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Kanye West sospeso da Instagram per bullismo social

Kanye West continua a far parlare di sé e questa volta per la sospensione di 24 da Instagram per “Ripetuta violazione delle regole della piattaforma sui temi come odio, bullismo e molestie anche di tipo razziale…”, come riportato da Meta (la società madre di Instagram) di Mark Zuckerberg.

Da una prima analisi, il rapper 44enne ha pubblicato molti contenuti offensivi, nei giorni scorsi, contro Pate Davidson, nuovo compagno dell’ex moglie Kim Kardashian. Non solo, anche insulti razziali rivolti al conduttore Trevor Noah (che presenterà i prossimi Grammy Awards) che, nel suo show “Comedy Central”, aveva discusso la controversa separazione tra Kanye e Kim.

Da quanto ha riportato Meta ad alcune testate americane come BuzzFeed, se Kanye West continuerà a pubblicare contenuti di questo tipo, la società non esiterà a intraprendere ulteriori azioni nei suoi confronti, come la sospensione definitiva dell’account sul social network. E’ raro che Meta prenda decisioni importanti come questa, in passato lo aveva fatto con Donald Trump.

(foto: pagina Facebook di Kanye West)

Dopo il colpo fugge ma viene inseguito dal personale del supermercato: arrestato 35enne

Nella mattinata di ieri, mercoledì 16 marzo, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modena, hanno arrestato un 35enne per il reato di rapina aggravata presso un supermercato di via Nonantolana a Modena.

L’uomo dopo avere messo a segno il colpo, minacciato la cassiera ed essersi impossessato del denaro presente nel registratore di cassa, circa 995 euro, aveva cercato di darsi alla fuga. È stato però inseguito dal personale del supermercato che lo ha raggiunto e bloccato in via Albareto: sul posto sono poi arrivati i Carabinieri e il 35enne è stato arrestato.

Recuperato l’intero bottino che è stato consegnato al centro commerciale.
L’uomo è stato condotto alla Casa Circondariale Sant’Anna di Modena, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

OneRepublic: da domani il nuovo singolo “West Coast”

Da domani, venerdì 18 marzo, potrete ascoltare su Radio Bruno il nuovo singolo dei OneRepublic, “West Coast”. Il video della canzone è stato diretto da Tomás Whitmore, che ha già lavorato alla clip di “Run”.

“West Coast”, che è già disponibile in streaming dal 25 febbraio, è una dichiarazione d’amore alla Costa Ovest americana e alla California, luogo dove Ryan Tedder ha fondato la band nel 2002 con Zach Filkins, Drew Brown e Jarrod Bettis. Il brano è stato scritto nel 2015 e, inizialmente, doveva far parte dell’album “Human” (2021), ma poi è stato scelto come primo singolo del nuovo progetto musicale.

Il gruppo, del quale ora fanno parte anche Brent Kutzle, Eddie Fisher e Brian Willett, quest’anno festeggia i 20 anni di carriera e arriverà in Italia con due date live, in occasione del tour europeo: appuntamenti fissati per il 3 maggio 2022 alla Kioene Arena di Padova e il 4 maggio al Carroponte di Sesto San Giovanni.

(foto: pagina Facebook dei OneRepublic)

 

Il Pagante: Federica Napoli annuncia l’uscita dal gruppo

A poche settimane dal ritorno de Il Pagante sui palchi di Milano, Roma e Londra, Federica Napoli ha annunciato che lascerà il gruppo. Una decisione sofferta, ma necessaria, come ha spiegato lei stessa con un video sui social.

“Era un peso che tenevo dentro da troppo tempo ed ora è anche vostro.
Ho iniziato a soffrire di attacchi di panico nel 2019, dando la colpa allo stress, facendo poi esami su esami per trovare una colpa tangibile e invece i miei esami erano perfetti. Ho iniziato a capire che forse il problema era nella mia mente e mi sono affidata ad una psicoterapeuta. Il percorso con un terapista è un percorso tortuoso, dove spesso si cade e spesso ci si sente invincibili per poi ricadere. Si deve toccare il fondo per capire esattamente dov’è il problema. Sapete, io faccio sempre l’esempio di un terremoto, se la casa è instabile non ci costruisco sopra ma la abbatto per costruirla più solida. Ed è quello che ho fatto, ho buttato giù tutti i miei muri, per poi ricostruire la mia stabilità ed ho iniziato ad ammettere a me stessa che il mio lavoro mi creasse malessere. Non è stato semplice accettare la cosa, ve lo assicuro, è stato molto doloroso ma con pazienza ce l’ho fatta. Il 9, il 10 e il 13 aprile mi vedrete per l’ultima volta sul palco con i miei colleghi per festeggiare i 10 anni del Pagante e gli ultimi concerti tutti assieme. Vi aspetto per salutarci come si deve❤️ Fede”, ha scritto su Instagram commentando il video.

Federica aspetta tutti i fan per poterli salutare di persona durante i prossimi concerti, che si terranno il 9 aprile (sold out) e 10 aprile a Milano (Fabrique) e il 13 aprile a Roma (Spazio Novecento), mentre non sarà presente al concerto di Londra (Colours Hoxton) del 6 aprile.

Il tour sarà l’occasione per cantare le canzoni che hanno segnato il successo del terzetto formato da Roberta BranchiniFederica Napoli ed Eddy Veerus e i nuovi brani che fanno parte dell’ultimo disco “Devastante”, come la title track featuring M¥SS KETA e i precedenti singoli “Portofino”“Open Bar” e “Un Pacco Per Te”, il singolo inedito firmato da Il Pagante con la partecipazione straordinaria di Lorella Cuccarini. “Devastante” è arrivato a tre anni di distanza dal precedente album “Paninaro 2.0”.

(foto: pagina Facebook de Il Pagante)

 

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In sella alla sua bicicletta si scontra con un motocarro: muore 45enne

Uomo di 45 anni muore a seguito di un incidente stradale: l’uomo viaggiava in sella alla sua bicicletta quando si è scontrato con un motocarro. Come riporta la stampa locale, il tragico incidente è accaduto nel primo pomeriggio di ieri, mercoledì 16 marzo, poco dopo le 13.30, lungo la via Bellosguardo di Camaiore, in provincia di Lucca.

La vittima si chiamava Alessandro Guaspari ed abitava a Borgo a Mozzano: stava procedendo in sella alla sua bicicletta da corsa verso il mare quando, per cause ancora in corso di accertamento da parte degli Agenti della Polizia Municipale, è stato travolto da un motocarro che proveniva dalla direzione opposta.

Sul posto è arrivato il personale sanitario del 118 con l’automedica, l’ambulanza e l’elicottero Pegaso: l’uomo, che cadendo ha rimediato un grave trauma cranico, è stato trasportato in gravi condizioni a Cisanello, ma è deceduto poco l’arrivo in ospedale. Sotto choc l’autista del motocarro. (fotografia di repertorio)

Nel conflitto russo-ucraino non ci sono buoni e cattivi. L’intervista al giornalista Toni Capuozzo

Sull’invasione dell’Ucraina da parte della Russia Pierluigi Senatore ne ha parlato con TONI CAPUOZZO, storico inviato di guerra e profondo conoscitore delle crisi che in questi anni hanno avuto come protagonista l’Europa in una sorta di viaggio da Sarajevo a Kiev.

Nel conflitto russo-ucraino non ci sono buoni e cattivi poiché, come spiega il giornalista Toni Capuozzo, con puntuale lucidità, “nelle guerre nessuno, tranne i civili, è completamente innocente; lo vediamo davanti allo spettacolo insopportabile delle stragi. Pensiamo alla bomba sganciata dall’esercito ucraino su Donetsk, città simbolo del separatismo filorusso e alla strage per mano russa del teatro a Mariupol: in entrambi i casi un Paese accusa l’altro. L’unica cosa certa di questo conflitto, che è anche una guerra di propaganda, è che i civili muoiono a grappoli e per difendere tali innocenti è necessario fermare lo scontro il prima possibile”.

Qualcuno ha paragonato questa buia pagina di storia alla Resistenza italiana, una lettura che Capuozzo respinge con forza: “credo che tale riferimento sia completamente fuori luogo. Ricordiamo che in Ucraina vi sono reparti nazi-fascisti inglobati nell’esercito ufficiale, militari col ritratto di Hitler e svastiche al seguito e gruppuscoli fascisti anche tra i gruppi di volontari che appoggiano l’indipendenza delle repubblichette secessioniste. Questo conflitto nulla ha a che fare con le ideologie del Novecento bensì da un lato affonda le sue radici nella volontà dell’Ucraina di vivere all’occidentale e di entrare a far parte della Nato e dall’altro nei sogni di potenza di Putin di avere un’area di influenza che vada oltre il suo già sterminato paese e col suo timore di avere i missili della Nato sotto casa”.

Sull’invio di armi anche da parte dell’Italia all’Ucraina il giudizio del giornalista è durissimo: “il diritto di difendersi degli ucraini è legittimo e sacrosanto ma non credo che le nostre armi possano essere decisive per cambiare il corso del conflitto. Sarebbe stato meglio, pur esprimendo solidarietà, inviare aiuti inermi e non offensivi, dalle medicine al cibo, all’ospitalità dei profughi… ricavandoci così un ruolo di mediatori. Come puoi pensare di spingere le due parti a sedersi intorno a un tavolo se tu ti sei già fatto parte belligerante e fai tifo per una delle due? Sarebbe stato più proficuo non indossare la tuta mimetica ma la camicia bianca di chi insiste affinché si negozi e si fermino queste inutili e terribili stragi. Il ruolo tradizionale del nostro Paese non è quello di una potenza militare forte, l’Italia ha sempre avuto un ruolo nel cercare di far parlare tra loro gli avversari. Siamo stati contemporaneamente amici di israeliani e palestinesi, siamo stati fedeli alleati degli Stati Uniti ma mantenendo una posizione interlocutoria con l’Unione Sovietica… Ai muscoli è preferibile usare l’intelligenza e la forza della persuasione”.

I giudizi su Putin si sprecano, “è un pazzo”, è “un criminale”, è “un animale” ma, prosegue Capuozzo, anziché ricorrere a etichette, “sarebbe meglio capire come ragiona per poter poter intavolare una corretta trattativa. Inoltre se ad esprimere giudizi pesanti sono Biden o il nostro Ministro degli Esteri il rischio è quello di giocarsi la possibilità di tessere un dialogo. Dovrebbero misurare di più le parole”.

Il disegno di Putin è evidente, aggiunge il giornalista, “non vuole essere circondato dalla Nato. D’altronde una volta finita l’Unione sovietica, la Nato fin dove si vuole allargare? Credo che questo bisogno di avere sempre un nemico sia una specie di nostra malattia. Putin cerca di dire no a questo ordine mondiale nel quale gli Stati Uniti continuano, anche attraverso la Nato, a essere padroni di mezzo mondo. Dopo la cocente sconfitta in Afghanistan, Putin li ha visti deboli e ha capito che prima che l’Ucraina aderisse alla Nato, questo era il momento perfetto per una guerra lampo capace di abbatterne il governo, sostituirlo con qualcuno di sua fiducia, avere un altro stato cuscinetto, oltre alla Bielorussia, vicino ai suoi confini e allargando di fatto la sua sfera di influenza. Gli Stati Uniti dal canto loro mandano avanti gli ucraini, dicendo silenziosamente loro di combattere fino all’ultimo uomo, inviando soldi e armi ma senza istituite una No Fly Zone che di fatto scatenerebbe una guerra con la Russia. Hanno già adottato questa tecnica coi curdi, con le donne afghane… Ovviamente chi ne sta pagando il prezzo sono i civili”.

Trent’anni dopo l’assedio di Sarajevo, l’Europa non ha capito nulla: “ancora una volta assistiamo a stragi quotidiane a cui viene dato un nome, la strage del pane, quella del teatro… per distinguerle all’interno di un enorme sanguinoso puzzle, esattamente come quanto accaduto nella capitale della Bosnia”, sottolinea Toni Capuozzo.

Ma quando finirà tutto questo orrore? “Mi pare manchi un’autorità morale, politica o economica in grado di obbligare le due parti a parlare. Le Nazioni Unite sono assenti. L’unica figura che potrebbe spingere Russia e Ucraina a dialogare potrebbe essere la Cina, ma è riluttante a gettarsi nell’impresa della mediazione senza avere la certezza che andrà a finire bene. La situazione a cui assistiamo è simile a quella verificatasi in Libano, nei Balcani, in Libia… l’Ucraina è un paese spezzato, segato dalle stragi quotidiane, davanti all’impotenza del mondo. Dietro angolo vi sono vari rischi: che l’aggressore Putin decida di ricorrere ad armi più potenti per spianare le città e chiudere il conflitto il più in fretta in possibile e quello di complicazioni di carattere internazionale qualora si verificasse un incidente sui confini Nato il che farebbe avverare i nostri incubi peggiori”.

Pierluigi Senatore

(foto: pagina Facebook di Toni Capuozzo)

Ascolta l’intervista:

Un grande Livorno batte la Cuoiopelli e allunga in classifica

Gli amaranto partono subito forte e dopo neanche sessanta secondi mettono i brividi agli ospiti, con Lampignano costretto ad alzare sopra la traversa un insidioso destro dal limite di Luci. Il Livorno continua a mantenere in mano il pallino del gioco ed è ancora pericoloso al 23′, quando Vantaggiato spreca malamente sul perfetto traversone dalla destra di Bellazzini. Il Toro di Brindisi è impreciso anche al 38′, quando spara alto da buona posizione.

Nella ripresa il copione non cambia e sono sempre gli amaranto a fare la partita. Gli uomini di Angelini si provano subito con Bellazzini, la cui conclusione a botta sicura viene ribattuta dalla difesa ospite. Il pressing del Livorno aumenta ulteriormente con il passare dei minuti e viene premiato al 67′, quando Torromino batte Lampignano con un perfetto destro dal limite dell’area. Gli amaranto, ancora con il numero 7 e poi con Vantaggiato, sfiorano anche la rete del raddoppio. Nel finale la Cuoiopelli si getta all’assalto alla ricerca del gol del pari, ma il Livorno chiude la contesa al 93′ con un rapido contropiede chiuso alla perfezione da Vantaggiato.

Ascoli – Pisa 2-0, il post-gara: le parole dei protagonisti

Serie B: Cremonese batte Pordenone, segno X in Perugia-Spal

Questo mercoledì 16 marzo, oltre al match del Pisa (di cui parliamo nella sezione apposita del sito), si sono giocate altre due partite di Serie B, ecco i risultati:

Cremonese-Pordenone 2-1 [61’ Cambiaghi (P), 68’, 80’ Zanimacchia (C)]

Perugia-SPAL 1-1 [61’ Kouan (P), 90’+4′ Latte Lath (S)]

Ascoli – Pisa 2-0, neroazzurri sfortunati ma opachi: Dionisi bestia nera

Ascoli – Pisa 2-0

Marcatori: 41’pt, 45’pt Dionisi (A)

Ascoli (4312): Leali; Baschirotto, Botteghin, Quaranta, Falasco; Saric (31’st Eramo), Buchel, Caligara; Ricci (31’st Maistro); Tsadjout, Dionisi (16’st Bidaoui). A disposizione: Guarna, Bolletta; Tavcar, D’Orazio, Salvi, Franzolini, Palazzino, De Paoli, Iliev. All. Sottil

Pisa (4312): Nicolas; Hermannsson (10’st Berra), Leverbe, Caracciolo, Birindelli; Nagy, De Vitis (10’st Marin), Mastinu (31’st Cohen); Benali (10’st Sibilli); Puscas (22’st Torregrossa), Lucca. A disposizione: Livieri, De Marino, Siega, Gucher, Di Quinzio, De Vits, Marsura, Masucci. All. D’Angelo.

Arbitro: Marini di Roma 1 (Costanzo-Passeri – IV° Petrella – VAR: Di Paolo – AVAR: Barone)

Ammoniti: Tsadjout (A), Birindelli (P), Cohen (P).

Pochi minuti e l’Ascoli troverebbe già il vantaggio ma l’azione è viziata da un fuorigioco attivo di Caligara.
Il Pisa dopo dieci minuti di appannamento ingrana andando vicino al goal con il palo clamoroso su calcio di punizione di Mastinu, a Leali battuto.
L’Ascoli si rivede al 28’pt con la conclusione dal limite di di Buchel che termina a lato.
La squadra di D’Angelo ha un’altra buona chance con una bell’azione di Lucca che serve Puscas, ma l’attaccante rumeno colpisce fuori.
Nel giro di pochi minuti il Pisa si fa male da solo: al 41’pt impostazione sbagliata tra Leverbe e Nagy e strada spianata per Dionisi che quasi dal limite con il sinistro batte un non perfetto Nicolas.
Passano quattro minuti e il Pisa si fa trovare scoperto in contropiede, ne approfitta Saric che il imbuca per Dionisi, freddo nel battere Nicolas in uscita.
Il Pisa sembra iniziare bene ma dopo qualche tentativo comincia ad abbassare i ritmi anche se sfiora il vantaggio con una zampata di Lucca in area di rigore deviata in angolo da Leali.
Dopo tre minuti di recupero finisce la sfida del “Del Duca”, i neroazzurri cadono nelle Marche e scendono al terzo posto in classifica.

 

Kanye West sospeso da Instagram per bullismo social

Kanye West continua a far parlare di sé e questa volta per la sospensione di 24 da Instagram per “Ripetuta violazione delle regole della piattaforma sui temi come odio, bullismo e molestie anche di tipo razziale…”, come riportato da Meta (la società madre di Instagram) di Mark Zuckerberg.

Da una prima analisi, il rapper 44enne ha pubblicato molti contenuti offensivi, nei giorni scorsi, contro Pate Davidson, nuovo compagno dell’ex moglie Kim Kardashian. Non solo, anche insulti razziali rivolti al conduttore Trevor Noah (che presenterà i prossimi Grammy Awards) che, nel suo show “Comedy Central”, aveva discusso la controversa separazione tra Kanye e Kim.

Da quanto ha riportato Meta ad alcune testate americane come BuzzFeed, se Kanye West continuerà a pubblicare contenuti di questo tipo, la società non esiterà a intraprendere ulteriori azioni nei suoi confronti, come la sospensione definitiva dell’account sul social network. E’ raro che Meta prenda decisioni importanti come questa, in passato lo aveva fatto con Donald Trump.

(foto: pagina Facebook di Kanye West)

Dopo il colpo fugge ma viene inseguito dal personale del supermercato: arrestato 35enne

Nella mattinata di ieri, mercoledì 16 marzo, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modena, hanno arrestato un 35enne per il reato di rapina aggravata presso un supermercato di via Nonantolana a Modena.

L’uomo dopo avere messo a segno il colpo, minacciato la cassiera ed essersi impossessato del denaro presente nel registratore di cassa, circa 995 euro, aveva cercato di darsi alla fuga. È stato però inseguito dal personale del supermercato che lo ha raggiunto e bloccato in via Albareto: sul posto sono poi arrivati i Carabinieri e il 35enne è stato arrestato.

Recuperato l’intero bottino che è stato consegnato al centro commerciale.
L’uomo è stato condotto alla Casa Circondariale Sant’Anna di Modena, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

OneRepublic: da domani il nuovo singolo “West Coast”

Da domani, venerdì 18 marzo, potrete ascoltare su Radio Bruno il nuovo singolo dei OneRepublic, “West Coast”. Il video della canzone è stato diretto da Tomás Whitmore, che ha già lavorato alla clip di “Run”.

“West Coast”, che è già disponibile in streaming dal 25 febbraio, è una dichiarazione d’amore alla Costa Ovest americana e alla California, luogo dove Ryan Tedder ha fondato la band nel 2002 con Zach Filkins, Drew Brown e Jarrod Bettis. Il brano è stato scritto nel 2015 e, inizialmente, doveva far parte dell’album “Human” (2021), ma poi è stato scelto come primo singolo del nuovo progetto musicale.

Il gruppo, del quale ora fanno parte anche Brent Kutzle, Eddie Fisher e Brian Willett, quest’anno festeggia i 20 anni di carriera e arriverà in Italia con due date live, in occasione del tour europeo: appuntamenti fissati per il 3 maggio 2022 alla Kioene Arena di Padova e il 4 maggio al Carroponte di Sesto San Giovanni.

(foto: pagina Facebook dei OneRepublic)

 

Il Pagante: Federica Napoli annuncia l’uscita dal gruppo

A poche settimane dal ritorno de Il Pagante sui palchi di Milano, Roma e Londra, Federica Napoli ha annunciato che lascerà il gruppo. Una decisione sofferta, ma necessaria, come ha spiegato lei stessa con un video sui social.

“Era un peso che tenevo dentro da troppo tempo ed ora è anche vostro.
Ho iniziato a soffrire di attacchi di panico nel 2019, dando la colpa allo stress, facendo poi esami su esami per trovare una colpa tangibile e invece i miei esami erano perfetti. Ho iniziato a capire che forse il problema era nella mia mente e mi sono affidata ad una psicoterapeuta. Il percorso con un terapista è un percorso tortuoso, dove spesso si cade e spesso ci si sente invincibili per poi ricadere. Si deve toccare il fondo per capire esattamente dov’è il problema. Sapete, io faccio sempre l’esempio di un terremoto, se la casa è instabile non ci costruisco sopra ma la abbatto per costruirla più solida. Ed è quello che ho fatto, ho buttato giù tutti i miei muri, per poi ricostruire la mia stabilità ed ho iniziato ad ammettere a me stessa che il mio lavoro mi creasse malessere. Non è stato semplice accettare la cosa, ve lo assicuro, è stato molto doloroso ma con pazienza ce l’ho fatta. Il 9, il 10 e il 13 aprile mi vedrete per l’ultima volta sul palco con i miei colleghi per festeggiare i 10 anni del Pagante e gli ultimi concerti tutti assieme. Vi aspetto per salutarci come si deve❤️ Fede”, ha scritto su Instagram commentando il video.

Federica aspetta tutti i fan per poterli salutare di persona durante i prossimi concerti, che si terranno il 9 aprile (sold out) e 10 aprile a Milano (Fabrique) e il 13 aprile a Roma (Spazio Novecento), mentre non sarà presente al concerto di Londra (Colours Hoxton) del 6 aprile.

Il tour sarà l’occasione per cantare le canzoni che hanno segnato il successo del terzetto formato da Roberta BranchiniFederica Napoli ed Eddy Veerus e i nuovi brani che fanno parte dell’ultimo disco “Devastante”, come la title track featuring M¥SS KETA e i precedenti singoli “Portofino”“Open Bar” e “Un Pacco Per Te”, il singolo inedito firmato da Il Pagante con la partecipazione straordinaria di Lorella Cuccarini. “Devastante” è arrivato a tre anni di distanza dal precedente album “Paninaro 2.0”.

(foto: pagina Facebook de Il Pagante)

 

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In sella alla sua bicicletta si scontra con un motocarro: muore 45enne

Uomo di 45 anni muore a seguito di un incidente stradale: l’uomo viaggiava in sella alla sua bicicletta quando si è scontrato con un motocarro. Come riporta la stampa locale, il tragico incidente è accaduto nel primo pomeriggio di ieri, mercoledì 16 marzo, poco dopo le 13.30, lungo la via Bellosguardo di Camaiore, in provincia di Lucca.

La vittima si chiamava Alessandro Guaspari ed abitava a Borgo a Mozzano: stava procedendo in sella alla sua bicicletta da corsa verso il mare quando, per cause ancora in corso di accertamento da parte degli Agenti della Polizia Municipale, è stato travolto da un motocarro che proveniva dalla direzione opposta.

Sul posto è arrivato il personale sanitario del 118 con l’automedica, l’ambulanza e l’elicottero Pegaso: l’uomo, che cadendo ha rimediato un grave trauma cranico, è stato trasportato in gravi condizioni a Cisanello, ma è deceduto poco l’arrivo in ospedale. Sotto choc l’autista del motocarro. (fotografia di repertorio)

Nel conflitto russo-ucraino non ci sono buoni e cattivi. L’intervista al giornalista Toni Capuozzo

Sull’invasione dell’Ucraina da parte della Russia Pierluigi Senatore ne ha parlato con TONI CAPUOZZO, storico inviato di guerra e profondo conoscitore delle crisi che in questi anni hanno avuto come protagonista l’Europa in una sorta di viaggio da Sarajevo a Kiev.

Nel conflitto russo-ucraino non ci sono buoni e cattivi poiché, come spiega il giornalista Toni Capuozzo, con puntuale lucidità, “nelle guerre nessuno, tranne i civili, è completamente innocente; lo vediamo davanti allo spettacolo insopportabile delle stragi. Pensiamo alla bomba sganciata dall’esercito ucraino su Donetsk, città simbolo del separatismo filorusso e alla strage per mano russa del teatro a Mariupol: in entrambi i casi un Paese accusa l’altro. L’unica cosa certa di questo conflitto, che è anche una guerra di propaganda, è che i civili muoiono a grappoli e per difendere tali innocenti è necessario fermare lo scontro il prima possibile”.

Qualcuno ha paragonato questa buia pagina di storia alla Resistenza italiana, una lettura che Capuozzo respinge con forza: “credo che tale riferimento sia completamente fuori luogo. Ricordiamo che in Ucraina vi sono reparti nazi-fascisti inglobati nell’esercito ufficiale, militari col ritratto di Hitler e svastiche al seguito e gruppuscoli fascisti anche tra i gruppi di volontari che appoggiano l’indipendenza delle repubblichette secessioniste. Questo conflitto nulla ha a che fare con le ideologie del Novecento bensì da un lato affonda le sue radici nella volontà dell’Ucraina di vivere all’occidentale e di entrare a far parte della Nato e dall’altro nei sogni di potenza di Putin di avere un’area di influenza che vada oltre il suo già sterminato paese e col suo timore di avere i missili della Nato sotto casa”.

Sull’invio di armi anche da parte dell’Italia all’Ucraina il giudizio del giornalista è durissimo: “il diritto di difendersi degli ucraini è legittimo e sacrosanto ma non credo che le nostre armi possano essere decisive per cambiare il corso del conflitto. Sarebbe stato meglio, pur esprimendo solidarietà, inviare aiuti inermi e non offensivi, dalle medicine al cibo, all’ospitalità dei profughi… ricavandoci così un ruolo di mediatori. Come puoi pensare di spingere le due parti a sedersi intorno a un tavolo se tu ti sei già fatto parte belligerante e fai tifo per una delle due? Sarebbe stato più proficuo non indossare la tuta mimetica ma la camicia bianca di chi insiste affinché si negozi e si fermino queste inutili e terribili stragi. Il ruolo tradizionale del nostro Paese non è quello di una potenza militare forte, l’Italia ha sempre avuto un ruolo nel cercare di far parlare tra loro gli avversari. Siamo stati contemporaneamente amici di israeliani e palestinesi, siamo stati fedeli alleati degli Stati Uniti ma mantenendo una posizione interlocutoria con l’Unione Sovietica… Ai muscoli è preferibile usare l’intelligenza e la forza della persuasione”.

I giudizi su Putin si sprecano, “è un pazzo”, è “un criminale”, è “un animale” ma, prosegue Capuozzo, anziché ricorrere a etichette, “sarebbe meglio capire come ragiona per poter poter intavolare una corretta trattativa. Inoltre se ad esprimere giudizi pesanti sono Biden o il nostro Ministro degli Esteri il rischio è quello di giocarsi la possibilità di tessere un dialogo. Dovrebbero misurare di più le parole”.

Il disegno di Putin è evidente, aggiunge il giornalista, “non vuole essere circondato dalla Nato. D’altronde una volta finita l’Unione sovietica, la Nato fin dove si vuole allargare? Credo che questo bisogno di avere sempre un nemico sia una specie di nostra malattia. Putin cerca di dire no a questo ordine mondiale nel quale gli Stati Uniti continuano, anche attraverso la Nato, a essere padroni di mezzo mondo. Dopo la cocente sconfitta in Afghanistan, Putin li ha visti deboli e ha capito che prima che l’Ucraina aderisse alla Nato, questo era il momento perfetto per una guerra lampo capace di abbatterne il governo, sostituirlo con qualcuno di sua fiducia, avere un altro stato cuscinetto, oltre alla Bielorussia, vicino ai suoi confini e allargando di fatto la sua sfera di influenza. Gli Stati Uniti dal canto loro mandano avanti gli ucraini, dicendo silenziosamente loro di combattere fino all’ultimo uomo, inviando soldi e armi ma senza istituite una No Fly Zone che di fatto scatenerebbe una guerra con la Russia. Hanno già adottato questa tecnica coi curdi, con le donne afghane… Ovviamente chi ne sta pagando il prezzo sono i civili”.

Trent’anni dopo l’assedio di Sarajevo, l’Europa non ha capito nulla: “ancora una volta assistiamo a stragi quotidiane a cui viene dato un nome, la strage del pane, quella del teatro… per distinguerle all’interno di un enorme sanguinoso puzzle, esattamente come quanto accaduto nella capitale della Bosnia”, sottolinea Toni Capuozzo.

Ma quando finirà tutto questo orrore? “Mi pare manchi un’autorità morale, politica o economica in grado di obbligare le due parti a parlare. Le Nazioni Unite sono assenti. L’unica figura che potrebbe spingere Russia e Ucraina a dialogare potrebbe essere la Cina, ma è riluttante a gettarsi nell’impresa della mediazione senza avere la certezza che andrà a finire bene. La situazione a cui assistiamo è simile a quella verificatasi in Libano, nei Balcani, in Libia… l’Ucraina è un paese spezzato, segato dalle stragi quotidiane, davanti all’impotenza del mondo. Dietro angolo vi sono vari rischi: che l’aggressore Putin decida di ricorrere ad armi più potenti per spianare le città e chiudere il conflitto il più in fretta in possibile e quello di complicazioni di carattere internazionale qualora si verificasse un incidente sui confini Nato il che farebbe avverare i nostri incubi peggiori”.

Pierluigi Senatore

(foto: pagina Facebook di Toni Capuozzo)

Ascolta l’intervista:

Un grande Livorno batte la Cuoiopelli e allunga in classifica

Gli amaranto partono subito forte e dopo neanche sessanta secondi mettono i brividi agli ospiti, con Lampignano costretto ad alzare sopra la traversa un insidioso destro dal limite di Luci. Il Livorno continua a mantenere in mano il pallino del gioco ed è ancora pericoloso al 23′, quando Vantaggiato spreca malamente sul perfetto traversone dalla destra di Bellazzini. Il Toro di Brindisi è impreciso anche al 38′, quando spara alto da buona posizione.

Nella ripresa il copione non cambia e sono sempre gli amaranto a fare la partita. Gli uomini di Angelini si provano subito con Bellazzini, la cui conclusione a botta sicura viene ribattuta dalla difesa ospite. Il pressing del Livorno aumenta ulteriormente con il passare dei minuti e viene premiato al 67′, quando Torromino batte Lampignano con un perfetto destro dal limite dell’area. Gli amaranto, ancora con il numero 7 e poi con Vantaggiato, sfiorano anche la rete del raddoppio. Nel finale la Cuoiopelli si getta all’assalto alla ricerca del gol del pari, ma il Livorno chiude la contesa al 93′ con un rapido contropiede chiuso alla perfezione da Vantaggiato.

Ascoli – Pisa 2-0, il post-gara: le parole dei protagonisti

Serie B: Cremonese batte Pordenone, segno X in Perugia-Spal

Questo mercoledì 16 marzo, oltre al match del Pisa (di cui parliamo nella sezione apposita del sito), si sono giocate altre due partite di Serie B, ecco i risultati:

Cremonese-Pordenone 2-1 [61’ Cambiaghi (P), 68’, 80’ Zanimacchia (C)]

Perugia-SPAL 1-1 [61’ Kouan (P), 90’+4′ Latte Lath (S)]

Ascoli – Pisa 2-0, neroazzurri sfortunati ma opachi: Dionisi bestia nera

Ascoli – Pisa 2-0

Marcatori: 41’pt, 45’pt Dionisi (A)

Ascoli (4312): Leali; Baschirotto, Botteghin, Quaranta, Falasco; Saric (31’st Eramo), Buchel, Caligara; Ricci (31’st Maistro); Tsadjout, Dionisi (16’st Bidaoui). A disposizione: Guarna, Bolletta; Tavcar, D’Orazio, Salvi, Franzolini, Palazzino, De Paoli, Iliev. All. Sottil

Pisa (4312): Nicolas; Hermannsson (10’st Berra), Leverbe, Caracciolo, Birindelli; Nagy, De Vitis (10’st Marin), Mastinu (31’st Cohen); Benali (10’st Sibilli); Puscas (22’st Torregrossa), Lucca. A disposizione: Livieri, De Marino, Siega, Gucher, Di Quinzio, De Vits, Marsura, Masucci. All. D’Angelo.

Arbitro: Marini di Roma 1 (Costanzo-Passeri – IV° Petrella – VAR: Di Paolo – AVAR: Barone)

Ammoniti: Tsadjout (A), Birindelli (P), Cohen (P).

Pochi minuti e l’Ascoli troverebbe già il vantaggio ma l’azione è viziata da un fuorigioco attivo di Caligara.
Il Pisa dopo dieci minuti di appannamento ingrana andando vicino al goal con il palo clamoroso su calcio di punizione di Mastinu, a Leali battuto.
L’Ascoli si rivede al 28’pt con la conclusione dal limite di di Buchel che termina a lato.
La squadra di D’Angelo ha un’altra buona chance con una bell’azione di Lucca che serve Puscas, ma l’attaccante rumeno colpisce fuori.
Nel giro di pochi minuti il Pisa si fa male da solo: al 41’pt impostazione sbagliata tra Leverbe e Nagy e strada spianata per Dionisi che quasi dal limite con il sinistro batte un non perfetto Nicolas.
Passano quattro minuti e il Pisa si fa trovare scoperto in contropiede, ne approfitta Saric che il imbuca per Dionisi, freddo nel battere Nicolas in uscita.
Il Pisa sembra iniziare bene ma dopo qualche tentativo comincia ad abbassare i ritmi anche se sfiora il vantaggio con una zampata di Lucca in area di rigore deviata in angolo da Leali.
Dopo tre minuti di recupero finisce la sfida del “Del Duca”, i neroazzurri cadono nelle Marche e scendono al terzo posto in classifica.

 

Incidente tra sei mezzi in galleria: feriti e traffico in tilt

Un grosso incidente stradale è accaduto nella mattina di oggi, martedì 13 maggio, intorno alle 10.15, nella galleria Aprosio, lungo l'autostrada A10 Genova-Ventimiglia, all'altezza...