità, la sua straordinaria capacità di raggiungere il cuore delle persone. L’album “Prima di parlare”, in uscita il 2 marzo su etichetta Warner Music, marca una nuova impronta profonda e indelebile nell’eccellenza del suo percorso artistico dopo il passo falso dell’edema alle corde vocali che l’aveva costretto al riposo forzato. Lanciato dall’impeto rock del singolo “Fatti avanti amore”, che ha segnato il ritorno al Festival di Sanremo diciotto anni dopo “Laura non c’è”, il dodicesimo album di studio “Prima di parlare” potrebbe essere considerato il suo terzo greatest hits, perché gli 11 brani inediti – più la rilettura di “Se telefonando” di Mina interpretata a Sanremo con cui ha vinto nella serata dedicata alla tradizione della canzone italiana – sono tutti potenziali singoli in grado di entrare nella galleria dei successi di una carriera ultraventennale da popstar internazionale con oltre 8 milioni di dischi venduti.

«Voglio molto bene a questo disco – spiega Nek – perché penetra ancora più profondamente nella mia vita privata. Ogni canzone ha un aspetto autobiografico: anche brani come “Credere amare resistere” in cui mi faccio portavoce delle sofferenze reali di persone che ho conosciuto. Il questo album mi sento più coinvolto rispetto alle precedenti produzioni, perché oltre alle musiche ho partecipato più attivamente ai testi. Non si finisce mai di imparare: io mi sto capendo meglio e sento che sto evolvendo sempre più. Il merito è anche del mio nuovo team di lavoro: da Luca Chiaravalli, che ha prodotto l’album assieme a me, a tutti gli altri autori. Per me il lavoro di squadra è sacro: la condivisione mi stimola e grazie all’entusiasmo con cui abbiamo collaborato, mi sono riscoperto ancora più amante del mio lavoro. L’energia che si è creata fra noi è così forte, che sono già al lavoro sul prossimo disco».

L’accattivante suono ipnotico della titletrack “Prima di parlare” («Un dialogo autentico e viscerale che sa di vita, di quotidianità, di colpe, di rancore, di amore profondo. È una richiesta specifica di ascolto: un modo per fare ordine sulle priorità») è la scossa iniziale di una tensione elettrica che corre su fili elettro-pop-rock lungo tutte le tracce dell’album omonimo. «Questo è un disco luminoso: l’antitesi del precedente, che era più essenziale, più rock, più tetro. Io ho suonato quasi tutti gli strumenti, poi abbiamo aggiunto un quartetto archi e c’è l’avvento dell’orchestra. Abbiamo unito classico ed elettronica per dare una chiave di lettura alternativa al mio modo di fare pop. Una delle caratteristiche principali di questa produzione è la filosofia da live con cui abbiamo approcciato tutte le canzoni, che sono state messe a fuoco direttamente in fase di registrazione grazie all’alchimia e al grande pathos che si è creato nel gruppo».

Le tracce inedite dell’album “Prima di parlare” sono in bilico fra autobiografia e osservazione della realtà. Il singolo sanremese “Fatti avanti amore” è un inno al sentimento più alto e nobile che nasce dentro sé e si espande agli altri per esortarli a non abbandonare l’amore di fronte alle difficoltà quotidiane. «Non esiste nulla di più sublime per un essere umano dell’amare gli altri. Nel testo canto “se un pianto ci fa nascere/un senso a tutto il male/forse c’è” per spiegare che le sofferenze sono parte integrante del nostro percorso umano e non devono mai essere un freno. Errori e incomprensioni fanno parte del nostro essere imperfetti, ma siamo fatti per amare. Nonostante noi».

Meno autobiografico ma drammaticamente reale è il brano “Credere Amare Resistere”, in odore di secondo singolo, nel quale Filippo Neviani manifesta la sua vicinanza alle persone che soffrono per l’impossibilità di tentare cure alternative per i loro cari gravemente malati. «La realtà è ben diversa da quella raccontata in certi dischi. Io scrivo perché osservo. E non osservo solo i miei amici o quel che accade nei miei confini. Vado dove mi porta il cuore, l’interesse, il desiderio. Sono una persona uguale a tante altre, seppure più fortunato di molti. E mi sento parte di cose di fronte alle quali non si può restare indifferenti. “Credere Amare Resistere” è lo slogan usato dai genitori di Sofia, una bambina affetta da una grave malattia degenerativa, per portare avanti la loro lotta per la libertà di cura. Il loro dramma non è un caso unico e stiamo parlando del peggior dolore che un essere umano possa provare: vedere il proprio figlio spegnersi ogni giorno senza avere la possibilità di tentare strade intentate».

Ascoltando una dopo l’altra le tracce del cd “Prima di parlare” prende forma una sorta di concept album. Non è un caso che la canzone “Quello che non sai” («Una confessione intima e sincera in cui si scoprono tutte le carte, rivelando anche le verità più scomode») venga dopo “Nati insieme” («Un brano elettrico, teso e serrato che parla di complicità e di vivere ogni giorno come fosse il primo. Ogni giorno ricostruire e scegliersi») e che il terzo titolo in sequenza sia il pezzo in crescendo “Io ricomincerei”, che inneggia all’amore come «unico collante in grado di tenere uniti frammenti di vita, aiutando gli innamorati a mantenersi in equilibrio sulle difficoltà quotidiane come autentici acrobati romantici».

Affrontare e risolvere con determinazione i propri problemi è il tema che accomuna “Fuori pericolo” («Quando una relazione si rivela nociva, è bene troncarla con grande chiarezza. A volte ci si deve salvare da un amore sbagliato») e il grido fra amarezza, speranza e rivalsa di “Con le mani chiuse”, che spiega la necessità di stringere i pugni, oltre che i denti, per resistere agli eventi avversi. «È il primo testo scritto per questo disco: in origine la protagonista era una donna che si trova in difficoltà, però non molla il colpo; poi si è trasformata in una storia universale, valida per molti di noi, se non tutti. Lasciarsi distruggere non serve a nulla: dobbiamo sgomitare per andare avanti. Lottare è il prezzo che dobbiamo pagare per meritare il futuro». E il futuro, almeno sul fronte dei sentimenti, offre sempre una nuova occasione, perché l’amore conosce “Il tuo vero nome”. «Il senso di questa canzone è che l’amore è così puro nella sua essenza che è impossibile sfuggirgli. Puoi negarlo, puoi evitare di cercarlo, puoi tentare di scappare da lui, ma l’amore saprà sempre come e dove trovarti».

Alla base della riflessione di “Invisibile” c’è la fede di Filippo Neviani. «La vita insegna che le cose realmente importanti sfuggono all’occhio umano. Io sono credente e sono consapevole che esistono cose necessarie che non necessariamente si vedono. La fede e l’anima non sono visibili, ma nessuno può negare la loro esistenza e importanza. Anche l’amore è invisibile, però è il sentimento primario che dovrebbe regolare il comportamento di tutte le persone in tutto il mondo».

Ultima traccia inedita prima della cover “Se telefonando” («L’abbiamo inserita nella tracklist ufficiale dell’album perché con questo nuovo arrangiamento potrebbe essere una mia canzone. La musica originale composta da Ennio Morricone per Mina cambia continuamente tonalità e si prestava a essere rimodernata»), il brano “Sono arrivato qui” è un bilancio: la valigia da svuotare al ritorno da un lungo viaggio. «La bellezza e la crudeltà del tempo trascorso non intaccano la voglia di continuare a ballare con la vita, di farsi stupire dal mondo e di mantenere un po’ di sana ingenuità. Sono arrivato qui con le suole lisce, perché non sono nato ieri e non arrivo da dietro l’angolo. Chissà quante situazioni difficili dovrò ancora vivere, ma va bene così: ho tutte le intenzioni di continuare, perché io sono questo. E potrò essere molto di più e ben altro».

Gianluca Grignani presenta “A volte esagero”: foto e video

Gianluca Grignani è stato in diretta con noi per parlarci del suo nuovo album “A volte esagero”.
Ospite di Marco Marini e Clarissa Martinelli ci ha anticipato i suoi progetti per il 2015.

A VOLTE ESAGERO - NEW EDITION 2015

TRACKLIST 

Sogni infranti
Non voglio essere un fenomeno
L’amore che non sai
Preghiera moderna
A volte esagero
Il mostro
Madre
Rivoluzione serena
Maryanne
Fuori dai guai (con Emis Killa)
L’uomo di sabbia
Come un tramonto
Fuori dai guai
Vedrai vedrai

Dopo il Festival, tour a 3mila metri di quota! Al via il 21 marzo dal ghiacciaio Presena, in Trentino

Il cantante si esibirà live poi per tutta l’estate, il tour si concluderà a Taormina
“Ho una grande voglia di suonare dal vivo in tutta Italia!”

GIANLUCA GRIGNANI ha partecipato alla 65esima edizione del Festival di Sanremo, a vent’anni esatti dal suo esordio sul palco del Teatro Ariston con “Destinazione Paradiso” (1995), il brano che l’ha consacrato al grande pubblico e che ha dato inizio alla sua straordinaria carriera.

A Sanremo, Gianluca ha portato “Sogni infranti”, un’intensa ballata, prepotentemente “marchiata” Grignani con l’inconfondibile stile che lo ha reso unico nel suo genere nel panorama dei big della musica italiana.

“La canzone – spiega il cantautore – è nata nei giorni dopo l’alluvione di Genova dello scorso ottobre, un avvenimento che mi ha colpito moltissimo e che mi sembra lo specchio perfetto di quanto accade nel nostro Paese. E’ figlia del presente, una “ballata sociale” che strizza l’occhio ai cantautori americani nello stile di Bob Dylan e Neil Young, ma anche ai cantautori italiani come De André, De Gregori, Paoli e Tenco”. 

“E’ emozionante – continua Gianluca – calcare il palco dell’Ariston 20 anni esatti dopo il successo del mio album d’esordio “La mia storia tra le dita” e la realizzazione del successivo “La fabbrica di plastica”. Due lavori, questi, che mi sono particolarmente a cuore: il primo disco ha venduto 3 milioni di copie, “La fabbrica di plastica” è stata votata da Rolling Stone come la canzone che meglio rappresenta il rock italiano”.

Il 12 febbraio è stata pubblicata l’edizione speciale  “A Volte Esagero – New Edition 2015” (Sony Music) arricchito da 2 inediti: il brano sanremese “Sogni infranti” e “Preghiera moderna”. Spicca, inoltre, un duetto straordinario con il rapper Emis Killa in “Fuori dai guai”; una toccante “Vedrai vedrai” in versione acustica di Luigi Tenco, e una nuova versione del brano “Come un tramonto”.

Completano la tracklist “Non voglio essere un fenomeno”; “L’amore che non sai”; “A volte esagero”; “Il Mostro”; “Madre”; “Fuori dai guai”; “Rivoluzione serena”, “Maryanne”, “L’uomo di sabbia”.

Dopo il Festival, Grignani sarà impegnato in tour, in giro per l’Italia. Si parte il 21 marzo dal comprensorio Adamello Ski Pontedilegno-Tonale: il cantautore si esibirà ai 3mila metri, a Presena (Trentino), su un palco di ghiaccio.

Una lunga tournée, prodotta dalla Color Sound, che vedrà Gianluca in giro per il Bel Paese nei teatri e nelle più suggestive località italiane per tutta l’estate, con il concerto di chiusura a Taormina. Già aperta la prevendita per il concerto di Roma (giovedì 7 maggio, all’Auditorium Conciliazione).

 

 

Jovanotti presenta “Lorenzo 2015cc”: foto e video


Clarissa Martinelli ha incontrato Lorenzo Cherubini a Milano per parlare del suo nuovo album “Lorenzo 2015 CC.” e del prossimo tour.  E’ un album ricco e innovativo, un giro «sulle montagne russe delle emozioni» come ha detto lo stesso Lorenzo. 

LORENZO 2015 CC


TRACKLIST 

CD1
01 L’ALBA
02 SABATO
03 TUTTO ACCESO
04 MUSICA feat. MANU DIBANGO
05 LE STORIE VERE
06 RAGAZZA MAGICA
07 L’ESTATE ADDOSSO
08 GLI IMMORTALI
09 PIENO DI VITA
10 IL MONDO È TUO (STASERA)
11 È LA SCIENZA, BELLEZZA!
12 L’ASTRONAUTA
13 LIBERA
14 IL CIELO IMMENSO
15 CARAVAN STORY
16 CON UNO SGUARDO
17 PERCHÉ TU CI SEI
18 INSIEME

CD2
01 MELAGIOCO feat. ANTIBALAS
02 IL VENTO DEGLI INNAMORATI
03 UN BENE DELL’ANIMA
04 SI ALZA IL VENTO feat. BOMBINO
05 UNA SCINTILLA
06 E NON HAI VISTO ANCORA NIENTE
07 LA BOHÈME
08 ALL THE PEOPLE feat. SINKANE
09 FONDAMENTALE
10 IL RIPARO
11 GRAVITY
12 7 MILIARDI

Scopri tutte le date del tour

L’ALBUM

Lorenzo 2015 CC. è un album ricco e innovativo, un giro «sulle montagne russe delle emozioni» come ha detto lo stesso Lorenzo. «Sulla copertina dell’album ho una pettorina da motocross. E’ un’armatura da poco, non una cosa da supereroe o da guerriero, è una bardatura per il fuoristrada, ma è pur sempre una protezione. Ogni protezione è insieme una dichiarazione di attacco e una rappresentazione della propria fragilità. Il grande saggio/mistico che si mette nudo dichiara la sua invincibilità, invece questa tuta da motocross, come un’armatura, dichiara la fragilità, la vulnerabilità, che è quello di cui parla questo album. Ogni canzone parla di una relazione, di un contatto possibile, di un abbraccio per affrontare la vita, per stare nella crepa, per cavalcare il fulmine.»

Un anno di lavoro per la nascita di 30 nuove canzoni, un progetto multiforme, indefinibile e pieno di vita, trasversale e dritto al cuore, che segna il nuovo corso della scrittura dell’artista italiano che più di ogni altro ha saputo rinnovarsi. «In tempi di frammentazione estrema, nel mondo degli hashtag e dei tag ho fatto un disco che io stesso non riesco a definire, forse perché assomiglia ad un essere umano, anche nei suoi limiti, ma spero soprattutto nella sua vitalità impossibile da limitare. Durante i miei concerti mi rendo conto che le persone davanti a me non compongono un popolo omogeneo come spesso accade con la musica di genere. Il mio pubblico è moderno, è legato da un valore più che da un recinto, da uno spirito più che da una formula. Direi, cercando un’immagine, che è più interessato al vento che alla bandiera. Per questo amo mettere in un album canzoni così diverse tra loro, perché so che la mia gente la pensa come me: non è in cerca di sicurezze ma di pezzi strepitosi, che liberino l’immaginazione.» L’album è stato prodotto tra Milano, Cortona, Parigi, New York e Los Angeles, insieme a Michele Canova Iorfida. Con un dream-team di musicisti e collaboratori è nato ogni singolo brano. Mondi diversi che passano dal funk alla dance, dall’elettronica al samba tradizionale, dal pop al rock, dalle ballad al tango, dall’afro beat al soul, dai mariachi al synth-pop, dall’hip hop al glam rock, per approdare in quella zona dove le definizioni non indicano più niente, e resta solo l’emozione. «…un disco, non si può “rifare”. Ogni volta si comincia da zero. É tutta una questione di stare nel proprio ritmo di quel momento e spremerlo fino all’ultima goccia; – ha dichiarato Lorenzo- questo disco è un motorino 2015 di cilindrata, una sproporzione, una cosa impossibile, che forse ci vado a sbattere, ma intanto vola. Un disco “action” ma non rotondo, piuttosto reticolare, come una costellazione senza stella polare però. E’ come una moto da cross, anzi, è un motorino pazzesco. Rock’n’roll: scuotere e rotolare, tradotto letteralmente. Rock’n’roll è diventata la parola chiave mentre lavoravamo, avrei potuto anche intitolarci il disco, se non fosse stato un po’ fuorviante. Come prendere Roma e ribattezzarla Kansas City, che poi è esattamente quello che ho tentato di fare.» Lorenzo 2015 CC. è disponibile in CD, doppio CD, triplo vinile, digital download e streaming. 30 brani che potrebbero essere tre dischi ma che Lorenzo ha voluto pubblicare tutti per non tenere nulla nel cassetto e ripartire. «Mi piace percorrere nuove strade, evitare quelle già percorse. Innamorarmi di nuove melodie, sfidare me stesso in territori che non ho frequentato prima. Ok, vero, però a volte mi piace anche ritrovarmi in quei giri armonici che sento come fossero casa mia, senza l’ansia di essere nuovo ma solo la voglia di essere vero, e se la rima deve essere amore/cuore, e allora che lo sia.» Lorenzo 2015 CC è il primo SERIAL ALBUM ogni canzone è un episodio libero e autonomo, nessuna ombra evidente di “concept”, il legame tra le canzoni è lo stesso che lega i giorni e le stagioni di un anno di vita. La scrittura di Lorenzo è in movimento, come è sempre stato. Come in una serie televisiva i brani si possono ascoltare uno alla volta in una moderna forma di playlist, oppure tutti insieme in un unico flusso apprezzando l’unitarietà di un progetto davvero “nuovo”. «Nonostante sia un disco dalle mille sonorità ci tenevo che venisse fuori un lavoro veloce, non iperprodotto e affollato di strati sonori, ma che mantenesse il sapore un po’ crudo delle canzoni mentre nascono, e credo proprio di esserci riuscito. Anche grazie alla squadra che ha partecipato alla realizzazione. Ci sono stati momenti indimenticabili durante la nascita di questo album.» Lorenzo 2015 CC. è una festa sonora, ci hanno suonato gli invitati più amati di sempre, SaturninoRiccardo OnoriFrank SantarnecchiChristian RiganoMarco Tamburini, che sono stati e saranno anche sul palco degli stadi nel prossimo tour. Durante il viaggio della realizzazione dell’album alcuni incontri meravigliosi hanno lasciato segni indelebili nelle canzoni:Manu Dibango, il “leone del Camerun”, classe 1933, l’inventore della “disco”, il grande papà della musica “afro”. Bombino, il giovane “Jimi Hendrix del deserto”, la sua chitarra e la sua voce uniche al mondo, un incontro formidabile. The Antibalas, il collettivo di Brooklyn vicino alla prestigiosa etichetta Daptone. Hanno rilanciato il suono dell’afro beat, il genere nato a Lagos, Nigeria, negli anni ‘70 e reso celebre da Fela Kuti, una leggenda della musica nel mondo. Antibalas (che significa “antiproiettile”) oggi sono tra le band più “ricercate del pianeta”. Hanno suonato in tre pezzi del disco: Libera, Ragazza Magica, Melagioco. Sentire per innamorarsi di loro. Sinkane, compositore, produttore, cantante e strumentista sudanese/americano dell’etichetta DFA, una delle più innovative degli ultimi anni e una delle amate dai cercatori di oro sonoro. Daru Jones, il batterista oggi in tour con Jack White. Giovane fenomeno del drumming contenporaneo. Omar Hakim, “IL” batterista. Weather Report, David Bowie, Madonna, Daft Punk, Sting, Pino Daniele, Miles Davis, Dire Straits. Money Mark, che qualcuno chiama “il quarto dei Beastie Boys”. Un tocco geniale alle canzoni, underground, non allineato a nulla di già sentito. Mark Guiliana, eletto “batterista dell’anno 2014” dalla rivista Modern Drummer, la più autorevole della scena. «I miei dischi sono sempre nati in un’atmosfera da laboratorio, non sono mai entrato in studio con una “sceneggiatura” scritta, ma sempre con un canovaccio e una forte motivazione, il resto poi si costruisce da zero ogni giorno. É un modo per fare il mio lavoro, ce ne sono anche altri, ognuno ha il suo preferito, questo è quello che piace a me. Anzi è l’unico che conosco ed è ogni volta diverso. Quello che mi è venuto naturale fare questa volta è dimenticarmi della forma tonda, dell’idea di disco che ci è arrivata dal ‘900. Le forme ci condizionano. Secondo voi quando gli antichi scrivevano le loro canzoni pensavano ad una cosa tonda sulla quale inciderle? A meno che non cantassero il seno della donna amata non avevano in mente l’oggetto tondo. Il disco come cosa tonda e chiusa non vale più, il disco torna ad essere una cosa senza una forma imposta, proprio come una nuvola, “cloud”, uno ci vede quello che vuole. Poi saranno fulmini e saette o goccioline rinfrescanti, dipende.» Nata il 2 ottobre scorso, la JovaTV – E’ una tv che balla (www.jova.tv) segue tutte le fasi del progetto “Lorenzo 2015CC”. Sulla JovaTVi making of sulla lavorazione dell’album, le riprese di insoliti backstage, alcuni inediti long form, video Lyric e videoclip ufficiali. Dal 20 giugno le canzoni dell’album saranno, insieme ai grandi successi, una nuova occasione di festa per il grande ritorno di Lorenzo negli stadi 2015. Dopo aver dominato l’estate dei concerti 2013, Lorenzo torna infatti con un upgrade e promette un concerto unico al quale sta già lavorando da mesi. La foto di copertina è di Giovanni Stefano Ghidini, autore – da sempre – di tutte le foto di copertina di Lorenzo Jovanotti. Art Director Sergio Pappalettera e progetto grafico di Studio Prodesign srl. L’uscita del disco di Lorenzo è un’occasione di festa. Osservare la sua metamorfosi, l’evoluzione di una persona che magari non hai sempre sentito affine ma che ha accompagnato il tuo cammino, significa un inevitabile confronto con noi stessi.  «Questo è il tempo delle gomme senza zucchero, delle patatine senza grassi, del viaggio senza rischi, c’è questa parola SENZA che è scritta dappertutto, ma intanto, nella nostra epoca e in questa parte di mondo, è con il caos e con il “traboccare” che ci troviamo sempre a fare i conti. La parola SENZA è solo un palliativo. É la parola CON quella che davvero mi interessa, e nella mia musica parlo di questo.» Ed è per questo che il suo modo di vedere la realtà, entrare in relazione con le nostre nevrosi senza giudizio, le storie d’amore, il suo indulgente sguardo sui sentimenti, la voglia di lottare e di tenere “tutto acceso” diventano “nostri”. E la sua sofferta e tenace tendenza verso la positività diventa quello a cui tutti vogliamo tendere. Perché “CON” Lorenzo 2015 CC.troviamo lo specchio che più di ogni altro riflette l’immagine migliore di noi.

Nesli presenta “Andrà tutto bene”


Francesco Tarducci, in arte Nesli, è stato nei nostri studi per parlarci del suo nuovo album, “Andrà tutto bene”.
Ecco l’intervista integrale e la fotogallery.

NESLI - ANDRA' TUTTO BENE

TRACKLIST 
1. ANDRÀ TUTTO BENE
2. ALLORA RIDI
3. BUONA FORTUNA AMORE
4. SARÒ COME VORRAI
5. PRIMA O POI
6. QUELLO CHE NON SI VEDE
7. IL MONDO È COME
8. DIMMI CHE VUOI CHE SIA
9. ARRIVEDERCI E GRAZIE
10. IL CIELO È BLU
11. ANCORA UNA VOLTA

IL 12 FEBBRAIO E’ USCITO IL NUOVO ALBUM DI INEDITI “ANDRÀ TUTTO BENE”.
BUONA FORTUNA AMORE è una lettera d’amore a una persona lontana. Quando si dividono le strade e ci si separa. Non c’è rabbia, è un augurio e la celebrazione di un addio”: così NESLI descrive il brano (di cui è autore) che ha presentato al 65° Festival di Sanremo.
Un importante traguardo per l’artista, che sul palco del Teatro Ariston ha dato voce al suo nuovo percorso artistico nel cantautorato pop moderno, che caratterizza il suo nuovo album di inediti “ANDRÀ TUTTO BENE” uscito giovedì 12 febbraio (produzione Go Wild Music – etichetta Universal Music). Sulla sua partecipazione al Festival della Canzone Italiana, Nesli racconta: “leggere il proprio nome tra i cantanti big che parteciperanno al Festival di Sanremo è una gioia che ti esplode nel petto! Fiero di esserne parte. Felice di farlo da cantautore e orgoglioso di poter cantare la mia canzone in un palcoscenico così prestigioso”.
Guidato dal suo produttore Brando e da un nuovo team formato dalla Production House Go Wild Music e dall’etichetta Universal Music, con l’album “Andrà Tutto Bene”, il “poeta” (come amano definirlo i suoi fan) “punk” (come lui stesso si definisce per attitudine) torna con il suo stile personale e di grande impatto emotivo, e con il suo universo artistico sempre in evoluzione. Nell’album, anticipato dal primo singolo omonimo “Andrà tutto bene” e composto da 11 brani inediti, la sua urgenza di scrivere e comunicare, in maniera diretta, mai allineata e mai banale, si sposa con la passione del cantautore per la melodia, le sonorità rock underground e le atmosfere britanniche degli anni ’80.

Biografia di Francesco "NESLI" Tarducci

Cantautore classe ‘80 con una passione sfrenata per il rap e la musica black, Francesco Tarducci in arte Nesli inizia a fare musica da ragazzino, proprio su queste basi così americane e così “libere” da schemi, scrivendo di suo pugno testi e melodie, o meglio, melodie e testi, come lui stesso ripete. La passione per la scrittura diventa col passare del tempo sempre più forte, al punto che per Nesli scrivere diventa una vera necessità. E l’artista riesce negli anni a creare uno stile di scrittura estremamente personale, sempre di grande emotività e mai banale. Curioso e affascinato dal rock, dall’underground e dalle atmosfere britanniche degli anni ’80, Nesli negli anni allarga i propri orizzonti musicali ascoltando e divorando musica senza confini o generi, alla disperata ricerca della sua “base perfetta”. Questo percorso culmina nel 2012, quando arriva il suo sesto e ultimo album pubblicato, “VOGLIO”, il primo dove Nesli inizia ad abbandonare il rap per abbracciare le influenze del rock britannico anni ’80 e della musica elettronica. Il disco è un successo e raggiunge in brevissimo tempo il primo posto in classifica F.I.M.I, ottenendo la certificazione di Disco d’Oro. In particolare, il brano “Un bacio a te”, contenuto nella ristampa dell’album, uscita nel 2013, è una hit radiofonica che sancisce il passaggio di Nesli da artista rap a cantautore pop. Segue un tour in tutta Italia che, grazie ad uno spettacolo emotivo energico e coinvolgente, fa riscuotere a Nesli un grande successo di pubblico e di critica. Il suo modo unico di scrivere e di comunicare, che si adatta perfettamente al mondo dei social, ha permesso a Nesli di diventare uno dei protagonisti del panorama musicale italiano per numeri, visualizzazioni e condivisioni sui social. “La Fine” (2009), canzone “manifesto” di Nesli, il cui video ha totalizzato oltre 15 milioni di visualizzazioni su YouTube, è stata scelta da Tiziano Ferro che la reinterpreta nel suo ultimo album “L’amore è una cosa Semplice” oltre ad inserirla nella sua ultima raccolta di successi “TZN”, appena pubblicata. Porta la firma di Nesli anche il singolo premiato con il doppio platino e divenuto una grande hit radiofonica, “Dimentico Tutto”, scritto per Emma e contenuto in due versioni nell’album “Schiena” della cantante. Nesli torna sulla scena musicale nel 2015 con un nuovo album di inediti dal titolo “Andrà tutto e bene”, anticipato in radio dall’omonimo nuovo singolo. In questo nuovo capitolo della sua avventura musicale il cantautore è guidato dal suo produttore Brando e da un nuovo team formato dalla Production House Go Wild Music e dall’etichetta Universal Music. Un progetto che contiene atmosfere diverse tra loro, dal pop rock main stream di matrice americana, alle ballate che spaccano il cuore, fino alla dance rock che si intrecciano con le parole forti come pugni in faccia e delicate con fiocchi di neve del poeta punk Nesli. Nel nuovo album “Andrà tutto bene” è contenuto il brano “BUONA FORTUNA AMORE”, che Nesli presenta alla 65^ edizione del Festival di Sanremo, dove il cantautore gareggia nella sezione Big.

Alla scoperta della Provincia di Ravenna e dei suoi territori dell’entroterra

Buongiorno e benvenuti alla rubrica sulle Terre Verdi di Romagna.

Oggi andremo alla scoperta della Provincia di Ravenna e dei suoi territori dell’entroterra riuniti nel Gruppo di Azione Locale denominato L’Altra Romagna.

Vena-del-gesso
Gli amanti del trekking e delle escursioni conosceranno sicuramente il Parco Regionale della Vena del Gesso, la più importante area carsica della Romagna, attraversata da 39 percorsi escursionistici come la ‘Strada della Lavanda’, la ’Corolla delle Ginestre’ o la ‘Strada dei Castagneti’.

Non a caso la zona, e più precisamente Casola Valsenio, è la capitale dei frutti dimenticati, ma è nota anche per il Giardino Officinale più importante d’Europa per il numero di piante coltivate.
Poco distante per gli amanti del benessere, ci si può immergere nelle terme di Riolo e Brisighella per delle terapie rilassanti e trattamenti estetici.

Scendendo la vallata del Senio e del Lamone, si giunge a Ravenna, capitale dei mosaici. Tra i tanti tesori della città, è immancabile una visita alla Domus dei Tappeti di Pietra, considerato uno tra i siti archeologici più importanti in Italia scoperti negli ultimi decenni, che ha riportato alla luce un complesso edilizio databile dall’età romana al periodo bizantino.
Atro sito imperdibile è TAMO, il Museo del Mosaico dove sono esposte le bellissime tessere dell’ottocentesca fornace Angelo Orsoni di Venezia, con una gamma di più di 2800 colori diversi di paste vitree e di tessere a foglia d’oro, uno splendore!

Infine la Cripta Rasponi e i Giardini Pensili, a pochi passi dalla tomba di Dante, costituiscono uno degli angoli più belli e suggestivi di Ravenna.

Ma sentiamo il direttore di Ravenna Antica Sergio Fioravanti che gestisce questi importanti monumenti.

 

Se non volete perdervi i tesori di Ravenna e del suo entroterra, da oggi potete farlo comodamente con Romagna Visit Card, la speciale card turistica che vi permette di accedere gratuitamente e con grandi vantaggi ad un circuito selezionato di siti turistici, musei e attrazioni situati nelle province di Forlì-Cesena, di Ravenna e di Rimini.
Approfitta della speciale card e innamorati dell’Altra Romagna Slow!
Per maggiori informazioni consultate il sito www.romagnavisitcard.it

Alla scoperta della Provincia di Forlì Cesena e dei suoi territori

Buongiorno e benvenuti alla rubrica sulle Terre Verdi di Romagna.

Oggi andremo alla scoperta della Provincia di Forlì Cesena e dei suoi territori dell’entroterra riuniti nel Gruppo di Azione Locale denominato L’Altra Romagna.

Parco-Nazionale-delle-foreste-Casentinesi

Chi non conosce il Parco delle Foreste Casentinesi? Un’oasi di natura e relax a due passi dai ritmi frenetici cittadini.
Bagno di Romagna, San Benedetto in Alpe, Premilcuore, Santa Sofia e Tredozio sono cinque borghi immersi nella meraviglia del Parco dove trovano sede i rispettivi Centri Visita, vere e proprie porte di accesso all’area protetta. Da qui partono itinerari alla scoperta del cuore del Parco, come il Giardino Botanico di Valbonella nei pressi di Santa Sofia o il maestoso spettacolo della diga di Ridracoli. Da non perdere anche la splendida cascata dell’Acquacheta, a San Benedetto in Alpe, raccontata anche da Dante Alighieri.
Natura e storia si intrecciano anche lungo il corso del fiume Bidente, che scorre vicino ad aree archeologiche come quella di Mevanìola, tra Galeata e Pianetto, dove sono stati ritrovati i resti di un impianto termale, di un teatro e di una villa attribuita al re dei Goti Teodorico.
Scendendo dalla valle, in 15 minuti si arriva a Forlì dove fino al 14 giugno è immancabile una visita alla grande mostra “Boldini: lo spettacolo della modernità” presso i Musei San Domenico.
A due passi dal museo, merita una visita anche Palazzo Romagnoli, recentemente restaurato e aperto al pubblico come sede museale che ospita le collezioni civiche del Novecento e la prestigiosa Collezione Verzocchi.

Ma sentiamo ora il Presidente della Fondazione, Roberto Pinza.

 

Se non volete perdervi la mostra di Boldini a Forlì e tutti i tesori dell’entroterra, da oggi potete farlo comodamente con Romagna Visit Card, la speciale card turistica che vi permette di accedere gratuitamente e con grandi vantaggi ad un circuito selezionato di siti turistici, musei e attrazioni situati nelle province di Forlì-Cesena, di Ravenna e di Rimini.

Approfitta della speciale card e innamorati dell’Altra Romagna Slow!
Per maggiori informazioni consultate il sito www.romagnavisitcard.it

Antonello Venditti presenta “Tortuga”

 

Antonello Venditti ha appena pubblicato il suo nuovo album, “Tortuga”, subito balzato in vetta alla classifica dei dischi più scaricati da iTunes.
Il cantautore è stato ospite nei nostri studi per parlarci di quello che è il suo diciannovesimo lavoro.
Guarda l’intervista condotta da Clarissa Martinelli e Marco Marini.

TORTUGA

TRACKLIST

• COSA AVEVI IN MENTE
• NON SO DIRTI QUANDO
• TIENIMI DENTRO TE
• NEL MIO INFINITO CIELO DI CANZONI
• I RAGAZZI DEL TORTUGA
• TI AMO INUTILMENTE
• ATTENTO A LEI
• L’ULTIMO GIORNO RUBATO
• TORTUGA

Scopri le date del tour!

“Tortuga”, il nuovo album di Antonello Venditti, il diciannovesimo album di studio, non è un disco qualsiasi. No, Venditti questa volta ha dato fuoco alle polveri della sua creatività, dei suoi sentimenti. E c’è più verità in queste canzoni che in molte di quelle che vi può capitare di ascoltare ogni giorno nel nostro paese, “Tortuga” è uno di quei dischi per i quali già dal primo ascolto si ha la sensazione di sentire qualcosa di diverso. No, non è “avanguardia”, non ci sono sorprese se non quella di un’assoluta, totale, definitiva qualità musicale. Questo è il mainstream pop più preciso, definito, completo della musica italiana di oggi. Ed è fantastico che a mettere i suoni e i toni giusti sia Antonello, classe 1949, e non un giovane dell’era digitale, un cantautore che ha scritto alcune delle più belle pagine della canzone d’autore italiana e che ancora oggi, come dimostra con “Tortuga”, è in grado di mettere a segno brani di straordinaria forza.
Provate a prestare attenzione ai testi “In amore vince solo chi aspetta/L’ho imparato sulla mia pelle/E mentre ammetto alzo le spalle/Rassegnato come il sole/Dopo l’ennesimo temporale”, canta in “L’ultimo giorno rubato”, ed è difficile non immaginare che si tratti di vita vissuta in prima persona. Come in “I ragazzi del Tortuga”, dove Venditti torna a cantare le strade della sua città, Roma, prima di confessare il desiderio di lasciarsi alle spalle il passato, non per sfuggirgli ma per riconnettersi con la sua storia. Venditti canta quello che sente, quello che prova, quello che ha vissuto e quello che vede. E lo fa come non lo faceva da tempo, senza fingere, senza furbizie.
Non c’è modo di sfuggire alla malia di Venditti, l’amore viene celebrato con sincerità e passione, con quel tanto di ovvietà per la quale ognuno può riconoscersi nelle canzoni dell’album, e con quella necessaria poesia che rende ogni canzone di Antonello un perfetto insieme di sentimenti e melodia. “Tortuga” è magnificamente ancorato al suono di Antonello, le canzoni sono scolpite nella roccia dello stile del cantautore romano. E al tempo stesso, pur nella familiarità di un suono e di uno stile perfettamente riconoscibile, c’è un Venditti nuovo, fresco, sorprendente. In grado di fare una cosa che pochi altri oggi sanno o possono fare: realizzare un disco che non conosce un momento di noia, che non prevede pause nell’ascolto, che mantiene con incredibile costanza un altissimo livello d’emozione e di forza espressiva. Sono canzoni perfette, una sola delle quali sarebbe bastata ad altri artisti per mettere a fuoco una stagione, un momento. E invece Venditti non si è accontentato, ha inanellato nove canzoni che possono vivere ognuna da sola e che insieme compongono un mosaico affascinante, divertente e colorato. E moderno. Si, “Tortuga” è l’album di Venditti più aderente ai tempi, perfettamente calato nella realtà di oggi, nei suoi ritmi, nei suoi suoni, nelle sue immagini. E non tragga in inganno il “divertimento” di “Ti amo inutilmente”, dove Venditti dimostra che è in grado di tenere il ritmo digitale anche con una mano sola, prendendosi in giro e prendendo in giro la moda di mettere insieme canzone e edm: Venditti considera la canzone una cosa seria, da trattare con rispetto e amore, considera il pop un’arte raffinata e difficile, per la quale vale la pena soffrire e faticare. In questo lavoro, in questa obbiettiva rinascita, Antonello ha avuto alcuni compagni di strada fondamentali. Uno, Alessandro Centofanti, recentemente scomparso, è stato molto di più di un compagno di strada per Venditti, è stato un musicista fondamentale nella carriera del cantautore, un amico in grado di capire le sfumature delle canzoni, di colorarle e animarle come nessun’altro, e anche in questo caso il suono del suo organo hammond è fondamentale nel definire l’universo sonoro dell’album. L’altro è Alessandro Canini, multistrumentista, autore, produttore, seduto al mixer e alla programmazione, alter ego di Antonello in tutto il percorso che ha portato alla realizzazione di “Tortuga”, specchio sonoro nel quale Venditti si è riflesso e dal quale ha preso spunto per volare più in alto, per rischiare di più, per mettere a fuoco meglio ogni brano di questo lavoro. Ma sono in molti ad aver collaborato a dare vita alle canzoni di Tortuga, da Danilo Cherni a Angelo Abate, da Adriano Lo Giudice a Maurizio Perfetto, da Amedeo Bianchi ai fratelli Corvini, da Gianni Savelli a Luca Vicini, musicisti che hanno saputo trovare sempre la nota giusta per interpretare i sogni musicali di Venditti e rendere ogni canzone un momento musicale unico.

“Tortuga” è un album da ascoltare con attenzione, senza dubbio una delle più belle collezioni di canzoni firmate da Antonello Venditti.

BIOGRAFIA COMPLETA

Nato a Roma (sotto il segno dei Pesci) l’8 Marzo 1949, Antonello Venditti si avvicina alla musica sin da giovanissimo. Dopo un primo periodo trascorso a prendere lezioni di pianoforte, Antonello matura un approccio più personale e inizia a scrivere canzoni, la prima delle quali è “Sora Rosa”. E’ lui stesso a presentarla agli amici del Folkstudio, il prestigioso ritrovo romano dell’allora nascente circuito folk impegnato giovanile come Giorgio Lo Cascio e Francesco De Gregori.
Con loro Venditti inizia ad esibirsi in pubblico e a fare i suoi primi giri di concerti e con Francesco De Gregori nel 1971 realizza l’album THEORIUS CAMPUS (IT), nel quale ognuno dei due artisti ha a disposizione una facciata.

Dopo il successo di “Roma Capoccia”, Antonello Venditti si trasferisce a Milano per incidere il suo primo vero album come solista, L’ORSO BRUNO (1973, IT).
Segue il primo cambio di etichetta della sua carriera, che lo porta dalla IT alla RCA, allora un porto d’approdo per tutti i cantautori più innovativi della scena musicale italiana.
E proprio per la RCA Venditti incide in due giorni e due notti uno dei suoi album migliori, LE COSE DELLA VITA (1973, RCA), che prende il titolo da una delle sue più belle canzoni.
A quel disco segue un album decisamente più difficile e poco premiato come QUANDO VERRA’ NATALE (1974, RCA), nonostante la presenza di buone canzoni come “Campo De’ Fiori”, “A Cristo”, “Marta” e la title-track.
Ma in quell’anno Venditti pubblica un’altra canzone che si rivelerà cruciale per la sua carriera: si tratta di “Roma”, un brano romanista più che romanesco, che si presta comunque ad essere interpretato come una dichiarazione d’amore (e del resto non sarà né la prima né l’ultima) del cantautore alla sua città.

Per un nuovo album bisogna invece aspettare fino all’anno successivo quando esce LILLI (1975, RCA) disco fortunatissimo che arriva al numero uno in classifica. Nel 1976, all’ICMESA di Severo si verifica una fuga di gas altamente tossico, la diossina: il disastro ecologico e la tragedia umana che ne seguirono provocarono in Venditti una reazione che finì nell’album ULLALLA’ (1976, RCA), forse quello dai toni più arrabbiati e sgradevoli. L’album chiude la fase artistica che lo lega discograficamente alla RCA e inaugura un periodo di ripensamento e di silenzio.
Il ritorno sulle scene discografiche avviene con un nuovo contratto discografico ed un nuovo album SOTTO IL SEGNO DEI PESCI (1978, Philips), che lo riporta in vetta alla classifiche.
L’anno successivo esce BUONA DOMENICA (1979, Philips) è l’album che rispecchia un momento di travaglio personale con canzoni amare come “Donna in Bottiglia” e “Stai con me”, accanto a nuovi classici della produzione di Antonello come la canzone che dà il titolo all’album e “Modena”, forse una delle sue migliori di sempre con Gato Barbieri al Sax.

Nel 1982, arriva nei negozi SOTTO LA PIOGGIA (1982, Heinz) l’album che segna il debutto dell’etichetta discografica di Venditti, la Heinz Music, e di un sodalizio musicale – quello con il produttore Alessandro Colombini – che dura ancora oggi. I due producono una serie di album fortunatissimi e Venditti gode di una popolarità più vasta mai avuta che aumenta ancora, nel 1983, quando la Roma vince il campionato di calcio e tutta la città festeggia lo scudetto al concerto gratuito che Venditti per primo tiene al Circo Massimo. Da quell’ incredibile esibizione nasce il primo live della sua carriera CIRCO MASSIMO (1983, Heinz), che contiene uno splendido inedito “Grazie Roma”, un nuovo omaggio alla sua città e alla sua squadra. L’anno successivo per i fans di Venditti arriva CUORE (1984, Heinz) album impreziosito da canzoni come “Ci vorrebbe un amico”, “Notte prima degli esami”, “L’Ottimista” ecc.
Dopo un anno è la volta di una colonna sonora, quella per il film “Troppo Forte” di Carlo Verdone e di nuovo album di studio, VENDITTI E SEGRETI (1986, Heinz). Il percorso musicale prosegue con un album molto fortunato, “IN QUESTO MONDO DI LADRI” (1988, Heinz) che vende oltre 1.300.000 copie e che contiene, oltre alla title-track, un altro classico di Venditti, “Ricordati di me. Il fortunato decennio si chiude con una compilation, intitolata significativamente GLI ANNI ’80 (1990, Heinz). Ma Venditti non si ferma un attimo e torna sulle scene con BENVENUTI IN PARADISO (1991, Heinz), album che bissa il grande successo del suo predecessore vendendo quasi un milione e mezzo di copie.

“DA SAN SIRO A SAMARCANDA” (1992, Heinz) è il live che fa il punto sulle due anime di Antonello, quella del musicista di successo (San Siro come simbolo di tutti i concerti) e quella dell’uomo coinvolto nel sociale (Samarcanda era il titolo del programma tv di Michele Santoro che si collega in diretta al concerto).
Passano tre anni di silenzio prima di rivedere Antonello Venditti in azione con un nuovo album di studio “PRENDILO TU QUESTO FRUTTO AMARO” (1995, Heinz) che contiene la Hit “OGNI VOLTA.
Dopo il tour, per Antonello è ora di realizzare un sogno che accarezza da molto tempo: incidere le proprie canzoni accompagnato da un’orchestra sinfonica.
Nasce così ANTONELLO NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE (1997, Heinz), rilettura dei suoi principali classici insieme alla Bulgarian Simphony Orchestra di Sofia, diretta dal maestro Renato Serio.

L’8 Marzo 1999 Antonello Venditti festeggia il suo cinquantesimo compleanno insieme agli studenti dell’Università di Roma “La Sapienza”, con un incontro concerto organizzato da Enrico Menduri, ordinario della cattedra di Sociologia. E’ l’occasione per ritirare il diploma di laurea in Giurisprudenza che Venditti aveva conseguito nel 1973 ma mai ritirato. E’ un periodo di profonde riflessioni e intuizioni per l’artista romano che scrive altre canzoni per un nuovo album. Il 24 Settembre del 1999 esce così GOODBYE NOVECENTO (1999, Heinz), un album che affronta le principali tematiche di fine millennio, rispondendo a dubbi e perplessità con la passione e la fiducia negli uomini da sempre care a Venditti.
Nel Novembre 2000 Antonello Venditti pubblica per la prima volta un disco che raccoglie tutte le sue più belle canzoni d’amore, intitolato SE L’AMORE E’ AMORE…(2000, Heinz) record di vendite nelle compilation (oltre 500.000 copie).

Nel Giugno 2001 Antonello Venditti raduna oltre un 1.700.000 persone (dato della Questura) in occasione del suo nuovo concerto al Circo Massimo, organizzato per celebrare e festeggiare il terzo scudetto della Roma (che fa segnare il record italiano delle presenze per un evento live). Da quella straordinaria giornata di gioia e di musica nasce l’album live CIRCO MASSIMO 2001 (2001, Heinz) che balza subito in testa alle classifiche di vendita.

Ad Ottobre 2003 Venditti pubblica dopo circa quattro anni un nuovo album da studio “CHE FANTASTICA STORIA E’ LA VITA”, otto nuovo brani più una long version del brano che dà il titolo al cd contenente un magistrale “solo” di Gato Barbieri che torna a collaborare con Antonello e un duetto con Francesco De Gregori (“Io e mio fratello”).

Il 24 Novembre 2006 esce “DIAMANTI”, la raccolta più completa e ricca (46 brani in 3 cd) della lunga serie di successi del cantautore romano che ad oggi ha superato le 250.000 copie vendute.

Dopo un anno dall’uscita di DIamanti, nel novembre 2007 I fans di Venditti si vedono regalare un nuovo studio album DALLA PELLE AL CUORE.
Nove canzoni scritte dal cantautore romano con ospiti speciali come Gato Barbieri al sassofono e Carlo Verdone alla batteria. La scaletta include “Dalla pelle al cuore” singolo e video di grande successo, “Piove su Roma”, “Scatole vuote”, “Indimenticabile” (il cui videoclip vede la partecipazione speciale del figlio di Antonello, Francesco Venditti, stimato giovane attore del cinema italiano di questi anni) , “Giuda”, “Tradimento e perdono”, “La mia religione”, “Regali di Natale”, “Comunisti al sole”.

Il 2009 è un anno importante per Antonello che celebra la sua straordinaria carriera quarantennale e il suo sessantesimo compleanno con uno special doppio CD, collezione delle sue canzone più famose tutte dedicate alle donne.
Oltre ai suoi grandi classici, LE DONNE contiene le versioni originali di alcune delle hit che sono state raramente suonate dal vivo o incluse in altre raccolte: “Sora Rosa” (la primissima composizione di Antonello), “Donna in bottiglia” ( per la primissima volta inclusa in un suo greatest hits), “Una stupida e lurida storia d’amore” (da uno dei primi album), “Lilly” ( una canzone che sottolinea il talento poetico e interpretativo di Antonello rispetto a temi drammatici) , “Settembre” e “Le cose della vita”, due brani in cui il cantautore è accompagnato dall’Orchestra Sinfonica di Sofia.

Ad ottobre 2011 il singolo “Unica (Mio danno ed amore)” anticipa l’uscita, il 29 novembre, dell’omonimo album. L’8 (giorno del suo compleanno) e il 9 marzo 2012 inizia dal Palalottomatica di Roma l’Unica tour 2012, che fa una tappa speciale il 9 luglio all’Arena di Verona.

Durante il 2013 Antonello viene premiato da UNIMARCHE per “alti meriti artistici”, nell’ambito della manifestazione Musicultura dove si esibisce dal vivo allo Sferisterio di Macerata.

Nel 2014 il cantautore parte per il tour di 18 date “70.80 Ritorno al Futuro” dove ridà voce ai suoi brani più amati composti tra gli anni ’70 e ’80, ad accompagnarlo sul palco una band ristretta formata da Alessandro Centofanti (organo, tastiere e pianoforte), Danilo Cherni (tastiere), Alessandro Canini (batteria, basso e chitarra acustica) e Amedeo Bianchi (sax). Alla fine del tour, il 10 giugno 2014, esce il doppio cd live intitolato proprio ” 70.80 Ritorno Al Futuro” e che include cinque brani suonati l’8 e il 9 marzo a Roma in due serate intitolate “La Festa”, in occasione del suo 65º compleanno. Questi cinque brani sono stati suonati insieme al suo vecchio gruppo, Stradaperta, composto da Renato Bartolini (chitarra acustica, mandolino e chitarra elettrica), Rodolfo Lamorgese (chitarra acustica e armonica), Claudio Prosperini (chitarra elettrica) e Marco Vannozzi (basso).

L’8 marzo 2015, giorno del suo 66º compleanno, il singolo “Cosa avevi in mente” anticipa la pubblicazione dell’album “Tortuga”, in uscita il 21 aprile. Grande è inoltre l’attesa per il ritorno live del cantautore, il 5 settembre 2015, allo Stadio Olimpico di Roma.

 

Kekko dei Modà a Radio Bruno: video e foto

Il cantante e autore dei Modà, grande amico di Radio Bruno fin dall’inizio dell’avventura della band, è venuto a trovarci nei nostri studi.
Dopo un lungo tour e un grosso impegno autorale che lo ha portato ad avere ben tre sue canzoni in gara a Sanremo, Kekko Silvestre si è raccontato ai nostri microfoni, durante una chiacchierata informale in diretta, condotta da Marco Marini e Clarissa Martinelli.

Fedez presenta “Pop-Hoolista”

Fedez è stato ospite negli studi di Radio Bruno per parlare del suo ultimo album.

Guarda il video dell’intervista realizzata nei nostri studi da Georgia Passuello. Regia di Mario Rybansky’.

BIOGRAFIA

Fedez (Federico Leonardo Lucia), nasce a Milano il 15 ottobre 1989. Rapper e cantautore italiano.
Cresce nell’hinterland Milanese, tra Rozzano e Corsico. Fin da giovanissimo partecipa a gare di freestyle e nel 2008 arriva in finale della manifestazione piemontese “Tecniche Perfette”.
Nel 2006 incide il suo primo EP, “Fedez”, con DJ S.I.D. e Cidda, nel 2007 il secondo, “Pat-a-Cake”. Nel 2010 incide il suo primo mixtape “BCPT”, a cui prendono parte artisti della scena hip hop italiana come Emis Killa, G. Soave e Maxi B. Nello stesso anno pubblica il terzo EP, “Diss-Agio”, con Vincenzo da Via Anfossi e Dinamite prodotto da JT.
Nel 2011 autoproduce l’album “Penisola che non c’è” e il mixtape “Tutto il contrario”. Nello stesso anno esce il secondo album “Il mio primo disco da venduto”, prodotto da Best Sound e Tanta Roba, etichetta discografica di Gué Pequeno e di DJ Harsh che vede la partecipazione di molti artisti della scena rap italiana, come Gué Pequeno, Entics, Marracash, J-Ax, Jake la Furia e i Two Fingerz.
Nel 2011 partecipa all’album dei beatmaker Don Joe e DJ Shablo Thori & Rocce, nella canzone “Fuori luogo”, realizzata con Cane Secco e Gemitaiz.
Nel 2012 partecipa all’album “Hanno ucciso l’uomo ragno 2012” (dove duetta con Max Pezzali nel brano Jolly Blu). Nello stesso anno, sul suo canale Youtube FedezChanneL (seguito da oltre 6 milioni di utenti) pubblica Zedef Chronicles, tre video nei quali il rapper racconta storie della sua vita quotidiana e annuncia il nuovo album a cui sta lavorando “Sig. Brainwash – L’arte di accontentare” .
A dicembre ottiene 4 nomination agli MTV Hip Hop Awards 2012: Best New Artist, Best Live, Video of the Year e Song of the Year.
Con il pezzo “Faccio brutto” si aggiudica 2 titoli: video dell’anno e canzone dell’anno.
Nel gennaio 2013 viene pubblicato su iTunes Store il singolo “Si scrive schiavitù si legge libertà” seguito dal secondo singolo “Dai cazzo Federico”. Il terzo singolo, “Cigno nero”, vede la partecipazione di Francesca Michielin. Successo straordinario: 30 milioni di visualizzazioni del videoclip.
A marzo esce “Sig. Brainwash – L’arte di accontentare”, omaggio a Banksy il più famoso street artist del mondo. E’ qui che Fedez capisce che produrre con una major è diverso da quello che ha fatto fino ad ora -“Non lo fai per te ma per le persone che lo ascoltano” -.
All’album collaborano oltre alla Michelin: Elio e le storie tese, Punkreas, J-Ax e Guè Pequeno e già nella prima settimana svetta alla prima posizione della classifica italiana.
Dopo soli venti giorni dall’uscita, l’album supera le 30.000 copie vendute, aggiudicandosi il disco d’oro, subito dopo il disco di platino per le 60.000 copie fino a ottenere il triplo disco di platino con oltre 180.000 copie vendute.
A maggio 2013 riceve una nomination agli MTV Awards nella categoria Super Man.
A seguire esce il quarto singolo “Alfonso Signorini (Eroe nazionale)”.
Partecipa con Mistico alla realizzazione dell’album di Dargen D’Amico “Vivere aiuta a non morire” e con i Two Fingers a “La Cassa dritta”.
Il 25 novembre esce un’edizione speciale -Diamond Edition- di Sig. Brainwash che contiene il singolo “Nuvole di Fango” con Gianna Nannini.
A dicembre 2013 fonda con J-Ax l’etichetta discografica indipendente Newtopia.
Per Natale Fedez pubblica su YouTube il videoclip intitolato “Babbo Natale mi ha detto che i tuoi genitori non esistono”, al quale partecipano Fred de Palma, Denny La Home e i Bushwaka. Con questi ultimi Fedez realizza il brano “Twist”, pubblicato nel marzo 2014.
Da settembre 2014 fa parte della giuria dell’ottava edizione di X-FACTOR (Sky Uno), accanto a Morgan, Mika e Vittoria Cabello.
Il 5 settembre e’ uscita la nuova serie web “ZEDEF CHRONICLES 2”, docufiction in 10 puntate della durata di circa 12 minuti.
Il 30 settembre esce il suo atteso quarto album “POP-HOOLISTA”, al quale fa seguito un fortunatissimo tour.

www.FedezOfficial.com

Lorenzo Fragola presenta “1995”

Guarda l’ intervista a Lorenzo Fragola, ospite di Radio Bruno per parlare del suo primo album “1995”

Lorenzo Fragola è stato ospite nei nostri studi per parlarci del suo album d’esordio, già primo in classifica, “1995”. Guarda le foto dell’intervista realizzata da Marco Marini.

1995 - LORENZO FRAGOLA

TRACKLIST

1. The rest
2. La nostra vita è oggi
3. Siamo uguali
4. Best of me
5. Da sempre
6. The reason why
7. # Fuori c’è il sole
8. Dangerous
9. Distante
10. Homeland
11. Close my eyes
12. Resta dove sei
13. Who am I?

Nel 1995 Giorgia vince il Festival di Sanremo con “Come saprei” e i Green Day il loro primo Grammy con l’album “Dookie”. “Forrest Gump” si aggiudica 6 Oscar e la Juventus il suo 23esimo scudetto. Viene fondata eBay, la Microsoft presenta Windows 95, il primo sistema operativo concepito per il grande pubblico e gli Stati Uniti si fermano per assistere in diretta al verdetto finale di assoluzione del processo a O. J. Simpson. Nel 1995 in sette paesi dell’UE entrano in vigore gli accordi di Schengen e a Dayton si firma la pace tra serbi, croati e bosniaci.
Nel 1995 nasce a Catania Lorenzo Fragola e “1995” è il titolo del suo primo attesissimo album di inediti uscito il 31 marzo (Sony Music), un progetto di cui Lorenzo – autore di molti dei brani – ha seguito attivamente tutte le fasi, che ne rappresenta le diverse anime e che ha preso vita delle importanti esperienze vissute in questi mesi.
Tra le 13 tracce della tracklist, infatti, balzano subito all’occhio “The reason why” l’inedito con cui Lorenzo ha stregato i 4 giudici ai provini, vinto l’ottava edizione di X Factor e conquistato il doppio disco di platino, e “Siamo uguali” il brano scritto a quattro mani con Fedez con cui Lorenzo ha partecipato al Festival di Sanremo, già disco d’oro.

In “1995” si alternano brani cantati in italiano e in inglese e sonorità molto diverse tra loro che vanno dall’orchestra di “Who am I?” alla freschezza di “# Fuori c’è il sole”, il tutto amalgamato dalla produzione di Fabrizio Ferraguzzo e Fausto Cogliati che Lorenzo ha affiancato nella cura degli arrangiamenti.
Oltre a quella di Lorenzo, “1995” porta altre importanti firme: quella di Tom Odell, giovane cantautore britannico con all’attivo più di 60 milioni di visualizzazioni su YouTube , per “The rest”, A/J dei Saint Motel autore di “Close my eyes” e Nek autore di “Da sempre”. L’ unica cover presente è una personalissima rivisitazione di “Dangerous” di David Guetta.

NOTA BIOGRAFICA
Lorenzo Fragola nasce a Catania nel 1995. È un ragazzo molto eclettico, suona la chitarra con cui da sempre si accompagna, eseguendo brani scritti da lui e versioni acustiche di grandi successi italiani e internazionali.
Ha cominciato a cantare all’età di 5 anni e ha preso parte alla realizzazione di musical liceali “Cavalleria rusticana” e “Shakespeare in love”, andati in scena al Piccolo Teatro di Catania, in cui partecipava come cantante. Nel 2014 decide di presentarsi alle selezioni di X Factor dove strabilia il pubblico e i giudici con le sue interpretazioni di “Che cosa sono le nuvole?” di Domenico Modugno e “The reason why”, un brano scritto da lui. Fedez, giudice della categoria Under 24 Uomini, lo sceglie per la sua squadra e Lorenzo arriva alla fase finale del talent di Sky dove presenta nuovamente il suo inedito “The reason why” e si aggiudica la vittoria finale.

Nek presenta “Prima di parlare”: foto e video

 

Nek, dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo con “Fatti avanti amore”, ha pubblicato il nuovo album, “Prima di parlare” e ora sta girando l’Italia per incontrare i fan negli store.

In un solo giorno, “Prima di Parlare” ha raggiunto il top della classifica iTunes Music Store e il videoclip del singolo ha superato le 5 milioni di Views su Youtube.
Guarda il video dell’intervista a Nek, realizzata da Clarissa Martinelli, Laura de Vitis e Antonio Valli e scopri i segreti del nuovo album!

PRIMA DI PARLARE - IL NUOVO ALBUM DI NEK

TRACKLIST

01. Credere amare resistere
02. Fatti avanti amore
03. Nati insieme
04. Quello che non sai
05. Io ricomincerei
06. Con le mani chiuse
07. Fuori pericolo
08. Invisibile
09. Il tuo vero nome
10. Sono arrivato qui
11. Se telefonando

NEK
“Prima di parlare”

Fatti avanti Amore! «Perché tutti noi siamo stati concepiti per un fine assoluto: amarci». Fatti avanti Musica! Perché Nek è stato concepito anche per un secondo fine: esaltare l’amore assoluto con il suo talento artistico, la sua umanità, la sua sincerità, la sua sensibilità, la sua straordinaria capacità di raggiungere il cuore delle persone. L’album “Prima di parlare”, in uscita il 2 marzo su etichetta Warner Music, marca una nuova impronta profonda e indelebile nell’eccellenza del suo percorso artistico dopo il passo falso dell’edema alle corde vocali che l’aveva costretto al riposo forzato. Lanciato dall’impeto rock del singolo “Fatti avanti amore”, che ha segnato il ritorno al Festival di Sanremo diciotto anni dopo “Laura non c’è”, il dodicesimo album di studio “Prima di parlare” potrebbe essere considerato il suo terzo greatest hits, perché gli 11 brani inediti – più la rilettura di “Se telefonando” di Mina interpretata a Sanremo con cui ha vinto nella serata dedicata alla tradizione della canzone italiana – sono tutti potenziali singoli in grado di entrare nella galleria dei successi di una carriera ultraventennale da popstar internazionale con oltre 8 milioni di dischi venduti.

«Voglio molto bene a questo disco – spiega Nek – perché penetra ancora più profondamente nella mia vita privata. Ogni canzone ha un aspetto autobiografico: anche brani come “Credere amare resistere” in cui mi faccio portavoce delle sofferenze reali di persone che ho conosciuto. Il questo album mi sento più coinvolto rispetto alle precedenti produzioni, perché oltre alle musiche ho partecipato più attivamente ai testi. Non si finisce mai di imparare: io mi sto capendo meglio e sento che sto evolvendo sempre più. Il merito è anche del mio nuovo team di lavoro: da Luca Chiaravalli, che ha prodotto l’album assieme a me, a tutti gli altri autori. Per me il lavoro di squadra è sacro: la condivisione mi stimola e grazie all’entusiasmo con cui abbiamo collaborato, mi sono riscoperto ancora più amante del mio lavoro. L’energia che si è creata fra noi è così forte, che sono già al lavoro sul prossimo disco».

L’accattivante suono ipnotico della titletrack “Prima di parlare” («Un dialogo autentico e viscerale che sa di vita, di quotidianità, di colpe, di rancore, di amore profondo. È una richiesta specifica di ascolto: un modo per fare ordine sulle priorità») è la scossa iniziale di una tensione elettrica che corre su fili elettro-pop-rock lungo tutte le tracce dell’album omonimo. «Questo è un disco luminoso: l’antitesi del precedente, che era più essenziale, più rock, più tetro. Io ho suonato quasi tutti gli strumenti, poi abbiamo aggiunto un quartetto archi e c’è l’avvento dell’orchestra. Abbiamo unito classico ed elettronica per dare una chiave di lettura alternativa al mio modo di fare pop. Una delle caratteristiche principali di questa produzione è la filosofia da live con cui abbiamo approcciato tutte le canzoni, che sono state messe a fuoco direttamente in fase di registrazione grazie all’alchimia e al grande pathos che si è creato nel gruppo».

Le tracce inedite dell’album “Prima di parlare” sono in bilico fra autobiografia e osservazione della realtà. Il singolo sanremese “Fatti avanti amore” è un inno al sentimento più alto e nobile che nasce dentro sé e si espande agli altri per esortarli a non abbandonare l’amore di fronte alle difficoltà quotidiane. «Non esiste nulla di più sublime per un essere umano dell’amare gli altri. Nel testo canto “se un pianto ci fa nascere/un senso a tutto il male/forse c’è” per spiegare che le sofferenze sono parte integrante del nostro percorso umano e non devono mai essere un freno. Errori e incomprensioni fanno parte del nostro essere imperfetti, ma siamo fatti per amare. Nonostante noi».

Meno autobiografico ma drammaticamente reale è il brano “Credere Amare Resistere”, in odore di secondo singolo, nel quale Filippo Neviani manifesta la sua vicinanza alle persone che soffrono per l’impossibilità di tentare cure alternative per i loro cari gravemente malati. «La realtà è ben diversa da quella raccontata in certi dischi. Io scrivo perché osservo. E non osservo solo i miei amici o quel che accade nei miei confini. Vado dove mi porta il cuore, l’interesse, il desiderio. Sono una persona uguale a tante altre, seppure più fortunato di molti. E mi sento parte di cose di fronte alle quali non si può restare indifferenti. “Credere Amare Resistere” è lo slogan usato dai genitori di Sofia, una bambina affetta da una grave malattia degenerativa, per portare avanti la loro lotta per la libertà di cura. Il loro dramma non è un caso unico e stiamo parlando del peggior dolore che un essere umano possa provare: vedere il proprio figlio spegnersi ogni giorno senza avere la possibilità di tentare strade intentate».

Ascoltando una dopo l’altra le tracce del cd “Prima di parlare” prende forma una sorta di concept album. Non è un caso che la canzone “Quello che non sai” («Una confessione intima e sincera in cui si scoprono tutte le carte, rivelando anche le verità più scomode») venga dopo “Nati insieme” («Un brano elettrico, teso e serrato che parla di complicità e di vivere ogni giorno come fosse il primo. Ogni giorno ricostruire e scegliersi») e che il terzo titolo in sequenza sia il pezzo in crescendo “Io ricomincerei”, che inneggia all’amore come «unico collante in grado di tenere uniti frammenti di vita, aiutando gli innamorati a mantenersi in equilibrio sulle difficoltà quotidiane come autentici acrobati romantici».

Affrontare e risolvere con determinazione i propri problemi è il tema che accomuna “Fuori pericolo” («Quando una relazione si rivela nociva, è bene troncarla con grande chiarezza. A volte ci si deve salvare da un amore sbagliato») e il grido fra amarezza, speranza e rivalsa di “Con le mani chiuse”, che spiega la necessità di stringere i pugni, oltre che i denti, per resistere agli eventi avversi. «È il primo testo scritto per questo disco: in origine la protagonista era una donna che si trova in difficoltà, però non molla il colpo; poi si è trasformata in una storia universale, valida per molti di noi, se non tutti. Lasciarsi distruggere non serve a nulla: dobbiamo sgomitare per andare avanti. Lottare è il prezzo che dobbiamo pagare per meritare il futuro». E il futuro, almeno sul fronte dei sentimenti, offre sempre una nuova occasione, perché l’amore conosce “Il tuo vero nome”. «Il senso di questa canzone è che l’amore è così puro nella sua essenza che è impossibile sfuggirgli. Puoi negarlo, puoi evitare di cercarlo, puoi tentare di scappare da lui, ma l’amore saprà sempre come e dove trovarti».

Alla base della riflessione di “Invisibile” c’è la fede di Filippo Neviani. «La vita insegna che le cose realmente importanti sfuggono all’occhio umano. Io sono credente e sono consapevole che esistono cose necessarie che non necessariamente si vedono. La fede e l’anima non sono visibili, ma nessuno può negare la loro esistenza e importanza. Anche l’amore è invisibile, però è il sentimento primario che dovrebbe regolare il comportamento di tutte le persone in tutto il mondo».

Ultima traccia inedita prima della cover “Se telefonando” («L’abbiamo inserita nella tracklist ufficiale dell’album perché con questo nuovo arrangiamento potrebbe essere una mia canzone. La musica originale composta da Ennio Morricone per Mina cambia continuamente tonalità e si prestava a essere rimodernata»), il brano “Sono arrivato qui” è un bilancio: la valigia da svuotare al ritorno da un lungo viaggio. «La bellezza e la crudeltà del tempo trascorso non intaccano la voglia di continuare a ballare con la vita, di farsi stupire dal mondo e di mantenere un po’ di sana ingenuità. Sono arrivato qui con le suole lisce, perché non sono nato ieri e non arrivo da dietro l’angolo. Chissà quante situazioni difficili dovrò ancora vivere, ma va bene così: ho tutte le intenzioni di continuare, perché io sono questo. E potrò essere molto di più e ben altro».

Gianluca Grignani presenta “A volte esagero”: foto e video

Gianluca Grignani è stato in diretta con noi per parlarci del suo nuovo album “A volte esagero”.
Ospite di Marco Marini e Clarissa Martinelli ci ha anticipato i suoi progetti per il 2015.

A VOLTE ESAGERO - NEW EDITION 2015

TRACKLIST 

Sogni infranti
Non voglio essere un fenomeno
L’amore che non sai
Preghiera moderna
A volte esagero
Il mostro
Madre
Rivoluzione serena
Maryanne
Fuori dai guai (con Emis Killa)
L’uomo di sabbia
Come un tramonto
Fuori dai guai
Vedrai vedrai

Dopo il Festival, tour a 3mila metri di quota! Al via il 21 marzo dal ghiacciaio Presena, in Trentino

Il cantante si esibirà live poi per tutta l’estate, il tour si concluderà a Taormina
“Ho una grande voglia di suonare dal vivo in tutta Italia!”

GIANLUCA GRIGNANI ha partecipato alla 65esima edizione del Festival di Sanremo, a vent’anni esatti dal suo esordio sul palco del Teatro Ariston con “Destinazione Paradiso” (1995), il brano che l’ha consacrato al grande pubblico e che ha dato inizio alla sua straordinaria carriera.

A Sanremo, Gianluca ha portato “Sogni infranti”, un’intensa ballata, prepotentemente “marchiata” Grignani con l’inconfondibile stile che lo ha reso unico nel suo genere nel panorama dei big della musica italiana.

“La canzone – spiega il cantautore – è nata nei giorni dopo l’alluvione di Genova dello scorso ottobre, un avvenimento che mi ha colpito moltissimo e che mi sembra lo specchio perfetto di quanto accade nel nostro Paese. E’ figlia del presente, una “ballata sociale” che strizza l’occhio ai cantautori americani nello stile di Bob Dylan e Neil Young, ma anche ai cantautori italiani come De André, De Gregori, Paoli e Tenco”. 

“E’ emozionante – continua Gianluca – calcare il palco dell’Ariston 20 anni esatti dopo il successo del mio album d’esordio “La mia storia tra le dita” e la realizzazione del successivo “La fabbrica di plastica”. Due lavori, questi, che mi sono particolarmente a cuore: il primo disco ha venduto 3 milioni di copie, “La fabbrica di plastica” è stata votata da Rolling Stone come la canzone che meglio rappresenta il rock italiano”.

Il 12 febbraio è stata pubblicata l’edizione speciale  “A Volte Esagero – New Edition 2015” (Sony Music) arricchito da 2 inediti: il brano sanremese “Sogni infranti” e “Preghiera moderna”. Spicca, inoltre, un duetto straordinario con il rapper Emis Killa in “Fuori dai guai”; una toccante “Vedrai vedrai” in versione acustica di Luigi Tenco, e una nuova versione del brano “Come un tramonto”.

Completano la tracklist “Non voglio essere un fenomeno”; “L’amore che non sai”; “A volte esagero”; “Il Mostro”; “Madre”; “Fuori dai guai”; “Rivoluzione serena”, “Maryanne”, “L’uomo di sabbia”.

Dopo il Festival, Grignani sarà impegnato in tour, in giro per l’Italia. Si parte il 21 marzo dal comprensorio Adamello Ski Pontedilegno-Tonale: il cantautore si esibirà ai 3mila metri, a Presena (Trentino), su un palco di ghiaccio.

Una lunga tournée, prodotta dalla Color Sound, che vedrà Gianluca in giro per il Bel Paese nei teatri e nelle più suggestive località italiane per tutta l’estate, con il concerto di chiusura a Taormina. Già aperta la prevendita per il concerto di Roma (giovedì 7 maggio, all’Auditorium Conciliazione).

 

 

Jovanotti presenta “Lorenzo 2015cc”: foto e video


Clarissa Martinelli ha incontrato Lorenzo Cherubini a Milano per parlare del suo nuovo album “Lorenzo 2015 CC.” e del prossimo tour.  E’ un album ricco e innovativo, un giro «sulle montagne russe delle emozioni» come ha detto lo stesso Lorenzo. 

LORENZO 2015 CC


TRACKLIST 

CD1
01 L’ALBA
02 SABATO
03 TUTTO ACCESO
04 MUSICA feat. MANU DIBANGO
05 LE STORIE VERE
06 RAGAZZA MAGICA
07 L’ESTATE ADDOSSO
08 GLI IMMORTALI
09 PIENO DI VITA
10 IL MONDO È TUO (STASERA)
11 È LA SCIENZA, BELLEZZA!
12 L’ASTRONAUTA
13 LIBERA
14 IL CIELO IMMENSO
15 CARAVAN STORY
16 CON UNO SGUARDO
17 PERCHÉ TU CI SEI
18 INSIEME

CD2
01 MELAGIOCO feat. ANTIBALAS
02 IL VENTO DEGLI INNAMORATI
03 UN BENE DELL’ANIMA
04 SI ALZA IL VENTO feat. BOMBINO
05 UNA SCINTILLA
06 E NON HAI VISTO ANCORA NIENTE
07 LA BOHÈME
08 ALL THE PEOPLE feat. SINKANE
09 FONDAMENTALE
10 IL RIPARO
11 GRAVITY
12 7 MILIARDI

Scopri tutte le date del tour

L’ALBUM

Lorenzo 2015 CC. è un album ricco e innovativo, un giro «sulle montagne russe delle emozioni» come ha detto lo stesso Lorenzo. «Sulla copertina dell’album ho una pettorina da motocross. E’ un’armatura da poco, non una cosa da supereroe o da guerriero, è una bardatura per il fuoristrada, ma è pur sempre una protezione. Ogni protezione è insieme una dichiarazione di attacco e una rappresentazione della propria fragilità. Il grande saggio/mistico che si mette nudo dichiara la sua invincibilità, invece questa tuta da motocross, come un’armatura, dichiara la fragilità, la vulnerabilità, che è quello di cui parla questo album. Ogni canzone parla di una relazione, di un contatto possibile, di un abbraccio per affrontare la vita, per stare nella crepa, per cavalcare il fulmine.»

Un anno di lavoro per la nascita di 30 nuove canzoni, un progetto multiforme, indefinibile e pieno di vita, trasversale e dritto al cuore, che segna il nuovo corso della scrittura dell’artista italiano che più di ogni altro ha saputo rinnovarsi. «In tempi di frammentazione estrema, nel mondo degli hashtag e dei tag ho fatto un disco che io stesso non riesco a definire, forse perché assomiglia ad un essere umano, anche nei suoi limiti, ma spero soprattutto nella sua vitalità impossibile da limitare. Durante i miei concerti mi rendo conto che le persone davanti a me non compongono un popolo omogeneo come spesso accade con la musica di genere. Il mio pubblico è moderno, è legato da un valore più che da un recinto, da uno spirito più che da una formula. Direi, cercando un’immagine, che è più interessato al vento che alla bandiera. Per questo amo mettere in un album canzoni così diverse tra loro, perché so che la mia gente la pensa come me: non è in cerca di sicurezze ma di pezzi strepitosi, che liberino l’immaginazione.» L’album è stato prodotto tra Milano, Cortona, Parigi, New York e Los Angeles, insieme a Michele Canova Iorfida. Con un dream-team di musicisti e collaboratori è nato ogni singolo brano. Mondi diversi che passano dal funk alla dance, dall’elettronica al samba tradizionale, dal pop al rock, dalle ballad al tango, dall’afro beat al soul, dai mariachi al synth-pop, dall’hip hop al glam rock, per approdare in quella zona dove le definizioni non indicano più niente, e resta solo l’emozione. «…un disco, non si può “rifare”. Ogni volta si comincia da zero. É tutta una questione di stare nel proprio ritmo di quel momento e spremerlo fino all’ultima goccia; – ha dichiarato Lorenzo- questo disco è un motorino 2015 di cilindrata, una sproporzione, una cosa impossibile, che forse ci vado a sbattere, ma intanto vola. Un disco “action” ma non rotondo, piuttosto reticolare, come una costellazione senza stella polare però. E’ come una moto da cross, anzi, è un motorino pazzesco. Rock’n’roll: scuotere e rotolare, tradotto letteralmente. Rock’n’roll è diventata la parola chiave mentre lavoravamo, avrei potuto anche intitolarci il disco, se non fosse stato un po’ fuorviante. Come prendere Roma e ribattezzarla Kansas City, che poi è esattamente quello che ho tentato di fare.» Lorenzo 2015 CC. è disponibile in CD, doppio CD, triplo vinile, digital download e streaming. 30 brani che potrebbero essere tre dischi ma che Lorenzo ha voluto pubblicare tutti per non tenere nulla nel cassetto e ripartire. «Mi piace percorrere nuove strade, evitare quelle già percorse. Innamorarmi di nuove melodie, sfidare me stesso in territori che non ho frequentato prima. Ok, vero, però a volte mi piace anche ritrovarmi in quei giri armonici che sento come fossero casa mia, senza l’ansia di essere nuovo ma solo la voglia di essere vero, e se la rima deve essere amore/cuore, e allora che lo sia.» Lorenzo 2015 CC è il primo SERIAL ALBUM ogni canzone è un episodio libero e autonomo, nessuna ombra evidente di “concept”, il legame tra le canzoni è lo stesso che lega i giorni e le stagioni di un anno di vita. La scrittura di Lorenzo è in movimento, come è sempre stato. Come in una serie televisiva i brani si possono ascoltare uno alla volta in una moderna forma di playlist, oppure tutti insieme in un unico flusso apprezzando l’unitarietà di un progetto davvero “nuovo”. «Nonostante sia un disco dalle mille sonorità ci tenevo che venisse fuori un lavoro veloce, non iperprodotto e affollato di strati sonori, ma che mantenesse il sapore un po’ crudo delle canzoni mentre nascono, e credo proprio di esserci riuscito. Anche grazie alla squadra che ha partecipato alla realizzazione. Ci sono stati momenti indimenticabili durante la nascita di questo album.» Lorenzo 2015 CC. è una festa sonora, ci hanno suonato gli invitati più amati di sempre, SaturninoRiccardo OnoriFrank SantarnecchiChristian RiganoMarco Tamburini, che sono stati e saranno anche sul palco degli stadi nel prossimo tour. Durante il viaggio della realizzazione dell’album alcuni incontri meravigliosi hanno lasciato segni indelebili nelle canzoni:Manu Dibango, il “leone del Camerun”, classe 1933, l’inventore della “disco”, il grande papà della musica “afro”. Bombino, il giovane “Jimi Hendrix del deserto”, la sua chitarra e la sua voce uniche al mondo, un incontro formidabile. The Antibalas, il collettivo di Brooklyn vicino alla prestigiosa etichetta Daptone. Hanno rilanciato il suono dell’afro beat, il genere nato a Lagos, Nigeria, negli anni ‘70 e reso celebre da Fela Kuti, una leggenda della musica nel mondo. Antibalas (che significa “antiproiettile”) oggi sono tra le band più “ricercate del pianeta”. Hanno suonato in tre pezzi del disco: Libera, Ragazza Magica, Melagioco. Sentire per innamorarsi di loro. Sinkane, compositore, produttore, cantante e strumentista sudanese/americano dell’etichetta DFA, una delle più innovative degli ultimi anni e una delle amate dai cercatori di oro sonoro. Daru Jones, il batterista oggi in tour con Jack White. Giovane fenomeno del drumming contenporaneo. Omar Hakim, “IL” batterista. Weather Report, David Bowie, Madonna, Daft Punk, Sting, Pino Daniele, Miles Davis, Dire Straits. Money Mark, che qualcuno chiama “il quarto dei Beastie Boys”. Un tocco geniale alle canzoni, underground, non allineato a nulla di già sentito. Mark Guiliana, eletto “batterista dell’anno 2014” dalla rivista Modern Drummer, la più autorevole della scena. «I miei dischi sono sempre nati in un’atmosfera da laboratorio, non sono mai entrato in studio con una “sceneggiatura” scritta, ma sempre con un canovaccio e una forte motivazione, il resto poi si costruisce da zero ogni giorno. É un modo per fare il mio lavoro, ce ne sono anche altri, ognuno ha il suo preferito, questo è quello che piace a me. Anzi è l’unico che conosco ed è ogni volta diverso. Quello che mi è venuto naturale fare questa volta è dimenticarmi della forma tonda, dell’idea di disco che ci è arrivata dal ‘900. Le forme ci condizionano. Secondo voi quando gli antichi scrivevano le loro canzoni pensavano ad una cosa tonda sulla quale inciderle? A meno che non cantassero il seno della donna amata non avevano in mente l’oggetto tondo. Il disco come cosa tonda e chiusa non vale più, il disco torna ad essere una cosa senza una forma imposta, proprio come una nuvola, “cloud”, uno ci vede quello che vuole. Poi saranno fulmini e saette o goccioline rinfrescanti, dipende.» Nata il 2 ottobre scorso, la JovaTV – E’ una tv che balla (www.jova.tv) segue tutte le fasi del progetto “Lorenzo 2015CC”. Sulla JovaTVi making of sulla lavorazione dell’album, le riprese di insoliti backstage, alcuni inediti long form, video Lyric e videoclip ufficiali. Dal 20 giugno le canzoni dell’album saranno, insieme ai grandi successi, una nuova occasione di festa per il grande ritorno di Lorenzo negli stadi 2015. Dopo aver dominato l’estate dei concerti 2013, Lorenzo torna infatti con un upgrade e promette un concerto unico al quale sta già lavorando da mesi. La foto di copertina è di Giovanni Stefano Ghidini, autore – da sempre – di tutte le foto di copertina di Lorenzo Jovanotti. Art Director Sergio Pappalettera e progetto grafico di Studio Prodesign srl. L’uscita del disco di Lorenzo è un’occasione di festa. Osservare la sua metamorfosi, l’evoluzione di una persona che magari non hai sempre sentito affine ma che ha accompagnato il tuo cammino, significa un inevitabile confronto con noi stessi.  «Questo è il tempo delle gomme senza zucchero, delle patatine senza grassi, del viaggio senza rischi, c’è questa parola SENZA che è scritta dappertutto, ma intanto, nella nostra epoca e in questa parte di mondo, è con il caos e con il “traboccare” che ci troviamo sempre a fare i conti. La parola SENZA è solo un palliativo. É la parola CON quella che davvero mi interessa, e nella mia musica parlo di questo.» Ed è per questo che il suo modo di vedere la realtà, entrare in relazione con le nostre nevrosi senza giudizio, le storie d’amore, il suo indulgente sguardo sui sentimenti, la voglia di lottare e di tenere “tutto acceso” diventano “nostri”. E la sua sofferta e tenace tendenza verso la positività diventa quello a cui tutti vogliamo tendere. Perché “CON” Lorenzo 2015 CC.troviamo lo specchio che più di ogni altro riflette l’immagine migliore di noi.

Nesli presenta “Andrà tutto bene”


Francesco Tarducci, in arte Nesli, è stato nei nostri studi per parlarci del suo nuovo album, “Andrà tutto bene”.
Ecco l’intervista integrale e la fotogallery.

NESLI - ANDRA' TUTTO BENE

TRACKLIST 
1. ANDRÀ TUTTO BENE
2. ALLORA RIDI
3. BUONA FORTUNA AMORE
4. SARÒ COME VORRAI
5. PRIMA O POI
6. QUELLO CHE NON SI VEDE
7. IL MONDO È COME
8. DIMMI CHE VUOI CHE SIA
9. ARRIVEDERCI E GRAZIE
10. IL CIELO È BLU
11. ANCORA UNA VOLTA

IL 12 FEBBRAIO E’ USCITO IL NUOVO ALBUM DI INEDITI “ANDRÀ TUTTO BENE”.
BUONA FORTUNA AMORE è una lettera d’amore a una persona lontana. Quando si dividono le strade e ci si separa. Non c’è rabbia, è un augurio e la celebrazione di un addio”: così NESLI descrive il brano (di cui è autore) che ha presentato al 65° Festival di Sanremo.
Un importante traguardo per l’artista, che sul palco del Teatro Ariston ha dato voce al suo nuovo percorso artistico nel cantautorato pop moderno, che caratterizza il suo nuovo album di inediti “ANDRÀ TUTTO BENE” uscito giovedì 12 febbraio (produzione Go Wild Music – etichetta Universal Music). Sulla sua partecipazione al Festival della Canzone Italiana, Nesli racconta: “leggere il proprio nome tra i cantanti big che parteciperanno al Festival di Sanremo è una gioia che ti esplode nel petto! Fiero di esserne parte. Felice di farlo da cantautore e orgoglioso di poter cantare la mia canzone in un palcoscenico così prestigioso”.
Guidato dal suo produttore Brando e da un nuovo team formato dalla Production House Go Wild Music e dall’etichetta Universal Music, con l’album “Andrà Tutto Bene”, il “poeta” (come amano definirlo i suoi fan) “punk” (come lui stesso si definisce per attitudine) torna con il suo stile personale e di grande impatto emotivo, e con il suo universo artistico sempre in evoluzione. Nell’album, anticipato dal primo singolo omonimo “Andrà tutto bene” e composto da 11 brani inediti, la sua urgenza di scrivere e comunicare, in maniera diretta, mai allineata e mai banale, si sposa con la passione del cantautore per la melodia, le sonorità rock underground e le atmosfere britanniche degli anni ’80.

Biografia di Francesco "NESLI" Tarducci

Cantautore classe ‘80 con una passione sfrenata per il rap e la musica black, Francesco Tarducci in arte Nesli inizia a fare musica da ragazzino, proprio su queste basi così americane e così “libere” da schemi, scrivendo di suo pugno testi e melodie, o meglio, melodie e testi, come lui stesso ripete. La passione per la scrittura diventa col passare del tempo sempre più forte, al punto che per Nesli scrivere diventa una vera necessità. E l’artista riesce negli anni a creare uno stile di scrittura estremamente personale, sempre di grande emotività e mai banale. Curioso e affascinato dal rock, dall’underground e dalle atmosfere britanniche degli anni ’80, Nesli negli anni allarga i propri orizzonti musicali ascoltando e divorando musica senza confini o generi, alla disperata ricerca della sua “base perfetta”. Questo percorso culmina nel 2012, quando arriva il suo sesto e ultimo album pubblicato, “VOGLIO”, il primo dove Nesli inizia ad abbandonare il rap per abbracciare le influenze del rock britannico anni ’80 e della musica elettronica. Il disco è un successo e raggiunge in brevissimo tempo il primo posto in classifica F.I.M.I, ottenendo la certificazione di Disco d’Oro. In particolare, il brano “Un bacio a te”, contenuto nella ristampa dell’album, uscita nel 2013, è una hit radiofonica che sancisce il passaggio di Nesli da artista rap a cantautore pop. Segue un tour in tutta Italia che, grazie ad uno spettacolo emotivo energico e coinvolgente, fa riscuotere a Nesli un grande successo di pubblico e di critica. Il suo modo unico di scrivere e di comunicare, che si adatta perfettamente al mondo dei social, ha permesso a Nesli di diventare uno dei protagonisti del panorama musicale italiano per numeri, visualizzazioni e condivisioni sui social. “La Fine” (2009), canzone “manifesto” di Nesli, il cui video ha totalizzato oltre 15 milioni di visualizzazioni su YouTube, è stata scelta da Tiziano Ferro che la reinterpreta nel suo ultimo album “L’amore è una cosa Semplice” oltre ad inserirla nella sua ultima raccolta di successi “TZN”, appena pubblicata. Porta la firma di Nesli anche il singolo premiato con il doppio platino e divenuto una grande hit radiofonica, “Dimentico Tutto”, scritto per Emma e contenuto in due versioni nell’album “Schiena” della cantante. Nesli torna sulla scena musicale nel 2015 con un nuovo album di inediti dal titolo “Andrà tutto e bene”, anticipato in radio dall’omonimo nuovo singolo. In questo nuovo capitolo della sua avventura musicale il cantautore è guidato dal suo produttore Brando e da un nuovo team formato dalla Production House Go Wild Music e dall’etichetta Universal Music. Un progetto che contiene atmosfere diverse tra loro, dal pop rock main stream di matrice americana, alle ballate che spaccano il cuore, fino alla dance rock che si intrecciano con le parole forti come pugni in faccia e delicate con fiocchi di neve del poeta punk Nesli. Nel nuovo album “Andrà tutto bene” è contenuto il brano “BUONA FORTUNA AMORE”, che Nesli presenta alla 65^ edizione del Festival di Sanremo, dove il cantautore gareggia nella sezione Big.

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