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Zucchero: è uscito il video di “Non illudermi così”

E’ uscito il nuovo singolo di Zucchero, “Non illudermi così”, rivisitazione di “Don’t Make Promises”, successo degli anni ’60 di Tim Hardin incluso nella versione deluxe di “D.O.C.”. Per l’occasione l’artista ha riscritto il testo in italiano durante il lockdown e ha pensato di inserirlo nell’album uscito lo scorso dicembre.

All’interno di “D.O.C. – Deluxe Version” sono presenti tutti i brani di “D.O.C.” più sei inediti, tra cui “September”, realizzato con Sting, “Non illudermi così”, “Wichita Lineman” cover del brano di Jimmy Webb, e gli inediti “Succede”, “Facile” e “Don’t cry Angelina”.

Oltre al singolo è stato pubblicato anche il video di “Non illudermi così”, dove Zucchero imbraccia una chitarra e canta accompagnato da un trio di fiati. Atmosfere vintage che riportano alla luce un periodo d’oro che ha ispirato Tim Hardin per la sua canzone. Un omaggio al cantautore statunitense da parte di Zucchero.

 

Ligabue annuncia i vinili di “7+7”

Sono in arrivo i vinili del nuovo progetto musicale di Luciano Ligabue, “7+7”, lo ha annunciato lo stesso artista sui suoi canali social. A partire dal 12 febbraio, verranno pubblicati undici vinili colorati da 180 grammi suddivisi in cinque doppi vinili e un vinile singolo, ognuno dei quali contenente sette brani, per un totale di sei uscite a cadenza mensile.

Ogni uscita presenterà un artwork grafico e nella prima uscita verrà distribuito anche un box, che potrà essere utilizzato per contenere tutta la collezione, come comunicato sul sito ufficiale dell’artista.

“7” è l’ultimo album di Ligabue e ha riscosso un grande successo tra il pubblico, raggiungendo la prima posizione nella classifica FIMI degli album più venduti in Italia, oltre a un Disco di Platino per aver superato le 50.000 copie vendute.

La prima uscita, composta da LP 1 e 2, conterrà:
1 lato a
Questa è la mia vita
Il giorno di dolore che uno ha
L’odore del sesso
A modo tuo

1 lato b
A che ora è la fine del mondo?
Viva!
Lambrusco e pop corn

2 lato a
Luci d’America
Cosa vuoi che sia
Cerca nel cuore
Si viene e si va

2 lato b
Urlando contro il cielo
Una vita da mediano
Tutti vogliono viaggiare in prima

Focolaio di Covid-19 all’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino

Focolaio di Covid-19 all’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino dove, nei giorni scorsi, sono stati registrati diversi casi di positività tra pazienti e operatori sanitari. Come riporta l’Ansa, sono 24 i pazienti del reparto di Medicina del sesto piano del nosocomio che risultano contagiati e che sono stati subito trasferiti al Covid Hospital Martini.

Sia i casi verificatisi tra i pazienti che tra il personale sanitario sarebbero prevalentemente asintomatici o comunque con sintomi lievi, come precisato dall’Ausl di Torino, in base a quanto riferito dall’Ansa.
Casi di positività si sono registrati anche nei reparti di Cardiologia e Ortopedia, ma dalle indagini svolte dall’Ausl non sarebbe emersa una connessione. Immediata l’attivazione del protocollo di sanificazione dell’ospedale, con misure più stringenti per il reparto di Medicina.
Qui si prevede di ricoverare non più di due pazienti per stanza per almeno 15 giorni.

Risultano sospesi i nuovi ricoveri solo nel reparto di Ortopedia, mentre gli altri reparti continuano ad accogliere pazienti. I nuovi ricoveri in Ortopedia riprenderanno non appena si saranno concluse le operazioni di sanificazione.
Secondo la stampa locale, il focolaio sarebbe partito da un tampone inizialmente negativo, nonostante la presenza di alcuni sintomi.

AngInRadio Faenza indie: intervista a Sunbernardo

AngInRadio Faenza-indie è un progetto sviluppato da giovani del territorio faentino e limitrofe per aiutare e supportare nuovi talenti musicali e artisti emergenti.

Nuovo appuntamento con AngInRadio Faenza-Indie, ospite quest’oggi Sunbernardo, nome d’arte di Lorenzo Travaglini, artista faentino.
Lorenzo è un cantante e compositore, studia Musica da Film al conservatorio G.B Martini di Bologna. Nel 2019 inizia a scrivere testi e musiche insieme a Francesco Belletti (chitarra), Marco Salvatori (basso) e Andrea Trona (elettronica) che vanno a costruire il progetto Sunbernardo, dalla via di casa sua a Faenza, “dove tutto è iniziato”.

Sanremo 2021: il Codacons è pronto a chiedere il blocco della kermesse

Continua la “telenovela” Sanremo, che negli ultimi giorni ha avuto alcuni colpi di scena. Dopo l’approvazione dell’ultimo Dpcm (che ha termine il 5 marzo) sembrava che il festival della canzone italiana potesse slittare a primavera inoltrata, ma dalla Rai è arrivata la conferma sulle date: il festival si terrà dal 2 al 6 marzo come previsto.

Dalla Rai è arrivata anche la proposta di portare in sala un pubblico di circa 150 persone a serata, formato da medici e infermieri già vaccinati, ma questa mattina è arrivato lo stop dal prefetto di Imperia Alberto Intini. Queste le sue parole all’Ansa: “Una cosa è certa, scontata per loro e per noi: non sarà un evento pubblico, e questo è evidente. L’attuale Dpcm, in vigore fino al 5 marzo, non consente spettacoli aperti al pubblico nei teatri. Al massimo resterebbe fuori soltanto la serata finale del 6”.

Ora anche il Codacons è pronto a chiedere il blocco del Festival e ad impugnare al Tar qualsiasi atto che autorizzi la manifestazione canora nella cittadina ligure in assenza di condizioni adeguate. Da poco è stato pubblicato un comunicato stampa sul sito dell’associazione, in cui si legge: “E’ evidente che, considerata la grave situazione di emergenza del paese, non potrà svolgersi alcun Festival se non saranno garantite in modo adeguato la sicurezza e la salute pubblica. I cittadini italiani sono da mesi costretti a limiti e rinunce, e non è possibile consentire eccezioni in favore della Rai che rischiano di avere ripercussioni sul fronte dei contagi”, come afferma il presidente Carlo Rienzi.
“La gara potrà quindi svolgersi solo a condizione che la Rai applichi misure stringenti per tutelare la sicurezza non solo di un eventuale pubblico in sala e di migliaia di lavoratori coinvolti nell’evento, ma anche di tutti i cittadini residenti a Sanremo, la cui salute sarebbe messa in serio pericolo da assembramenti e folle lungo le strade” , ha aggiunto Rienzi.

Veneto: il Tar respinge la richiesta di sospensiva della Dad

Il Tar del Veneto ha respinto l’istanza di sospensiva presentata da 17 genitori contro l’ordinanza del Presidente della Regione, Luca Zaia, che aveva bloccato la ripresa delle lezioni in presenza per le scuole secondarie superiori fino al 31 gennaio. Lo riporta l’Ansa. In Veneto dunque i ragazzi delle superiori non torneranno in classe prima di febbraio.

Il giudice della prima sezione del Tribunale amministrativo, Maddalena Filippi, ha fissato un’udienza in camera di consiglio per il giudizio cautelare al 27 gennaio prossimo.
Si tratta di una bella notizia”, ha detto Zaia oggi in conferenza stampa: “Non abbiamo però nulla da festeggiare – ha aggiunto – vorremo festeggiare l’apertura della scuola, con la scomparsa del Covid”.

Nel corso dell’incontro il Presidente ha anche fatto il punto sui dati dei contagi che in Veneto continuano a diminuire (oggi sono 1003 mentre ieri erano 1359), così come i ricoveri. Crescono invece purtroppo i decessi (oggi 108, ieri 69). (fotografia di repertorio)

Star inglesi contro la Brexit: la lettera di Ed Sheeran, Elton John, Sting e altri

Le star inglesi sono in rivolta contro la Brexit e questa volta hanno mandato una lettera al Times per protestare contro il governo. La lettera porta la firma di 110 artisti che si sono sentiti abbandonati dallo stato dopo il distacco dall’Unione Europea, tra i firmatari troviamo nomi come Sting, Elton John, Ed Sheeran, Liam Gallagher, Radiohead, Bob Geldof, Brian May dei Queen, Robert Plant dei Led Zeppelin, Peter Gabriel e Kim Wilde. Ma anche cantautori come Judith Weir, il direttore Simon Rattle e la violoncellista Nicola Benedetti.

Per le star dello spettacolo, i nuovi accordi rendono “l’Europa una no-go zone per i musicisti”: ora servono visti individuali per lasciare il Regno Unito, con conseguenti costi aggiuntivi per permessi particolari per attrezzature e strumenti musicali, oltre ad altre questioni burocratiche che rendono insostenibili alcuni tour. Mentre continuano le discussioni tra Regno Unito e Unione Europea, a farne le spese saranno soprattutto gli artisti emergenti “che già fanno fatica a tenere la testa fuori dall’acqua”. La pandemia ha devastato l’industria musicale e dello spettacolo e ora si sono aggiunte le difficoltà della Brexit, che allontanano ancora di più le prospettive per il ritorno ai tour e ai festival.

Secondo quanto riporta The Independent, è stata Londra a rifiutare una proposta standard dell’Unione Europea che concede un’esenzione dal visto di tre mesi ad artisti e creatori, cosa che Downing Street ha negato. Tanto che Caroline Dinenage, la segretaria di Stato britannica alla Cultura, ha assicurato che i trattati sono rimasti aperti per ulteriori discussioni in merito, soprattutto “se l’Ue è pronta a prendere in considerazione le proposte molto ragionevoli del Regno Unito”.

Intanto l’Unione dei musicisti ha chiesto la creazione di un “passaporto per musicisti” della durata di due anni e dai bassi costi, che comprenda gli stati dell’Unione Europea, esteso anche ai membri dello staff, tecnici e tutto il personale legato ai tour.

Festeggiano il compleanno del gatto: 15 persone positive al Covid-19

Festa di compleanno del gatto provoca 15 contagiati. La vicenda, che ha dell’incredibile, arriva dal Cile, precisamente da Santo Domingo, che si trova nella regione di Valparaíso: come riporta La Stampa, dieci persone si sono radunate, in barba alle norme anti-Covid, per festeggiare l’ignaro felino e nell’occasione si sarebbero infettate. Gli altri cinque sono stati contagiati successivamente per i contatti avuti con gli altri dieci.

Quando ho scoperto che si erano infettati durante il compleanno di un gatto mi sono detto “è uno scherzo”. Ho pensato che lo dicessero per nascondere qualcos’altro, ma in realtà era così”, ha raccontato a una nota radio cilena il capo del Centro sanitario di Valparaíso, Francisco Álvarez.

La notizia ha ovviamente fatto il giro del web generando tanta ilarità ma anche indignazione per essersi esposti così imprudentemente al contagio da Covid-19. (fotografia di repertorio di Christina Hernandez su Unsplash.com)

Ha la gamba ingessata e il suo cane Bill zoppica per “solidarietà”

Lui, il proprietario, dopo un infortunio alla caviglia si è dovuto ingessare la gamba destra e così non poteva che muoversi zoppicando e appoggiandosi a delle stampelle. Poi a un certo punto ha notato che anche il suo cane, un lurcher di 8 anni, ha iniziato a camminare sollevando una zampetta. I due protagonisti della vicenda, raccontata da amoreaquattrozampe.it, vivono a Londra e sono Russel Jones e il suo quattro zampe di nome Bill.

Russel preoccupato per la salute del suo amato cane non ha badato a spese per capire cosa stesse succedendo e così lo ha portato dal veterinario per sottoporlo a visite ed esami.
Gli esiti sono però stati sorprendenti: Bill non aveva nulla che non andasse da un punto di vista fisico. Aveva iniziato a zoppicare solo per empatia nei confronti del suo amico umano.

Dopo aver speso 300 sterline la famiglia ha così scoperto che il suo cane camminava in quel modo solo per solidarietà. (fotografia: frame dal video su Facebook)

Pearl Jam: la tribute band cambia nome dopo la diffida

Pochi giorni fa era uscita la notizia che la tribute band dei Pearl Jam, i Pearl Jamm, aveva ricevuto una lettera dall’avvocato della band americana di Eddie Vedder, dove gli veniva intimato di cambiare nome perché troppo simile a quello originale.

A quanto pare la minaccia ha avuto effetto, tanto che la tribute band ha annunciato il cambiamento di nome con un post sui social: “Sembra che questa settimana abbiamo dato fuoco a Internet ed è ora di spegnere le fiamme. Un nome non ci definisce. Facciamo quello che facciamo per amore e rispetto per i Pearl Jam. Siamo sempre stati chiari sul fatto che ‘cederemo’ (usano il termine ‘Yield’ che è anche il nome dell’album pubblicato nel 1998 dai Pearl Jam, ndr) alle richieste dei Pearl Jam, è altrettanto chiaro che la nostra delusione era sempre e solo stata per il tempismo e il modo in cui queste richieste sono state avanzate. Siamo orgogliosi di annunciare il nostro nuovo nome: ‘LEGAL JAM’ che abbiamo pensato fosse adatto e con il quale continueremo a suonare la musica dei Pearl Jam nel modo più sincero e autentico. Non vediamo l’ora di riconnetterci con i nostri fan che ci sono stati davvero di supporto così come diamo il benvenuto ai nuovi fan che si sono uniti a noi nell’ultima settimana”, scrivono i componenti della band Santi, Richard, Matt, Tim e Andy.

 

 

La vicenda era stata portata alla luce da BBC News durante un’intervista alla band. I legali dei Pearl Jam avevano accusato la tribute band di “danneggiare il marchio dei Pearl Jam e generare confusione tra i fan”. Prima di cambiare nome, la tribute band si era detta delusa dall’azione dei legali, trovandola esagerata e non da Pearl Jam, pur continuando ad amare la musica del gruppo di Seattle.

Zucchero: è uscito il video di “Non illudermi così”

E’ uscito il nuovo singolo di Zucchero, “Non illudermi così”, rivisitazione di “Don’t Make Promises”, successo degli anni ’60 di Tim Hardin incluso nella versione deluxe di “D.O.C.”. Per l’occasione l’artista ha riscritto il testo in italiano durante il lockdown e ha pensato di inserirlo nell’album uscito lo scorso dicembre.

All’interno di “D.O.C. – Deluxe Version” sono presenti tutti i brani di “D.O.C.” più sei inediti, tra cui “September”, realizzato con Sting, “Non illudermi così”, “Wichita Lineman” cover del brano di Jimmy Webb, e gli inediti “Succede”, “Facile” e “Don’t cry Angelina”.

Oltre al singolo è stato pubblicato anche il video di “Non illudermi così”, dove Zucchero imbraccia una chitarra e canta accompagnato da un trio di fiati. Atmosfere vintage che riportano alla luce un periodo d’oro che ha ispirato Tim Hardin per la sua canzone. Un omaggio al cantautore statunitense da parte di Zucchero.

 

Ligabue annuncia i vinili di “7+7”

Sono in arrivo i vinili del nuovo progetto musicale di Luciano Ligabue, “7+7”, lo ha annunciato lo stesso artista sui suoi canali social. A partire dal 12 febbraio, verranno pubblicati undici vinili colorati da 180 grammi suddivisi in cinque doppi vinili e un vinile singolo, ognuno dei quali contenente sette brani, per un totale di sei uscite a cadenza mensile.

Ogni uscita presenterà un artwork grafico e nella prima uscita verrà distribuito anche un box, che potrà essere utilizzato per contenere tutta la collezione, come comunicato sul sito ufficiale dell’artista.

“7” è l’ultimo album di Ligabue e ha riscosso un grande successo tra il pubblico, raggiungendo la prima posizione nella classifica FIMI degli album più venduti in Italia, oltre a un Disco di Platino per aver superato le 50.000 copie vendute.

La prima uscita, composta da LP 1 e 2, conterrà:
1 lato a
Questa è la mia vita
Il giorno di dolore che uno ha
L’odore del sesso
A modo tuo

1 lato b
A che ora è la fine del mondo?
Viva!
Lambrusco e pop corn

2 lato a
Luci d’America
Cosa vuoi che sia
Cerca nel cuore
Si viene e si va

2 lato b
Urlando contro il cielo
Una vita da mediano
Tutti vogliono viaggiare in prima

Focolaio di Covid-19 all’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino

Focolaio di Covid-19 all’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino dove, nei giorni scorsi, sono stati registrati diversi casi di positività tra pazienti e operatori sanitari. Come riporta l’Ansa, sono 24 i pazienti del reparto di Medicina del sesto piano del nosocomio che risultano contagiati e che sono stati subito trasferiti al Covid Hospital Martini.

Sia i casi verificatisi tra i pazienti che tra il personale sanitario sarebbero prevalentemente asintomatici o comunque con sintomi lievi, come precisato dall’Ausl di Torino, in base a quanto riferito dall’Ansa.
Casi di positività si sono registrati anche nei reparti di Cardiologia e Ortopedia, ma dalle indagini svolte dall’Ausl non sarebbe emersa una connessione. Immediata l’attivazione del protocollo di sanificazione dell’ospedale, con misure più stringenti per il reparto di Medicina.
Qui si prevede di ricoverare non più di due pazienti per stanza per almeno 15 giorni.

Risultano sospesi i nuovi ricoveri solo nel reparto di Ortopedia, mentre gli altri reparti continuano ad accogliere pazienti. I nuovi ricoveri in Ortopedia riprenderanno non appena si saranno concluse le operazioni di sanificazione.
Secondo la stampa locale, il focolaio sarebbe partito da un tampone inizialmente negativo, nonostante la presenza di alcuni sintomi.

AngInRadio Faenza indie: intervista a Sunbernardo

AngInRadio Faenza-indie è un progetto sviluppato da giovani del territorio faentino e limitrofe per aiutare e supportare nuovi talenti musicali e artisti emergenti.

Nuovo appuntamento con AngInRadio Faenza-Indie, ospite quest’oggi Sunbernardo, nome d’arte di Lorenzo Travaglini, artista faentino.
Lorenzo è un cantante e compositore, studia Musica da Film al conservatorio G.B Martini di Bologna. Nel 2019 inizia a scrivere testi e musiche insieme a Francesco Belletti (chitarra), Marco Salvatori (basso) e Andrea Trona (elettronica) che vanno a costruire il progetto Sunbernardo, dalla via di casa sua a Faenza, “dove tutto è iniziato”.

Sanremo 2021: il Codacons è pronto a chiedere il blocco della kermesse

Continua la “telenovela” Sanremo, che negli ultimi giorni ha avuto alcuni colpi di scena. Dopo l’approvazione dell’ultimo Dpcm (che ha termine il 5 marzo) sembrava che il festival della canzone italiana potesse slittare a primavera inoltrata, ma dalla Rai è arrivata la conferma sulle date: il festival si terrà dal 2 al 6 marzo come previsto.

Dalla Rai è arrivata anche la proposta di portare in sala un pubblico di circa 150 persone a serata, formato da medici e infermieri già vaccinati, ma questa mattina è arrivato lo stop dal prefetto di Imperia Alberto Intini. Queste le sue parole all’Ansa: “Una cosa è certa, scontata per loro e per noi: non sarà un evento pubblico, e questo è evidente. L’attuale Dpcm, in vigore fino al 5 marzo, non consente spettacoli aperti al pubblico nei teatri. Al massimo resterebbe fuori soltanto la serata finale del 6”.

Ora anche il Codacons è pronto a chiedere il blocco del Festival e ad impugnare al Tar qualsiasi atto che autorizzi la manifestazione canora nella cittadina ligure in assenza di condizioni adeguate. Da poco è stato pubblicato un comunicato stampa sul sito dell’associazione, in cui si legge: “E’ evidente che, considerata la grave situazione di emergenza del paese, non potrà svolgersi alcun Festival se non saranno garantite in modo adeguato la sicurezza e la salute pubblica. I cittadini italiani sono da mesi costretti a limiti e rinunce, e non è possibile consentire eccezioni in favore della Rai che rischiano di avere ripercussioni sul fronte dei contagi”, come afferma il presidente Carlo Rienzi.
“La gara potrà quindi svolgersi solo a condizione che la Rai applichi misure stringenti per tutelare la sicurezza non solo di un eventuale pubblico in sala e di migliaia di lavoratori coinvolti nell’evento, ma anche di tutti i cittadini residenti a Sanremo, la cui salute sarebbe messa in serio pericolo da assembramenti e folle lungo le strade” , ha aggiunto Rienzi.

Veneto: il Tar respinge la richiesta di sospensiva della Dad

Il Tar del Veneto ha respinto l’istanza di sospensiva presentata da 17 genitori contro l’ordinanza del Presidente della Regione, Luca Zaia, che aveva bloccato la ripresa delle lezioni in presenza per le scuole secondarie superiori fino al 31 gennaio. Lo riporta l’Ansa. In Veneto dunque i ragazzi delle superiori non torneranno in classe prima di febbraio.

Il giudice della prima sezione del Tribunale amministrativo, Maddalena Filippi, ha fissato un’udienza in camera di consiglio per il giudizio cautelare al 27 gennaio prossimo.
Si tratta di una bella notizia”, ha detto Zaia oggi in conferenza stampa: “Non abbiamo però nulla da festeggiare – ha aggiunto – vorremo festeggiare l’apertura della scuola, con la scomparsa del Covid”.

Nel corso dell’incontro il Presidente ha anche fatto il punto sui dati dei contagi che in Veneto continuano a diminuire (oggi sono 1003 mentre ieri erano 1359), così come i ricoveri. Crescono invece purtroppo i decessi (oggi 108, ieri 69). (fotografia di repertorio)

Star inglesi contro la Brexit: la lettera di Ed Sheeran, Elton John, Sting e altri

Le star inglesi sono in rivolta contro la Brexit e questa volta hanno mandato una lettera al Times per protestare contro il governo. La lettera porta la firma di 110 artisti che si sono sentiti abbandonati dallo stato dopo il distacco dall’Unione Europea, tra i firmatari troviamo nomi come Sting, Elton John, Ed Sheeran, Liam Gallagher, Radiohead, Bob Geldof, Brian May dei Queen, Robert Plant dei Led Zeppelin, Peter Gabriel e Kim Wilde. Ma anche cantautori come Judith Weir, il direttore Simon Rattle e la violoncellista Nicola Benedetti.

Per le star dello spettacolo, i nuovi accordi rendono “l’Europa una no-go zone per i musicisti”: ora servono visti individuali per lasciare il Regno Unito, con conseguenti costi aggiuntivi per permessi particolari per attrezzature e strumenti musicali, oltre ad altre questioni burocratiche che rendono insostenibili alcuni tour. Mentre continuano le discussioni tra Regno Unito e Unione Europea, a farne le spese saranno soprattutto gli artisti emergenti “che già fanno fatica a tenere la testa fuori dall’acqua”. La pandemia ha devastato l’industria musicale e dello spettacolo e ora si sono aggiunte le difficoltà della Brexit, che allontanano ancora di più le prospettive per il ritorno ai tour e ai festival.

Secondo quanto riporta The Independent, è stata Londra a rifiutare una proposta standard dell’Unione Europea che concede un’esenzione dal visto di tre mesi ad artisti e creatori, cosa che Downing Street ha negato. Tanto che Caroline Dinenage, la segretaria di Stato britannica alla Cultura, ha assicurato che i trattati sono rimasti aperti per ulteriori discussioni in merito, soprattutto “se l’Ue è pronta a prendere in considerazione le proposte molto ragionevoli del Regno Unito”.

Intanto l’Unione dei musicisti ha chiesto la creazione di un “passaporto per musicisti” della durata di due anni e dai bassi costi, che comprenda gli stati dell’Unione Europea, esteso anche ai membri dello staff, tecnici e tutto il personale legato ai tour.

Festeggiano il compleanno del gatto: 15 persone positive al Covid-19

Festa di compleanno del gatto provoca 15 contagiati. La vicenda, che ha dell’incredibile, arriva dal Cile, precisamente da Santo Domingo, che si trova nella regione di Valparaíso: come riporta La Stampa, dieci persone si sono radunate, in barba alle norme anti-Covid, per festeggiare l’ignaro felino e nell’occasione si sarebbero infettate. Gli altri cinque sono stati contagiati successivamente per i contatti avuti con gli altri dieci.

Quando ho scoperto che si erano infettati durante il compleanno di un gatto mi sono detto “è uno scherzo”. Ho pensato che lo dicessero per nascondere qualcos’altro, ma in realtà era così”, ha raccontato a una nota radio cilena il capo del Centro sanitario di Valparaíso, Francisco Álvarez.

La notizia ha ovviamente fatto il giro del web generando tanta ilarità ma anche indignazione per essersi esposti così imprudentemente al contagio da Covid-19. (fotografia di repertorio di Christina Hernandez su Unsplash.com)

Ha la gamba ingessata e il suo cane Bill zoppica per “solidarietà”

Lui, il proprietario, dopo un infortunio alla caviglia si è dovuto ingessare la gamba destra e così non poteva che muoversi zoppicando e appoggiandosi a delle stampelle. Poi a un certo punto ha notato che anche il suo cane, un lurcher di 8 anni, ha iniziato a camminare sollevando una zampetta. I due protagonisti della vicenda, raccontata da amoreaquattrozampe.it, vivono a Londra e sono Russel Jones e il suo quattro zampe di nome Bill.

Russel preoccupato per la salute del suo amato cane non ha badato a spese per capire cosa stesse succedendo e così lo ha portato dal veterinario per sottoporlo a visite ed esami.
Gli esiti sono però stati sorprendenti: Bill non aveva nulla che non andasse da un punto di vista fisico. Aveva iniziato a zoppicare solo per empatia nei confronti del suo amico umano.

Dopo aver speso 300 sterline la famiglia ha così scoperto che il suo cane camminava in quel modo solo per solidarietà. (fotografia: frame dal video su Facebook)

Pearl Jam: la tribute band cambia nome dopo la diffida

Pochi giorni fa era uscita la notizia che la tribute band dei Pearl Jam, i Pearl Jamm, aveva ricevuto una lettera dall’avvocato della band americana di Eddie Vedder, dove gli veniva intimato di cambiare nome perché troppo simile a quello originale.

A quanto pare la minaccia ha avuto effetto, tanto che la tribute band ha annunciato il cambiamento di nome con un post sui social: “Sembra che questa settimana abbiamo dato fuoco a Internet ed è ora di spegnere le fiamme. Un nome non ci definisce. Facciamo quello che facciamo per amore e rispetto per i Pearl Jam. Siamo sempre stati chiari sul fatto che ‘cederemo’ (usano il termine ‘Yield’ che è anche il nome dell’album pubblicato nel 1998 dai Pearl Jam, ndr) alle richieste dei Pearl Jam, è altrettanto chiaro che la nostra delusione era sempre e solo stata per il tempismo e il modo in cui queste richieste sono state avanzate. Siamo orgogliosi di annunciare il nostro nuovo nome: ‘LEGAL JAM’ che abbiamo pensato fosse adatto e con il quale continueremo a suonare la musica dei Pearl Jam nel modo più sincero e autentico. Non vediamo l’ora di riconnetterci con i nostri fan che ci sono stati davvero di supporto così come diamo il benvenuto ai nuovi fan che si sono uniti a noi nell’ultima settimana”, scrivono i componenti della band Santi, Richard, Matt, Tim e Andy.

 

 

La vicenda era stata portata alla luce da BBC News durante un’intervista alla band. I legali dei Pearl Jam avevano accusato la tribute band di “danneggiare il marchio dei Pearl Jam e generare confusione tra i fan”. Prima di cambiare nome, la tribute band si era detta delusa dall’azione dei legali, trovandola esagerata e non da Pearl Jam, pur continuando ad amare la musica del gruppo di Seattle.

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