Proroga al 31 dicembre 2021 dello stato d’emergenza, nuovi parametri per stabilire i “colori” delle regioni e soprattutto le modalità di utilizzo del Green Pass.
Questi i nodi affrontati nel Consiglio dei Ministri di ieri, giovedì 22 luglio, come il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il Ministro della Salute, Roberto Speranza, hanno successivamente illustrato in una conferenza stampa.
Come si legge in un comunicato stampa pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri per quanto riguarda le zone a colori “l’incidenza dei contagi resta in vigore ma non sarà più il criterio guida per la scelta delle colorazioni (banca, gialla, arancione, rossa) delle Regioni. Dal primo agosto i due parametri principali saranno:
1. il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19,
2. il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19”.
Quelli per entrare nella zona di rischio gialla sono fissati rispettivamente a 10% e 15% per le intensive e le aree mediche; 20% e 30% per entrare in zona arancione e 30% e 40% per le zone rosse (percentuale che resta invariata rispetto ai precedenti parametri).
Poi c’è la discussa questione del Green Pass: la documentazione comprovante l’avvenuto inoculamento almeno della prima dose di vaccino anti-Covid, l’avvenuta guarigione (validità sei mesi) o l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido negativo (validità 48 ore) diventerà obbligatoria, a partire da venerdì 6 agosto, per poter accedere o svolgere le seguenti attività:
• “servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso;
• spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi;
• musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
• piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
• sagre e fiere, convegni e congressi;
• centri termali, parchi tematici e di divertimento;
• centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione;
• attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
• concorsi pubblici”.
Sempre nel comunicato stampa della Presidenza del Consilio dei Ministri, a proposito delle sanzioni, si legge che “i titolari o i gestori dei servizi e delle attività autorizzati previa esibizione del Green pass sono tenuti a verificare che l’accesso a questi servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni.
In caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni”. (fotografia dalla pagina Facebook di Palazzo Chigi-Presidenza del Consiglio dei Ministri)