E’ stato fermato Eugenio Zanoncelli, operaio di 56 anni della provincia di Cremona, sospettato di aver ucciso a botte la moglie Morena Designati, di 49 anni. Dopo aver aggredito la donna, l’uomo è fuggito in auto ed è stato ritrovato questa mattina a Rivolta d’Adda dai Carabinieri.
Attualmente l’uomo si trova nel carcere di Ca’ del Ferro a Cremona. Questa mattina era stato bloccato alle 6.30 dalla pattuglia di Carabinieri impegnata nelle ricerche, poi portato alla caserma di Crema, dove è stato interrogato dal pm Milda Milli e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria. Secondo gli inquirenti l’operaio avrebbe ucciso la moglie nella loro abitazione di Palazzo Pignano.
La coppia ha un figlio di 12 anni, che è rientrato a casa dopo l’omicidio, ma non ha notato nulla: il padre si è premurato di accompagnare il ragazzo a casa dello zio prima di darsi alla fuga. Domani verrà effettuata l’autopsia sul corpo di Morena Designati.
Arriva la doppia intervista di Tiziano Ferro e Jovanotti per promuovere il nuovo singolo, “Balla per me”, dove hanno duettato insieme. La canzone è estratto dall’album di Tiziano, “Accetto miracoli”, e rappresenta la realizzazione di un sogno per il cantante di Latina, infatti Lorenzo è uno dei suoi idoli.
A turno parlano del significato della musica, dei propri ultimi album e dei versi preferiti dell’ultima canzone realizzata insieme. Tiziano si è trovato in difficoltà a scegliere il suo brano preferito nel repertorio dell’altro, dopo aver confessato di essere uno dei suoi più grandi fan dal 1987: “Mi state chiedendo forse la cosa più complessa dell’universo”, afferma il cantante di Latina e termina con “Lorenzo è Lorenzo”.
Parlano anche dell’Italia, degli ultimi concerti realizzati, della vita e di che vuol dire ballare, citando anche una chiacchierata tra Tiziano e Lady Gaga. I due amici si lasciano con la promessa di poter cantare “Balla per me” dal vivo, su un palco.
Nel weekend un gruppo di sette ragazzi ha prenotato un tavolo a nome “centro stupri” in una discoteca di Lignano Riviera, località di mare molto apprezzata in provincia di Udine, ma non solo, hanno indossato delle magliette con lo stesso nome stampato sopra e si sono fatti diverse foto, finite poi sui social.
Un gesto che ha fatto indignare il popolo del web. Immediati i commenti e le lamentele per il messaggio stampato sulle magliette e l’atteggiamento dei ragazzi, che però hanno risposto con vergognose frasi sessiste e a sfondo razziale a chi contestava il loro “divertimento”.
Il gruppo di amici ha poi cambiato tono e ha deciso di chiedere scusa, una volta interpellati dai quotidiani, come riporta La Repubblica: “È stata una stupidaggine totale. Fatta così, senza pensare al peso delle parole”, ha ammesso uno di loro. Anche il titolare del locale si è difeso dicendo di aver rimosso la targhetta non appena si sono resi conto dell’accaduto e il video ha cominciato a circolare sul web.
Oggi però è arrivata la sospensione della licenza al gestore del locale da parte del Questore di Udine, Manuela De Bernardin Stadoan, con conseguente chiusura di 15 giorni. Come riporta l’Ansa, il provvedimento è stato assunto ai sensi dell’art. 100 del TULPS, a tutela della sicurezza e della salute dei cittadini e dell’ordine pubblico in generale.
Nella motivazione della sospensione viene ricordato come “il personale dipendente della discoteca aveva contrassegnato il cartellino di prenotazione esposto sul tavolo con la dicitura “Centro stupri”, cartellino rimosso dal personale solo dopo la diffusione dell’immagine del cartellino sui social networks”.
Ora la Questura sta svolgendo tutti gli accertamenti necessari per individuare le precise responsabilità di carattere penale dei vari soggetti coinvolti in questo increscioso fatto.
Clamorosa gaffe per una squadra di calcio inglese: si tratta del Leeds United, compagine che milita in Championship, nella seconda divisione.
In occasione della sfida di campionato a porte chiuse in programma sabato scorso contro il Fulham, gli spalti dello stadio, l’Elland Road di Leeds, sono stati riempiti con alcune sagome di cartone degli abbonati.
Tra i volti dei tifosi cartonati è però incredibilmente spuntato quello di Bin Laden, il famoso terrorista e leader di Al Qaeda ucciso da un blitz delle forze speciali americane in Pakistan nel 2011.
Ad accorgersi dell’incredibile autogol è stato il tifoso la cui sagoma era proprio accanto a quella di Bin Laden: non appena resosi conto dell’accaduto ne ha richiesto alla società sportiva l’immediata rimozione.
Il Leeds ha rimediato all’imbarazzante gaffe, scusandosi per il grave episodio e garantendo che in futuro non si ripeterà più nulla di simile: ogni immagine verrà vagliata e controllata attentamente.
Pare che all’origine dell’errore, che sta facendo il giro del web, vi sia la bravata di qualcuno che avrebbe caricato sul sito della squadra l’immagine del terrorista.
Questa mattina, con La Strana Coppia torna Gloria Bombarda, la multi influencer che ci parlerà del mondo degli oli essenziali e dei loro utilizzi nella vita di tutti i giorni. Non possono mancare le frasi da meditazione del Gurone (grosso Guru).
Ci sarà anche Enera al telefono con Enrico e Sandro, che risolverà il grande enigma “sei milf o cougar”? Buon compleanno a Cri Pigghy, che oggi è in diretta dal tapis roulant.
Infine, in esclusiva mondiale, abbiamo l’imbianchino di Fucecchio con la passione per la bicicletta, che domani partirà per un viaggio Lucca-Roma in bicicletta di 400 km.
Dopo più di tre mesi di chiusura, a causa dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus, questa mattina alle 10.00 ha riaperto ai turisti la Tour Eiffel, il monumento simbolo di Parigi.
Una riapertura comunque che avviene all’insegna della prudenza: deve essere rispettato il distanziamento sociale di almeno un metro e mezzo, le persone oltre gli 11 anni devono indossare le mascherine e non si possono utilizzare gli ascensori.
Per evitare i temuti assembramenti i turisti vengono contingentati e si può salire a piedi solo fino al secondo piano.
Gli ingressi e le uscite sono separati: si entra dai piloni sud ed est, mentre si esce da quelli nord e ovest.
Un’apertura dunque parziale, per il momento: bisognerà attendere il prossimo primo luglio per poter salire nuovamente in ascensore e per visitare la Tour Eiffel anche nelle ore serali.
Il Museo del Louvre, altro simbolo della capitale francese, riaprirà invece il 6 luglio.
E’ piccolissima, era già arrivata in Emilia Romagna, non è pericolosa per l’uomo e neanche per gli animali o le api, si ciba di nettare e il suo unico interesse è la cimice asiatica, il pericoloso parassita che da tempo danneggia le produzioni frutticole della nostra regione, come spiega Lara Maistrello, professore associato in Entomologia di Unimore
E’ piccolissima, era già arrivata autonomamente in Emilia Romagna, non è pericolosa per l’uomo e neanche per gli animali o le api, si ciba di nettare e il suo unico interesse è la cimice asiatica, il pericoloso parassita che da tempo danneggia le produzioni frutticole della nostra regione e del nord Italia. Il Trissolcus japonicus, più comunemente noto come vespa samurai, è il grande alleato degli agricoltori nella lotta biologica alla cimice asiatica che ha ufficialmente preso il via nei giorni scorsi con vari lanci anche nelle campagne emiliano-romagnole. Era il 2012 quando uno studente di Lara Maistrello, professore associato in Entomologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, nonché responsabile del Laboratorio di Entomologia che è tra i centri di moltiplicazione della vespa samurai in Italia, trovò a Magreta il primo esemplare di cimice asiatica, anche se considerata la sua diffusione sul territorio, verosimilmente doveva essere presente già dal 2008. Da allora la sua crescita è stata esponenziale diventando ben presto una vera emergenza per tutta l’agricoltura italiana. Nel corso del 2019 i danni provocati dalla Halyomorpha halys sono stati drammatici: “il danno stimato dal CSO – Centro Servizi Ortofrutticoli lo scorso anno nel Nord Italia, calcolato solo su pesco, nettarino, melo, pero e kiwi, in termini di perdita di raccolto, si attesta intorno ai 588 milioni di euro”, spiega la professoressa Maistrello, la prima a dedicarsi in Italia a questo insetto.
Come è arrivata sin qui e perché la cimice asiatica è tanto pericolosa?
“Questo insetto alieno invasivo è un vero e proprio autostoppista. E’ arrivata dall’Asia insieme a noi, alle merci. Le cimici in autunno cercano posti tranquilli e asciutti dove svernare e dunque si infilano dentro alle valigie, nel packaging, dentro ai veicoli… e poi viaggiano. Qui hanno trovato un clima ottimale e abbondanza di cibo e in assenza di antagonisti naturali specifici in grado di contrastarle, si sono riprodotte in modo esponenziale. Basti pensare che una femmina uscita dallo svernamento è in grado di deporre circa 300 uova e ciascuna delle sue figlie ne fa almeno 215. Ciò che la rende così temibile rispetto ad altri insetti alieni – sottolinea la professoressa Maistrello, aderente al Gruppo Modenese di Scienze Naturali, organizzatore dell’evento EntoModena – è che queste cimici, disgraziatamente, amano nutrirsi di frutta, la cui coltivazione in Emilia costituisce un capitolo fondamentale dell’economia regionale, e bastano pochissime punture per rendere i prodotti non commerciabili. Per mangiare questi insetti, peraltro in tutti gli stadi di sviluppo, usano il proprio apparato boccale, pungente e succhiatore. Con le punture succhiano la linfa e la saliva che rilasciano provoca delle reazioni biochimiche, le quali portano alla necrosi dei tessuti vegetali colpiti. Nei frutti si osservano gravi deformazioni, oltre a un indurimento nella zona della puntura. Insomma, dove passano loro, non si salva nulla, è tutto da buttare”.
Le fasi della liberazione della Vespa samurai all’Oasi la Francesa di Fossoli. In foto Samuele Castagnetti del Consorzio Fitosanitario di Modena
Professoressa, come è nata l’idea di combatterla introducendo la vespa samurai? E di che insetto stiamo parlando?
“Questo è il più grande progetto di lotta biologica coordinato del nostro paese e il primo in Europa su questo insetto invasivo. L’idea è quella di effettuare, laddove la cimice ha causato gravi danni, tanti lanci inoculativi di piccoli nuclei di vespa samurai, che è l’antagonista per antonomasia della cimice asiatica in Cina, sua terra d’origine, con l’intento di dare una mano alla natura e accelerare i tempi, affinché si arrivi quanto prima a un equilibrio grazie alla riduzione della popolazione delle cimici da parte della vespina. La vespa samurai misura 1 millimetro e mezzo, è una bestiolina minuscola ed è del tutto innocua per l’uomo, gli animali e gli altri insetti utili, come api, coccinelle e farfalle, giusto per fare qualche esempio. Le femmine dopo essersi accoppiate vanno a caccia delle uova delle cimici asiatiche, seguendo l’odore dei loro passi e, una volta trovate, le parassitizzano con una media del 70%, ovvero vi depongono dentro le proprie uova. Sostanzialmente le vespe utilizzano le uova di cimice come substrato dove allevare la propria prole e in questo modo da quelle uova spunteranno nuove vespine. Queste piccolissime bestioline non fanno alcun danno e si nutrono del nettare dei fiori”.
Il piano regionale di contrasto alla cimice asiatica, autorizzato dopo un lunghissimo iter dal Ministero dell’Ambiente (fino ad alcuni mesi fa nel nostro Paese vigeva la direttiva europea Habitat e l’Italia vietava l’importazione di organismi alloctoni anche se potenzialmente utili), è basato su uno studio scientifico di valutazione del rischio durato due anni e sviluppato dal Consiglio per la ricerca in agricoltura (Crea) di Firenze. Il progetto nella nostra regione conta 330 siti indicati – sono 712 in tutto il Nord Italia – da un apposito cartello e, spiega la professoressa Maistrello, “distribuiti lungo i corridoi ecologici, come siepi, aree verdi, boschetti, zone di riequilibrio ecologico situate nei pressi dei campi coltivati… dove la vespina samurai non è disturbata e dove la cimice depone le sue uova.
Ogni punto prevede due lanci, verso la metà di giugno e la metà di luglio, in corrispondenza coi due picchi di ovature della cimice. Ogni volta vengono liberati 100 esemplari adulti femmina e 10 maschi, dopodiché verranno effettuati vari monitoraggi per verificare l’avvenuto insediamento. A Unimore spetterà poi il compito di verificare il processo di parassitizzazione per capire cosa schiuderà dalle uova.
Dietro a questa lotta biologica sperimentale c’è un complesso lavoro amministrativo e normativo, oltre a mesi di studi portati avanti assieme ai consorzi fitosanitari, con il coordinamento del Servizio Fitosanitario Regionale”.
Lara Maistrello, professore associato in Entomologia di Unimore
Liberare un insetto alloctono e al momento privo di limitatori naturali può rivelarsi pericoloso per la biodiversità dell’habitat originario?
“Per contrastare la cimice asiatica – continua Maistrello, che siede al Tavolo tecnico scientifico nazionale dedicato alla vespa samurai – gli agricoltori le hanno tentate tutte. Fino al 2014, giusto per fare un esempio, i disciplinari del pero dell’Emilia Romagna prevedevano un massimo di 5 trattamenti insetticidi per ciclo colturale, mentre nel 2019 il Servizio fitosanitario ne ha concessi ben 10, autorizzando l’uso di tre diverse tipologie di insetticidi ad ampio spettro (piretroidi, neonicotinoidi, fosforganici) nel tentativo di contenere la cimice. I danni provocati sulla biodiversità però sono enormi. Questo insetto invasivo ha rivoluzionato il modo di fare agricoltura: prima del suo arrivo la nostra regione aveva raggiunto eccellenti standard di sostenibilità, ora si è tornati indietro di 20 anni nella gestione della frutticoltura. Trattamenti che peraltro oltre a incidere pesantemente sulle tasche degli agricoltori servono pochissimo nella lotta contro la cimice. La natura ci offre gli strumenti necessari per tornare in una situazione sostenibile per la salute nostra e dell’ambiente. Questa sperimentazione nasce dopo gli studi di un ente scientifico, il CREA, che, dopo varie prove di laboratorio, e basandosi anche su pubblicazioni scientifiche internazionali, ha stabilito come l’immissione della vespa samurai non comprometterà il nostro ecosistema”.
Quali risultati vi aspettate?
“Stiamo utilizzando agenti biologici, quindi naturalmente si tratta di una sperimentazione per la quale serve tempo, ma abbiamo tutti i motivi per credere che sia uno strumento di azione valido. Non abbiamo la sfera di cristallo e occorre aspettare per vedere i risultati concreti, che dovrebbero arrivare nel giro di pochi anni”.
Tragedia ieri pomeriggio ad Albizzate, in provincia di Varese.
In seguito al crollo del cornicione di un edificio in via Marconi, non lontano dal centro, hanno perso la vita una donna marocchina di 38 anni, Fauzia Taoufiq, e i suoi due figli, Yaoucut di 15 mesi e un Soulaymane di 5 anni. È accaduto poco dopo le 17.00.
Il piccolo era in sella alla sua bicicletta quando è stato travolto mentre la bambina di 15 mesi è stata portata in ospedale in arresto cardiaco per i numerosi traumi subiti: qui i sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Fortunatamente illeso il terzo figlio di 9 anni. Nel crollo è rimasta coinvolta anche una quarta persona, una donna di 42 anni di Cassano Magnago, che, colpita dai calcinacci, è stata portata in ospedale: la donna non è in pericolo di vita.
L’edificio è un ex capannone ristrutturato che al suo interno ospitava una pizzeria, un ristorante, una lavanderia e un’attività produttiva. Le vittime sono state travolte in pieno dal crollo mentre si trovavano sul marciapiede, dopo essersi recate in un supermercato che si trova di fronte per fare la spesa.
La Procura di Busto Arsizio ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e disastro colposo, al momento contro ignoti. Alla base del crollo vi sarebbe stato un cedimento strutturale.
Arianna Varone, giovane calciatrice della Riozzese, è morta a seguito di un tragico incidente stradale.
Arianna, centrocampista 21enne, di Gropello Cairoli (Pavia),aveva iniziato la sua carriera nell’Asd femminile Inter, valorizzandosi poi nel Milan Ladies, prima di approdare nel 2017 nella Riozzese (serie B), con la quale ha disputato un’ultima stagione da protagonista.
La giovane ha perso la vita in un sinistro accaduto ieri mattina intorno alle 8.00 sulla strada di San Martino Siccomario, alle porte di Pavia.
La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio degli agenti di polizia, ma sembra che la giovane sia finita con il suo scooter contro un camion, forse dopo un precedente scontro con un’auto, ed abbia sbattuto violentemente la testa: troppo gravi le ferite riportate, per Arianna, deceduta sul posto, non c’è stato nulla da fare, nonostante i disperati tentativi dei sanitari del 118.
Numerose le attestazioni di cordoglio e vicinanza giunte da più parti. Tra queste anche un messaggio scritto su Facebook dal Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora: “Ho da poco saputo della drammatica scomparsa della giovane Arianna Varone.
Calciatrice di grande talento, è venuta a mancare a soli 21 anni a causa di un incidente. Difficile trovare parole per una tragedia simile.
Esprimo la mia vicinanza ai suoi cari per questo terribile dolore”.
Il Covid-19 ferma anche la famosissima maratona di New York, che quest’anno sarebbe arrivata alla cinquantesima edizione. L’evento avrebbe avuto luogo la prima domenica di novembre, ma quest’anno è stato annullato e posticipato al 2021. Se ne stava parlando già da tempo, ma ora è arrivata la comunicazione ufficiale dagli organizzatori: attualmente risulta impossibile garantire la sicurezza per un evento che ogni anno raccoglie 50mila maratoneti, più di 10mila volontari e attira almeno un milione di spettatori lungo tutto il percorso che attraversa cinque quartieri della metropoli. Tutto questo senza calcolare gli sviluppi della pandemia nel prossimi mesi.
Con questo scenario gli organizzatori hanno preferito posticipare l’evento al prossimo anno, anche in previsione di una seconda ondata epidemica in autunno. È la seconda volta che la gara la maratona più popolare al mondo è stata annullata, dopo la parentesi del 2012 a seguito del passaggio dell’uragano Sandy.
E’ stato fermato Eugenio Zanoncelli, operaio di 56 anni della provincia di Cremona, sospettato di aver ucciso a botte la moglie Morena Designati, di 49 anni. Dopo aver aggredito la donna, l’uomo è fuggito in auto ed è stato ritrovato questa mattina a Rivolta d’Adda dai Carabinieri.
Attualmente l’uomo si trova nel carcere di Ca’ del Ferro a Cremona. Questa mattina era stato bloccato alle 6.30 dalla pattuglia di Carabinieri impegnata nelle ricerche, poi portato alla caserma di Crema, dove è stato interrogato dal pm Milda Milli e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria. Secondo gli inquirenti l’operaio avrebbe ucciso la moglie nella loro abitazione di Palazzo Pignano.
La coppia ha un figlio di 12 anni, che è rientrato a casa dopo l’omicidio, ma non ha notato nulla: il padre si è premurato di accompagnare il ragazzo a casa dello zio prima di darsi alla fuga. Domani verrà effettuata l’autopsia sul corpo di Morena Designati.
Arriva la doppia intervista di Tiziano Ferro e Jovanotti per promuovere il nuovo singolo, “Balla per me”, dove hanno duettato insieme. La canzone è estratto dall’album di Tiziano, “Accetto miracoli”, e rappresenta la realizzazione di un sogno per il cantante di Latina, infatti Lorenzo è uno dei suoi idoli.
A turno parlano del significato della musica, dei propri ultimi album e dei versi preferiti dell’ultima canzone realizzata insieme. Tiziano si è trovato in difficoltà a scegliere il suo brano preferito nel repertorio dell’altro, dopo aver confessato di essere uno dei suoi più grandi fan dal 1987: “Mi state chiedendo forse la cosa più complessa dell’universo”, afferma il cantante di Latina e termina con “Lorenzo è Lorenzo”.
Parlano anche dell’Italia, degli ultimi concerti realizzati, della vita e di che vuol dire ballare, citando anche una chiacchierata tra Tiziano e Lady Gaga. I due amici si lasciano con la promessa di poter cantare “Balla per me” dal vivo, su un palco.
Nel weekend un gruppo di sette ragazzi ha prenotato un tavolo a nome “centro stupri” in una discoteca di Lignano Riviera, località di mare molto apprezzata in provincia di Udine, ma non solo, hanno indossato delle magliette con lo stesso nome stampato sopra e si sono fatti diverse foto, finite poi sui social.
Un gesto che ha fatto indignare il popolo del web. Immediati i commenti e le lamentele per il messaggio stampato sulle magliette e l’atteggiamento dei ragazzi, che però hanno risposto con vergognose frasi sessiste e a sfondo razziale a chi contestava il loro “divertimento”.
Il gruppo di amici ha poi cambiato tono e ha deciso di chiedere scusa, una volta interpellati dai quotidiani, come riporta La Repubblica: “È stata una stupidaggine totale. Fatta così, senza pensare al peso delle parole”, ha ammesso uno di loro. Anche il titolare del locale si è difeso dicendo di aver rimosso la targhetta non appena si sono resi conto dell’accaduto e il video ha cominciato a circolare sul web.
Oggi però è arrivata la sospensione della licenza al gestore del locale da parte del Questore di Udine, Manuela De Bernardin Stadoan, con conseguente chiusura di 15 giorni. Come riporta l’Ansa, il provvedimento è stato assunto ai sensi dell’art. 100 del TULPS, a tutela della sicurezza e della salute dei cittadini e dell’ordine pubblico in generale.
Nella motivazione della sospensione viene ricordato come “il personale dipendente della discoteca aveva contrassegnato il cartellino di prenotazione esposto sul tavolo con la dicitura “Centro stupri”, cartellino rimosso dal personale solo dopo la diffusione dell’immagine del cartellino sui social networks”.
Ora la Questura sta svolgendo tutti gli accertamenti necessari per individuare le precise responsabilità di carattere penale dei vari soggetti coinvolti in questo increscioso fatto.
Clamorosa gaffe per una squadra di calcio inglese: si tratta del Leeds United, compagine che milita in Championship, nella seconda divisione.
In occasione della sfida di campionato a porte chiuse in programma sabato scorso contro il Fulham, gli spalti dello stadio, l’Elland Road di Leeds, sono stati riempiti con alcune sagome di cartone degli abbonati.
Tra i volti dei tifosi cartonati è però incredibilmente spuntato quello di Bin Laden, il famoso terrorista e leader di Al Qaeda ucciso da un blitz delle forze speciali americane in Pakistan nel 2011.
Ad accorgersi dell’incredibile autogol è stato il tifoso la cui sagoma era proprio accanto a quella di Bin Laden: non appena resosi conto dell’accaduto ne ha richiesto alla società sportiva l’immediata rimozione.
Il Leeds ha rimediato all’imbarazzante gaffe, scusandosi per il grave episodio e garantendo che in futuro non si ripeterà più nulla di simile: ogni immagine verrà vagliata e controllata attentamente.
Pare che all’origine dell’errore, che sta facendo il giro del web, vi sia la bravata di qualcuno che avrebbe caricato sul sito della squadra l’immagine del terrorista.
Questa mattina, con La Strana Coppia torna Gloria Bombarda, la multi influencer che ci parlerà del mondo degli oli essenziali e dei loro utilizzi nella vita di tutti i giorni. Non possono mancare le frasi da meditazione del Gurone (grosso Guru).
Ci sarà anche Enera al telefono con Enrico e Sandro, che risolverà il grande enigma “sei milf o cougar”? Buon compleanno a Cri Pigghy, che oggi è in diretta dal tapis roulant.
Infine, in esclusiva mondiale, abbiamo l’imbianchino di Fucecchio con la passione per la bicicletta, che domani partirà per un viaggio Lucca-Roma in bicicletta di 400 km.
Dopo più di tre mesi di chiusura, a causa dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus, questa mattina alle 10.00 ha riaperto ai turisti la Tour Eiffel, il monumento simbolo di Parigi.
Una riapertura comunque che avviene all’insegna della prudenza: deve essere rispettato il distanziamento sociale di almeno un metro e mezzo, le persone oltre gli 11 anni devono indossare le mascherine e non si possono utilizzare gli ascensori.
Per evitare i temuti assembramenti i turisti vengono contingentati e si può salire a piedi solo fino al secondo piano.
Gli ingressi e le uscite sono separati: si entra dai piloni sud ed est, mentre si esce da quelli nord e ovest.
Un’apertura dunque parziale, per il momento: bisognerà attendere il prossimo primo luglio per poter salire nuovamente in ascensore e per visitare la Tour Eiffel anche nelle ore serali.
Il Museo del Louvre, altro simbolo della capitale francese, riaprirà invece il 6 luglio.
E’ piccolissima, era già arrivata in Emilia Romagna, non è pericolosa per l’uomo e neanche per gli animali o le api, si ciba di nettare e il suo unico interesse è la cimice asiatica, il pericoloso parassita che da tempo danneggia le produzioni frutticole della nostra regione, come spiega Lara Maistrello, professore associato in Entomologia di Unimore
E’ piccolissima, era già arrivata autonomamente in Emilia Romagna, non è pericolosa per l’uomo e neanche per gli animali o le api, si ciba di nettare e il suo unico interesse è la cimice asiatica, il pericoloso parassita che da tempo danneggia le produzioni frutticole della nostra regione e del nord Italia. Il Trissolcus japonicus, più comunemente noto come vespa samurai, è il grande alleato degli agricoltori nella lotta biologica alla cimice asiatica che ha ufficialmente preso il via nei giorni scorsi con vari lanci anche nelle campagne emiliano-romagnole. Era il 2012 quando uno studente di Lara Maistrello, professore associato in Entomologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, nonché responsabile del Laboratorio di Entomologia che è tra i centri di moltiplicazione della vespa samurai in Italia, trovò a Magreta il primo esemplare di cimice asiatica, anche se considerata la sua diffusione sul territorio, verosimilmente doveva essere presente già dal 2008. Da allora la sua crescita è stata esponenziale diventando ben presto una vera emergenza per tutta l’agricoltura italiana. Nel corso del 2019 i danni provocati dalla Halyomorpha halys sono stati drammatici: “il danno stimato dal CSO – Centro Servizi Ortofrutticoli lo scorso anno nel Nord Italia, calcolato solo su pesco, nettarino, melo, pero e kiwi, in termini di perdita di raccolto, si attesta intorno ai 588 milioni di euro”, spiega la professoressa Maistrello, la prima a dedicarsi in Italia a questo insetto.
Come è arrivata sin qui e perché la cimice asiatica è tanto pericolosa?
“Questo insetto alieno invasivo è un vero e proprio autostoppista. E’ arrivata dall’Asia insieme a noi, alle merci. Le cimici in autunno cercano posti tranquilli e asciutti dove svernare e dunque si infilano dentro alle valigie, nel packaging, dentro ai veicoli… e poi viaggiano. Qui hanno trovato un clima ottimale e abbondanza di cibo e in assenza di antagonisti naturali specifici in grado di contrastarle, si sono riprodotte in modo esponenziale. Basti pensare che una femmina uscita dallo svernamento è in grado di deporre circa 300 uova e ciascuna delle sue figlie ne fa almeno 215. Ciò che la rende così temibile rispetto ad altri insetti alieni – sottolinea la professoressa Maistrello, aderente al Gruppo Modenese di Scienze Naturali, organizzatore dell’evento EntoModena – è che queste cimici, disgraziatamente, amano nutrirsi di frutta, la cui coltivazione in Emilia costituisce un capitolo fondamentale dell’economia regionale, e bastano pochissime punture per rendere i prodotti non commerciabili. Per mangiare questi insetti, peraltro in tutti gli stadi di sviluppo, usano il proprio apparato boccale, pungente e succhiatore. Con le punture succhiano la linfa e la saliva che rilasciano provoca delle reazioni biochimiche, le quali portano alla necrosi dei tessuti vegetali colpiti. Nei frutti si osservano gravi deformazioni, oltre a un indurimento nella zona della puntura. Insomma, dove passano loro, non si salva nulla, è tutto da buttare”.
Le fasi della liberazione della Vespa samurai all’Oasi la Francesa di Fossoli. In foto Samuele Castagnetti del Consorzio Fitosanitario di Modena
Professoressa, come è nata l’idea di combatterla introducendo la vespa samurai? E di che insetto stiamo parlando?
“Questo è il più grande progetto di lotta biologica coordinato del nostro paese e il primo in Europa su questo insetto invasivo. L’idea è quella di effettuare, laddove la cimice ha causato gravi danni, tanti lanci inoculativi di piccoli nuclei di vespa samurai, che è l’antagonista per antonomasia della cimice asiatica in Cina, sua terra d’origine, con l’intento di dare una mano alla natura e accelerare i tempi, affinché si arrivi quanto prima a un equilibrio grazie alla riduzione della popolazione delle cimici da parte della vespina. La vespa samurai misura 1 millimetro e mezzo, è una bestiolina minuscola ed è del tutto innocua per l’uomo, gli animali e gli altri insetti utili, come api, coccinelle e farfalle, giusto per fare qualche esempio. Le femmine dopo essersi accoppiate vanno a caccia delle uova delle cimici asiatiche, seguendo l’odore dei loro passi e, una volta trovate, le parassitizzano con una media del 70%, ovvero vi depongono dentro le proprie uova. Sostanzialmente le vespe utilizzano le uova di cimice come substrato dove allevare la propria prole e in questo modo da quelle uova spunteranno nuove vespine. Queste piccolissime bestioline non fanno alcun danno e si nutrono del nettare dei fiori”.
Il piano regionale di contrasto alla cimice asiatica, autorizzato dopo un lunghissimo iter dal Ministero dell’Ambiente (fino ad alcuni mesi fa nel nostro Paese vigeva la direttiva europea Habitat e l’Italia vietava l’importazione di organismi alloctoni anche se potenzialmente utili), è basato su uno studio scientifico di valutazione del rischio durato due anni e sviluppato dal Consiglio per la ricerca in agricoltura (Crea) di Firenze. Il progetto nella nostra regione conta 330 siti indicati – sono 712 in tutto il Nord Italia – da un apposito cartello e, spiega la professoressa Maistrello, “distribuiti lungo i corridoi ecologici, come siepi, aree verdi, boschetti, zone di riequilibrio ecologico situate nei pressi dei campi coltivati… dove la vespina samurai non è disturbata e dove la cimice depone le sue uova.
Ogni punto prevede due lanci, verso la metà di giugno e la metà di luglio, in corrispondenza coi due picchi di ovature della cimice. Ogni volta vengono liberati 100 esemplari adulti femmina e 10 maschi, dopodiché verranno effettuati vari monitoraggi per verificare l’avvenuto insediamento. A Unimore spetterà poi il compito di verificare il processo di parassitizzazione per capire cosa schiuderà dalle uova.
Dietro a questa lotta biologica sperimentale c’è un complesso lavoro amministrativo e normativo, oltre a mesi di studi portati avanti assieme ai consorzi fitosanitari, con il coordinamento del Servizio Fitosanitario Regionale”.
Lara Maistrello, professore associato in Entomologia di Unimore
Liberare un insetto alloctono e al momento privo di limitatori naturali può rivelarsi pericoloso per la biodiversità dell’habitat originario?
“Per contrastare la cimice asiatica – continua Maistrello, che siede al Tavolo tecnico scientifico nazionale dedicato alla vespa samurai – gli agricoltori le hanno tentate tutte. Fino al 2014, giusto per fare un esempio, i disciplinari del pero dell’Emilia Romagna prevedevano un massimo di 5 trattamenti insetticidi per ciclo colturale, mentre nel 2019 il Servizio fitosanitario ne ha concessi ben 10, autorizzando l’uso di tre diverse tipologie di insetticidi ad ampio spettro (piretroidi, neonicotinoidi, fosforganici) nel tentativo di contenere la cimice. I danni provocati sulla biodiversità però sono enormi. Questo insetto invasivo ha rivoluzionato il modo di fare agricoltura: prima del suo arrivo la nostra regione aveva raggiunto eccellenti standard di sostenibilità, ora si è tornati indietro di 20 anni nella gestione della frutticoltura. Trattamenti che peraltro oltre a incidere pesantemente sulle tasche degli agricoltori servono pochissimo nella lotta contro la cimice. La natura ci offre gli strumenti necessari per tornare in una situazione sostenibile per la salute nostra e dell’ambiente. Questa sperimentazione nasce dopo gli studi di un ente scientifico, il CREA, che, dopo varie prove di laboratorio, e basandosi anche su pubblicazioni scientifiche internazionali, ha stabilito come l’immissione della vespa samurai non comprometterà il nostro ecosistema”.
Quali risultati vi aspettate?
“Stiamo utilizzando agenti biologici, quindi naturalmente si tratta di una sperimentazione per la quale serve tempo, ma abbiamo tutti i motivi per credere che sia uno strumento di azione valido. Non abbiamo la sfera di cristallo e occorre aspettare per vedere i risultati concreti, che dovrebbero arrivare nel giro di pochi anni”.
Tragedia ieri pomeriggio ad Albizzate, in provincia di Varese.
In seguito al crollo del cornicione di un edificio in via Marconi, non lontano dal centro, hanno perso la vita una donna marocchina di 38 anni, Fauzia Taoufiq, e i suoi due figli, Yaoucut di 15 mesi e un Soulaymane di 5 anni. È accaduto poco dopo le 17.00.
Il piccolo era in sella alla sua bicicletta quando è stato travolto mentre la bambina di 15 mesi è stata portata in ospedale in arresto cardiaco per i numerosi traumi subiti: qui i sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Fortunatamente illeso il terzo figlio di 9 anni. Nel crollo è rimasta coinvolta anche una quarta persona, una donna di 42 anni di Cassano Magnago, che, colpita dai calcinacci, è stata portata in ospedale: la donna non è in pericolo di vita.
L’edificio è un ex capannone ristrutturato che al suo interno ospitava una pizzeria, un ristorante, una lavanderia e un’attività produttiva. Le vittime sono state travolte in pieno dal crollo mentre si trovavano sul marciapiede, dopo essersi recate in un supermercato che si trova di fronte per fare la spesa.
La Procura di Busto Arsizio ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e disastro colposo, al momento contro ignoti. Alla base del crollo vi sarebbe stato un cedimento strutturale.
Arianna Varone, giovane calciatrice della Riozzese, è morta a seguito di un tragico incidente stradale.
Arianna, centrocampista 21enne, di Gropello Cairoli (Pavia),aveva iniziato la sua carriera nell’Asd femminile Inter, valorizzandosi poi nel Milan Ladies, prima di approdare nel 2017 nella Riozzese (serie B), con la quale ha disputato un’ultima stagione da protagonista.
La giovane ha perso la vita in un sinistro accaduto ieri mattina intorno alle 8.00 sulla strada di San Martino Siccomario, alle porte di Pavia.
La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio degli agenti di polizia, ma sembra che la giovane sia finita con il suo scooter contro un camion, forse dopo un precedente scontro con un’auto, ed abbia sbattuto violentemente la testa: troppo gravi le ferite riportate, per Arianna, deceduta sul posto, non c’è stato nulla da fare, nonostante i disperati tentativi dei sanitari del 118.
Numerose le attestazioni di cordoglio e vicinanza giunte da più parti. Tra queste anche un messaggio scritto su Facebook dal Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora: “Ho da poco saputo della drammatica scomparsa della giovane Arianna Varone.
Calciatrice di grande talento, è venuta a mancare a soli 21 anni a causa di un incidente. Difficile trovare parole per una tragedia simile.
Esprimo la mia vicinanza ai suoi cari per questo terribile dolore”.
Il Covid-19 ferma anche la famosissima maratona di New York, che quest’anno sarebbe arrivata alla cinquantesima edizione. L’evento avrebbe avuto luogo la prima domenica di novembre, ma quest’anno è stato annullato e posticipato al 2021. Se ne stava parlando già da tempo, ma ora è arrivata la comunicazione ufficiale dagli organizzatori: attualmente risulta impossibile garantire la sicurezza per un evento che ogni anno raccoglie 50mila maratoneti, più di 10mila volontari e attira almeno un milione di spettatori lungo tutto il percorso che attraversa cinque quartieri della metropoli. Tutto questo senza calcolare gli sviluppi della pandemia nel prossimi mesi.
Con questo scenario gli organizzatori hanno preferito posticipare l’evento al prossimo anno, anche in previsione di una seconda ondata epidemica in autunno. È la seconda volta che la gara la maratona più popolare al mondo è stata annullata, dopo la parentesi del 2012 a seguito del passaggio dell’uragano Sandy.