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Sanremo 2022, Fimi propone le quote rosa a Sanremo, ma Amadeus non ci sta: “Sono offensive”

Durante la quarta giornata della Milano Music Week, Amadeus è intervenuto all’incontro in streaming intitolato “Il Sanremo che verrà”. Il direttore artistico ha raccontato di aver ascoltato oltre 300 canzoni per scegliere i Big e che c’è molta voglia di partecipare tra gli artisti.

Amadeus ha confermato che si quest’anno ci sono molti giovani candidati tra i big, “sull’esempio di Madame dell’anno scorso” e ha voluto rispondere alla proposta di Fimi di avere un cast con almeno un 50% di donne: “Non sono d’accordo: le canzoni si scelgono in base alle bellezza della canzone stessa, non del sesso dell’artista. Dipendo molto dalle canzoni presentate, ma trovo offensivo dare delle quote alle donne. Sull’arte non va fatto, bisogna lasciarsi guidare dalle emozioni. Ci sono donne fantastiche con canzoni bellissime in tutte le edizioni”.

Il direttore artistico di Sanremo ha poi aggiunto che se questa proposta parte dalla discografia, i cambiamenti andrebbero fatti partendo già dall’alto, ricordando che la maggior parte dei presidenti delle etichette sono uomini, ad eccezione di Caterina Caselli di Sugar, come i presidenti delle associazioni di categoria.

Vaccini anti-Covid: l’Ema dà l’ok per Pfizer ai bambini tra 5 e 11 anni

Dall’Agenzia Europea per i medicinali (Ema) è arrivato l’ok del vaccino di Pfizer per i bambini tra i 5 e gli 11 anni. Secondo l’ente, anche per i bambini, i benefici sono maggiori dei rischi.

La dose verrà ridotta di un terzo rispetto a quella che viene somministrata agli adulti, poi servirà un richiamo dopo tre settimane (anche per i bambini occorreranno due somministrazioni). Ora è necessario attendere l’approvazione da parte della Commissione Europea, previsto per domani, e quello dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) che si riunirà dal primo al 3 dicembre prossimi.

Negli Stati Uniti intanto la campagna vaccinale dei bambini tra 5 e 11 anni ha preso il via lo scorso 2 novembre e finora sono stati vaccinati 3 milioni di bambini. Israele e Canada sono invece partiti all’inizio di questa settimana.

I Paesi dell’Unione Europea, che hanno fatto un acquisto congiunto, dovrebbero ricevere le prime fiale per l’età pediatrica a partire dal prossimo 20 dicembre. (fotografia generica di Spencer Davis, su Unsplash)

“Believe in Christmas – Encore”: biglietti per il concerto di Andrea Bocelli a Parma

Andrea Bocelli invita tutti i fan a vivere le magiche atmosfere del Natale con “Believe In Christmas – Encore”, il concerto che ha registrato al Teatro Regio di Parma e che verrà trasmesso, in streaming globale, dal 10 al 12 dicembre.

Sono in vendita i biglietti per rivedere Bocelli e la piccola Virginia, sua figlia, cantare sul palco in uno degli eventi di maggior successo di tutti i tempi, tanto che anche per quest’anno, la piattaforma Driift ha deciso di renderlo nuovamente disponibile per i fan di tutto il mondo, un piccolo regalo di Natale.

Lo spettacolo “Believe In Christmas – Encore” vede la produzione artistica di Franco Dragone e la regia di Giorgio Testi per Pulse Films. Una vera e propria opera di musica e teatro, dove la voce forte e piena del tenore è accompagnata dal suono di una grande Orchestra, coro, ballerini e special guest come Zucchero Fornaciari, Cecilia Bartoli e Clara Barbier Serrano.

Bocelli è ancora entusiasta a ripensare a quella serata a Parma: “È stato un momento di puro incanto, per me e la mia famiglia: un paese delle meraviglie natalizio sbocciato e custodito all’interno di uno dei teatri d’opera più belli del mondo”. Ha continuato, parlando della figlia: “E’ stato un tenero esordio per mia figlia Virginia e uno spettacolo in cui abbiamo simbolicamente preso la mano del mondo per voltare finalmente pagina, forti della magia dello spirito del Natale, grazie a musiche che si levavano alla preghiera, dispensando sorrisi e energia positiva”.

Per partecipare allo streaming, gli spettatori dovranno acquistare il biglietto e collegarsi alla piattaforma Driift dal 10 al 12 dicembre, dove il concerto verrà trasmesso a partire dalle ore 21:00. I biglietti sono disponibili a questo link https://dreamstage.live/show/andrea-bocelli. Il ricavato andrà in parte devoluto alla Fondazione Andrea Bocelli nata per aiutare le vittime di malattie, povertà ed emarginazione sociale.

(foto: pagina Instagram di Andrea Bocelli)

Richiami acustici non consentiti e uccellini abbattuti illecitamente: cacciatori denunciati dai Carabinieri

Nell’ambito de quotidiani servizi di vigilanza venatoria e antibracconaggio, i Carabinieri Forestali della Stazione di Monterenzio, in provincia di Bologna, hanno denunciato a piede libero due persone, colte in flagranza di reato, mentre esercitavano la caccia con l’ausilio di richiami acustici non consentiti.

Come si legge in un comunicato stampa dei Carabinieri, i Militari, dopo aver udito un canto ripetitivo e innaturale provenire dall’area denominata “Selva del Rusignolo”, a Monterenzio, si sono avvicinati e hanno sorpreso due cacciatori intenti ad attirare l’avifauna, mediante l’utilizzo di un richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico con amplificazione del suono, di quelli vietati dalla legge.

I Carabinieri hanno sequestrato 3 fucili calibro 20 e calibro 28, 172 cartucce di vario calibro, il richiamo acustico e 21 esemplari di avifauna illecitamente abbattuta (1 merlo, 8 cesene e 12 esemplari di tordo sassello). Per l’esercizio venatorio con l’ausilio di richiami acustici vietati, la normativa prevede una multa fino a 1.550 euro e il sequestro dei mezzi illeciti utilizzati.

Sono inoltre in fase di contestazione anche sanzioni amministrative per le violazioni alla normativa regionale e la segnalazione agli Uffici di Pubblica Sicurezza per la sospensione della licenza di caccia.

Cade e sbatte la testa: muore piccolo imprenditore di 59 anni

Tragedia nella tarda serata di ieri, mercoledì 24 novembre, a San Giovanni in Persiceto, nel Bolognese. Un piccolo imprenditore agricolo della zona, Pierluigi Ruggeri, 59 anni, ha perso la vita dopo essere caduto ed avere sbattuto la testa. L’uomo stava pulendo alcuni contenitori di plastica alti alcuni metri che teneva in cantina, quando probabilmente a causa delle esalazioni tossiche, è svenuto.

Nella sua azienda, il 59enne produceva infatti anche vino ed era abituato a svolgere quel tipo di attività. Come scrive Il Resto del Carlino, i familiari, non vedendolo rientrare per cena, non si sono insospettiti, dal momento che era solito lavorare fino a tardi. Ma col passare delle ore hanno iniziato a temere che gli fosse accaduto qualcosa: i familiari sono così scesi in cantina dove hanno trovato il corpo di Pierluigi Ruggeri ed hanno immediatamente chiamato i soccorsi.

Per il 59enne non c’era però più nulla da fare e il personale sanitario non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri e il personale della medicina del lavoro. (fotografia di repertorio)

È morto il nonno di Elisa, sopravvissuto alla strage di Sassuolo

Era sopravvissuto alla strage di via Manin a Sassuolo (Modena) lo scorso 17 novembre quando Nabil Dahir uccise a coltellate sua figlia Simonetta, sua nipote Elisa e suoi due pronipotini.

L’uomo, Renzo Fontana, 97 anni, venne risparmiato dal massacro dall’ex compagno della nipote Elisa Mulas, ed in seguito era stato trasferito in una casa di riposo di Sassuolo dove, nella mattinata di martedì scorso, 23 novembre, è deceduto. Lo riporta Il Resto del Carlino.
L’anziano, affetto da diverse patologie, era allettato e non ha assistito al massacro, durante il quale, probabilmente, non si è accorto di nulla.

Intanto mentre si stanno definendo il giorno, il luogo e la modalità dei funerali delle vittime, il Comune di Sassuolo ha fatto sapere che il fondo di solidarietà dedicato alla figlia 11enne di Elisa, scampata alla strage dal momento che si trovava a scuola, ha superato i 50mila euro.

Bologna: obbligo di mascherina anche all’aperto in centro storico

Dal 26 novembre 2021 al 9 gennaio 2022 nell’area del centro storico delimitata dai viali di circonvallazione” sarà obbligatorio “indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche in tutti i luoghi all’aperto”.

È quanto previsto, come si legge in un comunicato stampa, dall’ordinanza firmata oggi, 25 novembre, dal Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, alla luce della costante crescita della diffusione del virus e anche in considerazione del fatto che, “come ogni anno, a partire dai prossimi giorni e fino alla conclusione delle festività, il centro storico di Bologna vedrà un afflusso notevole di persone, in arrivo anche da fuori città, attirate dalla vivacità cittadina in questo periodo e per ragioni legate ai consueti acquisti natalizi.
Le caratteristiche dei luoghi e le circostanze di fatto non consentiranno di garantire in modo continuativo il distanziamento da persone non conviventi e quindi si rende necessario, al fine di tutelare la salute delle persone, utilizzare le mascherine per ostacolare la propagazione virus”.

Sono esentati dall’obbligo della mascherina i bambini di età inferiore ai sei anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter far uso del dispositivo e coloro che stanno svolgendo attività sportiva.

La violazione della disposizione comporta la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 ad euro 1000.

Molesta una ragazza sul treno: 20enne denunciato per violenza sessuale

Si trovava a bordo del treno regionale Parma-Suzzara, quando si è imbattuta in un molestatore che, dopo averle toccato la gamba destra, ha tentato di baciarla sul collo e sulla bocca sino ad arrivare a palparle il sedere.

I fatti sono accaduti nella serata dello scorso 11 novembre, quando la vittima, una 19enne di Brescello, nel Reggiano, è salita sul convoglio insieme a un’amica per rincasare dopo un pomeriggio trascorso a Parma.
Il ragazzo, un 20enne tunisino a lei sconosciuto, le ha toccato per due volte la gamba destra, così lei si è spostata, cambiando posto. Ma il 20enne l’ha raggiunta tentando di baciarla sul collo e sulla bocca. La giovane lo ha respinto con decisione, ma lui le ha nuovamente toccato le gambe e il sedere. Poi quando il treno si è fermato a Lentigione, il 20enne è sceso, riuscendo a dileguarsi.

La 19enne si è recata dai Carabinieri per formalizzare la denuncia: grazie anche alle testimonianze di alcune persone presenti sul treno, i Militari hanno acquisito incontrovertibili elementi di responsabilità, si legge in un comunicato stampa, tra cui l’univoco riconoscimento, in apposita seduta di individuazione fotografica, da parte della vittima. Il 20enne, in Italia senza fissa dimora, è stato denunciato per violenza sessuale. (fotografia di repertorio)

Covid: in vigore dal 6 dicembre il Super Green pass

Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legge che introduce misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da Covid-19. Il testo, come si legge nel comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, prevede una serie di misure di contenimento della “quarta ondata” della pandemia Sars-Cov2 in quattro ambiti: obbligo vaccinale e terza dose, estensione dell’obbligo vaccinale a nuove categorie, istituzione del Green Pass rafforzato, rafforzamento dei controlli e campagne promozionali sulla vaccinazione.

Il decreto prevede di estendere l’obbligo vaccinale per i sanitari alla terza dose a decorrere dal 15 dicembre prossimo, con esclusione della possibilità di essere adibiti a mansioni diverse.
L’obbligo vaccinale viene esteso a ulteriori categorie a decorrere dal 15 dicembre: personale amministrativo della sanità, docenti e personale amministrativo della scuola, militari e forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria), personale del soccorso pubblico.
La validità del Green pass viene ridotta dagli attuali 12 a 9 mesi.

L’obbligo della certificazione verde viene esteso a ulteriori settori: alberghi, spogliatoi per l’attività sportiva, servizi di trasporto ferroviario regionale e interregionale, servizi di trasporto pubblico locale.
Dal 6 dicembre viene introdotto il Green pass rafforzato che vale solo per coloro che si sono vaccinati o sono guariti dal Covid-19. Il nuovo certificato serve per accedere ad attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla. Gli ambiti sono gli spettacoli, gli spettatori di eventi sportivi, la ristorazione al chiuso, feste e discoteche e le cerimonie pubbliche.
In caso di passaggio in zona arancione, le restrizioni e le limitazioni non scattano, ma alle attività possono accedere i soli detentori del Green pass rafforzato.

Dal 6 dicembre 2021 e fino al 15 gennaio 2022 è previsto che il Green Pass rafforzato per lo svolgimento delle attività, che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla, debba essere utilizzato anche in zona bianca.
Il decreto prevede inoltre un rafforzamento dei controlli.
Ai fini del Green pass rimangono invariate le tipologie e le durate dei tamponi. (fotografia di repertorio di Mario Draghi, dalla pagina Facebook di Palazzo Chigi – Presidenza del Consiglio dei Ministri)

SPECIALE “VIOLENZA CONTRO LE DONNE”, la parola al Centro LDV, Liberiamoci Dalla Violenza che accoglie gli uomini

Sia la foto di copertina che le altre utilizzate in questa serie di approfondimenti, sono state realizzate dai Volontari di Croce Rossa del Comitato di Guastalla (R.E.)

 

Un fenomeno che trova la sua origine in una disparità, ancora oggi, di genere. Si tratta di una problematica che è profondamente culturale e sociale” Alessio Testi Referente LVD (Liberiamoci dalla Violenza) di Parma

 Diamo subito la definizione di “violenza contro le donne”:  riporto testualmente “è la violenza  perpetrata contro le donne  basata sul genere  ed è ritenuta una violazione dei diritti umani.

I dati registrati da inizio anno sono emergenziali, 109 donne uccise, una ogni tre giorni. Di queste, 93 in ambito familiare o affettivo, 63 per mano del partner o dell’ex. Quasi 89 donne ogni giorno sono vittime di un reato di genere, nel 62% dei casi l’autore è la persona con cui hanno o avevano una relazione.

Ecco, un altro termine usato spesso attualmente per specificare una violenza dell’uomo contro la donna è violenza di genere” che riguarda sì le donne, ma ad ampio spettro, infatti coinvolge minorenni che spesso diventano drammatici spettatori.

Ad istituire il 25 Novembre come Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne sono state le Nazioni Unite nel 1999.

Tanto tempo è trascorso da allora eppure è recentissima la pubblicazione di una ricerca demoscopica realizzata da AstraRicerche (e presentata sabato 20 novembre al Senato) che fa emergere aspetti preoccupanti. Tra i tanti dati, infatti, emerge che circa 3 persone su 10 non considera violenza dare uno schiaffo alla partner se lei ha flirtato con un altro e ancora un italiano su tre non considera violenza forzare la partner a un rapporto sessuale se lei non ne ha voglia. Per gli autori della ricerca “è una questione culturale che non è solo appannaggio dei soli uomini”.

Ma di uomini parleremo in questa serie di appuntamenti. Modena, ad esempio, è capofila del progetto LDV “Liberiamoci Dalla Violenza”. Un servizio rivolto agli uomini e che ha come obbiettivo principale aiutare gli autori delle violenze a cambiare. Ma stessi centri sono presenti in molte città d’Italia.

A Parma, il Centro “Liberiamoci Dalla Violenza”, un servizio dell’Ausl, è stato aperto nel gennaio del 2014. Per conoscere il servizio ho interpellato il referente del centro di Parma, Alessio Testi

E’ un elemento interessante che questi sportelli abbiano come referenti degli uomini. E’ possibile questo permetta una conoscenza maggiore della personalità maschile, del pensiero maschile, delle sue dinamiche?

L’essenziale nel momento in cui si tratta un tema così complesso e così attuale come quello della violenza sulle donne, è la formazione. I professionisti dei centri LDV sono costantemente supervisionati e formati in primis dai capofila degli LDV, quindi dai professionisti di Modena. Ma essendo il modello mutuato da quello dei Centri ALTERNATIVES TO VIOLENCE norvegesi, noi abbiamo anche una formazione costante direttamente seguita da loro.”

Come lavora il vostro servizio da quando un uomo decide di riconoscere in sé segnali di una particolare aggressività dando segno di una importante consapevolezza?

“Questo infatti è essenziale. Essendo un servizio che prevede l’accesso su base volontaria dell’uomo, presuppone un’assunzione di responsabilità e consapevolezza. “Consapevolezza” è il termine cardine. Il percorso si articola in questo modo: Nel momento in cui l’uomo ha questa consapevolezza richiede la presa in carico. Questo prevede che il servizio calendarizzi 4 colloqui preliminari di valutazione, utili proprio a valutare se sussistano dei criteri che in qualche modo possano escludere l’uomo, in particolare problematiche legate all’utilizzo di dipendenze da sostanze stupefacenti, problematiche psichiatriche in acuzie (nella fase acuta della malattia), a difficoltà di comprensione e conoscenza della lingua italiana, al non essere motivati all’assunzione di responsabilità e al non consentire al servizio di entrare in contatto con la partner. Utilizzo il termine ‘partner’ perché LDV si occupa solo ed esclusivamente di percorsi di accompagnamento al cambiamento per uomini che abbiano agito o temano di agire con violenza nei confronti della donna, all’interno di una cornice di relazione sentimentale”

E’ possibile prevedere un’azione violenta prima di arrivare a completare il ciclo dei quattro appuntamenti preliminari? Anche discutendo del ‘Codice Rosso’ spesso si discute su tempi che sembrano comunque troppo dilatati in cui mettere in campo azioni deterrenti

Il servizio, nonostante l’ambito del Codice Rosso abbia in qualche modo reso possibile una sospensione condizionale della pena, “alla partecipazione a specifici percorsi di recupero presso enti o associazioni che si occupano di prevenzione, assistenza psicologica e recupero di soggetti condannanti per i medesimi reati” questo percorso resta su base volontaria. Non è un percorso alternativo alla pena e non vuole esserlo, questo perché rischia di strumentalizzare il servizio stesso. Credo che qui si tratti di intendere una distinzione sostanziale tra un percorso sanitario di emergenza e un percorso che invece vuole essere di altra natura. Il servizio LDV non medicalizza né psichiatrizza in ingresso, l’uomo. Nel momento in cui, poi, si dovessero evidenziare elementi che lascino presupporre problematiche su citate, naturalmente l’uomo viene accompagnato ad altri servizi. Ma non è onere del servizio LDV in prima istanza fare una valutazione del tipo di cui lei parla. La valutazione è utile a capire se sussistono i presupposti affinché si possa iniziare un percorso di accompagnamento al cambiamento”

Che tipo di esperienza è per lei questo impegno per LDV?

E’ sicuramente un’esperienza arricchente perché dà un rimando di quella che è l’eterogeneità del fenomeno. Gli uomini che si rivolgono a noi sono di ogni tipo di estrazione socio-culturale e di qualunque età tra i 19 e i 70 anni. Quello della violenza contro le donne è un fenomeno riconosciuto dalla Convenzione di Istambul in poi, come un fenomeno che trova la sua origine in una disparità, ancora oggi, di genere. Quindi si tratta di una problematica che è profondamente culturale e sociale”

Ricordo che la Convenzione di Istanbul (firmata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa l’11 maggio 2011 a Istambul)  è “il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che crea un quadro giuridico completo per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza ed è incentrata sulla prevenzione della violenza domestica, proteggere le vittime e perseguire i trasgressori”

Dott. Testi, c’è un filo conduttore tra le varie storie degli uomini che si rivolgono a voi?

Le fasi del percorso sono 4; nelle prime due quello che si cerca di fare con l’uomo è proprio quello di ricondurre la responsabilità dell’azione, della violenza, all’uomo stesso, cosa che spesso l’uomo fatica a fare, esternalizzando al contrario la colpa, la responsabilità ed eventualmente minimizzando la stessa. Nella seconda fase, quello che si cerca di fare è proprio quello di far comprendere all’uomo che la violenza non è nella stragrande maggioranza dei casi (se non nella totalità) uno scoppio,  ma è il tentativo che l’uomo mette in atto, più o meno consapevolmente, di esercitare un controllo sulla relazione, sulla partner. Questo è un po’ il filo conduttore”

Sa darci qualche dato?

In linea di massima quest’anno le prese in carica sono quasi doppie rispetto a quelle dell’anno scorso, quando erano 35. Quest’anno gli uomini che hanno richiesto una valutazione, sono quasi il doppio”

E’ un dato interessante, su cui riflettere

E’ vero perché se da un lato è positivo nel senso che presuppone un’attenzione maggiore al fenomeno, dall’altro riporta la necessità di continuare a interessarci, a lavorare e ad operare su questo tema perché, come i dati dimostrano, la violenza contro le donne è un reato che non vede contrazioni, al contrario…”

Patrizia Santini

Sanremo 2022, Fimi propone le quote rosa a Sanremo, ma Amadeus non ci sta: “Sono offensive”

Durante la quarta giornata della Milano Music Week, Amadeus è intervenuto all’incontro in streaming intitolato “Il Sanremo che verrà”. Il direttore artistico ha raccontato di aver ascoltato oltre 300 canzoni per scegliere i Big e che c’è molta voglia di partecipare tra gli artisti.

Amadeus ha confermato che si quest’anno ci sono molti giovani candidati tra i big, “sull’esempio di Madame dell’anno scorso” e ha voluto rispondere alla proposta di Fimi di avere un cast con almeno un 50% di donne: “Non sono d’accordo: le canzoni si scelgono in base alle bellezza della canzone stessa, non del sesso dell’artista. Dipendo molto dalle canzoni presentate, ma trovo offensivo dare delle quote alle donne. Sull’arte non va fatto, bisogna lasciarsi guidare dalle emozioni. Ci sono donne fantastiche con canzoni bellissime in tutte le edizioni”.

Il direttore artistico di Sanremo ha poi aggiunto che se questa proposta parte dalla discografia, i cambiamenti andrebbero fatti partendo già dall’alto, ricordando che la maggior parte dei presidenti delle etichette sono uomini, ad eccezione di Caterina Caselli di Sugar, come i presidenti delle associazioni di categoria.

Vaccini anti-Covid: l’Ema dà l’ok per Pfizer ai bambini tra 5 e 11 anni

Dall’Agenzia Europea per i medicinali (Ema) è arrivato l’ok del vaccino di Pfizer per i bambini tra i 5 e gli 11 anni. Secondo l’ente, anche per i bambini, i benefici sono maggiori dei rischi.

La dose verrà ridotta di un terzo rispetto a quella che viene somministrata agli adulti, poi servirà un richiamo dopo tre settimane (anche per i bambini occorreranno due somministrazioni). Ora è necessario attendere l’approvazione da parte della Commissione Europea, previsto per domani, e quello dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) che si riunirà dal primo al 3 dicembre prossimi.

Negli Stati Uniti intanto la campagna vaccinale dei bambini tra 5 e 11 anni ha preso il via lo scorso 2 novembre e finora sono stati vaccinati 3 milioni di bambini. Israele e Canada sono invece partiti all’inizio di questa settimana.

I Paesi dell’Unione Europea, che hanno fatto un acquisto congiunto, dovrebbero ricevere le prime fiale per l’età pediatrica a partire dal prossimo 20 dicembre. (fotografia generica di Spencer Davis, su Unsplash)

“Believe in Christmas – Encore”: biglietti per il concerto di Andrea Bocelli a Parma

Andrea Bocelli invita tutti i fan a vivere le magiche atmosfere del Natale con “Believe In Christmas – Encore”, il concerto che ha registrato al Teatro Regio di Parma e che verrà trasmesso, in streaming globale, dal 10 al 12 dicembre.

Sono in vendita i biglietti per rivedere Bocelli e la piccola Virginia, sua figlia, cantare sul palco in uno degli eventi di maggior successo di tutti i tempi, tanto che anche per quest’anno, la piattaforma Driift ha deciso di renderlo nuovamente disponibile per i fan di tutto il mondo, un piccolo regalo di Natale.

Lo spettacolo “Believe In Christmas – Encore” vede la produzione artistica di Franco Dragone e la regia di Giorgio Testi per Pulse Films. Una vera e propria opera di musica e teatro, dove la voce forte e piena del tenore è accompagnata dal suono di una grande Orchestra, coro, ballerini e special guest come Zucchero Fornaciari, Cecilia Bartoli e Clara Barbier Serrano.

Bocelli è ancora entusiasta a ripensare a quella serata a Parma: “È stato un momento di puro incanto, per me e la mia famiglia: un paese delle meraviglie natalizio sbocciato e custodito all’interno di uno dei teatri d’opera più belli del mondo”. Ha continuato, parlando della figlia: “E’ stato un tenero esordio per mia figlia Virginia e uno spettacolo in cui abbiamo simbolicamente preso la mano del mondo per voltare finalmente pagina, forti della magia dello spirito del Natale, grazie a musiche che si levavano alla preghiera, dispensando sorrisi e energia positiva”.

Per partecipare allo streaming, gli spettatori dovranno acquistare il biglietto e collegarsi alla piattaforma Driift dal 10 al 12 dicembre, dove il concerto verrà trasmesso a partire dalle ore 21:00. I biglietti sono disponibili a questo link https://dreamstage.live/show/andrea-bocelli. Il ricavato andrà in parte devoluto alla Fondazione Andrea Bocelli nata per aiutare le vittime di malattie, povertà ed emarginazione sociale.

(foto: pagina Instagram di Andrea Bocelli)

Richiami acustici non consentiti e uccellini abbattuti illecitamente: cacciatori denunciati dai Carabinieri

Nell’ambito de quotidiani servizi di vigilanza venatoria e antibracconaggio, i Carabinieri Forestali della Stazione di Monterenzio, in provincia di Bologna, hanno denunciato a piede libero due persone, colte in flagranza di reato, mentre esercitavano la caccia con l’ausilio di richiami acustici non consentiti.

Come si legge in un comunicato stampa dei Carabinieri, i Militari, dopo aver udito un canto ripetitivo e innaturale provenire dall’area denominata “Selva del Rusignolo”, a Monterenzio, si sono avvicinati e hanno sorpreso due cacciatori intenti ad attirare l’avifauna, mediante l’utilizzo di un richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico con amplificazione del suono, di quelli vietati dalla legge.

I Carabinieri hanno sequestrato 3 fucili calibro 20 e calibro 28, 172 cartucce di vario calibro, il richiamo acustico e 21 esemplari di avifauna illecitamente abbattuta (1 merlo, 8 cesene e 12 esemplari di tordo sassello). Per l’esercizio venatorio con l’ausilio di richiami acustici vietati, la normativa prevede una multa fino a 1.550 euro e il sequestro dei mezzi illeciti utilizzati.

Sono inoltre in fase di contestazione anche sanzioni amministrative per le violazioni alla normativa regionale e la segnalazione agli Uffici di Pubblica Sicurezza per la sospensione della licenza di caccia.

Cade e sbatte la testa: muore piccolo imprenditore di 59 anni

Tragedia nella tarda serata di ieri, mercoledì 24 novembre, a San Giovanni in Persiceto, nel Bolognese. Un piccolo imprenditore agricolo della zona, Pierluigi Ruggeri, 59 anni, ha perso la vita dopo essere caduto ed avere sbattuto la testa. L’uomo stava pulendo alcuni contenitori di plastica alti alcuni metri che teneva in cantina, quando probabilmente a causa delle esalazioni tossiche, è svenuto.

Nella sua azienda, il 59enne produceva infatti anche vino ed era abituato a svolgere quel tipo di attività. Come scrive Il Resto del Carlino, i familiari, non vedendolo rientrare per cena, non si sono insospettiti, dal momento che era solito lavorare fino a tardi. Ma col passare delle ore hanno iniziato a temere che gli fosse accaduto qualcosa: i familiari sono così scesi in cantina dove hanno trovato il corpo di Pierluigi Ruggeri ed hanno immediatamente chiamato i soccorsi.

Per il 59enne non c’era però più nulla da fare e il personale sanitario non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri e il personale della medicina del lavoro. (fotografia di repertorio)

È morto il nonno di Elisa, sopravvissuto alla strage di Sassuolo

Era sopravvissuto alla strage di via Manin a Sassuolo (Modena) lo scorso 17 novembre quando Nabil Dahir uccise a coltellate sua figlia Simonetta, sua nipote Elisa e suoi due pronipotini.

L’uomo, Renzo Fontana, 97 anni, venne risparmiato dal massacro dall’ex compagno della nipote Elisa Mulas, ed in seguito era stato trasferito in una casa di riposo di Sassuolo dove, nella mattinata di martedì scorso, 23 novembre, è deceduto. Lo riporta Il Resto del Carlino.
L’anziano, affetto da diverse patologie, era allettato e non ha assistito al massacro, durante il quale, probabilmente, non si è accorto di nulla.

Intanto mentre si stanno definendo il giorno, il luogo e la modalità dei funerali delle vittime, il Comune di Sassuolo ha fatto sapere che il fondo di solidarietà dedicato alla figlia 11enne di Elisa, scampata alla strage dal momento che si trovava a scuola, ha superato i 50mila euro.

Bologna: obbligo di mascherina anche all’aperto in centro storico

Dal 26 novembre 2021 al 9 gennaio 2022 nell’area del centro storico delimitata dai viali di circonvallazione” sarà obbligatorio “indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche in tutti i luoghi all’aperto”.

È quanto previsto, come si legge in un comunicato stampa, dall’ordinanza firmata oggi, 25 novembre, dal Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, alla luce della costante crescita della diffusione del virus e anche in considerazione del fatto che, “come ogni anno, a partire dai prossimi giorni e fino alla conclusione delle festività, il centro storico di Bologna vedrà un afflusso notevole di persone, in arrivo anche da fuori città, attirate dalla vivacità cittadina in questo periodo e per ragioni legate ai consueti acquisti natalizi.
Le caratteristiche dei luoghi e le circostanze di fatto non consentiranno di garantire in modo continuativo il distanziamento da persone non conviventi e quindi si rende necessario, al fine di tutelare la salute delle persone, utilizzare le mascherine per ostacolare la propagazione virus”.

Sono esentati dall’obbligo della mascherina i bambini di età inferiore ai sei anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter far uso del dispositivo e coloro che stanno svolgendo attività sportiva.

La violazione della disposizione comporta la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 ad euro 1000.

Molesta una ragazza sul treno: 20enne denunciato per violenza sessuale

Si trovava a bordo del treno regionale Parma-Suzzara, quando si è imbattuta in un molestatore che, dopo averle toccato la gamba destra, ha tentato di baciarla sul collo e sulla bocca sino ad arrivare a palparle il sedere.

I fatti sono accaduti nella serata dello scorso 11 novembre, quando la vittima, una 19enne di Brescello, nel Reggiano, è salita sul convoglio insieme a un’amica per rincasare dopo un pomeriggio trascorso a Parma.
Il ragazzo, un 20enne tunisino a lei sconosciuto, le ha toccato per due volte la gamba destra, così lei si è spostata, cambiando posto. Ma il 20enne l’ha raggiunta tentando di baciarla sul collo e sulla bocca. La giovane lo ha respinto con decisione, ma lui le ha nuovamente toccato le gambe e il sedere. Poi quando il treno si è fermato a Lentigione, il 20enne è sceso, riuscendo a dileguarsi.

La 19enne si è recata dai Carabinieri per formalizzare la denuncia: grazie anche alle testimonianze di alcune persone presenti sul treno, i Militari hanno acquisito incontrovertibili elementi di responsabilità, si legge in un comunicato stampa, tra cui l’univoco riconoscimento, in apposita seduta di individuazione fotografica, da parte della vittima. Il 20enne, in Italia senza fissa dimora, è stato denunciato per violenza sessuale. (fotografia di repertorio)

Covid: in vigore dal 6 dicembre il Super Green pass

Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legge che introduce misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da Covid-19. Il testo, come si legge nel comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, prevede una serie di misure di contenimento della “quarta ondata” della pandemia Sars-Cov2 in quattro ambiti: obbligo vaccinale e terza dose, estensione dell’obbligo vaccinale a nuove categorie, istituzione del Green Pass rafforzato, rafforzamento dei controlli e campagne promozionali sulla vaccinazione.

Il decreto prevede di estendere l’obbligo vaccinale per i sanitari alla terza dose a decorrere dal 15 dicembre prossimo, con esclusione della possibilità di essere adibiti a mansioni diverse.
L’obbligo vaccinale viene esteso a ulteriori categorie a decorrere dal 15 dicembre: personale amministrativo della sanità, docenti e personale amministrativo della scuola, militari e forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria), personale del soccorso pubblico.
La validità del Green pass viene ridotta dagli attuali 12 a 9 mesi.

L’obbligo della certificazione verde viene esteso a ulteriori settori: alberghi, spogliatoi per l’attività sportiva, servizi di trasporto ferroviario regionale e interregionale, servizi di trasporto pubblico locale.
Dal 6 dicembre viene introdotto il Green pass rafforzato che vale solo per coloro che si sono vaccinati o sono guariti dal Covid-19. Il nuovo certificato serve per accedere ad attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla. Gli ambiti sono gli spettacoli, gli spettatori di eventi sportivi, la ristorazione al chiuso, feste e discoteche e le cerimonie pubbliche.
In caso di passaggio in zona arancione, le restrizioni e le limitazioni non scattano, ma alle attività possono accedere i soli detentori del Green pass rafforzato.

Dal 6 dicembre 2021 e fino al 15 gennaio 2022 è previsto che il Green Pass rafforzato per lo svolgimento delle attività, che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla, debba essere utilizzato anche in zona bianca.
Il decreto prevede inoltre un rafforzamento dei controlli.
Ai fini del Green pass rimangono invariate le tipologie e le durate dei tamponi. (fotografia di repertorio di Mario Draghi, dalla pagina Facebook di Palazzo Chigi – Presidenza del Consiglio dei Ministri)

SPECIALE “VIOLENZA CONTRO LE DONNE”, la parola al Centro LDV, Liberiamoci Dalla Violenza che accoglie gli uomini

Sia la foto di copertina che le altre utilizzate in questa serie di approfondimenti, sono state realizzate dai Volontari di Croce Rossa del Comitato di Guastalla (R.E.)

 

Un fenomeno che trova la sua origine in una disparità, ancora oggi, di genere. Si tratta di una problematica che è profondamente culturale e sociale” Alessio Testi Referente LVD (Liberiamoci dalla Violenza) di Parma

 Diamo subito la definizione di “violenza contro le donne”:  riporto testualmente “è la violenza  perpetrata contro le donne  basata sul genere  ed è ritenuta una violazione dei diritti umani.

I dati registrati da inizio anno sono emergenziali, 109 donne uccise, una ogni tre giorni. Di queste, 93 in ambito familiare o affettivo, 63 per mano del partner o dell’ex. Quasi 89 donne ogni giorno sono vittime di un reato di genere, nel 62% dei casi l’autore è la persona con cui hanno o avevano una relazione.

Ecco, un altro termine usato spesso attualmente per specificare una violenza dell’uomo contro la donna è violenza di genere” che riguarda sì le donne, ma ad ampio spettro, infatti coinvolge minorenni che spesso diventano drammatici spettatori.

Ad istituire il 25 Novembre come Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne sono state le Nazioni Unite nel 1999.

Tanto tempo è trascorso da allora eppure è recentissima la pubblicazione di una ricerca demoscopica realizzata da AstraRicerche (e presentata sabato 20 novembre al Senato) che fa emergere aspetti preoccupanti. Tra i tanti dati, infatti, emerge che circa 3 persone su 10 non considera violenza dare uno schiaffo alla partner se lei ha flirtato con un altro e ancora un italiano su tre non considera violenza forzare la partner a un rapporto sessuale se lei non ne ha voglia. Per gli autori della ricerca “è una questione culturale che non è solo appannaggio dei soli uomini”.

Ma di uomini parleremo in questa serie di appuntamenti. Modena, ad esempio, è capofila del progetto LDV “Liberiamoci Dalla Violenza”. Un servizio rivolto agli uomini e che ha come obbiettivo principale aiutare gli autori delle violenze a cambiare. Ma stessi centri sono presenti in molte città d’Italia.

A Parma, il Centro “Liberiamoci Dalla Violenza”, un servizio dell’Ausl, è stato aperto nel gennaio del 2014. Per conoscere il servizio ho interpellato il referente del centro di Parma, Alessio Testi

E’ un elemento interessante che questi sportelli abbiano come referenti degli uomini. E’ possibile questo permetta una conoscenza maggiore della personalità maschile, del pensiero maschile, delle sue dinamiche?

L’essenziale nel momento in cui si tratta un tema così complesso e così attuale come quello della violenza sulle donne, è la formazione. I professionisti dei centri LDV sono costantemente supervisionati e formati in primis dai capofila degli LDV, quindi dai professionisti di Modena. Ma essendo il modello mutuato da quello dei Centri ALTERNATIVES TO VIOLENCE norvegesi, noi abbiamo anche una formazione costante direttamente seguita da loro.”

Come lavora il vostro servizio da quando un uomo decide di riconoscere in sé segnali di una particolare aggressività dando segno di una importante consapevolezza?

“Questo infatti è essenziale. Essendo un servizio che prevede l’accesso su base volontaria dell’uomo, presuppone un’assunzione di responsabilità e consapevolezza. “Consapevolezza” è il termine cardine. Il percorso si articola in questo modo: Nel momento in cui l’uomo ha questa consapevolezza richiede la presa in carico. Questo prevede che il servizio calendarizzi 4 colloqui preliminari di valutazione, utili proprio a valutare se sussistano dei criteri che in qualche modo possano escludere l’uomo, in particolare problematiche legate all’utilizzo di dipendenze da sostanze stupefacenti, problematiche psichiatriche in acuzie (nella fase acuta della malattia), a difficoltà di comprensione e conoscenza della lingua italiana, al non essere motivati all’assunzione di responsabilità e al non consentire al servizio di entrare in contatto con la partner. Utilizzo il termine ‘partner’ perché LDV si occupa solo ed esclusivamente di percorsi di accompagnamento al cambiamento per uomini che abbiano agito o temano di agire con violenza nei confronti della donna, all’interno di una cornice di relazione sentimentale”

E’ possibile prevedere un’azione violenta prima di arrivare a completare il ciclo dei quattro appuntamenti preliminari? Anche discutendo del ‘Codice Rosso’ spesso si discute su tempi che sembrano comunque troppo dilatati in cui mettere in campo azioni deterrenti

Il servizio, nonostante l’ambito del Codice Rosso abbia in qualche modo reso possibile una sospensione condizionale della pena, “alla partecipazione a specifici percorsi di recupero presso enti o associazioni che si occupano di prevenzione, assistenza psicologica e recupero di soggetti condannanti per i medesimi reati” questo percorso resta su base volontaria. Non è un percorso alternativo alla pena e non vuole esserlo, questo perché rischia di strumentalizzare il servizio stesso. Credo che qui si tratti di intendere una distinzione sostanziale tra un percorso sanitario di emergenza e un percorso che invece vuole essere di altra natura. Il servizio LDV non medicalizza né psichiatrizza in ingresso, l’uomo. Nel momento in cui, poi, si dovessero evidenziare elementi che lascino presupporre problematiche su citate, naturalmente l’uomo viene accompagnato ad altri servizi. Ma non è onere del servizio LDV in prima istanza fare una valutazione del tipo di cui lei parla. La valutazione è utile a capire se sussistono i presupposti affinché si possa iniziare un percorso di accompagnamento al cambiamento”

Che tipo di esperienza è per lei questo impegno per LDV?

E’ sicuramente un’esperienza arricchente perché dà un rimando di quella che è l’eterogeneità del fenomeno. Gli uomini che si rivolgono a noi sono di ogni tipo di estrazione socio-culturale e di qualunque età tra i 19 e i 70 anni. Quello della violenza contro le donne è un fenomeno riconosciuto dalla Convenzione di Istambul in poi, come un fenomeno che trova la sua origine in una disparità, ancora oggi, di genere. Quindi si tratta di una problematica che è profondamente culturale e sociale”

Ricordo che la Convenzione di Istanbul (firmata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa l’11 maggio 2011 a Istambul)  è “il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che crea un quadro giuridico completo per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza ed è incentrata sulla prevenzione della violenza domestica, proteggere le vittime e perseguire i trasgressori”

Dott. Testi, c’è un filo conduttore tra le varie storie degli uomini che si rivolgono a voi?

Le fasi del percorso sono 4; nelle prime due quello che si cerca di fare con l’uomo è proprio quello di ricondurre la responsabilità dell’azione, della violenza, all’uomo stesso, cosa che spesso l’uomo fatica a fare, esternalizzando al contrario la colpa, la responsabilità ed eventualmente minimizzando la stessa. Nella seconda fase, quello che si cerca di fare è proprio quello di far comprendere all’uomo che la violenza non è nella stragrande maggioranza dei casi (se non nella totalità) uno scoppio,  ma è il tentativo che l’uomo mette in atto, più o meno consapevolmente, di esercitare un controllo sulla relazione, sulla partner. Questo è un po’ il filo conduttore”

Sa darci qualche dato?

In linea di massima quest’anno le prese in carica sono quasi doppie rispetto a quelle dell’anno scorso, quando erano 35. Quest’anno gli uomini che hanno richiesto una valutazione, sono quasi il doppio”

E’ un dato interessante, su cui riflettere

E’ vero perché se da un lato è positivo nel senso che presuppone un’attenzione maggiore al fenomeno, dall’altro riporta la necessità di continuare a interessarci, a lavorare e ad operare su questo tema perché, come i dati dimostrano, la violenza contro le donne è un reato che non vede contrazioni, al contrario…”

Patrizia Santini

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