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SERIE A – Giornata n°25 | Finisce in parità il derby dell’Arno: è 1-1, a Beltran risponde Niang su rigore

EMPOLI (3-4-2-1) – 25 Caprile; 34 Ismajli, 4 Walukiewicz, 33 Luperto; 11 Gyasi (dal 1′ st 10 Niang), 5 Grassi (dal 30′ 18 Marin), 29 Maleh (dal 34′ st 21 Fazzini), 13 Cacace (dal 41′ st 3 Pezzella); 27 Zurkowski, 28 Cambiaghi; 17 Cerri (dal 1′ st 20 Cancellieri). A disp. 1 Perisan, 40 Vertua; 2 Goglichidze, 19 Bereszynski, 30 Bastoni, 8 Kovalenko, 7 Shpendi, 23 Destro. All. Davide Nicola

FIORENTINA (4-2-3-1) – 1 Terracciano; 22 Faraoni (dal 18′ st 33 Kayode), 28 Martinez Quarta, 4 Milenkovic, 3 Biraghi (dal 30′ st 65 Parisi); 32 Duncan (dal 18′ st 6 Arthur), 38 Mandragora; 10 Nico Gonzalez, 9 Beltran, 7 Sottil (dal 27′ st 11 Ikonè); 20 Belotti (dal 27′ st 5 Bonaventura). A disp. 30 Martinelli, 40 Vannucchi; 8 Maxime Lopez, 16 Ranieri, 18 Nzola, 19 Infantino, 37 Comuzzo, 72 Barak. All. Vincenzo Italiano

Arbitro: Sig. Luca Pairetto di Nichelino (Bresmes-Mokhtar | IV Uff.le Di Marco – VAR La Penna-Abisso)

Marcatori: al 29′ 9 Beltran (F); al 12′ rig. 10 Niang (E).

Note: Angoli Empoli 0 Fiorentina 3. Ammoniti: al 2′ 11 Gyasi (E), al 49′ 33 Luperto (E); al 25′ st 3 Biraghi (F), al 28′ st 27 Zurkowski (E), al 37′ st 9 Beltran (F). Espulsi: nessuno. Recupero: 5′ pt – 4′ st. Spettatori: 13mila.

 

Il Derby dell’Arno tra Empoli e Fiorentina, giocato su un manto erboso bellissimo che si è rifatto il look nelle due aree di rigore e sotto un cielo terso azzurro assaggio di primavera, è terminato 1-1. Un pareggio giusto, visto l’equilibrio in campo e le pari opportunità create. Diciamolo subito: non è stato uno spettacolo calcistico di alto livello, con le due squadre piuttosto bloccate, forse più intente a non perdere piuttosto che a ricercare la vittoria.

L’equilibrio e la noia, come canta Angelina Mango fresca vincitrice del Festival di Sanremo, l’hanno fatta da padrona per venticinque minuti. Un episodio, negativo per l’Empoli, spezza un po’ la monotonia. Grassi si fa male, l’Empoli resta momentaneamente in dieci, la Fiorentina cerca di approfittarne subito: palla all’ex Hellas Verona Faraoni che dal vertice sinistro prova un diagonale messo a terra da Caprile. Grassi rientra in campo ma al 28′ è costretto a chiedere definitivamente il cambio. Cambio che l’Empoli tarda un po’ ad espletare così resta nuovamente in dieci per un minuto; ed è un minuto fatale perché è proprio dentro a quel giro di lancette che la Fiorentina spacca la partita e rompe l’equilibrio totale. Beltran, quasi dalla stessa zolla dove precedentemente ci aveva provato Faraoni, fa passare il pallone sotto le gambe di Cacace, Caprile la vede tardi e il pallone si infila nell’angolino più lontano.

Entra Marin al posto di Grassi, così che gli azzurri riequilibrano gli uomini in campo, lo fa nel momento di massima spinta dei viola che oltrepassata di poco la mezzora sfiora addirittura lo 0-2 con un tentativo di testa del solito Martinez Quarta.

Gli azzurri al 35′ entrano in partita con una velocissima ripartenza dalla propria area di rigore: cinque tocchi, quasi tutti di prima, per un contropiede ma manuale del calcio. Maleh di esterno lancia sotto la Maratona Cambiaghi che, con due sgassate, si “beve” Faraoni e mette al centro per un compagno che non c’è. Cerri attacca il primo palo, Zurkowski arriva in ritardo e sfuma così la palla-gol più ghiotta per l’Empoli della prima frazione.

Il primo tempo in pratica finisce qui, perché negli ultimi dieci minuti sale in cattedra il direttore di gara che sorvola un po’ troppo su alcune “giocate” dei viola non sanzionando Biraghi con un giallo per esempio, oppure andando ad ammonire il capitano Luperto che era andato a chiedere lumi in maniera neanche troppo aggressiva su una precedente lettura arbitrale. Il tutto sotto la Maratona che si infuria come quasi mai. Così i “millemila” fischi del pubblico diretti a Pairetto da Nichelino dopo il duplice fischio che manda le due squadre negli spogliatoi per l’intervallo sono un fuoriprogramma scontato e immaginabile.

SECONDO TEMPO – Tornando alla partita la remuntada dell’Empoli probabilmente inizia già dentro gli spogliatoi. Nicola, infatti, ordina subito due cambi. Fuori Gyasi, ammonito e che sarà squalificato per la delicata trasferta-scontro diretto con il Sassuolo, con al suo posto Niang, e fuori anche Cerri sostituito da Cancellieri. Nessuna novità invece tra gli ospiti.

L’inizio di ripresa è tutta di marca empolese e gli sforzi compiuti dagli azzurri, che sprecano con Cancellieri il possibile pari già dopo cinque minuti su invitante pallone al bacio di Cambiaghi, vengono premiati la dodicesimo con la trasformazione dagli undici metri di un glaciale Niang, che spiazza Terracciano per l’1-1 che sarà poi decisivo.

Val la pena rimarcare come nasce il gol del pareggio empolese. Ripartenza potente sugli sviluppi di un corner dei viola, tre tocchi e palla a Cancellieri che apre un duello tutto fisico con Faraoni: il numero ventidue ospite trattiene per la maglia il venti azzurro, poi molla la presa ma commette l’ingenuità di appoggiare la mano sulla schiena dell’avversario ormai a tu per tu con Terracciano e pronto al tiro. Dopo un siparietto, simpatico e sdrammatizzante tra Cancellieri e Niang sul tema “batto io o batti tu” (lo conferma Nicola in sala stampa nel dopo gara, ndr), la trasformazione del dieci azzurro dagli undici metri.

Mentre la Fiorentina cambia alcune “carte in tavola” con gli ingressi di Arthur e Kayode per Duncan e Faraoni e poi Bonaventura e Ikonè al posto di Belotti e Sottil, l’Empoli si costruisce un’altra palla gol con un bolide dai venticinque metri di Marin destinato sotto la traversa e che impegna severamente Terracciano in una non semplice respinta.

Poi gli ultimi cambi che ridanno un po’ di energia ad una partita che con il passare dei minuti si affievolisce. C’è Parisi al posto di Biraghi (30′) nella Fiorentina, Fazzini al posto di un esausto Maleh (34′) e Pezzella al posto di Cacace (41′).

Mentre l’Empoli cerca la giocata vincente per innescare la velocità di Niang e Cancellieri, senza però scoprirsi troppo, dall’altra parte si vede la Fiorentina soprattutto con una lettura non felicissima di Caprile in uscita sugli sviluppi di una rimessa con le mani; il portiere azzurro non riesce a bloccare la presa smanacciando sui piedi di Bonaventura che calcia male e debole verso la porta sguarnita trovando la respinta di un difensore azzurro appostato sulla porta.

Titoli di coda con sullo sfondo due stati d’animo diametralmente opposti. I tifosi azzurri che abbracciano ideologicamente i propri beniamini, quelli viola invece se la rifanno con decine di seggiolini divelti nel proprio settore (mah!) per poi far sentire tutto il proprio disappunto nei confronti dei calciatori.

Tornando alle cose di casa Empoli è certamente un punto importante, ottenuto contro una formazione che occupa stabilmente una posizione della parte sinistra della classifica, e che permette agli azzurri di portarsi a quota 22 punti, mantenendo invariate le distanze con le inseguitrici, guadagnando un punticino nei confronti di Lecce e Frosinone guardando davanti, e Salernitana e Sassuolo osservando ciò che accade dietro.

E sabato prossimo arriverà proprio una delicata trasferta in casa del Sassuolo…

Fonte: gabrieleguastella.it

L’esultanza di Mbaye Niang per il gol su rigore che vale l’1-1 (Credit Ph EFC 1920)

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