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Lenny Kravitz: stile inconfondibile anche in palestra

Scopri come Lenny Kravitz mantiene il suo stile inconfondibile anche durante gli allenamenti in palestra. La rockstar newyorkese ha condiviso un video sul suo profilo Instagram, mostrando a tutti come si allena, riuscendo a mantenere il suo stile impeccabile.

Nel post ha sorpreso tutti i fan mostrandosi in un allenamento di sollevamento pesi, affiancato dal suo personal trainer di fiducia, Dodd Romero. Ma oltre alla sua perfetta forma fisica, ciò che ha catturato l’attenzione di tutti è il suo outfit: pantaloni di pelle, stivali e occhiali da sole.

Kravitz ancora una volta ha dimostrato che lo stile è importante persino in palestra, infatti non poteva mancare la sua iconica maglia a rete. La rockstar ha voluto condividere un messaggio motivazionale per i suoi fan: “Grazie a Dio per oggi. Sono grato. Non mi sono mai sentito meglio. Non ci sono scorciatoie, quindi cogliete l’attimo. Tutto è possibile. Vi voglio bene!”. E non ci resta che constatare quanto sia vero, il video è diventato virale in pochissime ore.

(foto: profilo Instagram di Lenny Kravitz)

 

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Strage di Bargi, recuperati due dispersi: il numero delle vittime sale a 5

Sono stati recuperati dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco i corpi di due dei 4 dispersi nell’esplosione nella centrale idroelettrica di Bargi, frazione di Camugnano, nel Bolognese. Sala così a 5 il numero delle vittime accertate del terribile incidente.

IDENTIFICATA LA QUARTA VITTIMA

Come riportato dall’Ansa, la quarta vittima della strage di Bargi è stata identificata: si tratta di Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Ponte San Nicolò (Padova), lavoratore specializzato di Enel Green Power nella funzione di O&M Hydro. Adriano Sandellari era stato insignito da poco con la stella al merito per il lavoro dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La moglie si trova a Bargi. La quinta vittima non è ancora stata identificata.

LE RICERCHE

Proseguono le operazioni per la ricerca delle ultime due persone segnalate come disperse a seguito della strage. “La quarta vittima è stata recuperata al piano nove, uno dei piani allagati dalla prima giornata. È stata individuata e disincastrata dalle macerie“, ha detto, scrive l’Ansa, Francesco Notaro, direttore regionale dei Vigili del Fuoco per l’Emilia-Romagna.

Strage di Suviana: trovata la quarta vittima

È stato individuato nella mattinata di oggi, giovedì 11 aprile, dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco il corpo di uno dei quattro dispersi nella strage di Suviana.

La vittima, la quarta individuata dell’esplosione della centrale idroelettrica di Bargi, a Camugnano, sull’Appennino bolognese, non è stata ancora estratta. Proseguono intanto le operazioni per la ricerca degli altri tre dispersi: 100 i Vigili del Fuoco al lavoro.

Disastro e omicidio colposo: sono questi i reati ipotizzati nel fascicolo aperto dalla Procura di Bologna. (fotografia di repertorio)

Bimbo di 3 anni in strada con il triciclo e il ciuccio in bocca: rintracciato e portato a casa dai Carabinieri

Disavventura a lieto fine per un bambino di tre anni che, dopo essersi allontanato dallo zio, si è perso, vagando senza meta, prima di essere rintracciato dai Carabinieri e riconsegnato ai familiari.

L’episodio è accaduto nel tardo pomeriggio di martedì scorso, 9 aprile, fra le strade di una frazione del Comune di Felino, nel Parmense, dove il piccolo è stato notato da un passante che ha avvisato il 112.
Una pattuglia della Stazione dei Carabinieri di Collecchio è immediatamente intervenuta sul posto, individuando il bambino che, scalzo, con il ciuccio in bocca e il suo triciclo, vagava per strada, con il rischio di essere investito da un’auto.
I Militari, dopo averlo avvicinato e tranquillizzato, lo hanno riconosciuto, in quanto il capo pattuglia, conoscitore della zona, lo aveva visto altre volte in compagnia dei suoi genitori e quindi lo hanno accompagnato presso la sua abitazione.
A casa c’era lo zio, ignaro di tutto, a cui il piccolo era stato temporaneamente affidato dalla madre che si era recata al lavoro. Il bambino, approfittando di una distrazione dell’uomo, era riuscito a uscire dal cortile di casa, e ad allontanarsi.

Fortunatamente, grazie all’intervento del passante e dei Carabinieri, tutto si è concluso nel migliore dei modi. Lo zio, scosso dall’accaduto, ha ringraziato i Militari e ha riabbracciato il nipotino che, sorridente con il suo ciuccio in bocca, non si è reso conto di nulla.

Piero Pelù scrive ai fan: “Ho combattuto la depressione e ne sono uscito grazie alla musica”

A fine giugno dell’anno scorso, Piero Pelù aveva annunciato il rinvio del tour “Estremo Live” per problemi di salute: “Ragazzaccc miei, non avrei mai voluto farvi questa comunicazione ma a questo punto è inevitabile. Durante una session di registrazione a Milano ho subìto uno shock acustico forte dalle cuffie.
Questa cosa ha acutizzato gli acufeni coi quali già convivevo da molti anni rendendoli ora molto aggressivi e dopo vari controlli, fatti con i migliori otorini d’Italia, ho ricevuto l’unanime comunicazione che avrò bisogno di un riposo forzato per le mie orecchie di rocker, dunque, il tour “Estremo” di quest’estate 2023 dovrà essere rimandato di alcuni mesi”, aveva scritto sui social.

Ora il rocker toscano è tornato sui social con un messaggio per tutti i fan, in cui parla del suo stato di salute e dei progetti futuri: “Ciao a tuttt, 10 mesi fa vi scrivevo che avevo subito un forte shock acustico in studio di registrazione e che ero costretto a rimandare in blocco il mio Tour…
In questo periodo ho combattuto la depressione e solo grazie alla Dea musica ne sono uscito, ho tirato fuori le unghie, i denti, sputato l’anima, scritto cose nuove e urgentissime e elaborato altre idee che erano rimaste chiuse nel mio sconfinato archivio.
Mentre vi sto scrivendo ho finito di produrre questo nuovo viaggio sonoro che vi raggiungerà prestissimo e in molte forme, infatti in questo lungo periodo lontano da voi ho fatto foto e video che quanto prima vi mostrerò.
Ho una fottuttisima voglia di tornare in mezzo a voi con queste nuove canzoni a cui sono particolarmente legato e con il tour che sarà più coinvolgente che mai.
Mi siete mancati, ci vediamo presto Ragazzacc!”.

 

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Fedez si racconta a Belve: “Io e Chiara non abbiamo retto, ma rimane la donna più importante della mia vita”

Dopo mesi d’attesa, Fedez è stato ospite di “Belve”, dove è stato intervistato da Francesca Fagnani. Un’intervista difficile, in cui l’artista si è commosso più volte e ha risposto quasi a tutto, senza mai tirarsi indietro su argomenti come la fine del suo matrimonio, il “pandoro-gate”, la malattia, le droghe, del tentato suicidio e del burrascoso rapporto con Luis Sal, con cui collaborava per il podcast “Muschio Selvaggio”.

La conduttrice ha esordito con la tradizionale domanda del programma: “Che belva si sente?”. “Un pesce palla, se gli rompi le palle si gonfia. Una pietanza pregiata che però, se non lo sai tagliare, diventa mortale. Se lo sai trattare, è buono. Se no, mortale”, ha spiegato Fedez.

La malattia, le droghe e il tentato suicidio

La Faragni gli ha chiesto come lo abbia migliorato la malattia. “Quando si affronta una malattia, puoi non uscirne migliore. Sono il solito pezzo di m***a, solo che le esternazioni che prima facevo in pubblico, ora le tengo per me. E comunque bisogna uscire dalla narrazione per cui quando affronti la malattia devi per forza uscirne migliore”, ha risposto il rapper, che afferma anche di essere “molto poco bugiardo” e di mettersi nei guai per la sua impulsività: “Sono molto permaloso. Mi piace buttarmi nel fuoco? Non mi piace tirarmi indietro”. E continua: “Nel momento in cui riuscirò a mettere ordine a questo casino, potrei iniziare a divertirmi. Credo che il caos non sia prettamente un disvalore. Il problema di quando hai la guerra in testa, è che insegni alle persone che hai accanto a fare la guerra. Io ho avuto bisogno di avere un nemico, oggi spero non sia più una cosa necessaria”.

Poi ha raccontato del suo passato di ragazzo di periferia, del bullismo subito, della dipendenza dalle droghe e del tentato suicidio quando aveva 18 anni. “La dipendenza è durata un anno, ero un ragazzino. Poca cocaina, e più droghe sintetiche, anche l’MDMA. Ho smesso perché ho tentato il suicidio, a 18 anni mi sono tagliato le vene”, rivela. “E’ stato facile iniziare e difficile uscirne. È una cosa oggi che ho superato. Per me equivale a 10 vite fa. Mi hanno aiutato i miei genitori. L’ MDMA sprigiona la serotonina, cercavo il piacere, invece ha scatenato la depressione. Ho sperimentato sulla mia pelle cosa vuol dire avere una dipendenza”.

La musica e il rap lo hanno salvato: “Ho iniziato a far rap perché ero introverso e solitario: volevo degli amici”. Per poi parlare del successo che gli ha fatto perdere la testa, ma neanche troppo: “Il delirio di onnipotenza c’è stato, ma per fortuna e sfortuna non ho grande considerazione di me stesso”.

Il rapporto con Chiara Ferragni

La crisi con la moglie era già stata confermata da tempo, ma ora Fedez ha confermato anche che il “pandoro-gate” ha fatto colare a picco la loro relazione. Parlando di Chiara Ferragni ha raccontato che, inizialmente, si è legato a lei per una fortissima alchimia intima. La conduttrice ha chiesto quando è davvero finito il loro amore, ma il rapper non ha risposto, commuovendosi: “All’interno di questa relazione io e Chiara abbiamo passato tanti momenti difficili, come la mia malattia. Sono stati tre anni molto difficili e purtroppo non abbiamo retto. Dico ‘mia moglie’ solo perché legalmente lo è ancora”. E alla domanda sui suoi presunti tradimenti scoperti dalla Ferragni, Fedez ha risposto con sarcasmo: “Fino a che ero sposato, ero gay, era tutto finto, tutta una copertura. Poi mi mollo e mi piace la f**a. Così, di punto in bianco”.

Il pandoro-gate

Anche per la questione “pandoro-gate”, Fedez ha risposto: “Il fatto che io mi sia preso la m***a per un errore che non ho fatto io ci sta. La cosa che mi ha fatto star male, anche se non è il motivo per cui ci siamo lasciati, è che tu ti trovi a dover rispondere di una cosa che non hai commesso e per rispondere devi aspettare che un’altra persona gestisca questa cosa al posto tuo. Io e mia moglie siamo molto diversi: io l’avrei gestita in modo diverso, mi sarei difeso da subito”. E ancora: “Di una cosa sono sicuro: non c’è cattiva fede, a me dispiace che Chiara abbia deciso di prendersi tutte le responsabilità quando, secondo me, doveva e poteva spiegare che le responsabilità, se ci sono, non sono solo sue”, ha concluso alludendo in modo chiaro al manager di Chiara Ferragni.

Ora l’ex coppia ha trovato un accordo per non pubblicare le foto dei figli sui social: “Ho chiesto a Chiara di evitare di pubblicare in questo momento i bambini, e lei ha detto di sì. Io da due mesi pieni non pubblico quasi mai i miei figli perché stiamo vivendo un momento difficile e voglio tutelarli da me stesso. In questo momento c’è un’attenzione morbosa”. Fedez però termina l’intervista con un pensiero per Chiara, senza riuscire a trattenere le lacrime: “Comunque vada Chiara sarà sempre la mamma dei miei figli e sarà sempre la donna della mia vita, indipendentemente dall’amore, comunque vada. E spero che il clima si possa distendere per il bene dei nostri figli”.

Figline-Livorno in diretta su Radio Bruno dalle 15 di domenica 14 aprile

Figline-Livorno domenica 14 aprile ore 15

La partita sarà trasmessa su Radio Bruno attraverso la pagina Facebook alla voce “Tutto il calcio di Radio Bruno”, in streaming attraverso l’homepage di questo sito cliccando sul logo del Livorno Calcio e sulla app di Radio Bruno nell’apposito settore dedicato alle squadre che l’emittente segue.

Vasco Rossi bloccato nel traffico si improvvisa vigile: il video diventa virale

Chi si è trovato bloccato nel traffico sui Colli Bolognesi ha potuto gustarsi una scena davvero singolare: per un giorno Vasco Rossi si è improvvisato vigile. Il tutto è nato per gioco, durante una coda che avrebbe estenuato anche i più pazienti.

Il Komandante, che si trovava in sella alla sua moto, si è trovato bloccato nel traffico e ha deciso di fermarsi e di improvvisarsi vigile per liberare l’ingorgo. L’artista è stato subito riconosciuto dagli altri automobilisti, che hanno iniziato a riprendere il simpatico siparietto: inutile dire che il video è diventato subito virale.

Vasco e il video in cui si improvvisa vigile

Come Alberto Sordi, nel famosissimo film del 1960, il cantante diventa vigile per un giorno. Nel video si vede Vasco fare segno alle macchine di passare: “Vai vai, devi andare”, mentre viene salutato dagli automobilisti increduli. “Grande! Dai che adesso ci sblocchiamo!”. Poi arrivano anche le battute scherzose di chi si trovava proprio dietro al Komandante: “Non mi tamponare Vasco!”.

Le date di Vasco Live

Vasco andrà in scena con il suo tour “Vasco Live” a partire dal 2 giugno, quando si esibirà per la data zero allo Stadio Comunale di Bibione. Il giorno prima (1 giugno), il rocker si esibirà per il soundcheck a Bibione, un evento esclusivo e riservato agli iscritti al Blasco fan club. Seguiranno poi sette date allo Stadio San Siro di Milano (7-8-11-12-15-19-20 giugno) e quattro date a Bari, allo Stadio San Nicola (25-26-29-30).

@chefdave96 VASCO ROSSI BLOCCATO SUI COLLI BOLOGNESI ❤️ #viral #perte #vasco #bologna #colli #italia #music ♬ suono originale – ChefDave

@chefdave96 Tamponato da Vasco Rossi @Vasco Rossi #viral #perte #vasco #italia #music #bologna #tiktok #tmax ♬ suono originale – ChefDave

Strage di Suviana: proseguono senza sosta le ricerche dei dispersi

Proseguono senza sosta le ricerche dei 4 dispersi a seguito dell’esplosione avvenuta nel pomeriggio di ieri, martedì 9 aprile, nella centrale idroelettrica di Suviana, sull’Appennino bolognese. Al momento il bilancio è di 3 morti e 5 feriti, due ricoverati al Bufalini di Cesena, uno al Maggiore di Parma, uno al Sant’Orsola di Bologna e l’altro a Pisa.

Le tre vittime identificate sono Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina), Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese (Torino), di 45 anni, e Mario Pisano, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni. Le tre vittime, operai di ditte esterne in appalto, sono morti sul colpo.
Come riportato dall’Ansa uno dei 5 feriti, verserebbe in gravi condizioni: si tratta del tecnico ricoverato, in prognosi riservata, nella rianimazione del centro ustioni di Pisa. L’uomo avrebbe ustioni serie in diversi parti del corpo e i medici non hanno ancora sciolto la prognosi.

Le operazioni di ricerca e soccorso dei dispersi sono molto complicate e le speranze di trovare in vita i dispersi sono scarse. “La situazione è molto difficile, l’acqua sta salendo”, fanno sapere i Vigili del Fuoco, 100 quelli impegnati sul posto.
Per la giornata di oggi il Sindaco di Camugnano, Marco Masinara, ha proclamato il lutto cittadino.

Proprio ieri, poco prima dell’esplosione, tre classi delle scuole medie Muratori di Vignola, sull’Appennino modenese, avevano concluso una visita alla centrale. I ragazzini, in gita, stavano facendo merenda e hanno assistito a distanza allo scoppio.

Trema la terra tra Reggiano e Parmense

Trema ancora la terra tra Reggiano e Parmense: una scossa di magnitudo 3.0 è stata registrata dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) nella mattinata di oggi, mercoledì 10 aprile, alle 6.20 tra le due province.

Il sisma si è verificato a una profondità di 24 km (ipocentro) con epicentro a 7 km da Vetto, Canossa, Neviano degli Arduini e a 10 km da Casina. Non si segnalano danni a persone o cose. (fotografia di copertina: OpenStreetMap dal sito internet INGV)

Lenny Kravitz: stile inconfondibile anche in palestra

Scopri come Lenny Kravitz mantiene il suo stile inconfondibile anche durante gli allenamenti in palestra. La rockstar newyorkese ha condiviso un video sul suo profilo Instagram, mostrando a tutti come si allena, riuscendo a mantenere il suo stile impeccabile.

Nel post ha sorpreso tutti i fan mostrandosi in un allenamento di sollevamento pesi, affiancato dal suo personal trainer di fiducia, Dodd Romero. Ma oltre alla sua perfetta forma fisica, ciò che ha catturato l’attenzione di tutti è il suo outfit: pantaloni di pelle, stivali e occhiali da sole.

Kravitz ancora una volta ha dimostrato che lo stile è importante persino in palestra, infatti non poteva mancare la sua iconica maglia a rete. La rockstar ha voluto condividere un messaggio motivazionale per i suoi fan: “Grazie a Dio per oggi. Sono grato. Non mi sono mai sentito meglio. Non ci sono scorciatoie, quindi cogliete l’attimo. Tutto è possibile. Vi voglio bene!”. E non ci resta che constatare quanto sia vero, il video è diventato virale in pochissime ore.

(foto: profilo Instagram di Lenny Kravitz)

 

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Strage di Bargi, recuperati due dispersi: il numero delle vittime sale a 5

Sono stati recuperati dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco i corpi di due dei 4 dispersi nell’esplosione nella centrale idroelettrica di Bargi, frazione di Camugnano, nel Bolognese. Sala così a 5 il numero delle vittime accertate del terribile incidente.

IDENTIFICATA LA QUARTA VITTIMA

Come riportato dall’Ansa, la quarta vittima della strage di Bargi è stata identificata: si tratta di Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Ponte San Nicolò (Padova), lavoratore specializzato di Enel Green Power nella funzione di O&M Hydro. Adriano Sandellari era stato insignito da poco con la stella al merito per il lavoro dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La moglie si trova a Bargi. La quinta vittima non è ancora stata identificata.

LE RICERCHE

Proseguono le operazioni per la ricerca delle ultime due persone segnalate come disperse a seguito della strage. “La quarta vittima è stata recuperata al piano nove, uno dei piani allagati dalla prima giornata. È stata individuata e disincastrata dalle macerie“, ha detto, scrive l’Ansa, Francesco Notaro, direttore regionale dei Vigili del Fuoco per l’Emilia-Romagna.

Strage di Suviana: trovata la quarta vittima

È stato individuato nella mattinata di oggi, giovedì 11 aprile, dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco il corpo di uno dei quattro dispersi nella strage di Suviana.

La vittima, la quarta individuata dell’esplosione della centrale idroelettrica di Bargi, a Camugnano, sull’Appennino bolognese, non è stata ancora estratta. Proseguono intanto le operazioni per la ricerca degli altri tre dispersi: 100 i Vigili del Fuoco al lavoro.

Disastro e omicidio colposo: sono questi i reati ipotizzati nel fascicolo aperto dalla Procura di Bologna. (fotografia di repertorio)

Bimbo di 3 anni in strada con il triciclo e il ciuccio in bocca: rintracciato e portato a casa dai Carabinieri

Disavventura a lieto fine per un bambino di tre anni che, dopo essersi allontanato dallo zio, si è perso, vagando senza meta, prima di essere rintracciato dai Carabinieri e riconsegnato ai familiari.

L’episodio è accaduto nel tardo pomeriggio di martedì scorso, 9 aprile, fra le strade di una frazione del Comune di Felino, nel Parmense, dove il piccolo è stato notato da un passante che ha avvisato il 112.
Una pattuglia della Stazione dei Carabinieri di Collecchio è immediatamente intervenuta sul posto, individuando il bambino che, scalzo, con il ciuccio in bocca e il suo triciclo, vagava per strada, con il rischio di essere investito da un’auto.
I Militari, dopo averlo avvicinato e tranquillizzato, lo hanno riconosciuto, in quanto il capo pattuglia, conoscitore della zona, lo aveva visto altre volte in compagnia dei suoi genitori e quindi lo hanno accompagnato presso la sua abitazione.
A casa c’era lo zio, ignaro di tutto, a cui il piccolo era stato temporaneamente affidato dalla madre che si era recata al lavoro. Il bambino, approfittando di una distrazione dell’uomo, era riuscito a uscire dal cortile di casa, e ad allontanarsi.

Fortunatamente, grazie all’intervento del passante e dei Carabinieri, tutto si è concluso nel migliore dei modi. Lo zio, scosso dall’accaduto, ha ringraziato i Militari e ha riabbracciato il nipotino che, sorridente con il suo ciuccio in bocca, non si è reso conto di nulla.

Piero Pelù scrive ai fan: “Ho combattuto la depressione e ne sono uscito grazie alla musica”

A fine giugno dell’anno scorso, Piero Pelù aveva annunciato il rinvio del tour “Estremo Live” per problemi di salute: “Ragazzaccc miei, non avrei mai voluto farvi questa comunicazione ma a questo punto è inevitabile. Durante una session di registrazione a Milano ho subìto uno shock acustico forte dalle cuffie.
Questa cosa ha acutizzato gli acufeni coi quali già convivevo da molti anni rendendoli ora molto aggressivi e dopo vari controlli, fatti con i migliori otorini d’Italia, ho ricevuto l’unanime comunicazione che avrò bisogno di un riposo forzato per le mie orecchie di rocker, dunque, il tour “Estremo” di quest’estate 2023 dovrà essere rimandato di alcuni mesi”, aveva scritto sui social.

Ora il rocker toscano è tornato sui social con un messaggio per tutti i fan, in cui parla del suo stato di salute e dei progetti futuri: “Ciao a tuttt, 10 mesi fa vi scrivevo che avevo subito un forte shock acustico in studio di registrazione e che ero costretto a rimandare in blocco il mio Tour…
In questo periodo ho combattuto la depressione e solo grazie alla Dea musica ne sono uscito, ho tirato fuori le unghie, i denti, sputato l’anima, scritto cose nuove e urgentissime e elaborato altre idee che erano rimaste chiuse nel mio sconfinato archivio.
Mentre vi sto scrivendo ho finito di produrre questo nuovo viaggio sonoro che vi raggiungerà prestissimo e in molte forme, infatti in questo lungo periodo lontano da voi ho fatto foto e video che quanto prima vi mostrerò.
Ho una fottuttisima voglia di tornare in mezzo a voi con queste nuove canzoni a cui sono particolarmente legato e con il tour che sarà più coinvolgente che mai.
Mi siete mancati, ci vediamo presto Ragazzacc!”.

 

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Fedez si racconta a Belve: “Io e Chiara non abbiamo retto, ma rimane la donna più importante della mia vita”

Dopo mesi d’attesa, Fedez è stato ospite di “Belve”, dove è stato intervistato da Francesca Fagnani. Un’intervista difficile, in cui l’artista si è commosso più volte e ha risposto quasi a tutto, senza mai tirarsi indietro su argomenti come la fine del suo matrimonio, il “pandoro-gate”, la malattia, le droghe, del tentato suicidio e del burrascoso rapporto con Luis Sal, con cui collaborava per il podcast “Muschio Selvaggio”.

La conduttrice ha esordito con la tradizionale domanda del programma: “Che belva si sente?”. “Un pesce palla, se gli rompi le palle si gonfia. Una pietanza pregiata che però, se non lo sai tagliare, diventa mortale. Se lo sai trattare, è buono. Se no, mortale”, ha spiegato Fedez.

La malattia, le droghe e il tentato suicidio

La Faragni gli ha chiesto come lo abbia migliorato la malattia. “Quando si affronta una malattia, puoi non uscirne migliore. Sono il solito pezzo di m***a, solo che le esternazioni che prima facevo in pubblico, ora le tengo per me. E comunque bisogna uscire dalla narrazione per cui quando affronti la malattia devi per forza uscirne migliore”, ha risposto il rapper, che afferma anche di essere “molto poco bugiardo” e di mettersi nei guai per la sua impulsività: “Sono molto permaloso. Mi piace buttarmi nel fuoco? Non mi piace tirarmi indietro”. E continua: “Nel momento in cui riuscirò a mettere ordine a questo casino, potrei iniziare a divertirmi. Credo che il caos non sia prettamente un disvalore. Il problema di quando hai la guerra in testa, è che insegni alle persone che hai accanto a fare la guerra. Io ho avuto bisogno di avere un nemico, oggi spero non sia più una cosa necessaria”.

Poi ha raccontato del suo passato di ragazzo di periferia, del bullismo subito, della dipendenza dalle droghe e del tentato suicidio quando aveva 18 anni. “La dipendenza è durata un anno, ero un ragazzino. Poca cocaina, e più droghe sintetiche, anche l’MDMA. Ho smesso perché ho tentato il suicidio, a 18 anni mi sono tagliato le vene”, rivela. “E’ stato facile iniziare e difficile uscirne. È una cosa oggi che ho superato. Per me equivale a 10 vite fa. Mi hanno aiutato i miei genitori. L’ MDMA sprigiona la serotonina, cercavo il piacere, invece ha scatenato la depressione. Ho sperimentato sulla mia pelle cosa vuol dire avere una dipendenza”.

La musica e il rap lo hanno salvato: “Ho iniziato a far rap perché ero introverso e solitario: volevo degli amici”. Per poi parlare del successo che gli ha fatto perdere la testa, ma neanche troppo: “Il delirio di onnipotenza c’è stato, ma per fortuna e sfortuna non ho grande considerazione di me stesso”.

Il rapporto con Chiara Ferragni

La crisi con la moglie era già stata confermata da tempo, ma ora Fedez ha confermato anche che il “pandoro-gate” ha fatto colare a picco la loro relazione. Parlando di Chiara Ferragni ha raccontato che, inizialmente, si è legato a lei per una fortissima alchimia intima. La conduttrice ha chiesto quando è davvero finito il loro amore, ma il rapper non ha risposto, commuovendosi: “All’interno di questa relazione io e Chiara abbiamo passato tanti momenti difficili, come la mia malattia. Sono stati tre anni molto difficili e purtroppo non abbiamo retto. Dico ‘mia moglie’ solo perché legalmente lo è ancora”. E alla domanda sui suoi presunti tradimenti scoperti dalla Ferragni, Fedez ha risposto con sarcasmo: “Fino a che ero sposato, ero gay, era tutto finto, tutta una copertura. Poi mi mollo e mi piace la f**a. Così, di punto in bianco”.

Il pandoro-gate

Anche per la questione “pandoro-gate”, Fedez ha risposto: “Il fatto che io mi sia preso la m***a per un errore che non ho fatto io ci sta. La cosa che mi ha fatto star male, anche se non è il motivo per cui ci siamo lasciati, è che tu ti trovi a dover rispondere di una cosa che non hai commesso e per rispondere devi aspettare che un’altra persona gestisca questa cosa al posto tuo. Io e mia moglie siamo molto diversi: io l’avrei gestita in modo diverso, mi sarei difeso da subito”. E ancora: “Di una cosa sono sicuro: non c’è cattiva fede, a me dispiace che Chiara abbia deciso di prendersi tutte le responsabilità quando, secondo me, doveva e poteva spiegare che le responsabilità, se ci sono, non sono solo sue”, ha concluso alludendo in modo chiaro al manager di Chiara Ferragni.

Ora l’ex coppia ha trovato un accordo per non pubblicare le foto dei figli sui social: “Ho chiesto a Chiara di evitare di pubblicare in questo momento i bambini, e lei ha detto di sì. Io da due mesi pieni non pubblico quasi mai i miei figli perché stiamo vivendo un momento difficile e voglio tutelarli da me stesso. In questo momento c’è un’attenzione morbosa”. Fedez però termina l’intervista con un pensiero per Chiara, senza riuscire a trattenere le lacrime: “Comunque vada Chiara sarà sempre la mamma dei miei figli e sarà sempre la donna della mia vita, indipendentemente dall’amore, comunque vada. E spero che il clima si possa distendere per il bene dei nostri figli”.

Figline-Livorno in diretta su Radio Bruno dalle 15 di domenica 14 aprile

Figline-Livorno domenica 14 aprile ore 15

La partita sarà trasmessa su Radio Bruno attraverso la pagina Facebook alla voce “Tutto il calcio di Radio Bruno”, in streaming attraverso l’homepage di questo sito cliccando sul logo del Livorno Calcio e sulla app di Radio Bruno nell’apposito settore dedicato alle squadre che l’emittente segue.

Vasco Rossi bloccato nel traffico si improvvisa vigile: il video diventa virale

Chi si è trovato bloccato nel traffico sui Colli Bolognesi ha potuto gustarsi una scena davvero singolare: per un giorno Vasco Rossi si è improvvisato vigile. Il tutto è nato per gioco, durante una coda che avrebbe estenuato anche i più pazienti.

Il Komandante, che si trovava in sella alla sua moto, si è trovato bloccato nel traffico e ha deciso di fermarsi e di improvvisarsi vigile per liberare l’ingorgo. L’artista è stato subito riconosciuto dagli altri automobilisti, che hanno iniziato a riprendere il simpatico siparietto: inutile dire che il video è diventato subito virale.

Vasco e il video in cui si improvvisa vigile

Come Alberto Sordi, nel famosissimo film del 1960, il cantante diventa vigile per un giorno. Nel video si vede Vasco fare segno alle macchine di passare: “Vai vai, devi andare”, mentre viene salutato dagli automobilisti increduli. “Grande! Dai che adesso ci sblocchiamo!”. Poi arrivano anche le battute scherzose di chi si trovava proprio dietro al Komandante: “Non mi tamponare Vasco!”.

Le date di Vasco Live

Vasco andrà in scena con il suo tour “Vasco Live” a partire dal 2 giugno, quando si esibirà per la data zero allo Stadio Comunale di Bibione. Il giorno prima (1 giugno), il rocker si esibirà per il soundcheck a Bibione, un evento esclusivo e riservato agli iscritti al Blasco fan club. Seguiranno poi sette date allo Stadio San Siro di Milano (7-8-11-12-15-19-20 giugno) e quattro date a Bari, allo Stadio San Nicola (25-26-29-30).

@chefdave96 VASCO ROSSI BLOCCATO SUI COLLI BOLOGNESI ❤️ #viral #perte #vasco #bologna #colli #italia #music ♬ suono originale – ChefDave

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Strage di Suviana: proseguono senza sosta le ricerche dei dispersi

Proseguono senza sosta le ricerche dei 4 dispersi a seguito dell’esplosione avvenuta nel pomeriggio di ieri, martedì 9 aprile, nella centrale idroelettrica di Suviana, sull’Appennino bolognese. Al momento il bilancio è di 3 morti e 5 feriti, due ricoverati al Bufalini di Cesena, uno al Maggiore di Parma, uno al Sant’Orsola di Bologna e l’altro a Pisa.

Le tre vittime identificate sono Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina), Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese (Torino), di 45 anni, e Mario Pisano, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni. Le tre vittime, operai di ditte esterne in appalto, sono morti sul colpo.
Come riportato dall’Ansa uno dei 5 feriti, verserebbe in gravi condizioni: si tratta del tecnico ricoverato, in prognosi riservata, nella rianimazione del centro ustioni di Pisa. L’uomo avrebbe ustioni serie in diversi parti del corpo e i medici non hanno ancora sciolto la prognosi.

Le operazioni di ricerca e soccorso dei dispersi sono molto complicate e le speranze di trovare in vita i dispersi sono scarse. “La situazione è molto difficile, l’acqua sta salendo”, fanno sapere i Vigili del Fuoco, 100 quelli impegnati sul posto.
Per la giornata di oggi il Sindaco di Camugnano, Marco Masinara, ha proclamato il lutto cittadino.

Proprio ieri, poco prima dell’esplosione, tre classi delle scuole medie Muratori di Vignola, sull’Appennino modenese, avevano concluso una visita alla centrale. I ragazzini, in gita, stavano facendo merenda e hanno assistito a distanza allo scoppio.

Trema la terra tra Reggiano e Parmense

Trema ancora la terra tra Reggiano e Parmense: una scossa di magnitudo 3.0 è stata registrata dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) nella mattinata di oggi, mercoledì 10 aprile, alle 6.20 tra le due province.

Il sisma si è verificato a una profondità di 24 km (ipocentro) con epicentro a 7 km da Vetto, Canossa, Neviano degli Arduini e a 10 km da Casina. Non si segnalano danni a persone o cose. (fotografia di copertina: OpenStreetMap dal sito internet INGV)

Trema la terra in Emilia: scossa avvertita nel Modenese e nel...

Scossa di terremoto nella mattinata di oggi, mercoledì 9 luglio, alle 9.43 in zona Modena e in Bologna. Il terremoto con magnitudo 3.6 è stato...