REGGIANA (3-4-2-1) – 1 Motta; 17 Libutti, 2 Papetti, 14 Quaranta; 23 Rover, 16 Reinhart (dal 42′ st 19 Basili), 26 Bertagnoli (dal 1′ st 44 Mendicino), 10 Tavsan (dal 35′ st 9 Novakovich); 7 Marras (dal 39′ st 3 Bozzolan), 90 Portanova (dal 39′ st 6 Vallarelli); 11 Gondo. A disp. 12 Seculin; 4 Rozzio, 5 Stulac, 13 Meroni, 43 Bonetti, 91 Contè, 98 Cavaliere. All. Davide Dionigi
EMPOLI (3-4-2-1) – 21 Fulignati; 20 Lovato, 34 Guarino, 5 Obaretin; 79 Carboni (dal 38′ st 27 Moruzzi), 14 Yepes (dal 38′ st 8 Belardinelli), 25 Ignacchiti, 7 Elia (dal 13′ st 24 Ebuehi); 10 Ilie (dal 1′ st 2 Curto), 15 Ceesay; 77 Popov (dal 25′ st 90 Konate). A disp. 12 Gasparini; 11 Shpendi, 28 Indragoli, 38 Baralla, 41 Asmussen, 53 Busiello, 96 Orlandi. All. Guido Pagliuca.
Arbitro: Sig. Juan Luca Sacchi di Macerata (Scatragli-Colaianni | IV Uff.le Manzo – VAR Maggioni/Fourneau)
Marcatori: 12′ 77 Popov (E), 44′ rig. 11 Gondo (R); al 12′ st 16 Reinhart (R), al 33′ st 90 Portanova (R).
Note: Angoli Reggiana 8 Empoli 2. Ammoniti: al 28′ st 25 Ignacchiti (E). Espulsi: al 42′ 34 Guarino (E), al 46′ 5 Obaretin (E). Recupero: 2′ pt – 3′ st. Spettatori: 5mila.
Quella di Reggio Emilia, in questo ultimo venerdì di agosto, si è trasformata nel giro di pochissimi movimenti di lancette in una serata nerissima per l’Empoli. L’amarezza si distribuisce per una serie incredibile di pensieri, che spaziano tra il presente ed il recente passato, attraversando tutto il pianeta azzurro degli ultimi dodici mesi.
Il presente parla di una partita in totale controllo, passata a condurre dopo appena dodici minuti, con l’ennesima prodezza del giovane Popov, e vissuta con trentasette minuti di dominio dettato da un controllo territoriale del campo quasi al limite della perfezione, che improvvisamente prende una piega imprevista: lascia l’Empoli in nove, riagguantata con un rigore e avviata alla sconfitta con una sfortunata deviazione su un tiro dalla distanza. Un Empoli sbeffeggiato con un rigore concesso e poi tolto dal Var, lo stesso che aveva condannato Guarino al rosso diretto, prima del secondo rosso quasi immediato di Oberatin, e che chiude con un pesante 1-3 sul groppone che macchia un avvio di stagione fin qui promettente.
Il recente passato ci fa riavvolgere il nastro ad un anno fa, quando dopo uno scialbo 0-0 casalingo con il Monza, riuscivamo ad espugnare l’Olimpico e la casa della Roma per la prima volta in Serie A, ricordandoci che quest’anno in B dopo due giornate abbiamo un punto in meno rispetto ad un anno fa in massima serie.
I pensieri poi si intrecciano e si offuscano con i ricordi di un anno di disgrazie, passato a contare gli infortunati in infermeria, le vittorie e i punti sfumati per errori banali, quei tanti incidenti di percorso, che hanno catapultato una squadra serena e sorridente, e lontana dalle acque melmose della classifica, direttamente nel precipizio chiamato retrocessione.
Sono “millemila” adesso i pensieri, nel dopogara di Reggio Emilia, talmente tanti che verrebbe voglia di ragionare solo di calciomercato. Di calciomercato sì, perché in fondo questa squadra va rinforzata davvero ed in ogni reparto: la speranza è che da qui al gong di lunedì 1 settembre succeda qualcosa di importante. Nulla contro i tanti giovani, validi e qualitativi di questa rosa, ma in Serie B servono anche altre qualità oltre alla gioventù: in un certo senso l’errore di Guarino, che ci è costato il primo rosso e il rigore del pareggio avversario, è un indizio non da poco.
Ragionare di calciomercato e poi ragionare anche su quei trentasette minuti in cui si sono viste cose importanti, egregie, esattamente come avevamo visto per un’oretta in occasione di Empoli-Padova ormai archiviata da una settimana. Trentasette minuti in cui gli azzurri sono andati in vantaggio, lo hanno legittimato con un predominio territoriale e tattico di un certo spessore, mostrando anche un equilibrio ed un ordine non da squadra in costruzione e completamente nuova. Quello che è successo tra il 38′ ed il 46′ in cui gli azzurri sono rimasti in nove uomini può essere considerato un incidente di percorso, che però dovrà servire per accelerare il processo di crescita perché la Serie B è un torneo ostico e complicato, maledettamente complicato.
Del resto della partita c’è poco da commentare e da dire: è stata un “non-partita”, in cui la Reggiana in superiorità numerica di due uomini ha fatto quello che doveva fare, attaccare per approfittare della clamorosa ghiotta occasione, vincere ed incamerare tre punti alla vigilia decisamente impensabili, pesanti per la corsa alla salvezza. L’Empoli ha passato una mezzora in apnea, ha subito l’1-2, ha rischiato ma è rimasto attaccato alla partita, e stava quasi per riacciuffarla con quel rigore conquistato e poi tolto dal Var. Il 3-1 finale di Portanova ha chiuso definitivamente con qualche minuto di anticipo la contesa, dando al risultato finale un contesto di disfatta, e mettendo il timbro in alpacca di una serata nera, nerissima per l’Empoli.
Fonte: gabrieleguastella.it
