Chiara la 22enne accusata di aver ucciso i due figli neonati e di averli sepolti nel giardino della sua casa a Vignale di Traversetolo, nel Parmense, è uscita dall’aula quando, nella mattinata di oggi, lunedì 15 settembre, durante l’udienza alla Corte d’Assise è stata mostrata la foto del cadavere del suo secondogenito. La foto venne scattata al momento del ritrovamento da parte degli operatori del 118, il 9 agosto del 2024.
Ad avanzare la richiesta è stato il suo difensore, l’avvocato Nicola Tria, mentre era da poco iniziata la deposizione del maresciallo della stazione del paese, Carlo Salvatore Perri, il primo a intervenire sul posto. L’imputata 22enne, ai domiciliari con l’accusa di duplice omicidio dei suoi figli neonati, si è quindi allontanata.
Chiara è rientrata in aula per il conferimento dell’accertamento psichiatrico alle perite nominate dai giudici, Marina Carla Verga e Laura Ghiringhelli, per poi andarsene definitivamente e raggiungere la propria abitazione.
Anche l’ex fidanzato, Samuel ha chiesto di uscire dall’aula quando è stata proiettata la foto del piccolo: troppo forti le immagini del figlio morto e le descrizioni dei primi accertamenti sul piccolo cadavere.
Il maresciallo Carlo Salvatore Perri, in servizio alla stazione di Traversetolo, si è commosso quando ha raccontato del ritrovamento di uno dei due neonati. “Vidi questo corpicino – ha detto rispondendo alle domande della pm Francesca Arienti – e le dico ho difficoltà, essendo padre, in quel momento non sono stato bene“.
Tragico incidente nella mattinata di oggi, lunedì 15 settembre, intorno alle 7.15, a Giustino, in Val Rendena, in Trentino.
Matilda Ferrari, promessa del pattinaggio sul ghiaccio di 15 anni, è morta dopo essere stata travolta da un camion, per cause in corso di accertamento. Per la studentessa, nonostante i soccorsi, non c’è stato purtroppo nulla da fare. Secondo le prime informazioni, come riportato dalla stampa locale, la 15enne è stata travolta dal camion mentre stava attraversando la strada, la statale 239, per raggiungere la fermata dell’autobus che l’avrebbe portata a Tione, dove frequentava le scuole superiori. L’esatta dinamica dell’accaduto è ancora al vaglio dei Carabinieri. Sul posto sono intervenuti anche il personale sanitario del 118 e i Vigili del Fuoco.
La settimana scorsa, il mondo del pattinaggio era stato colpito da un’altra tragedia: giovedì 11 settembre era infatti morta la 23enne originaria di Bressanone, Julia Marie Gaiser, anche lei travolta da un mezzo pesante a Salisburgo, dove si era trasferita da qualche anno. (fotografia di repertorio)
Tenta di togliersi la vita buttandosi dal balcone al quarto piano della sua abitazione e centra in pieno una donna di 83 anni che muore sul colpo. L’incredibile e tragica vicenda riportata dalla stampa locale è accaduta nella serata di ieri, domenica 14 settembre, nella periferia di Milano, in via Fratelli di Dio, a Baggio.
L’uomo, un 70enne, si è salvato, venendo ricoverato all’Ospedale Niguarda per alcune fratture, ma non è in pericolo di vita. L’anziana signora che si chiamava Francesca Manno e stava camminando sul marciapiede del cortile del condominio è deceduta sul colpo. Inutili i soccorsi del personale sanitario del 118 intervenuto sul posto.
Il 70enne è stato denunciato dai Carabinieri in stato di libertà per omicidio colposo. (fotografia di repertorio)
EMPOLI(3-5-2) – 21 Fulignati; 15 Ceesay (dal 39′ st 24 Ebuehi), 20 Lovato, 2 Curto; 7 Elia (dal 27′ st 27 Moruzzi), 25 Ignacchiti, 18 Ghion (dal 35′ st 8 Belardinelli), 14 Yepes (dal 1′ st 10 Ilie), 79 Carboni; 11 Shpendi, 77 Popov (dal 27′ st 90 Konate). A disp. 1 Perisan, 12 Gasparini; 28 Indragoli, 29 Tosto; 70 Saporiti, 96 Orlandi; 89 Campaniello. All. Guido Pagliuca
SPEZIA(3-5-2) – 12 Mascardi; 2 Wisniewski, 55 Hristov, 37 Mateju; 23 Candela, 8 Nagy, 5 Esposito, 29 Cassata (dal 15′ st 14 Zurkowski), 11 Beruatto (dal 39′ st 15 Cistana); 9 Artistico (dal 27′ st 27 Soleri), 99 Vlahovic (dal 15′ st 20 Di Serio). A disp. 1 Sarr, 16 Loria; 6 Fellipe, 10 Lapadula, 24 Bertoncini, 26 Onofri, 34 Comotto, 77 Lorenzelli. All. Luca D’Angelo
Arbitro: Sig. Ermanno Feliciani di Teramo (Laudato-Fontani | IV Uff.le Galipò – VAR Serra/Maresca)
Marcatori: al 18′ rig. 5 Esposito (S); al 4′ st 77 Popov (E).
Note: Angoli Empoli 2 Spezia 7. Ammoniti: al 17′ 14 Yepes (E), al 27′ all. G.Pagliuca (E), al 43′ 29 Cassata (S); al 17′ st 7 Elia (E), al 44′ st 10 Ilie (E), al 44′ st 8 Nagy (S). Espulsi: nessuno. Recupero: 3′ pt – 4′ st. Spettatori: 7mila.
La partita di oltre due settimane fa in casa della Reggiana aveva proiettato nubi minacciose anche sul match casalingo degli azzurri contro il quotato Spezia: gli strascichi della gara con gli emiliani, infatti, si sono fatti sentire con le squalifiche di Guarino ed Oberatin, ed una difesa da inventare; due assenze che si vanno a sommare a quelle per infortunio di Degli Innocenti, Haas e Pellegri, oltre a Nasti, che contro lo Spezia sconta l’ultima delle tre giornate di squalifica a lui inflitte.
Anche lo Spezia, per la verità, ha delle assenze di rilievo: le ultime arrivano a poche ore dalla partita e sono quelle di Candelari e, soprattutto, Kouda; i due ragazzi si sommano alle assenze importanti di Aurelio, l’ex Bandinelli e Vignali. Al Castellani oltre mille spezzini, e quasi settemila spettatori.
AVVIO IN SALITA PER L’EMPOLI – Gli azzurri impattano male con la partita, subito in difficoltà, tenuti sotto scacco da uno Spezia ispirato e molto veloce nel giro palla. Lo ammetterà anche lo stesso tecnico azzurro nel dopogara: “abbiamo sbagliato per la seconda volta consecutiva in casa, come contro il Padova, l’approccio alla partita. Il gol subito, seppur arrivato per un episodio (calcio di rigore per trattenuta di Yepes su Cassata, ndr), è stato l’ennesimo schiaffo che ci ha svegliato facendoci entrare in partita. Va bene la reazione, ok anche il carattere, ma non va bene, dobbiamo assolutamente cercare di evitare queste situazioni”. Fatto sta che l’Empoli si ritrova sotto, dopo appena diciotto minuti: freddissimo Salvatore Esposito dal dischetto, con Fulignati che intuisce l’angolo ma non arriva sul pallone. L’Empoli ha una reazione d’orgoglio che dura appena cinque minuti, poi tentenna ancora per un altro quarto d’ora fino a quando nel finale di tempo non riesce quanto meno a trovare un equilibrio decisamente migliore.
IL CAMBIO DI MARCIA – L’intervallo è un toccasana per l’Empoli che impatta con la partita per i secondi quarantacinque minuti con un piglio decisamente diverso. Merito anche del cambio operato dal tecnico azzurro: il rumeno Ilie al posto di Yepes, su cui gravava un giallo pericoloso. L’Empoli ci impiega appena quattro minuti per acciuffare lo Spezia. Ilie illumina a sinistra, l’ex Elia pennella un cross dal lato corto su cui interviene a centro area Popov che gira il pallone sotto l’incrocio dei pali alla sinistra del giovane portiere spezzino Mascardi. Castellani in visibilio, l’ucraino è già nella storia azzurra.
L’Empoli vive una decina di minuti in cui mette in seria difficoltà lo Spezia, con la difesa ligure in grande sofferenza, ma non riesce a ribaltare completamente la partita: Shpendi va a centimetri dal gol dopo una prolungata azione offensiva empolese. Il doppio cambio di D’Angelo, operato all’ora di gioco, riequilibra la partita: l’ex Zurkowski e Di Serio danno maggior spinta allo Spezia, e ora si vive a fasi alterne. Anche l’Empoli opera un doppio cambio con Konate e Moruzzi al posto di Popov ed Elia, mentre Belardinelli rileva uno stremato Ghion, e nel finale si rivede Ebuehi al posto di un Ceesay apparso in netta crescita. Intanto lo Spezia con Artistico costringe Fulignati ad un miracoloso salvataggio dopo una sanguinosa palla persa a centrocampo dai padroni di casa. La forza della rosa delle aquile si vede con gli ulteriori ingressi di Soleri e Cistana, nonostante le assenze ed il non impiego di Lapadula che resta seduto in panchina per tutta la partita.
Per questo il pareggio per l’Empoli non è un risultato da buttare, soprattutto se si tiene conto che mentre la squadra di D’Angelo, finalista Play Off solo quattro mesi fa, è un collettivo ormai abbastanza collaudato con molti elementi che già arrivano dalla scorsa stagione, gli azzurri sono un collettivo completamente nuovo, un progetto appena partito, i cui risultati si potranno iniziare ad intravedere solo tra due, forse tre mesi, in attesa anche di recuperare gli assenti.
BOHDAN POPOV GIA’ NELLA STORIA – Con il gol segnato contro lo Spezia Popov arriva a quattro reti consecutive nelle prime tre giornate. Meglio di lui in Serie B solo Francesco “Ciccio” Tavano, ovvero il Re dei Gol azzurri. Popov si è inserito nel novero di quei calciatori con la capacità di andare a segno consecutivamente per più partite all’inizio di un campionato: una speciale classifica che vede “firme” importanti; oltre al già citato Tavano, che nel 2011/12 andò a segno per sette giornate consecutive, troviamo anche Antonio Di Natale in Serie B nel 2001/02 con tre reti in tre partite, mentre in Serie C1 il quadro delle grandi firme è completato da Vincenzo Montella che nel 1992/93 segnò tre reti in altrettante gare, replicando poi nel 1994/95 con cinque reti nelle prime quattro.
Di seguito la speciale tabella storica:
Stagione 2011/12 – Serie B – Francesco Tavano: da Giornata 1 a Giornata 7 – Juve Stabia, Pescara, Brescia, Sampdoria, Crotone, Reggina, Padova);
Stagione 2025/26 – Serie B – Bohdan Popov: in corso – Padova (2), Reggiana, Spezia;
Stagione 2001/02 – Serie B – Antonio Di Natale: da Giornata 1 a Giornata 3 – Palermo, Bari, Messina;
Stagione 1994/95 – Serie C1 Girone B – Vincenzo Montella: da Giornata 1 a Giornata 4 – Casarano, Lodigiani, Chieti (2), Reggina;
Stagione 1992/93 – Serie C1 Girone A – Vincenzo Montella: da Giornata 1 a Giornata 3 – Palazzolo, Pro Sesto, Chievo;
Stagione 1928/29 – Seconda Div.Nord Girone G – Emilio Pietro Ramagli: da Giornata 1 a Giornata 3 – Juventus Arezzo, Pontedera, Atletico Piombino;
Stagione 1926/27 – Terza Div. Toscana Girone A – Carlo Castellani: da Giornata 1 a Giornata 3 – ASSI Firenze, Rapid Peretola (3), Juventus Arezzo;
Stagione 1921/22 – Terza Cat. Toscana Girone A – Tullio Tuti: da Giornata 1 a Giornata 4 – Virtus Firenze, Etruria Firenze (2), Veloce Firenze, Juventus Firenze;
Tutta la gioia di Bohdan Popov dopo il gol che fissa il risultato sull’1-1 (Credit Ph EFC 1920)
Sembra incredibile, ma sono bastati i tre minuti iniziali, al Livorno per compromettere l’intero incontro.
Dopo un minuto e mezzo subisce la rete da Stabile, che sfugge alla retroguardia livornese ed infila imparabilmente Seghetti.
Passa un minuto e Noce scivolando ferma in modo irregolare il calciatore della Vis Pesaro, l’arbitro non vede il fallo, ma richiamato al Var da Stellone, opta per chiara occasione da rete e di conseguenza il rosso.
La squadra è frastornata e subisce alla mezz’ora il gol di Paganini, da posizione ravvicinata.
Il secondo gol ha la forza di scuotere la squadra, Marchesi ha l’occasione di accorciare le distanze, ma viene ipnotizzato da Pozzi, che gli blocca il tiro.
Nel secondo tempo, la squadra si presenta con maggiore grinta, e ancora Marchesi ha l’occasione di accorciare le distanze.
Nel protendersi in avanti alla ricerca della rete, lascia inevitabilmente spazio agli avversari, che a cinque minuti dalla fine chiudono definitivamente l’incontro segnando la terza rete con Vezzosi.
La porta amaranto potrebbe capitolare ancora ma il palo salva la porta di Seghetti.
L’incontro termina dopo cinque minuti di recupero, lasciando l’amaro in bocca ai tifosi amaranto per un incontro abbordabile se si fosse giocato in parità numerica.
“A me mi piace” è la canzone più bella dell’estate 2025 secondo gli ascoltatori di Radio Bruno. Alfa si aggiudica il primo posto, davanti a Serena Brancale e Alessandra Amoroso con “Serenata” e i Pinguini Tattici Nucleari e Max Pezzali con “Bottiglie Vuote”.
Il 9 maggio è uscito “A me mi piace” feat. Manu Chao, il nuovo singolo inedito di Alfa, che ha anticipato la pubblicazione della versione deluxe di “Non so chi ha creato il Mondo ma so che era innamorato”, album uscito lo scorso anno.
Nella nuova edizione dell’album sono presenti cinque canzoni inedite, tra le quali “A me mi piace”, il brano nato dalla collaborazione con Manu Chao. Un dialogo musicale tra due artisti di generazioni e percorsi diversi, che unisce l’inconfondibile stile di Manu Chao con la scrittura fresca e personale di Alfa. Il risultato è un brano inedito, capace di creare un ponte tra epoche e linguaggi, mantenendo viva l’energia istintiva e contagiosa che ha reso celebre l’universo musicale di Manu Chao.
Ispirato al ritmo e allo spirito di “Me Gustas Tu” – brano che ha segnato un’epoca – “A me mi piace” non è una rilettura, ma una nuova composizione che ne raccoglie l’eredità emotiva per trasformarla in qualcosa di originale. Un gioco di parole, suoni e identità in cui le voci di Alfa e Manu Chao si intrecciano dando vita a un’esperienza musicale che sorprende e coinvolge.
“Sono un grande fan di Manu Chao”, racconta Alfa. “Mio padre mi parlava spesso di un suo concerto a Genova durante il G8, ed è da allora che è considerato una leggenda in città. Collaborare con lui è surreale, è il featuring più grande della mia carriera. Abbiamo rielaborato Me Gustas Tu in una versione molto artistica: non si tratta di un remix, ma di una canzone completamente nuova, con sonorità gitane, trombe, chitarre e un’anima gipsy. Il video è stato girato a Genova, tra il centro storico e lo stadio, per celebrare la città e creare un caos positivo, proprio come piace a noi.”
Alfa è venuto a trovarci nei nostri studi a maggio, riguarda l’intervista:
Chiara la 22enne accusata di aver ucciso i due figli neonati e di averli sepolti nel giardino della sua casa a Vignale di Traversetolo, nel Parmense, è uscita dall’aula quando, nella mattinata di oggi, lunedì 15 settembre, durante l’udienza alla Corte d’Assise è stata mostrata la foto del cadavere del suo secondogenito. La foto venne scattata al momento del ritrovamento da parte degli operatori del 118, il 9 agosto del 2024.
Ad avanzare la richiesta è stato il suo difensore, l’avvocato Nicola Tria, mentre era da poco iniziata la deposizione del maresciallo della stazione del paese, Carlo Salvatore Perri, il primo a intervenire sul posto. L’imputata 22enne, ai domiciliari con l’accusa di duplice omicidio dei suoi figli neonati, si è quindi allontanata.
Chiara è rientrata in aula per il conferimento dell’accertamento psichiatrico alle perite nominate dai giudici, Marina Carla Verga e Laura Ghiringhelli, per poi andarsene definitivamente e raggiungere la propria abitazione.
Anche l’ex fidanzato, Samuel ha chiesto di uscire dall’aula quando è stata proiettata la foto del piccolo: troppo forti le immagini del figlio morto e le descrizioni dei primi accertamenti sul piccolo cadavere.
Il maresciallo Carlo Salvatore Perri, in servizio alla stazione di Traversetolo, si è commosso quando ha raccontato del ritrovamento di uno dei due neonati. “Vidi questo corpicino – ha detto rispondendo alle domande della pm Francesca Arienti – e le dico ho difficoltà, essendo padre, in quel momento non sono stato bene“.
Tragico incidente nella mattinata di oggi, lunedì 15 settembre, intorno alle 7.15, a Giustino, in Val Rendena, in Trentino.
Matilda Ferrari, promessa del pattinaggio sul ghiaccio di 15 anni, è morta dopo essere stata travolta da un camion, per cause in corso di accertamento. Per la studentessa, nonostante i soccorsi, non c’è stato purtroppo nulla da fare. Secondo le prime informazioni, come riportato dalla stampa locale, la 15enne è stata travolta dal camion mentre stava attraversando la strada, la statale 239, per raggiungere la fermata dell’autobus che l’avrebbe portata a Tione, dove frequentava le scuole superiori. L’esatta dinamica dell’accaduto è ancora al vaglio dei Carabinieri. Sul posto sono intervenuti anche il personale sanitario del 118 e i Vigili del Fuoco.
La settimana scorsa, il mondo del pattinaggio era stato colpito da un’altra tragedia: giovedì 11 settembre era infatti morta la 23enne originaria di Bressanone, Julia Marie Gaiser, anche lei travolta da un mezzo pesante a Salisburgo, dove si era trasferita da qualche anno. (fotografia di repertorio)
Tenta di togliersi la vita buttandosi dal balcone al quarto piano della sua abitazione e centra in pieno una donna di 83 anni che muore sul colpo. L’incredibile e tragica vicenda riportata dalla stampa locale è accaduta nella serata di ieri, domenica 14 settembre, nella periferia di Milano, in via Fratelli di Dio, a Baggio.
L’uomo, un 70enne, si è salvato, venendo ricoverato all’Ospedale Niguarda per alcune fratture, ma non è in pericolo di vita. L’anziana signora che si chiamava Francesca Manno e stava camminando sul marciapiede del cortile del condominio è deceduta sul colpo. Inutili i soccorsi del personale sanitario del 118 intervenuto sul posto.
Il 70enne è stato denunciato dai Carabinieri in stato di libertà per omicidio colposo. (fotografia di repertorio)
EMPOLI(3-5-2) – 21 Fulignati; 15 Ceesay (dal 39′ st 24 Ebuehi), 20 Lovato, 2 Curto; 7 Elia (dal 27′ st 27 Moruzzi), 25 Ignacchiti, 18 Ghion (dal 35′ st 8 Belardinelli), 14 Yepes (dal 1′ st 10 Ilie), 79 Carboni; 11 Shpendi, 77 Popov (dal 27′ st 90 Konate). A disp. 1 Perisan, 12 Gasparini; 28 Indragoli, 29 Tosto; 70 Saporiti, 96 Orlandi; 89 Campaniello. All. Guido Pagliuca
SPEZIA(3-5-2) – 12 Mascardi; 2 Wisniewski, 55 Hristov, 37 Mateju; 23 Candela, 8 Nagy, 5 Esposito, 29 Cassata (dal 15′ st 14 Zurkowski), 11 Beruatto (dal 39′ st 15 Cistana); 9 Artistico (dal 27′ st 27 Soleri), 99 Vlahovic (dal 15′ st 20 Di Serio). A disp. 1 Sarr, 16 Loria; 6 Fellipe, 10 Lapadula, 24 Bertoncini, 26 Onofri, 34 Comotto, 77 Lorenzelli. All. Luca D’Angelo
Arbitro: Sig. Ermanno Feliciani di Teramo (Laudato-Fontani | IV Uff.le Galipò – VAR Serra/Maresca)
Marcatori: al 18′ rig. 5 Esposito (S); al 4′ st 77 Popov (E).
Note: Angoli Empoli 2 Spezia 7. Ammoniti: al 17′ 14 Yepes (E), al 27′ all. G.Pagliuca (E), al 43′ 29 Cassata (S); al 17′ st 7 Elia (E), al 44′ st 10 Ilie (E), al 44′ st 8 Nagy (S). Espulsi: nessuno. Recupero: 3′ pt – 4′ st. Spettatori: 7mila.
La partita di oltre due settimane fa in casa della Reggiana aveva proiettato nubi minacciose anche sul match casalingo degli azzurri contro il quotato Spezia: gli strascichi della gara con gli emiliani, infatti, si sono fatti sentire con le squalifiche di Guarino ed Oberatin, ed una difesa da inventare; due assenze che si vanno a sommare a quelle per infortunio di Degli Innocenti, Haas e Pellegri, oltre a Nasti, che contro lo Spezia sconta l’ultima delle tre giornate di squalifica a lui inflitte.
Anche lo Spezia, per la verità, ha delle assenze di rilievo: le ultime arrivano a poche ore dalla partita e sono quelle di Candelari e, soprattutto, Kouda; i due ragazzi si sommano alle assenze importanti di Aurelio, l’ex Bandinelli e Vignali. Al Castellani oltre mille spezzini, e quasi settemila spettatori.
AVVIO IN SALITA PER L’EMPOLI – Gli azzurri impattano male con la partita, subito in difficoltà, tenuti sotto scacco da uno Spezia ispirato e molto veloce nel giro palla. Lo ammetterà anche lo stesso tecnico azzurro nel dopogara: “abbiamo sbagliato per la seconda volta consecutiva in casa, come contro il Padova, l’approccio alla partita. Il gol subito, seppur arrivato per un episodio (calcio di rigore per trattenuta di Yepes su Cassata, ndr), è stato l’ennesimo schiaffo che ci ha svegliato facendoci entrare in partita. Va bene la reazione, ok anche il carattere, ma non va bene, dobbiamo assolutamente cercare di evitare queste situazioni”. Fatto sta che l’Empoli si ritrova sotto, dopo appena diciotto minuti: freddissimo Salvatore Esposito dal dischetto, con Fulignati che intuisce l’angolo ma non arriva sul pallone. L’Empoli ha una reazione d’orgoglio che dura appena cinque minuti, poi tentenna ancora per un altro quarto d’ora fino a quando nel finale di tempo non riesce quanto meno a trovare un equilibrio decisamente migliore.
IL CAMBIO DI MARCIA – L’intervallo è un toccasana per l’Empoli che impatta con la partita per i secondi quarantacinque minuti con un piglio decisamente diverso. Merito anche del cambio operato dal tecnico azzurro: il rumeno Ilie al posto di Yepes, su cui gravava un giallo pericoloso. L’Empoli ci impiega appena quattro minuti per acciuffare lo Spezia. Ilie illumina a sinistra, l’ex Elia pennella un cross dal lato corto su cui interviene a centro area Popov che gira il pallone sotto l’incrocio dei pali alla sinistra del giovane portiere spezzino Mascardi. Castellani in visibilio, l’ucraino è già nella storia azzurra.
L’Empoli vive una decina di minuti in cui mette in seria difficoltà lo Spezia, con la difesa ligure in grande sofferenza, ma non riesce a ribaltare completamente la partita: Shpendi va a centimetri dal gol dopo una prolungata azione offensiva empolese. Il doppio cambio di D’Angelo, operato all’ora di gioco, riequilibra la partita: l’ex Zurkowski e Di Serio danno maggior spinta allo Spezia, e ora si vive a fasi alterne. Anche l’Empoli opera un doppio cambio con Konate e Moruzzi al posto di Popov ed Elia, mentre Belardinelli rileva uno stremato Ghion, e nel finale si rivede Ebuehi al posto di un Ceesay apparso in netta crescita. Intanto lo Spezia con Artistico costringe Fulignati ad un miracoloso salvataggio dopo una sanguinosa palla persa a centrocampo dai padroni di casa. La forza della rosa delle aquile si vede con gli ulteriori ingressi di Soleri e Cistana, nonostante le assenze ed il non impiego di Lapadula che resta seduto in panchina per tutta la partita.
Per questo il pareggio per l’Empoli non è un risultato da buttare, soprattutto se si tiene conto che mentre la squadra di D’Angelo, finalista Play Off solo quattro mesi fa, è un collettivo ormai abbastanza collaudato con molti elementi che già arrivano dalla scorsa stagione, gli azzurri sono un collettivo completamente nuovo, un progetto appena partito, i cui risultati si potranno iniziare ad intravedere solo tra due, forse tre mesi, in attesa anche di recuperare gli assenti.
BOHDAN POPOV GIA’ NELLA STORIA – Con il gol segnato contro lo Spezia Popov arriva a quattro reti consecutive nelle prime tre giornate. Meglio di lui in Serie B solo Francesco “Ciccio” Tavano, ovvero il Re dei Gol azzurri. Popov si è inserito nel novero di quei calciatori con la capacità di andare a segno consecutivamente per più partite all’inizio di un campionato: una speciale classifica che vede “firme” importanti; oltre al già citato Tavano, che nel 2011/12 andò a segno per sette giornate consecutive, troviamo anche Antonio Di Natale in Serie B nel 2001/02 con tre reti in tre partite, mentre in Serie C1 il quadro delle grandi firme è completato da Vincenzo Montella che nel 1992/93 segnò tre reti in altrettante gare, replicando poi nel 1994/95 con cinque reti nelle prime quattro.
Di seguito la speciale tabella storica:
Stagione 2011/12 – Serie B – Francesco Tavano: da Giornata 1 a Giornata 7 – Juve Stabia, Pescara, Brescia, Sampdoria, Crotone, Reggina, Padova);
Stagione 2025/26 – Serie B – Bohdan Popov: in corso – Padova (2), Reggiana, Spezia;
Stagione 2001/02 – Serie B – Antonio Di Natale: da Giornata 1 a Giornata 3 – Palermo, Bari, Messina;
Stagione 1994/95 – Serie C1 Girone B – Vincenzo Montella: da Giornata 1 a Giornata 4 – Casarano, Lodigiani, Chieti (2), Reggina;
Stagione 1992/93 – Serie C1 Girone A – Vincenzo Montella: da Giornata 1 a Giornata 3 – Palazzolo, Pro Sesto, Chievo;
Stagione 1928/29 – Seconda Div.Nord Girone G – Emilio Pietro Ramagli: da Giornata 1 a Giornata 3 – Juventus Arezzo, Pontedera, Atletico Piombino;
Stagione 1926/27 – Terza Div. Toscana Girone A – Carlo Castellani: da Giornata 1 a Giornata 3 – ASSI Firenze, Rapid Peretola (3), Juventus Arezzo;
Stagione 1921/22 – Terza Cat. Toscana Girone A – Tullio Tuti: da Giornata 1 a Giornata 4 – Virtus Firenze, Etruria Firenze (2), Veloce Firenze, Juventus Firenze;
Tutta la gioia di Bohdan Popov dopo il gol che fissa il risultato sull’1-1 (Credit Ph EFC 1920)
Sembra incredibile, ma sono bastati i tre minuti iniziali, al Livorno per compromettere l’intero incontro.
Dopo un minuto e mezzo subisce la rete da Stabile, che sfugge alla retroguardia livornese ed infila imparabilmente Seghetti.
Passa un minuto e Noce scivolando ferma in modo irregolare il calciatore della Vis Pesaro, l’arbitro non vede il fallo, ma richiamato al Var da Stellone, opta per chiara occasione da rete e di conseguenza il rosso.
La squadra è frastornata e subisce alla mezz’ora il gol di Paganini, da posizione ravvicinata.
Il secondo gol ha la forza di scuotere la squadra, Marchesi ha l’occasione di accorciare le distanze, ma viene ipnotizzato da Pozzi, che gli blocca il tiro.
Nel secondo tempo, la squadra si presenta con maggiore grinta, e ancora Marchesi ha l’occasione di accorciare le distanze.
Nel protendersi in avanti alla ricerca della rete, lascia inevitabilmente spazio agli avversari, che a cinque minuti dalla fine chiudono definitivamente l’incontro segnando la terza rete con Vezzosi.
La porta amaranto potrebbe capitolare ancora ma il palo salva la porta di Seghetti.
L’incontro termina dopo cinque minuti di recupero, lasciando l’amaro in bocca ai tifosi amaranto per un incontro abbordabile se si fosse giocato in parità numerica.
“A me mi piace” è la canzone più bella dell’estate 2025 secondo gli ascoltatori di Radio Bruno. Alfa si aggiudica il primo posto, davanti a Serena Brancale e Alessandra Amoroso con “Serenata” e i Pinguini Tattici Nucleari e Max Pezzali con “Bottiglie Vuote”.
Il 9 maggio è uscito “A me mi piace” feat. Manu Chao, il nuovo singolo inedito di Alfa, che ha anticipato la pubblicazione della versione deluxe di “Non so chi ha creato il Mondo ma so che era innamorato”, album uscito lo scorso anno.
Nella nuova edizione dell’album sono presenti cinque canzoni inedite, tra le quali “A me mi piace”, il brano nato dalla collaborazione con Manu Chao. Un dialogo musicale tra due artisti di generazioni e percorsi diversi, che unisce l’inconfondibile stile di Manu Chao con la scrittura fresca e personale di Alfa. Il risultato è un brano inedito, capace di creare un ponte tra epoche e linguaggi, mantenendo viva l’energia istintiva e contagiosa che ha reso celebre l’universo musicale di Manu Chao.
Ispirato al ritmo e allo spirito di “Me Gustas Tu” – brano che ha segnato un’epoca – “A me mi piace” non è una rilettura, ma una nuova composizione che ne raccoglie l’eredità emotiva per trasformarla in qualcosa di originale. Un gioco di parole, suoni e identità in cui le voci di Alfa e Manu Chao si intrecciano dando vita a un’esperienza musicale che sorprende e coinvolge.
“Sono un grande fan di Manu Chao”, racconta Alfa. “Mio padre mi parlava spesso di un suo concerto a Genova durante il G8, ed è da allora che è considerato una leggenda in città. Collaborare con lui è surreale, è il featuring più grande della mia carriera. Abbiamo rielaborato Me Gustas Tu in una versione molto artistica: non si tratta di un remix, ma di una canzone completamente nuova, con sonorità gitane, trombe, chitarre e un’anima gipsy. Il video è stato girato a Genova, tra il centro storico e lo stadio, per celebrare la città e creare un caos positivo, proprio come piace a noi.”
Alfa è venuto a trovarci nei nostri studi a maggio, riguarda l’intervista: