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SERIE B – 12a Giornata | Questa volta l’Empoli ci mette il cuore: battuto il Catanzaro in dieci contro undici per un’ora!

EMPOLI (3-4-2-1) – 21 Fulignati; 2 Curto, 34 Guarino, 5 Obaretin (dal 1′ st 20 Lovato); 7 Elia (dal 41′ st 79 Carboni), 14 Yepes, 6 Degli Innocenti (dal 41′ st 32 Haas), 27 Moruzzi; 11 Shpendi (dal 27′ st 9 Pellegri), 70 Saporiti (dal 27′ st 10 Ilie); 77 Popov. A disp. 1 Perisan, 12 Gasparini; 28 Indragoli; 15 Ceesay; 19 Nasti, 90 Konate, 99 Bianchi. All. Alessio Dionisi

CATANZARO (3-4-2-1) – 22 Pigliacelli; 84 Cassandro (dal 10′ 18 Bettella), 4 Matias Antonini, 23 Brighenti (dal 32′ st 30 Alesi); 27 Favasuli, 32 Rispoli, 20m Pontisso (dal 15′ st 7 Pandolfi), 17 Di Chiara (dal 15′ st 19 Nuamah); 98 Buglio (dal 32′ st 14 Liberali), 80 Cisse; 9 Iemmello. A disp. 1 Marietta; 5 Bashi, 8 Pittarello, 10 Petriccione, 28 Oudin, 45 Buso, 77 D’Alessandro. All. Alberto Aquilani

Arbitro: Sig. Simone Galipò di Firenze (Di Giacinto-Laghezza | IV Uff.le Perenzoni – VAR Volpi/Rutella)

Marcatori: al 14′ st rig. 11 Shpendi (E).

Note: Angoli Empoli 2 Catanzaro 4. Ammoniti: al 27′ 5 Obaretin (E), al 31′ 77 Popov (E), al 44′ 77 Popov (E); al 10′ st 18 Bettella (C), al 21′ st 23 Brighenti (C), al 21′ st 22 Pigliacelli (C), al 25′ st 14 Yepes (E), al 27′ st 21 Fulignati (E), al 45′ st 30 Alesi (C). Espulsi: al 44′ 77 Popov (per doppia ammonizione); espulso nel secondo tempo un dirigente dell’Empoli. Recupero: 4′ pt – 5′ st. Spettatori: 7mila.

 

Quando ci metti il cuore, l’orgoglio, lo spirito giusto e provi ad essere coraggioso spesso vieni premiato, anche quando le avversità si divertono a giocarti contro. L’Empoli contro il Catanzaro è esattamente questo: inizia la partita con la voglia di chi vuole cancellare un recente passato grigio e nebuloso, cerca le cose semplici, non vuole strafare, ma appare una squadra arcigna e compatta, convinta e determinata, insomma diametralmente l’opposto di quanto visto a Chiavari appena una settimana fa. Il doppio giallo rimediato da Popov nel giro di tredici minuti, tra il 31′ ed il 44′, che costano l’espulsione per il baby attaccante ucraino, complicano ulteriormente i piani e appaiono esattamente come le avversità che rammentavamo pocanzi.

Ma in questo secondo sabato novembrino per l’US Catanzaro probabilmente il destino era già segnato; già perché nel giro del breve spazio di neanche sei ore l’Empoli FC si prende i sei punti in palio: sì avete letto bene sei, i tre della prima squadra e gli altri tre messi in palio nel campionato di Primavera 2, gara giocata con fischio d’inizio alle ore 12:30. A pochi chilometri di distanza dal Carlo Castellani il successo per 2-0 degli azzurrini porta la firma di Egan e Busiello, con entrambi i gol giunti nella prima frazione di gara, e con il successo che vale il primato in classifica ed il sorpasso al Pisa, seppure il primo posto condiviso con il Pescara.

La prima squadra, invece, rientra negli spogliatoi per l’intervallo un po’ affranta per aver disputato un primo tempo quasi perfetto ma conscia che, sul risultato ancora inchiodato sullo 0-0, l’attende ora una ripresa di sofferenza in inferiorità numerica. Permettetemi di aprire una parentesi sul doppio giallo di Popov: sacrosanto il primo giallo, seppur molto furbo il portiere calabrese, il secondo giallo appare punizione fin troppo eccessiva per il ragazzo che certamente da un “pestone” al difensore del Catanzaro, ma lo fa rivolgendo le spalle all’avversario, con il piede per nulla in posizione pericolosa, e per giunta con l’intenzione di arrivare prima sul pallone. Insomma il secondo giallo sembra piuttosto eccessivo. Tra l’altro il fischietto fiorentino Simone Galipò, di Fiesole per la precisione, in alcuni momenti della partita sembra andare in confusione e fuori controllo: fiscale e cattivo con Popov, morbido con gli ospiti (Shpendi è bravo a non cadere nelle provocazioni “fallose” degli avversari, ndr); il fischietto fiorentino va totalmente fuori controllo sulla partita per almeno una ventina di minuti nel secondo tempo, soprattutto nell’ultimo quarto d’ora di match.

Chiusa la parentesi sull’arbitro torniamo a ragionare di Empoli, per aprire un capitolo dedicato all’intervallo. E’ qui che, probabilmente, viene costruita parte della vittoria; Dionisi inserisce Lovato al posto di Obaretin, su cui grava un giallo e che offre una prestazione che alterna cose egregie ad altre un po’ meno, e poi lavora sulla testa dei ragazzi. Lo rivelerà nel dopogara: “ho chiesto loro di attaccarsi alla partita, di prendere esempio a quello che era successo allo Spezia nell’anticipo di venerdì sera, con le unghie e con i denti, con coraggio aggrapparci alla partita e portare a casa un risultato positivo”.

L’Empoli è andato oltre. E’ rientrato in campo con tanto coraggio, ha trovato il primo rigore a favore della stagione con un mani clamoroso di Iemmello su punizione di Saporiti, anzi con un colpo di gomito dell’attaccante di Catanzaro, lo ha trasformato con Shpendi, al quinto centro stagionale, e poi si è chiuso come un riccio a protezione di questo tanto esiguo quanto fondamentale vantaggio. Dionisi ha mostrato anche coraggio: in un momento in cui in molti avrebbero pensato a soluzioni difensive, a venti minuti dalla fine ha tolto Saporiti per Ilie e Shpendi per Pellegri, come fosse un chiaro segnale di fiducia al gruppo. Sia Ilie che Pellegri sono andati al tiro, entrambi su azione di movimento, ottimi segnali di risposta dalla squadra. Fulignati ha blindato la porta, la difesa ha concesso le briciole agli ospiti che hanno costruito qualcosa ma senza grande veemenza.

Al triplice fischio finale la corsa di Fulignati per andare ad esultare ed “abbracciare” simbolicamente la maratona fotografa perfettamente lo stato d’animo liberatorio di tutto il gruppo. L’Empoli torna a vincere dopo un mese, dopo due pareggi e due sconfitte, assaggia la prima vittoria della seconda era Dionisi, chiude un match con zero gol subiti dopo 216 giorni (non accadeva dallo 0-0 casalingo con il Cagliari dello scorso 6 aprile, ndr), e soprattutto torna a vincere senza subire reti dopo oltre un anno, un anno e quattro giorni per la precisione: l’ultima volta proprio qui al Carlo Castellani, era il 4 novembre 2024, gli azzurri si imposero sul Como per 1-0 con gol di Pietro Pellegri.

Fonte: gabrieleguastella.it

L’esultanza di Stiven Shpendi per il rigore realizzato che ha deciso la sfida degli azzurri contro il Catanzaro (Credit Ph EFC 1920)

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