JUVENTUS(4-2-3-1) – 29 Di Gregorio; 22 Weah, 4 Gatti, 12 Veiga, 5 Locatelli; 16 McKennie (dal 40′ st 19 K.Thuram), 37 Savona; 10 Yildiz (dal 20′ st 9 Vlahovic), 8 Koopmeiners, 11 Gonzalez (dal 40′ st 7 Conceicao); 20 Kolo Muani. A disp. 1 Perin, 23 Pinsoglio; 17 Adzic, 2 Costa, 26 Douglas Luiz, 21 Fagioli, 51 Mbangula, 40 Rouhi. All. Thiago Motta
EMPOLI(3-4-2-1) – 23 Vasquez; 35 Marianucci (dal 46′ st 31 Tosto), 34 Ismajli (dal 14′ st 2 Goglichidze), 22 De Sciglio; 11 Gyasi, 6 Henderson (dal 46′ st 36 Bacci), 8 Anjorin (dal 4′ st 27 Zurkowski), 13 Cacace; 99 Esposito (dal 46′ st 90 Konate), 93 Maleh; 29 Colombo. A disp. 1 Silvestri, 12 Seghetti; 37 Bembnista; 7 Sambia, 10 Fazzini; 40 Brayan. All. Roberto D’Aversa
Arbitro: Sig. Luca Zufferli di Udine (Mondin-Ceccon | IV Uff.le Perri – VAR Camplone-Marini)
Marcatori: al 4′ 22 De Sciglio (E); al 16′ st 20 Kolo Muani (J), al 19′ st 20 Kolo Muani (J), al 45′ st 9 Vlahovic (J), al 47′ st 7 Conceicao (J).
Note: Angoli Juventus 8 Empoli 6. Ammoniti: al 37′ 11 Gyasi (E), al 41′ 93 Maleh (E); al 39′ st 93 Maleh (E). Espulsi: al 39′ st 93 Maleh (E) per somma di ammonizioni. Recupero: 1′ pt – 3′ st. Spettatori: 45mila.
Juventus-Empoli al triplice fischio finale è una colossale bugia: è bugiardo il 4-1, in tutto e per tutto. Ma il calcio è questo, a volte fa male, malissimo. Vive di episodi e in questi ultimi mesi gli episodi sono tremendamente infausti per l’Empoli. Già che la partita contro i bianconeri era nata sotto una cattiva stella perfino otto giorni fa quando sia Grassi che Pezzella, ammoniti contro il Bologna, erano finiti sulla lista degli indisponibili per squalifica, allungando così la lista chilometrica dei calciatori non a disposizione del tecnico. La lista è sempre bene riproporla perché diversamente è troppo facile fare i titoloni in stile Dazn; in tempi in cui la disinformazione viene presa a schiaffoni dal sensazionalismo la cura dei particolari può essere fondamentale. E allora eccola: Brancolini, Sazonov, Ebuehi, Haas, Pellegri, Solbakken, a cui si sono aggiunte le dipartite per calciomercato di Belardinelli ed Ekong, senza nessun acquisto (lo scambio tra portieri è ininfluente, ndr). Da Torino si legge di una Juventus in emergenza, poi leggi i nomi della formazione e i cambi in panchina e non puoi far altro che sorridere; probabilmente quei problemi emergenziali “presunti tali” di Thiago Motta avrebbe voluto averli anche D’Aversa che in settimana ha dovuto fare i conti anche malesseri di Fazzini, Goglichidze, Ismajli e Zurkowski, allettato quest’ultimo da un virus per tre giorni, oltre alle solite tempeste di notizie di calciomercato ormai fonte di distrazione inaccettabile da digerire per oltre un mese. Nonostante tutto l’Empoli prepara la partita con cura minuziosa, vien voglia di scrivere quasi maniacale. E nonostante la dipartita di Fazzini nel riscaldamento, sostituito nella “griglia” dei titolari da Maleh, la squadra di D’Aversa passa in vantaggio con l’ex De Sciglio, ritrovando il gol su calcio d’angolo a distanza di quasi due anni (l’ultima rete in campionato nel febbraio 2023 di Ebuehi contro la Sampdoria al Castellani, ndr).
L’approccio dell’Empoli alla gara è straordinario, e manda letteralmente in confusione la Juventus che non si vede mai, e che addirittura rischia di andare al tappeto per la seconda volta nel giro di meno di un quarto d’ora. Poco prima del ventesimo, infatti, gli azzurri conquistano anche un calcio di rigore. Anjorin ruba palla e tempo a Locatelli e apre a destra per Esposito che assiste a centro area per Maleh, con il marocchino atterrato da Di Gregorio: rigore netto che Zufferli assegna indicando con decisione il dischetto. Esposito ha già il pallone tra le mani quando il direttore di gara friulano viene richiamato al monitor. C’è un tocco involontario di Anjorin nel contrasto con un calciatore bianconero ad inizio azione: il fischietto non può far altro che indicare il lieve tocco di braccio dell’inglese ed annullare il rigore. Per la Juventus è scossa elettrica che rianima un po’, per l’Empoli un’ulteriore iniezione di adrenalina. La partita si accende e da ora in poi si vedono anche i bianconeri: la girata di Gonzalez in piena area di rigore è talmente perfetta che risulta centrale e Vasquez, pur essendo da posizione ravvicinata, con i riflessi pronti riesce ad alzare in angolo. La Juventus chiude la prima frazione spingendo, una conclusione di Weah viene deviata da Kolo Muani sul fondo con Vasquez evidentemente fuori dai giochi, l’Empoli invece si vede con un tiro dal limite di Colombo parato a terra da Di Gregorio e con qualche interessante ripartenza in cui si notano le doti muscolari e fisiche di Anjorin. La prima frazione di gara termina con la Juventus che rientra negli spogliatoi sotto un diluvio di fischi.
Nella ripresa i bianconeri approcciano in maniera leggermente diversa, certamente più aggressivi, proseguendo il trend di crescita mostrata nel finale della prima frazione, ma l’Empoli non sembra mostrare segnali di cedimento che, invece, arrivano nel giro strettissimo di pochi minuti e tutti per colpa ancora una volta degli infortuni. In avvio di tempo quello di Anjorin, che alza bandiera bianca dopo appena quattro giri di lancette, con l’ingresso in campo del polacco Zurkowski, soprattutto poi quello di Ismajli dieci minuti dopo sostituito da Goglichidze. Tutto coincide alla perfezione con il crollo empolese perché Goglichidze non riesce a calarsi da subito nel match e paga al primissimo episodio con Kolo Muani che lo supera in un duello aereo e pareggia i conti. Cronometro alla mano sono passati precisamente tre minuti dall’ingresso in campo del georgiano, e tre minuti più tardi, quando un tiraccio destinato sul fondo di Weah colpisce il tallone di Kolo Muani beffando Vasquez, arriva l’incredibile sorpasso dei padroni di casa.
L’uno due pesantissimo avrebbe ferito a “morte” la maggior parte delle compagini della parte destra della classifica, non l’Empoli, assolutamente non l’Empoli di D’Aversa che anzi reagisce e con un’azione di ripartenza si costruisce l’occasione per l’immediato pareggio: il tiro di Zurkowski dal vertice sinistro dell’area di rigore termina sul fondo non molto distante dal montante più lontano di Di Gregorio. La Juventus inserisce anche Vlahovic per cercare il gol che chiuderebbe la contesa, ma l’Empoli non si da per vinto ed anzi torna con maggior coraggio nella metà cambio bianconera, per niente arresa all’idea della sconfitta. Il secondo cartellino giallo di Maleh, eccessivo, a sei minuti dal termine complica ulteriormente i piani di D’Aversa, eppure in dieci contro undici l’Empoli sfiora al novantesimo il clamoroso 2-2, con Colombo il cui tiro deviato da Weah (ancora una volta con il tallone, ndr) termina ad un centimetro dal palo alla destra di Di Gregorio, che non avrebbe potuto far niente. Dall’azione d’angolo azzurro, cui la Juventus riesce a difendersi, nasce la rete di Vlahovic che chiude davvero la partita, anche perché mentalmente gli uomini di D’Aversa crollano. Nel frattempo che Thiago Motta inserisce anche Conceicao, che sigla il quarto gol in pieno recupero, e Thuram, D’Aversa fa esordire altri due ragazzi in Serie A: il centrocampista Bacci (classe 2005) ed il difensore figlio d’arte Tosto (classe 2006), oltre al secondo gettone di Konate (2006). Anche perché il tecnico azzurro voltandosi in panchina avrà per l’ennesima volta pensato alle poche risorse a disposizione.
Insomma la coperta è corta, cortissima, e colgo l’occasione per ribadire un concetto: Roberto D’Aversa è uno dei migliori allenatori visti all’opera ad Empoli e, pur non avendo riprove, sfido chiunque a pensare che qualcuno diverso dall’attuale tecnico empolese in una situazione del genere avesse potuto fare di meglio. E’ un messaggio forte e chiaro al club, chiamato nell’ultime trentasei ore di mercato ad operare in modo da regalare all’allenatore alternative valide per poter competere nella difficilissima lotta salvezza, consapevolmente al fatto che i problemi attuali nascono da molto lontano, e sono figli di una precedente gestione al tempo di un direttore sportivo per cui tutto era meno che, appunto, un direttore sportivo.
Tutta la delusione degli azzurri sotto lo spicchio dei tifosi empolesi allo Juventus Stadium (Credit Ph EFC 1920)
Un grande Livorno è riuscito a battere per 1-0 il San Donato Tavarnelle grazie alla rete di Arcuri.
Amaranto che non sono mai stati impensieriti dagli ospiti ma che, hanno dovuto scontrarsi a più riprese contro la solida difesa degli ospiti crollata poi negli ultimi minuti del secondo tempo.
Adesso la classifica sorride agli uomini del tecnico Indiani, poichè il successo interno di quest’oggi ha permesso al Livorno di distaccare di dieci punti Foligno e Seravezza.
La Fiorentina torna alla vittoria tra le mura amiche: 2 a 1 il risultato finale contro il Genoa che ha tirato fuori una prestazione ‘tutta grinta’ che non è servita a portar via punti dallo Stadio Franchi.
I viola hanno giocato un match ‘double face’, precisi e cinici nel primo tempo, bellissimo il gol di Kean che ha sbloccato la sfida con il raddoppio di Gudmundsson al 30’. Poi il riposo e il ritorno in campo dove gli ospiti hanno attaccato per tutto il tempo rimanente. Un assedio alla porta viola che ha resistito a metà. Perché il colpo di testa di De Winter ha dimezzato lo svantaggio al 54’ e moltiplicato la forza dei grifoni.
Poca precisione in attacco e buone scelte difensive hanno chiuso la partita. Così la Fiorentina resiste e si aggrappa al 5° posto in classifica in attesa del recupero contro l’Inter del 6 febbraio. Si ripartirà dal minuto 20, quello in cui Bove si accasciò al suolo rischiando la vita.
Alla vigilia di Juventus-Empoli, gara in programma allo Juventus Stadium domenica 2 febbraio 2025 alle ore 12:30, e valevole per la quarta giornata del girone di ritorno del campionato di Serie A, ha parlato il tecnico degli azzurri Roberto D’Aversa. “Loro in difficoltà… affrontiamo una squadra forte, composta da campioni – ha chiosato il tecnico, proseguendo – che comunque è riuscita a qualificarsi al turno successivo in Champions League. Mercoledì sono andato a vedere i bianconeri a Torino, è una squadra con grandi qualità. Noi siamo in emergenza, ci mancano anche due ragazzi per squalifica (Grassi e Pezzella, ndr), oltre a Viti e a tanti altri giocatori che ormai sapete tutti, ma abbiamo lavorato intensamente anche questa settimana e proveremo con tutte le nostre forze di portare a casa un risultato positivo. Il pareggio con il Bologna di una settimana fa in tal senso ci ha dato una mano, mentalmente e psicologicamente perché ottenere risultati positivi ovviamente aiuta. Zurkowski? Tutte le settimane mi fate la stessa domanda, comincia ad essere snervante… Szimon in settimana è stato allettato per tre giorni, ha fatto due allenamenti, non gioca da otto mesi, non è pronto e serve tempo… altrimenti rischiamo la fine di Belardinelli che si è fatto male dopo venti minuti…”.
Per la nostra redazione sportiva presente la voce azzurra Gabriele Guastella.
La Lega Serie A ha reso noto il programma degli anticipi e dei posticipi delle prossime tre gare di Serie A, 24esima, 25 e 26esima giornata di Serie A. Come comunicato dalla Lega di Serie A il recupero di Fiorentina-Inter verrà giocato il 6 febbraio alle 20:45, con la seguente motivazione: “Si comunica che la prosecuzione della gara di Campionato di Serie A Enilive Fiorentina-Inter (14^ giornata), interrotta al minuto 16’ del primo tempo in data 1° dicembre 2024, è fissata per il giorno giovedì 6 febbraio 2025 alle ore 20.45”. Di seguito le sfide:
– Fiorentina-Inter, giovedì 6 febbraio ore 20:45
– Inter-Fiorentina, lunedì 10 febbraio ore 20:45
– Fiorentina-Como, domenica 16 febbraio ore 12:30
– Hellas Verona-Fiorentina, domenica 23 febbraio ore 15:00
È un Pisa magico quello del “Barbera”. La squadra di Inzaghi batte 2-1 il Palermo e si regala una notte da capolista.
Gran primo tempo del Pisa che passa al 13’ con il calcio di rigore guadagnato (fallo di mano di Ranocchia) e realizzato da Rus, al primo gol con la maglia del Pisa. I neroazzurri gestiscono bene ed al 26’ trova il punto del 2-0 con il sesto gol in campionato di Alexander Lind, bravissimo a sfruttare un errore clamoroso del portiere del Palermo.
Il Pisa gestisce bene e non rischia praticamente in nessuna circostanza nel primo tempo. In apertura di ripresa, in modo anche fortunoso, arriva il 2-1 del Palermo con il suggerimento di Segre che trova Brunori bravo a battere Semper. La squadra di Inzaghi si difende con ordine rischiando all’88’ con la girata Le Douaron sulla quale si immola Semper.
Dopo cinque minuti di recupero finisce 2-1 per il Pisa, i neroazzurri per una notte guardano tutti dall’alto.
JUVENTUS(4-2-3-1) – 29 Di Gregorio; 22 Weah, 4 Gatti, 12 Veiga, 5 Locatelli; 16 McKennie (dal 40′ st 19 K.Thuram), 37 Savona; 10 Yildiz (dal 20′ st 9 Vlahovic), 8 Koopmeiners, 11 Gonzalez (dal 40′ st 7 Conceicao); 20 Kolo Muani. A disp. 1 Perin, 23 Pinsoglio; 17 Adzic, 2 Costa, 26 Douglas Luiz, 21 Fagioli, 51 Mbangula, 40 Rouhi. All. Thiago Motta
EMPOLI(3-4-2-1) – 23 Vasquez; 35 Marianucci (dal 46′ st 31 Tosto), 34 Ismajli (dal 14′ st 2 Goglichidze), 22 De Sciglio; 11 Gyasi, 6 Henderson (dal 46′ st 36 Bacci), 8 Anjorin (dal 4′ st 27 Zurkowski), 13 Cacace; 99 Esposito (dal 46′ st 90 Konate), 93 Maleh; 29 Colombo. A disp. 1 Silvestri, 12 Seghetti; 37 Bembnista; 7 Sambia, 10 Fazzini; 40 Brayan. All. Roberto D’Aversa
Arbitro: Sig. Luca Zufferli di Udine (Mondin-Ceccon | IV Uff.le Perri – VAR Camplone-Marini)
Marcatori: al 4′ 22 De Sciglio (E); al 16′ st 20 Kolo Muani (J), al 19′ st 20 Kolo Muani (J), al 45′ st 9 Vlahovic (J), al 47′ st 7 Conceicao (J).
Note: Angoli Juventus 8 Empoli 6. Ammoniti: al 37′ 11 Gyasi (E), al 41′ 93 Maleh (E); al 39′ st 93 Maleh (E). Espulsi: al 39′ st 93 Maleh (E) per somma di ammonizioni. Recupero: 1′ pt – 3′ st. Spettatori: 45mila.
Juventus-Empoli al triplice fischio finale è una colossale bugia: è bugiardo il 4-1, in tutto e per tutto. Ma il calcio è questo, a volte fa male, malissimo. Vive di episodi e in questi ultimi mesi gli episodi sono tremendamente infausti per l’Empoli. Già che la partita contro i bianconeri era nata sotto una cattiva stella perfino otto giorni fa quando sia Grassi che Pezzella, ammoniti contro il Bologna, erano finiti sulla lista degli indisponibili per squalifica, allungando così la lista chilometrica dei calciatori non a disposizione del tecnico. La lista è sempre bene riproporla perché diversamente è troppo facile fare i titoloni in stile Dazn; in tempi in cui la disinformazione viene presa a schiaffoni dal sensazionalismo la cura dei particolari può essere fondamentale. E allora eccola: Brancolini, Sazonov, Ebuehi, Haas, Pellegri, Solbakken, a cui si sono aggiunte le dipartite per calciomercato di Belardinelli ed Ekong, senza nessun acquisto (lo scambio tra portieri è ininfluente, ndr). Da Torino si legge di una Juventus in emergenza, poi leggi i nomi della formazione e i cambi in panchina e non puoi far altro che sorridere; probabilmente quei problemi emergenziali “presunti tali” di Thiago Motta avrebbe voluto averli anche D’Aversa che in settimana ha dovuto fare i conti anche malesseri di Fazzini, Goglichidze, Ismajli e Zurkowski, allettato quest’ultimo da un virus per tre giorni, oltre alle solite tempeste di notizie di calciomercato ormai fonte di distrazione inaccettabile da digerire per oltre un mese. Nonostante tutto l’Empoli prepara la partita con cura minuziosa, vien voglia di scrivere quasi maniacale. E nonostante la dipartita di Fazzini nel riscaldamento, sostituito nella “griglia” dei titolari da Maleh, la squadra di D’Aversa passa in vantaggio con l’ex De Sciglio, ritrovando il gol su calcio d’angolo a distanza di quasi due anni (l’ultima rete in campionato nel febbraio 2023 di Ebuehi contro la Sampdoria al Castellani, ndr).
L’approccio dell’Empoli alla gara è straordinario, e manda letteralmente in confusione la Juventus che non si vede mai, e che addirittura rischia di andare al tappeto per la seconda volta nel giro di meno di un quarto d’ora. Poco prima del ventesimo, infatti, gli azzurri conquistano anche un calcio di rigore. Anjorin ruba palla e tempo a Locatelli e apre a destra per Esposito che assiste a centro area per Maleh, con il marocchino atterrato da Di Gregorio: rigore netto che Zufferli assegna indicando con decisione il dischetto. Esposito ha già il pallone tra le mani quando il direttore di gara friulano viene richiamato al monitor. C’è un tocco involontario di Anjorin nel contrasto con un calciatore bianconero ad inizio azione: il fischietto non può far altro che indicare il lieve tocco di braccio dell’inglese ed annullare il rigore. Per la Juventus è scossa elettrica che rianima un po’, per l’Empoli un’ulteriore iniezione di adrenalina. La partita si accende e da ora in poi si vedono anche i bianconeri: la girata di Gonzalez in piena area di rigore è talmente perfetta che risulta centrale e Vasquez, pur essendo da posizione ravvicinata, con i riflessi pronti riesce ad alzare in angolo. La Juventus chiude la prima frazione spingendo, una conclusione di Weah viene deviata da Kolo Muani sul fondo con Vasquez evidentemente fuori dai giochi, l’Empoli invece si vede con un tiro dal limite di Colombo parato a terra da Di Gregorio e con qualche interessante ripartenza in cui si notano le doti muscolari e fisiche di Anjorin. La prima frazione di gara termina con la Juventus che rientra negli spogliatoi sotto un diluvio di fischi.
Nella ripresa i bianconeri approcciano in maniera leggermente diversa, certamente più aggressivi, proseguendo il trend di crescita mostrata nel finale della prima frazione, ma l’Empoli non sembra mostrare segnali di cedimento che, invece, arrivano nel giro strettissimo di pochi minuti e tutti per colpa ancora una volta degli infortuni. In avvio di tempo quello di Anjorin, che alza bandiera bianca dopo appena quattro giri di lancette, con l’ingresso in campo del polacco Zurkowski, soprattutto poi quello di Ismajli dieci minuti dopo sostituito da Goglichidze. Tutto coincide alla perfezione con il crollo empolese perché Goglichidze non riesce a calarsi da subito nel match e paga al primissimo episodio con Kolo Muani che lo supera in un duello aereo e pareggia i conti. Cronometro alla mano sono passati precisamente tre minuti dall’ingresso in campo del georgiano, e tre minuti più tardi, quando un tiraccio destinato sul fondo di Weah colpisce il tallone di Kolo Muani beffando Vasquez, arriva l’incredibile sorpasso dei padroni di casa.
L’uno due pesantissimo avrebbe ferito a “morte” la maggior parte delle compagini della parte destra della classifica, non l’Empoli, assolutamente non l’Empoli di D’Aversa che anzi reagisce e con un’azione di ripartenza si costruisce l’occasione per l’immediato pareggio: il tiro di Zurkowski dal vertice sinistro dell’area di rigore termina sul fondo non molto distante dal montante più lontano di Di Gregorio. La Juventus inserisce anche Vlahovic per cercare il gol che chiuderebbe la contesa, ma l’Empoli non si da per vinto ed anzi torna con maggior coraggio nella metà cambio bianconera, per niente arresa all’idea della sconfitta. Il secondo cartellino giallo di Maleh, eccessivo, a sei minuti dal termine complica ulteriormente i piani di D’Aversa, eppure in dieci contro undici l’Empoli sfiora al novantesimo il clamoroso 2-2, con Colombo il cui tiro deviato da Weah (ancora una volta con il tallone, ndr) termina ad un centimetro dal palo alla destra di Di Gregorio, che non avrebbe potuto far niente. Dall’azione d’angolo azzurro, cui la Juventus riesce a difendersi, nasce la rete di Vlahovic che chiude davvero la partita, anche perché mentalmente gli uomini di D’Aversa crollano. Nel frattempo che Thiago Motta inserisce anche Conceicao, che sigla il quarto gol in pieno recupero, e Thuram, D’Aversa fa esordire altri due ragazzi in Serie A: il centrocampista Bacci (classe 2005) ed il difensore figlio d’arte Tosto (classe 2006), oltre al secondo gettone di Konate (2006). Anche perché il tecnico azzurro voltandosi in panchina avrà per l’ennesima volta pensato alle poche risorse a disposizione.
Insomma la coperta è corta, cortissima, e colgo l’occasione per ribadire un concetto: Roberto D’Aversa è uno dei migliori allenatori visti all’opera ad Empoli e, pur non avendo riprove, sfido chiunque a pensare che qualcuno diverso dall’attuale tecnico empolese in una situazione del genere avesse potuto fare di meglio. E’ un messaggio forte e chiaro al club, chiamato nell’ultime trentasei ore di mercato ad operare in modo da regalare all’allenatore alternative valide per poter competere nella difficilissima lotta salvezza, consapevolmente al fatto che i problemi attuali nascono da molto lontano, e sono figli di una precedente gestione al tempo di un direttore sportivo per cui tutto era meno che, appunto, un direttore sportivo.
Tutta la delusione degli azzurri sotto lo spicchio dei tifosi empolesi allo Juventus Stadium (Credit Ph EFC 1920)
Un grande Livorno è riuscito a battere per 1-0 il San Donato Tavarnelle grazie alla rete di Arcuri.
Amaranto che non sono mai stati impensieriti dagli ospiti ma che, hanno dovuto scontrarsi a più riprese contro la solida difesa degli ospiti crollata poi negli ultimi minuti del secondo tempo.
Adesso la classifica sorride agli uomini del tecnico Indiani, poichè il successo interno di quest’oggi ha permesso al Livorno di distaccare di dieci punti Foligno e Seravezza.
La Fiorentina torna alla vittoria tra le mura amiche: 2 a 1 il risultato finale contro il Genoa che ha tirato fuori una prestazione ‘tutta grinta’ che non è servita a portar via punti dallo Stadio Franchi.
I viola hanno giocato un match ‘double face’, precisi e cinici nel primo tempo, bellissimo il gol di Kean che ha sbloccato la sfida con il raddoppio di Gudmundsson al 30’. Poi il riposo e il ritorno in campo dove gli ospiti hanno attaccato per tutto il tempo rimanente. Un assedio alla porta viola che ha resistito a metà. Perché il colpo di testa di De Winter ha dimezzato lo svantaggio al 54’ e moltiplicato la forza dei grifoni.
Poca precisione in attacco e buone scelte difensive hanno chiuso la partita. Così la Fiorentina resiste e si aggrappa al 5° posto in classifica in attesa del recupero contro l’Inter del 6 febbraio. Si ripartirà dal minuto 20, quello in cui Bove si accasciò al suolo rischiando la vita.
Alla vigilia di Juventus-Empoli, gara in programma allo Juventus Stadium domenica 2 febbraio 2025 alle ore 12:30, e valevole per la quarta giornata del girone di ritorno del campionato di Serie A, ha parlato il tecnico degli azzurri Roberto D’Aversa. “Loro in difficoltà… affrontiamo una squadra forte, composta da campioni – ha chiosato il tecnico, proseguendo – che comunque è riuscita a qualificarsi al turno successivo in Champions League. Mercoledì sono andato a vedere i bianconeri a Torino, è una squadra con grandi qualità. Noi siamo in emergenza, ci mancano anche due ragazzi per squalifica (Grassi e Pezzella, ndr), oltre a Viti e a tanti altri giocatori che ormai sapete tutti, ma abbiamo lavorato intensamente anche questa settimana e proveremo con tutte le nostre forze di portare a casa un risultato positivo. Il pareggio con il Bologna di una settimana fa in tal senso ci ha dato una mano, mentalmente e psicologicamente perché ottenere risultati positivi ovviamente aiuta. Zurkowski? Tutte le settimane mi fate la stessa domanda, comincia ad essere snervante… Szimon in settimana è stato allettato per tre giorni, ha fatto due allenamenti, non gioca da otto mesi, non è pronto e serve tempo… altrimenti rischiamo la fine di Belardinelli che si è fatto male dopo venti minuti…”.
Per la nostra redazione sportiva presente la voce azzurra Gabriele Guastella.
La Lega Serie A ha reso noto il programma degli anticipi e dei posticipi delle prossime tre gare di Serie A, 24esima, 25 e 26esima giornata di Serie A. Come comunicato dalla Lega di Serie A il recupero di Fiorentina-Inter verrà giocato il 6 febbraio alle 20:45, con la seguente motivazione: “Si comunica che la prosecuzione della gara di Campionato di Serie A Enilive Fiorentina-Inter (14^ giornata), interrotta al minuto 16’ del primo tempo in data 1° dicembre 2024, è fissata per il giorno giovedì 6 febbraio 2025 alle ore 20.45”. Di seguito le sfide:
– Fiorentina-Inter, giovedì 6 febbraio ore 20:45
– Inter-Fiorentina, lunedì 10 febbraio ore 20:45
– Fiorentina-Como, domenica 16 febbraio ore 12:30
– Hellas Verona-Fiorentina, domenica 23 febbraio ore 15:00
È un Pisa magico quello del “Barbera”. La squadra di Inzaghi batte 2-1 il Palermo e si regala una notte da capolista.
Gran primo tempo del Pisa che passa al 13’ con il calcio di rigore guadagnato (fallo di mano di Ranocchia) e realizzato da Rus, al primo gol con la maglia del Pisa. I neroazzurri gestiscono bene ed al 26’ trova il punto del 2-0 con il sesto gol in campionato di Alexander Lind, bravissimo a sfruttare un errore clamoroso del portiere del Palermo.
Il Pisa gestisce bene e non rischia praticamente in nessuna circostanza nel primo tempo. In apertura di ripresa, in modo anche fortunoso, arriva il 2-1 del Palermo con il suggerimento di Segre che trova Brunori bravo a battere Semper. La squadra di Inzaghi si difende con ordine rischiando all’88’ con la girata Le Douaron sulla quale si immola Semper.
Dopo cinque minuti di recupero finisce 2-1 per il Pisa, i neroazzurri per una notte guardano tutti dall’alto.
Secondo giorno di conclave per l'elezione del successore di Papa Francesco e seconda fumata nera, arrivata poco prima di mezzogiorno, alle 11.51.
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