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Provocazione choc di un economista svizzero: negare le terapie intensive ai negazionisti del Covid

Una proposta choc, che sta facendo molto discutere, arriva dalla Svizzera. Ad avanzarla, come riporta l’agenzia Adnkronos, è stato l’economista elvetico Willy Oggier e consiste nell’escludere dalle terapie intensive, qualora vi fosse carenza di posti, coloro che negano la gravità o addirittura l’esistenza del Covid-19, i cosiddetti negazionisti o no mask.

Oggier, nel corso di un’intervista rilasciata ai giornali svizzero-tedeschi del gruppo editoriale Tamedia, invita a prendere “sul serio” gli scettici.
Durante il colloquio con i giornalisti, l’economista, specializzato nel settore sanitario, ha innanzitutto chiesto l’introduzione immediata di una base legale che consenta di infliggere multe disciplinari a chi viola le regole anti contagio evitando lunghe procedure.
Poi la provocazione, proponendo di creare un registro con il nome di questi negazionisti affinché possano essere esclusi dalle cure in terapia intensiva nel caso si infettassero e ci fosse carenza di letti.

Tra l’altro proprio dalla Svizzera arriva oggi la notizia che gli 876 posti di terapia intensiva certificati e riconosciuti dalla Società svizzera di medicina intensiva sono “praticamente tutti occupati” a causa dell’emergenza coronavirus. Grazie agli sforzi di équipe mediche in tutto il Paese, hanno potuto essere creati nuovi posti di terapia intensiva, ma la situazione è tesa.

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