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Grave in ospedale dopo essere stato picchiato per una lite stradale

Grave dopo essere stato aggredito a seguito di una lite stradale. La vittima è un giornalista tedesco di 48 anni, residente a Palermo con la famiglia: l’uomo ha avuto una discussione con una donna che voleva entrare a tutti i costi in un’isola pedonale con l’auto.

La donna voleva che il giornalista spostasse la sua moto perché stava ostruendo il passaggio alla sua vettura: il 48enne ha detto che la moto non era la sua ma comunque poco importava perché non si poteva transitare in quell’area.

Per tutta risposta il giornalista è stato pesantemente aggredito e picchiato dal figlio 19enne della donna, un pregiudicato. Il giovane lo ha colpito sferrandogli due pugni davanti agli occhi increduli della moglie e della figlia e provocandogli lesioni alla testa e a un polmone: il 48enne è stato ricoverato al Policlinico in prognosi riservata, in gravi condizioni.

E’ accaduto sabato sera intorno alle 21.00 presso l’isola pedonale di Piazza San Francesco d’Assisi a Palermo. Il 19enne è stato poco dopo fermato dai Carabinieri con l’accusa di lesioni personali gravi.

Le Strane Telefonate di lunedì 4 novembre

La Strana Coppia presenta un nuovo appuntamento: Le Strane Telefonate! Ogni mattina in onda su Radio Bruno, Enrico e Sandro sceglieranno per noi le migliori telefonate del giorno.

Nella puntata di oggi, Terry Fitness la fit blogger, ci racconta come utilizzare la posizione del “Piccione”. Alessio della società sportiva “Passo Capponi” presenta il nuovo tesserato Don Matteo e il gruppo che ha partecipato alla maratona di New York. 

Giovane trovata morta nei pressi di un capannone utilizzato per un rave party non autorizzato

Il cadavere di una donna è stato trovato questa mattina a Livorno all’interno di un’auto presso il capannone di una ex fabbrica dove lo scorso fine settimana si è svolto un rave party. Il corpo appartiene a una ragazza di trent’anni, nata a Roma ma residente a Nodica di Vecchiano (Pisa).

Sul posto sono stati chiamati i soccorsi che però non hanno potuto far altro che constatare il decesso della donna. E’ quindi intervenuta la Squadra Mobile ed anche la Polizia Scientifica per i rilievi. Gli investigatori hanno già raccolto le prime testimonianze. La presenza del corpo è stata segnalata alla Polizia da una telefonata anonima fatta da un uomo. E’ da chiarire innanzitutto se la trentenne sia morta sul luogo del ritrovamento e se vi sia stata portata in un secondo momento. Sulla salma sarà effettuata l’autopsia per fare luce sulle cause del decesso e per stabilire con precisione l’ora della morte.

Il rave party, ha spiegato la Questura di Livorno, non era autorizzato e si è tenuto all’interno dei capannoni della ex Trw, fabbrica che produceva sterzi per auto, in via Enriques, nella zona industriale di Stagno (Livorno).

Durante il deflusso di centinaia di persone, la Polizia, che aveva già svolto mirati servizi di prevenzione nella zona con Carabinieri e Guardia di Finanza, ha denunciato cinque persone per invasione di terreni ed edifici e per l’apertura di area di intrattenimento pubblico senza osservare le prescrizioni a tutela dell’incolumità delle persone. Sequestrati anche due furgoni con materiale pesante di vario tipo e apparecchi per il suono.

Manuel Bortuzzo: “Potrei tornare a camminare”

“Un filamento di midollo è intatto, potrei tornare a camminare”. Lo ha detto Manuel Bortuzzo promessa 19enne del nuoto, finito in carrozzina dopo essere stato colpito da un proiettile lo scorso 2 febbraio a Roma.

Ieri Bortuzzo, ospite da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, ha presentato il suo libro dal titolo “Rinascere. L’anno in cui ho ricominciato a vincere”, edito da Rizzoli, domani nelle librerie. Manuel racconta dell’incubo iniziato nove mesi fa, dell’ultimo ballo sulle note della canzone “I migliori anni della nostra vita” di Renato Zero e parla della possibilità di ritornare a camminare.

La speranza si basa sul fatto che un filamento di midollo è rimasto intatto: “Finora l’ho tenuto per me, ma mi sono dato 10 anni per tornare a camminare. Con tanto impegno, come sto facendo e come ho sempre fatto”, ha detto il nuotatore 19enne.

Rimane impigliata al cancello mentre cerca di scavalcarlo: 18enne muore impiccata

Dopo una serata trascorsa con gli amici in discoteca, torna a casa tardi e, non avendo le chiavi per entrare dal cancello, decide di scavalcarlo per non svegliare la sorella che abita con lei. La giovane è però rimasta impigliata con gli abiti ed è morta impiccata.

La terribile tragedia è accaduta nella notte tra sabato 2 novembre e domenica 3 novembre in una villetta di via Canton Prelle a Loranzè, in provincia di Torino. Vittima la 18enne Erika Russo Testagrossa.

A scoprire il corpo, ormai privo di vita, è stata la sorella il mattino seguente. I familiari hanno lanciato l’allarme: sul posto sono giunti i soccorsi e i Carabinieri di Ivrea che però non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
I Militari hanno anche chiamato il medico legale per non escludere alcuna ipotesi.

I primi protagonisti assoluti della 10^ di Musica contro le mafie: Willie Peyote, Giorgio Poi, Margherita Vicario

Si svolgerà a Cosenza dal 3 al 7 dicembre 2019 la “5 Giorni di Musica contro le mafie”; cinque giorni ricchi di musica, cinema, panel e workshop tesi anche a tenere viva la memoria delle vittime innocenti di mafie; per raccontare storie importanti con la forza espressiva delle immagini e con le storie e i fatti raccontati durante gli incontri con chi ha vissuto sulla propria pelle e da vicino la barbarie delle mafie e dell’illegalità. Quindi non solo concerti di musica impegnata, ma anche spettacoli che fanno riflettere, incontri per conoscere storie e ricordare persone, tutte occasioni per veicolare messaggi profondi contro l’apatia e la rassegnazione.

L’obiettivo della manifestazione resta il forte impegno nella diffusione dei valori di responsabilità e cittadinanza attiva.

Dopo l’annuncio della presenza di Fiammetta Borsellino, che incontrerà studenti di scuole provenienti da tutta Italia dopo la proiezione del film “Paolo Borsellino” del regista Gianluca Maria Tavarelli, che ha come protagonista Giorgio Tirabassi uno dei migliori interpreti della figura del magistrato siciliano. La figlia del giudice ricorderà la figura paterna e non mancheranno nuove informazioni e riflessioni sui depistaggi avvenuti durante le indagini sulla strage di via d’Amelio; Musica contro le mafie annuncia due nuovi panel su temi dell’anti-mafia e illegalità.

I primi nomi di saggisti, giornalisti ed esperti sono: Antonio Nicaso, autore del nuovo libro “La rete degli invisibili” (Mondadori), che indaga sulla realtà criminale sommersa e misteriosa dando un volto agli «invisibili». Con il magistrato Nicola Gratteri, in prima fila nella lotta alla ‘ndrangheta, Nicaso pubblica da anni saggi sulla criminalità organizzata analizzandola e facendola emerge nella sua incredibile realtà. Il professore della canadese St. Jerome University incontrerà gli studenti in una vera e propria lezione dal titolo “La Mafia spiegata ai ragazzi”.

Da trent’anni lo studioso dedica la propria attività analizzando la ‘ndrangheta nella sua evoluzione e nei suoi rapporti con i centri di potere economico, politico e finanziario, con la massoneria deviata, con il narcotraffico, con il «deep web» e con i social network.
Il secondo protagonista di un’atteso panel dal titolo “Si può ridere delle mafie? L’ironia e il grottesco per combattere la cultura criminale” è Lirio Abbate. Il giornalista sarà affiancato dall’ attore comico Herbert Ballerina e dallo stand-up comedian Pietro Sparacino. Il vice direttore del settimanale L’Espresso insieme ai due attori racconterà le mafie in modo ironico e irriverente, racconteranno i boss e mostrando il volto privato dei mafiosi, facendone ridere.

Ricchissimo quest’anno il cast musicale della manifestazione.

La prima anticipazione riguarda il vincitore del “Premio Speciale Musica contro le mafie” che viene assegnato ogni anno a tre brani di altrettanti artisti affermati, (gli altri due nomi saranno svelati in in seguito).
Sarà Willie Peyote con il brano “Io non sono un razzista ma…” a ritirarlo in una serata speciale che si terrà il 7 dicembre alle ore 21:30 presso il Teatro Morelli di Cosenza.

Protagonista di un tour promozionale per il nuovo lavoro discografico intitolato “Iodegradabile”, il brano del “rapper e cantautore atipico” torinese è stato scelto perché ritenuto una sintesi perfetta del furto delle parole, della diffusione di false notizie e soprattutto dell’ipocrisia di tanti.
Quella che Don Luigi Ciotti chiama “emorragia di umanità alimentata dagli imprenditori della paura” richiede una presa di posizione salda contro tutti i razzismi da parte di tutti in una società avvelenata da luoghi comuni e narrazioni tossiche.
Nel brano di Willie Peyote un legame molto forte a temi che, in questo momento storico, meritano una grande attenzione.

“Il nostro contributo a questa battaglia per i diritti umani basilari non può che passare dalla diffusione di Buone Pratiche e di Buone Idee senza moralismi e ipocrisie, questo è il primo passo per costruire un mondo più giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini” – dice il direttore artistico e presidente dell’associazione Gennaro de Rosa.

Altre anticipazioni riguardano i primi artisti che si esibiranno durante le cinque intensissime giornate, e sono due nomi molto noti al pubblico giovanile:
il cantautore Giorgio Poi, collaboratore di Luca Carboni, Frah Quintale, Calcutta e Carl Brave, il quale farà uno showcase acustico il 03 dicembre presso Sala ex M.a.m; e Margherita Vicario che ha lavorato al cinema con Woody Allen, Fausto Brizzi, Diego Bianchi, Luca Vecchi, Federico Micali e Antonio Manzini; che si esibirà in un set acustico il 04 dicembre sempre presso Sala ex M.a.m. di Cosenza. L’attrice e cantante romana, rivelazione della scena musicale indipendente pubblicherà a breve il suo terzo lavoro discografico con la label torinese INRI (Levante, Dardust, Ex Otago, Linea 77).

Infine “Musica contro le mafie” annuncia la chiusura delle iscrizioni al concorso che quest’anno ha come leitmotiv #oltreicoinfini. Si è concluso il 31 ottobre scorso il reclutamento che ha raggiunto il record d’iscritti che sono stati ben 512 di cui 351 proposte ritenute idonee dalla direzione artistica e ammesse al concorso. Solo quest’ultime proseguiranno il percorso verso le finali. Nelle prossime settimane infatti verranno valutate dalle 3 giurie: quella Social, la Studentesca e quella Responsabile con nomi illustri del panorama artistico e dell’informazione nazionale.

Il risultato supera ogni previsione e ogni precedente edizione, indica un interesse sempre maggiore da parte degli artisti verso la composizione di canzoni impegnate. Dall’analisi dei candidati, si evincono le seguenti informazioni: il 77 % ha presentato opere inedite; il 43 % ha meno di 35 anni; il 31 % proviene dal Nord Italia, il 24 % dal Centro ed il 45% dal Sud-Italia e/o Isole.
E’ in corso la fase delle votazioni (in sole 24 ore il sistema di voto online ha superato più di 14.000 voti).
Dal 1 al 21 novembre saranno operative le 3 giurie coinvolte (“giuria social” che vota da questo link https://pr.easypromosapp.com/p/840599, “giuria studentesca” e “giuria responsabile”) per stabilire la classifica di tutti gli artisti e scegliere i 10 finalisti che andranno ad esibirsi a Cosenza durante la “5 Giorni di Musica contro le mafie” il 6 e 7 dicembre 2019.

“…è un evento ricco e variegato – dichiara Gennaro de Rosa Presidente e fondatore di Musica contro le mafie – nel quale abbiamo pensato di concentrare e far convivere incontri, momenti musicali, condivisione diretta, scambio di opinioni, riflessioni, risposte, spunti per domande. Un momento di condivisione reale, impegno concreto, risveglio della memoria, diffusione di contenuti importanti destinati a giovani, studenti e cittadini di ogni provenienza. La “5 giorni” è un grosso contenitore di opportunità e occasioni di incontro e di sviluppo. L’idea è quella di unire momenti di spettacolo e di riflessione, avendo tempi in linea con la velocità delle nuove generazioni, utilizzando un linguaggio più veloce e diretto con l’ausilio della Musica e delle nuove tecnologie”.

Scuolabus si ribalta nel fosso: paura per i bambini a bordo

Tanta paura ma per fortuna nessuna grave conseguenza per i bambini che questa mattina erano a bordo del pulmino che li stava portando a scuola e che ha subito un incidente.

Il mezzo, proveniente da Sant’Agata sul Santerno, si è capottato ed è volato in un fosso dopo essere stato urtato da un’auto, una Bmw che, in base alle prime informazioni, non avrebbe rispettato lo stop. E’ accaduto questa mattina intorno alle 8.30 a San Lorenzo di Lugo, in provincia di Ravenna. Al volante del pulmino che trasportava 7 bambini tra i 6 e i 10 anni si trovava un autista di 62 anni.

Immediati i soccorsi: sul posto sono arrivate 3 ambulanze, l’elicottero e la Polizia Locale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Fortunatamente quasi tutti i piccoli, che erano assicurati ai sedili con le cinture di sicurezza, se la sono cavata solo con qualche livido.

Due di loro sono stati trasportati all’ospedale di Lugo per accertamenti mentre uno è al Bufalini di Cesena per un sospetto trauma cranico. Le sue condizioni comunque non preoccupano. Indenni l’autista del pulmino e quello dell’auto.

87enne muore dopo essere stato investito da un’auto pirata

E’ caccia al pirata della strada che ieri pomeriggio ha investito un uomo di 87 anni, provocandone la morte per poi fuggire.

L’uomo, Silvio Gattamelati, è stato trovato da un passante sull’asfalto privo di sensi e insanguinato. A qualche metro di distanza sono stati rinvenuti i suoi mocassini e l’ombrello. E’ accaduto intorno alle 17.30 in via Canalina a Reggio Emilia: in quel momento era già buio e pioveva, condizioni che potrebbero avere compromesso la visibilità.

L’87enne, che riportava evidenti segni di un trauma cranico, è stato trasportato d’urgenza in ospedale ma è morto poco dopo l’arrivo al Pronto Soccorso.
Ora si cerca il conducente che dopo averlo investito è fuggito senza prestare soccorso: la Procura di Reggio ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale e omissione di soccorso a carico di ignoti. Indagano i Carabinieri che analizzeranno le immagini delle telecamere della zona.

Buona Cuoiopelli, Massese sprecona sconfitta 0-2

.Massese Cuoiopelli 0 – 2
.
Massese: Giacobbe, Bonni, Materazzi ( 60′ Forcella),Barbero, La Rosa, Cela, Marcon, Galloni (68′ Faye), Fusco, Dell’Amico (46′ Conedera), Khtella. A disp. Fiaschi, Giomi, Mussi, Piscopo, Biserni, Manfredi L. All. Matteo Gassani.
Cuoiopelli: Sollazzi, Rossi Leshi, Mancini, Nidiaci, Morelli, Magnani, Caciagli, Garunja (85′ Nieri), Niccolai, Bianchi (58′ Pellegrini). A disp. Puccini, Pinucci, Ferretti, Gargini, Casalini, Nardi, Marzi. All. Giglioli.
Reti: 45′ Bianchi (r), 78′ Pellegrini.
Arbitro: Zippilli di Mantova. Note: spettatori 200 circa, partita sospesa per 30 minuti all’inizio del secondo tempo per il maltempo.
Massa. Due squadre a confronto che dovevano farsi perdonale le sconfitte dell’ultima giornata, poi ci si è messo anche il violento acquazzone cresciuto di intensità verso la fine del primo tempo a complicare le cose ed a mettere in serio dubbio la prosecuzione della gara. Con le squadre negli spogliatoi sembra impossibile continuare, l’arbitro chiede di attendere dieci minuti ( poi diventati quasi trenta) per vedere se le cose miglioravano ed infatti in quel lasso di tempo il terreno è diventato da un lago ad un campo agibile. Durante il secondo sopralluogo l’arbitro non ha gradito la presenza di mister Gassani e lo ha invitato a non rientrare.
La partita. Massese in campo priva dei sei elementi che hanno lasciato la società in settimana ed in panchina il nuovo Faye. Bisogna subito dire che la Massese ha avuto una netta superiorità territoriale però non concretizzata e dove ha sbagliato le conclusioni, la Cuoio è stata molto concreta, coperta, compatta curando le ripartenze senza impegnare però quasi mai Giacobbe. Nel primo tempo al 8′ tiro di Bianchi, vola Giacobbe alla deviazione. Al 22′ prima occasione della Massese con Marcon la cui parabola sfiora l’incrocio. Nel frattempo aumenta di intensità la pioggia, diventa anche più buio e in tanti pensano anche ai riflettori che non ci sono più, se ce ne fosse bisogno….Al 30′ ancora Marcon alla battuta devia un avversario, per qualcuno è stato un braccio, per l’arbitro no. Al 36′ bel cross di Khtella e Fusco di testa segna ma la rete viene annullata per fuori gioco. All’ultimo minuto mischia in area bianconera con Garunja che va a terra. L’arbitro indica il dischetto ed ammonisce Cela. L’ennesimo rigore dubbio contro i bianconeri agli Oliveti. Poi quando si riprende, dopo oltre 45 minuti , fra riposo e attesa, la Massese sembra decisa a recuperare e si riversa nella metà campo avversario, che naturalmente diventa sempre più chiusa, ma non tralascia di reagire in contropiede. Al 50′ punizione di Barbero che sfiora il palo, poi al 61′ gran tiro di Fusco che costringe Sollazzi alla deviazione in volo e cinque minuti dopo segna La Rosa ma c’è la bandierina alzata e gol non convalidato. Su una ripartenza della Cuoio questa volta è La Rosa a salvare in extremis su Garunja e tre minuti dopo su una punizione per gli ospiti un difensore bianconero scivola lasciano via libera ancora a Garunja che porta la Cuoio sul 2-0. Sul finale la beffa non poteva mancare, al 92′ rigore alla Massese che Fusco ( non aveva mai sbagliato un penalty) confermando il momento no di tutto manda alle stelle. “ Cosi non va – ha sentenziato un dirigente a fine gara – anche oggi un direttore di gara non all’altezza, forse ingannato dal campo ma come in altre volte, oggi i rigori non c’erano, sia quello della Cuoiopelli che quello della Massese”.
Aldo Antola

Trovano un dente umano nel cibo da asporto

Una disgustosa disavventura, a dir poco, è capitata a una coppia che vive nel Regno Unito. Stephanie McDonough e il suo fidanzato David hanno deciso di ordinare del cibo cinese a domicilio ma, proprio mentre stavano mangiando il maiale al curry, ci hanno trovato dentro un dente umano.

Una scoperta sconvolgente che ha, ovviamente, tolto l’appetito alla coppia. A quel punto la donna ha telefonato al ristorante, facendo presente il raccapricciante incidente. In base a quanto documentato dalla stessa Stephanie con un post su Facebook, il direttore del ristorante avrebbe prima negato dicendo che si trattava di un pezzo di cipolla o maiale, poi, come si legge tra i commenti, avrebbe cercato di scusarsi offrendo ai due una cena gratis, proposta rifiutata da Stephanie e David.

Dopo la denuncia della coppia, sarebbero in corso dei controlli sul ristorante.

Grave in ospedale dopo essere stato picchiato per una lite stradale

Grave dopo essere stato aggredito a seguito di una lite stradale. La vittima è un giornalista tedesco di 48 anni, residente a Palermo con la famiglia: l’uomo ha avuto una discussione con una donna che voleva entrare a tutti i costi in un’isola pedonale con l’auto.

La donna voleva che il giornalista spostasse la sua moto perché stava ostruendo il passaggio alla sua vettura: il 48enne ha detto che la moto non era la sua ma comunque poco importava perché non si poteva transitare in quell’area.

Per tutta risposta il giornalista è stato pesantemente aggredito e picchiato dal figlio 19enne della donna, un pregiudicato. Il giovane lo ha colpito sferrandogli due pugni davanti agli occhi increduli della moglie e della figlia e provocandogli lesioni alla testa e a un polmone: il 48enne è stato ricoverato al Policlinico in prognosi riservata, in gravi condizioni.

E’ accaduto sabato sera intorno alle 21.00 presso l’isola pedonale di Piazza San Francesco d’Assisi a Palermo. Il 19enne è stato poco dopo fermato dai Carabinieri con l’accusa di lesioni personali gravi.

Le Strane Telefonate di lunedì 4 novembre

La Strana Coppia presenta un nuovo appuntamento: Le Strane Telefonate! Ogni mattina in onda su Radio Bruno, Enrico e Sandro sceglieranno per noi le migliori telefonate del giorno.

Nella puntata di oggi, Terry Fitness la fit blogger, ci racconta come utilizzare la posizione del “Piccione”. Alessio della società sportiva “Passo Capponi” presenta il nuovo tesserato Don Matteo e il gruppo che ha partecipato alla maratona di New York. 

Giovane trovata morta nei pressi di un capannone utilizzato per un rave party non autorizzato

Il cadavere di una donna è stato trovato questa mattina a Livorno all’interno di un’auto presso il capannone di una ex fabbrica dove lo scorso fine settimana si è svolto un rave party. Il corpo appartiene a una ragazza di trent’anni, nata a Roma ma residente a Nodica di Vecchiano (Pisa).

Sul posto sono stati chiamati i soccorsi che però non hanno potuto far altro che constatare il decesso della donna. E’ quindi intervenuta la Squadra Mobile ed anche la Polizia Scientifica per i rilievi. Gli investigatori hanno già raccolto le prime testimonianze. La presenza del corpo è stata segnalata alla Polizia da una telefonata anonima fatta da un uomo. E’ da chiarire innanzitutto se la trentenne sia morta sul luogo del ritrovamento e se vi sia stata portata in un secondo momento. Sulla salma sarà effettuata l’autopsia per fare luce sulle cause del decesso e per stabilire con precisione l’ora della morte.

Il rave party, ha spiegato la Questura di Livorno, non era autorizzato e si è tenuto all’interno dei capannoni della ex Trw, fabbrica che produceva sterzi per auto, in via Enriques, nella zona industriale di Stagno (Livorno).

Durante il deflusso di centinaia di persone, la Polizia, che aveva già svolto mirati servizi di prevenzione nella zona con Carabinieri e Guardia di Finanza, ha denunciato cinque persone per invasione di terreni ed edifici e per l’apertura di area di intrattenimento pubblico senza osservare le prescrizioni a tutela dell’incolumità delle persone. Sequestrati anche due furgoni con materiale pesante di vario tipo e apparecchi per il suono.

Manuel Bortuzzo: “Potrei tornare a camminare”

“Un filamento di midollo è intatto, potrei tornare a camminare”. Lo ha detto Manuel Bortuzzo promessa 19enne del nuoto, finito in carrozzina dopo essere stato colpito da un proiettile lo scorso 2 febbraio a Roma.

Ieri Bortuzzo, ospite da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, ha presentato il suo libro dal titolo “Rinascere. L’anno in cui ho ricominciato a vincere”, edito da Rizzoli, domani nelle librerie. Manuel racconta dell’incubo iniziato nove mesi fa, dell’ultimo ballo sulle note della canzone “I migliori anni della nostra vita” di Renato Zero e parla della possibilità di ritornare a camminare.

La speranza si basa sul fatto che un filamento di midollo è rimasto intatto: “Finora l’ho tenuto per me, ma mi sono dato 10 anni per tornare a camminare. Con tanto impegno, come sto facendo e come ho sempre fatto”, ha detto il nuotatore 19enne.

Rimane impigliata al cancello mentre cerca di scavalcarlo: 18enne muore impiccata

Dopo una serata trascorsa con gli amici in discoteca, torna a casa tardi e, non avendo le chiavi per entrare dal cancello, decide di scavalcarlo per non svegliare la sorella che abita con lei. La giovane è però rimasta impigliata con gli abiti ed è morta impiccata.

La terribile tragedia è accaduta nella notte tra sabato 2 novembre e domenica 3 novembre in una villetta di via Canton Prelle a Loranzè, in provincia di Torino. Vittima la 18enne Erika Russo Testagrossa.

A scoprire il corpo, ormai privo di vita, è stata la sorella il mattino seguente. I familiari hanno lanciato l’allarme: sul posto sono giunti i soccorsi e i Carabinieri di Ivrea che però non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
I Militari hanno anche chiamato il medico legale per non escludere alcuna ipotesi.

I primi protagonisti assoluti della 10^ di Musica contro le mafie: Willie Peyote, Giorgio Poi, Margherita Vicario

Si svolgerà a Cosenza dal 3 al 7 dicembre 2019 la “5 Giorni di Musica contro le mafie”; cinque giorni ricchi di musica, cinema, panel e workshop tesi anche a tenere viva la memoria delle vittime innocenti di mafie; per raccontare storie importanti con la forza espressiva delle immagini e con le storie e i fatti raccontati durante gli incontri con chi ha vissuto sulla propria pelle e da vicino la barbarie delle mafie e dell’illegalità. Quindi non solo concerti di musica impegnata, ma anche spettacoli che fanno riflettere, incontri per conoscere storie e ricordare persone, tutte occasioni per veicolare messaggi profondi contro l’apatia e la rassegnazione.

L’obiettivo della manifestazione resta il forte impegno nella diffusione dei valori di responsabilità e cittadinanza attiva.

Dopo l’annuncio della presenza di Fiammetta Borsellino, che incontrerà studenti di scuole provenienti da tutta Italia dopo la proiezione del film “Paolo Borsellino” del regista Gianluca Maria Tavarelli, che ha come protagonista Giorgio Tirabassi uno dei migliori interpreti della figura del magistrato siciliano. La figlia del giudice ricorderà la figura paterna e non mancheranno nuove informazioni e riflessioni sui depistaggi avvenuti durante le indagini sulla strage di via d’Amelio; Musica contro le mafie annuncia due nuovi panel su temi dell’anti-mafia e illegalità.

I primi nomi di saggisti, giornalisti ed esperti sono: Antonio Nicaso, autore del nuovo libro “La rete degli invisibili” (Mondadori), che indaga sulla realtà criminale sommersa e misteriosa dando un volto agli «invisibili». Con il magistrato Nicola Gratteri, in prima fila nella lotta alla ‘ndrangheta, Nicaso pubblica da anni saggi sulla criminalità organizzata analizzandola e facendola emerge nella sua incredibile realtà. Il professore della canadese St. Jerome University incontrerà gli studenti in una vera e propria lezione dal titolo “La Mafia spiegata ai ragazzi”.

Da trent’anni lo studioso dedica la propria attività analizzando la ‘ndrangheta nella sua evoluzione e nei suoi rapporti con i centri di potere economico, politico e finanziario, con la massoneria deviata, con il narcotraffico, con il «deep web» e con i social network.
Il secondo protagonista di un’atteso panel dal titolo “Si può ridere delle mafie? L’ironia e il grottesco per combattere la cultura criminale” è Lirio Abbate. Il giornalista sarà affiancato dall’ attore comico Herbert Ballerina e dallo stand-up comedian Pietro Sparacino. Il vice direttore del settimanale L’Espresso insieme ai due attori racconterà le mafie in modo ironico e irriverente, racconteranno i boss e mostrando il volto privato dei mafiosi, facendone ridere.

Ricchissimo quest’anno il cast musicale della manifestazione.

La prima anticipazione riguarda il vincitore del “Premio Speciale Musica contro le mafie” che viene assegnato ogni anno a tre brani di altrettanti artisti affermati, (gli altri due nomi saranno svelati in in seguito).
Sarà Willie Peyote con il brano “Io non sono un razzista ma…” a ritirarlo in una serata speciale che si terrà il 7 dicembre alle ore 21:30 presso il Teatro Morelli di Cosenza.

Protagonista di un tour promozionale per il nuovo lavoro discografico intitolato “Iodegradabile”, il brano del “rapper e cantautore atipico” torinese è stato scelto perché ritenuto una sintesi perfetta del furto delle parole, della diffusione di false notizie e soprattutto dell’ipocrisia di tanti.
Quella che Don Luigi Ciotti chiama “emorragia di umanità alimentata dagli imprenditori della paura” richiede una presa di posizione salda contro tutti i razzismi da parte di tutti in una società avvelenata da luoghi comuni e narrazioni tossiche.
Nel brano di Willie Peyote un legame molto forte a temi che, in questo momento storico, meritano una grande attenzione.

“Il nostro contributo a questa battaglia per i diritti umani basilari non può che passare dalla diffusione di Buone Pratiche e di Buone Idee senza moralismi e ipocrisie, questo è il primo passo per costruire un mondo più giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini” – dice il direttore artistico e presidente dell’associazione Gennaro de Rosa.

Altre anticipazioni riguardano i primi artisti che si esibiranno durante le cinque intensissime giornate, e sono due nomi molto noti al pubblico giovanile:
il cantautore Giorgio Poi, collaboratore di Luca Carboni, Frah Quintale, Calcutta e Carl Brave, il quale farà uno showcase acustico il 03 dicembre presso Sala ex M.a.m; e Margherita Vicario che ha lavorato al cinema con Woody Allen, Fausto Brizzi, Diego Bianchi, Luca Vecchi, Federico Micali e Antonio Manzini; che si esibirà in un set acustico il 04 dicembre sempre presso Sala ex M.a.m. di Cosenza. L’attrice e cantante romana, rivelazione della scena musicale indipendente pubblicherà a breve il suo terzo lavoro discografico con la label torinese INRI (Levante, Dardust, Ex Otago, Linea 77).

Infine “Musica contro le mafie” annuncia la chiusura delle iscrizioni al concorso che quest’anno ha come leitmotiv #oltreicoinfini. Si è concluso il 31 ottobre scorso il reclutamento che ha raggiunto il record d’iscritti che sono stati ben 512 di cui 351 proposte ritenute idonee dalla direzione artistica e ammesse al concorso. Solo quest’ultime proseguiranno il percorso verso le finali. Nelle prossime settimane infatti verranno valutate dalle 3 giurie: quella Social, la Studentesca e quella Responsabile con nomi illustri del panorama artistico e dell’informazione nazionale.

Il risultato supera ogni previsione e ogni precedente edizione, indica un interesse sempre maggiore da parte degli artisti verso la composizione di canzoni impegnate. Dall’analisi dei candidati, si evincono le seguenti informazioni: il 77 % ha presentato opere inedite; il 43 % ha meno di 35 anni; il 31 % proviene dal Nord Italia, il 24 % dal Centro ed il 45% dal Sud-Italia e/o Isole.
E’ in corso la fase delle votazioni (in sole 24 ore il sistema di voto online ha superato più di 14.000 voti).
Dal 1 al 21 novembre saranno operative le 3 giurie coinvolte (“giuria social” che vota da questo link https://pr.easypromosapp.com/p/840599, “giuria studentesca” e “giuria responsabile”) per stabilire la classifica di tutti gli artisti e scegliere i 10 finalisti che andranno ad esibirsi a Cosenza durante la “5 Giorni di Musica contro le mafie” il 6 e 7 dicembre 2019.

“…è un evento ricco e variegato – dichiara Gennaro de Rosa Presidente e fondatore di Musica contro le mafie – nel quale abbiamo pensato di concentrare e far convivere incontri, momenti musicali, condivisione diretta, scambio di opinioni, riflessioni, risposte, spunti per domande. Un momento di condivisione reale, impegno concreto, risveglio della memoria, diffusione di contenuti importanti destinati a giovani, studenti e cittadini di ogni provenienza. La “5 giorni” è un grosso contenitore di opportunità e occasioni di incontro e di sviluppo. L’idea è quella di unire momenti di spettacolo e di riflessione, avendo tempi in linea con la velocità delle nuove generazioni, utilizzando un linguaggio più veloce e diretto con l’ausilio della Musica e delle nuove tecnologie”.

Scuolabus si ribalta nel fosso: paura per i bambini a bordo

Tanta paura ma per fortuna nessuna grave conseguenza per i bambini che questa mattina erano a bordo del pulmino che li stava portando a scuola e che ha subito un incidente.

Il mezzo, proveniente da Sant’Agata sul Santerno, si è capottato ed è volato in un fosso dopo essere stato urtato da un’auto, una Bmw che, in base alle prime informazioni, non avrebbe rispettato lo stop. E’ accaduto questa mattina intorno alle 8.30 a San Lorenzo di Lugo, in provincia di Ravenna. Al volante del pulmino che trasportava 7 bambini tra i 6 e i 10 anni si trovava un autista di 62 anni.

Immediati i soccorsi: sul posto sono arrivate 3 ambulanze, l’elicottero e la Polizia Locale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Fortunatamente quasi tutti i piccoli, che erano assicurati ai sedili con le cinture di sicurezza, se la sono cavata solo con qualche livido.

Due di loro sono stati trasportati all’ospedale di Lugo per accertamenti mentre uno è al Bufalini di Cesena per un sospetto trauma cranico. Le sue condizioni comunque non preoccupano. Indenni l’autista del pulmino e quello dell’auto.

87enne muore dopo essere stato investito da un’auto pirata

E’ caccia al pirata della strada che ieri pomeriggio ha investito un uomo di 87 anni, provocandone la morte per poi fuggire.

L’uomo, Silvio Gattamelati, è stato trovato da un passante sull’asfalto privo di sensi e insanguinato. A qualche metro di distanza sono stati rinvenuti i suoi mocassini e l’ombrello. E’ accaduto intorno alle 17.30 in via Canalina a Reggio Emilia: in quel momento era già buio e pioveva, condizioni che potrebbero avere compromesso la visibilità.

L’87enne, che riportava evidenti segni di un trauma cranico, è stato trasportato d’urgenza in ospedale ma è morto poco dopo l’arrivo al Pronto Soccorso.
Ora si cerca il conducente che dopo averlo investito è fuggito senza prestare soccorso: la Procura di Reggio ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale e omissione di soccorso a carico di ignoti. Indagano i Carabinieri che analizzeranno le immagini delle telecamere della zona.

Buona Cuoiopelli, Massese sprecona sconfitta 0-2

.Massese Cuoiopelli 0 – 2
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Massese: Giacobbe, Bonni, Materazzi ( 60′ Forcella),Barbero, La Rosa, Cela, Marcon, Galloni (68′ Faye), Fusco, Dell’Amico (46′ Conedera), Khtella. A disp. Fiaschi, Giomi, Mussi, Piscopo, Biserni, Manfredi L. All. Matteo Gassani.
Cuoiopelli: Sollazzi, Rossi Leshi, Mancini, Nidiaci, Morelli, Magnani, Caciagli, Garunja (85′ Nieri), Niccolai, Bianchi (58′ Pellegrini). A disp. Puccini, Pinucci, Ferretti, Gargini, Casalini, Nardi, Marzi. All. Giglioli.
Reti: 45′ Bianchi (r), 78′ Pellegrini.
Arbitro: Zippilli di Mantova. Note: spettatori 200 circa, partita sospesa per 30 minuti all’inizio del secondo tempo per il maltempo.
Massa. Due squadre a confronto che dovevano farsi perdonale le sconfitte dell’ultima giornata, poi ci si è messo anche il violento acquazzone cresciuto di intensità verso la fine del primo tempo a complicare le cose ed a mettere in serio dubbio la prosecuzione della gara. Con le squadre negli spogliatoi sembra impossibile continuare, l’arbitro chiede di attendere dieci minuti ( poi diventati quasi trenta) per vedere se le cose miglioravano ed infatti in quel lasso di tempo il terreno è diventato da un lago ad un campo agibile. Durante il secondo sopralluogo l’arbitro non ha gradito la presenza di mister Gassani e lo ha invitato a non rientrare.
La partita. Massese in campo priva dei sei elementi che hanno lasciato la società in settimana ed in panchina il nuovo Faye. Bisogna subito dire che la Massese ha avuto una netta superiorità territoriale però non concretizzata e dove ha sbagliato le conclusioni, la Cuoio è stata molto concreta, coperta, compatta curando le ripartenze senza impegnare però quasi mai Giacobbe. Nel primo tempo al 8′ tiro di Bianchi, vola Giacobbe alla deviazione. Al 22′ prima occasione della Massese con Marcon la cui parabola sfiora l’incrocio. Nel frattempo aumenta di intensità la pioggia, diventa anche più buio e in tanti pensano anche ai riflettori che non ci sono più, se ce ne fosse bisogno….Al 30′ ancora Marcon alla battuta devia un avversario, per qualcuno è stato un braccio, per l’arbitro no. Al 36′ bel cross di Khtella e Fusco di testa segna ma la rete viene annullata per fuori gioco. All’ultimo minuto mischia in area bianconera con Garunja che va a terra. L’arbitro indica il dischetto ed ammonisce Cela. L’ennesimo rigore dubbio contro i bianconeri agli Oliveti. Poi quando si riprende, dopo oltre 45 minuti , fra riposo e attesa, la Massese sembra decisa a recuperare e si riversa nella metà campo avversario, che naturalmente diventa sempre più chiusa, ma non tralascia di reagire in contropiede. Al 50′ punizione di Barbero che sfiora il palo, poi al 61′ gran tiro di Fusco che costringe Sollazzi alla deviazione in volo e cinque minuti dopo segna La Rosa ma c’è la bandierina alzata e gol non convalidato. Su una ripartenza della Cuoio questa volta è La Rosa a salvare in extremis su Garunja e tre minuti dopo su una punizione per gli ospiti un difensore bianconero scivola lasciano via libera ancora a Garunja che porta la Cuoio sul 2-0. Sul finale la beffa non poteva mancare, al 92′ rigore alla Massese che Fusco ( non aveva mai sbagliato un penalty) confermando il momento no di tutto manda alle stelle. “ Cosi non va – ha sentenziato un dirigente a fine gara – anche oggi un direttore di gara non all’altezza, forse ingannato dal campo ma come in altre volte, oggi i rigori non c’erano, sia quello della Cuoiopelli che quello della Massese”.
Aldo Antola

Trovano un dente umano nel cibo da asporto

Una disgustosa disavventura, a dir poco, è capitata a una coppia che vive nel Regno Unito. Stephanie McDonough e il suo fidanzato David hanno deciso di ordinare del cibo cinese a domicilio ma, proprio mentre stavano mangiando il maiale al curry, ci hanno trovato dentro un dente umano.

Una scoperta sconvolgente che ha, ovviamente, tolto l’appetito alla coppia. A quel punto la donna ha telefonato al ristorante, facendo presente il raccapricciante incidente. In base a quanto documentato dalla stessa Stephanie con un post su Facebook, il direttore del ristorante avrebbe prima negato dicendo che si trattava di un pezzo di cipolla o maiale, poi, come si legge tra i commenti, avrebbe cercato di scusarsi offrendo ai due una cena gratis, proposta rifiutata da Stephanie e David.

Dopo la denuncia della coppia, sarebbero in corso dei controlli sul ristorante.

Gattini buttati in un fosso sotto la pioggia battente: salvati e...

Messi dentro uno scatolone e gettati in un fosso come fossero spazzatura di cui liberarsi frettolosamente. Peccato si trattasse di 4 dolcissimi gattini, uno...