Bimbo di appena nove anni utilizzato per il trasporto di dosi di droga del tipo cocaina.
È quanto ha scoperto la Squadra Volante della Questura di Mantova che ha denunciato una donna tunisina di 40 anni per spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver sfruttato il figlio minorenne.
Durante l’ordinaria attività di controllo del territorio nelle aree periferiche della città, gli Agenti della Squadra Volante hanno notato il piccolo di 9 anni che usciva da uno stabile già noto per episodi di spaccio grazie alle segnalazioni Youpol. IL bambino, alla vista degli Agenti, si mostrava agitato. Intuita la volontà di eludere il controllo, subito i poliziotti lo hanno fermato, iniziando a porgli delle domande e tranquillizzandolo sul fatto che, se avesse detto la verità, tutto sarebbe andato per il meglio. Il bambino, dopo essere stato colto da una crisi di pianto, si è scusato con gli Agenti ai quali ha spontaneamente consegnato un bilancino di precisione e una bustina di stoffa contenente polvere bianca (rivelatasi poi stupefacente tipo cocaina), raccontando che il materiale gli era stato consegnato dalla mamma.
Gli Agenti hanno così immediatamente proceduto alla perquisizione nell’abitazione dove il piccolo vive con la madre, durante la quale sono state rinvenute evidenti tracce di un recente consumo della sostanza stupefacente, un’ingente somma di denaro non compatibile con lo status sociale della persona, 4 cellulari di marche diverse e un’agendina contenente i riscontri contabili dell’attività di spaccio. Sono stati inoltre trovati dei documenti appartenenti a una terza persona, risultati successivamente quale pegno per una precedente cessione di dose della droga.
La donna è stata denunciata, in stato di libertà, per l’attività illecita di spaccio, aggravata dal coinvolgimento del figlio minorenne. L’attività di indagine è ancora in corso. (fotografia di copertina dal sito internet della Polizia di Stato di Mantova)
Poco dopo l’una della notte tra ieri e oggi, lunedì 20 gennaio, i Carabinieri di Castelnovo Monti, nel Reggiano, su input dei Vigili del Fuoco di Castelnovo Monti che stavano operando con alcune loro squadre, sono intervenuti in via Boralattia 42, nella frazione di Felina, dove era stato segnalato un incendio in due strutture adibite a stalla e fienile, limitrofe all’abitazione di un operaio 41enne.
All’esito delle operazioni di spegnimento, durate diverse ore, secondo i primi accertamenti, l’incendio potrebbe essersi sviluppato per cause accidentali riconducibili a un corto circuito elettrico. Sono in corso ulteriori verifiche. Gli edifici sono stati dichiarati inagibili, in attesa delle operazioni di messa in sicurezza. Nel rogo sono deceduti 3 vitelli e 5 pecore ed è andato distrutto un trattore. Nessuna persona è rimasta ferita e nessun danno è stato provocato all’abitazione principale attigua alle due strutture andate a fuoco e riamaste seriamente danneggiate.
Le carcasse degli animali sono state rimosse dal personale veterinario dell’Ausl di Castelnovo Monti, intervenuto sul posto. I danni, ingenti, sono incorso di esatta quantificazione.
Un vasto incendio è divampato all’alba di oggi, lunedì 22 gennaio, in un’azienda in via Santa Maria in Campo, a Cavenago, a ridosso dell’autostrada A4, tra Brianza e Milano.
Le fiamme hanno completamente avvolto lo stabilimento provocando un’alta nube di denso fumo nero ben visibile a chilometri di distanza. Fortunatamente nessuna persona è rimasta coinvolta. Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco. Sul luogo del rogo anche il Sindaco insieme alle Forze dell’Ordine e ai tecnici ARPA che stanno effettuando i necessari accertamenti sulle sostanze liberatisi nell’aria.
In un post sulla pagina Facebookdel Comune di Cavenago di Brianza si legge: “I tecnici ARPA in intervento raccomandano di tenere chiuse le finestre delle abitazioni e di restare al chiuso ove possibile. In alternativa è consigliato l’utilizzo delle mascherine È in fase di istallazione una centralina mobile di rilevamento dell’aria per il monitoraggio nelle prossime ore di possibili inquinanti. Un tavolo di coordinamento sulla sicurezza è in corso in Prefettura per la gestione della situazione ancora in fase di sviluppo“. (fotografia di copertina dalla pagina Facebook del Comune di Cavenago di Brianza)
Brusco risveglio per i cittadini di Rovereto sulla Secchia, frazione di Novi di Modena, nella Bassa modenese, a causa di un boato fortissimo verificatosi nella mattinata di oggi, lunedì 22 gennaio, intorno alle 4.30.
Un’esplosione violenta ha provocato il crollo parziale di una palazzina di via Marri. A causa della forte deflagrazione si sono danneggiate anche le abitazioni vicine. Sul posto sono intervenute squadre dei Vigili del Fuoco da Modena, Bologna, Carpi, San Felice e Mirandola. Alcune persone avrebbero riportato ferite lievi, ma fortunatamente non si registrano vittime. “E’ un miracolo che la famiglia composta di sei persone che ci vive sia illesa perché la casa è crollata per metà. L’unica – commenta il Sindaco di Novi, Enrico Diacci – a essere stata estratta dai Vigili del Fuoco è stata la nonnina che era ancora intrappolata ma ora sta bene”. Ci sono ovviamente degli evacuati che, per precauzione, sono stati portati in palestra.
Una prima ipotesi è che ci sia stata una fuga di gas ma le cause dell’esplosione sono ancora al vaglio. Verifiche strutturali sono in corso anche negli edifici vicini.
A presidiare l’area Carabinieri, Polizia Locale e Protezione Civile.
Note: Angoli Empoli 1 Monza 7. Ammoniti: al 4′ st 19 Bereszynski (E), al 25′ st 4 Caldirola (M), al 27′ st 47 Dany Mota (M), al 47′ st 22 Pablo Mari (M). Espulsi: nessuno. Recupero: 2′ pt – 4′ st. Spettatori: 8.650.
L’Empoli gioca la partita perfetta, esattamente quello che aveva chiesto alla vigilia il neotecnico azzurro Davide Nicola: mentalità, lavoro, entusiasmo. Ed in effetti è quello che abbiamo visto in campo, la reazione di un gruppo, abituato a lavorare con meticolosità sotto la guida di Aurelio Andreazzoli, che dopo l’ennesimo ribaltone sulla panchina ha probabilmente acquisito un determinato senso di responsabilità.
Davanti, va detto, un Monza probabilmente non al top della condizione, reduce da una pesante sconfitta per 1-5 con l’Inter, e da una precedente vittoria in casa del Frosinone in cui ha rischiato di subire una rimonta clamorosa dopo essere andata in vantaggio 3-0. E poi, aggiungiamo, finalmente gli episodi che hanno girato nel modo in cui speravamo.
Dulcis in fundo c’è anche la mano del nuovo tecnico che ha adottato un modulo diverso: difesa a tre, con un centrocampo a quattro e due uomini a supporto della punta, l’ultimo arrivato in casa Empoli ovvero Cerri. In realtà l’ultimo arrivato in ordine cronologico è il giovane difensore georgiano Goglichidze che prende la maglia numero 2 e si accomoda in panchina, ma quanto basta per riveder le bandiere georgiane allo stadio, come non accadeva dai tempi di Levan Mchedlidze, che tra l’altro ha sponsorizzato positivamente al club azzurro questo ragazzo.
Uno degli ultimi arrivati ad Empoli, invece, in poco più di centoventi minuti ha segnato quattro reti. Parliamo di Szimon Zurkowski che, dopo il gol al Bentegodi, rifila una tripletta al Monza davanti al suo popolo, mandandolo in delirio. Il polacco segna con un destro clamoroso dal vertice sinistro dell’area di rigore, di testa, e poi con il sinistro in “tuffo”.
Capocannoniere della squadra, trascinatore, idolo (già lo era, ndr) della Maratona, probabilmente punto di riferimento dello spogliatoio, e con la maglia azzurra cucita addosso: l’identikit perfetto per un acquisto azzeccato in un calciomercato di riparazione.
Ma andiamo con ordine. Mister Nicola deve ancora fare i conti con una lista lunghissima di assenze: out ancora Kovalenko, Caputo e Destro, a cui si aggiunge Cancellieri per squalifica che sfoltisce il reparto offensivo, e poi Guarino, Ebuehi e Pezzella, anche Bastoni e Berisha sono out. Il tecnico recupera Baldanzi, ma solo per la panchina, e Ismajli, assenti quest’ultimi nell’ultima trasferta di Verona.
LA PARTITA – I primi dieci minuti sono piuttosto sonnacchiosi. Le due squadre, speculari nei moduli, si studiano e si attende dunque una fiammata per l’accensione del match: fiammata che arriva al minuto undici con Gyasi che si divora il vantaggio a tu per tu con Sorrentino, bravo a restare in piedi fino alla fine. La prima azione pericolosa degli azzurri, infilata del numero undici su voragine aperta da Cambiaghi con assist dalle retrovie, è il preludio al gol che apre la partita. E’ anche il canovaccio con il quale si sconquassa la difesa lombarda.
La fascia dove nasce tutto è ancora quella sinistra, ma questa volta si invertono i ruoli. E’ il minuto tredici quando Gyasi appoggia per Marin, il rumeno manda sul fondo Cambiaghi, il cross rasoterra viene respinto da Caldirola e finisce sul piede destro (e caldo!) di Zurkowski: la botta al volo del polacco è chirurgica, con il pallone che si infila all’angolino basso alla destra di Sorrentino.
La reazione del Monza è dentro ad un tentativo di Colpani dai venticinque metri, parata a terra di Caprile, e ad una conclusione di Gagliardini che rasenta l’incrocio dei pali. Al 38′ l’Empoli si riaffaccia dalle parti di Sorrentino, ed è letale. L’azione del raddoppio arriva ancora una volta dalla sinistra: è addirittura Luperto ad impostare con un filtrante rasoterra per l’inserimento di Cambiaghi; il numero ventotto azzurro va sul fondo ed effettua un cross a centro area per l’accorrente Cerri. Il neo-centravanti empolese gira a botta sicura verso la porta, Sorrentino respinge con la palla che si impenna e va diretta sulla testa di Zurkowski: il pallone bacia la parte inferiore della traversa e si infila in fondo al sacco. Ineccepibile il calcio: gli episodi sono girati, lo capisci perché nei due gol ci sono indizi che portano a pensarlo.
Palladino, squalificato e che assiste alla partita dall’alto della tribuna ma lontano da Galliani perché troppo agitato (sono parole sue della vigilia, ndr), scende negli spogliatoi per l’intervallo e comanda tre sostituzioni: il Monza che rientra in campo è leggermente diverso sia nei giocatori che nello spirito. Non ci sono più Izzo, Gagliardini e Colombo, sostituiti da D’Ambrosio, Bondo e Maric. I brianzoli provano a spingere di più, ma collezionano più che altro qualche calcio piazzato che non sortisce effetti, anche per merito di un Empoli davvero arcigno in difesa. All’ora di gioco poi Nicola inserisce Maleh al posto di Marin e Cacace in luogo di Bereszynski: Cacace si sistema a sinistra, con Gyasi che va invece a destra; l’ex Spezia si candida a jolly assoluto di questa squadra. Con il passare dei minuti le squadre si allungano, il Monza si scopre e offre ripartenze agli azzurri che sfiorano il tris con Cambiaghi.
Palladino tenta la carta Valentin Carboni al posto di Pedro Pereyra (21′), Cerri invece chiede il cambio per crampi, e Nicola lo sostituisce con Shpendi (23′). Cinque minuti e il tris azzurro è servito. E’ proprio Valentin Carboni che sbaglia l’apertura a centrocampo, su pressione alta di Maleh, Zurkowski si impossessa del pallone e da il via all’azione che chiude il match. Il polacco appoggia proprio per Maleh che dall’altezza del lato corto sinistro dell’area di rigore tenta il cross per l’accorrente Shpendi, l’albanese conclude a botta sicura verso la porta difesa da Sorrentino, Caldirola si oppone e il doppio rimpallo con l’attaccante azzurro fa carambolare il pallone proprio verso Zurkowski, bravo a seguire l’azione e bravo a gettarsi con veemenza sul pallone con il sinistro mettendo in rete una personale storica tripletta. Per restare in tema episodi: è la crudeltà del calcio, lo è stata con l’Empoli per buona parte del campionato, è la bellezza di questa disciplina… speriamo che resti compagna fedele da qui fino alla fine di questa sofferta stagione.
Intanto l’Empoli ed il popolo empolese si godono l’ideologico abbraccio sotto la maratona al triplice fischio finale, con il tecnico che di corsa va a dare il cinque a tutti, proprio tutti: a chi ha giocato, e a chi è rimasto in panchina.
ED ORA “PALLA” DI NUOVO AL CALCIOMERCATO – Domani lunedì azzurri subito al lavoro in vista della prossima difficilissima trasferta in casa della Juventus. Ma l’Empoli sarà impegnato su altri fronti: il Direttore Pietro Accardi proverà a chiudere per regalare almeno un altro attaccante da mettere a disposizione del nuovo tecnico. Il nome più chiacchierato è quello dell’ex Milan M’Baye Niang, su cui ci sarebbe la concorrenza del Genoa, squadra in cui ha militato per sei mesi tra gennaio e giugno 2015.
Fonte: gabrieleguastella.it
Gli azzurri in tuffo sotto la Maratona (Credit Ph EFC 1920)
Brutto pomeriggio per il Livorno che nella 20esima giornata del campionato di serie D girone E, non va oltre l’1-1 contro il Mobilieri Ponsacco fanalino di coda del torneo.
All’iniziale vantaggio rossoblù firmato da Bardini, gli amaranto hanno risposto con Tanasa. Nella ripresa, però, gli uomini di Fossati non riescono mai a mettere alle corde gli ospiti.
Bimbo di appena nove anni utilizzato per il trasporto di dosi di droga del tipo cocaina.
È quanto ha scoperto la Squadra Volante della Questura di Mantova che ha denunciato una donna tunisina di 40 anni per spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver sfruttato il figlio minorenne.
Durante l’ordinaria attività di controllo del territorio nelle aree periferiche della città, gli Agenti della Squadra Volante hanno notato il piccolo di 9 anni che usciva da uno stabile già noto per episodi di spaccio grazie alle segnalazioni Youpol. IL bambino, alla vista degli Agenti, si mostrava agitato. Intuita la volontà di eludere il controllo, subito i poliziotti lo hanno fermato, iniziando a porgli delle domande e tranquillizzandolo sul fatto che, se avesse detto la verità, tutto sarebbe andato per il meglio. Il bambino, dopo essere stato colto da una crisi di pianto, si è scusato con gli Agenti ai quali ha spontaneamente consegnato un bilancino di precisione e una bustina di stoffa contenente polvere bianca (rivelatasi poi stupefacente tipo cocaina), raccontando che il materiale gli era stato consegnato dalla mamma.
Gli Agenti hanno così immediatamente proceduto alla perquisizione nell’abitazione dove il piccolo vive con la madre, durante la quale sono state rinvenute evidenti tracce di un recente consumo della sostanza stupefacente, un’ingente somma di denaro non compatibile con lo status sociale della persona, 4 cellulari di marche diverse e un’agendina contenente i riscontri contabili dell’attività di spaccio. Sono stati inoltre trovati dei documenti appartenenti a una terza persona, risultati successivamente quale pegno per una precedente cessione di dose della droga.
La donna è stata denunciata, in stato di libertà, per l’attività illecita di spaccio, aggravata dal coinvolgimento del figlio minorenne. L’attività di indagine è ancora in corso. (fotografia di copertina dal sito internet della Polizia di Stato di Mantova)
Poco dopo l’una della notte tra ieri e oggi, lunedì 20 gennaio, i Carabinieri di Castelnovo Monti, nel Reggiano, su input dei Vigili del Fuoco di Castelnovo Monti che stavano operando con alcune loro squadre, sono intervenuti in via Boralattia 42, nella frazione di Felina, dove era stato segnalato un incendio in due strutture adibite a stalla e fienile, limitrofe all’abitazione di un operaio 41enne.
All’esito delle operazioni di spegnimento, durate diverse ore, secondo i primi accertamenti, l’incendio potrebbe essersi sviluppato per cause accidentali riconducibili a un corto circuito elettrico. Sono in corso ulteriori verifiche. Gli edifici sono stati dichiarati inagibili, in attesa delle operazioni di messa in sicurezza. Nel rogo sono deceduti 3 vitelli e 5 pecore ed è andato distrutto un trattore. Nessuna persona è rimasta ferita e nessun danno è stato provocato all’abitazione principale attigua alle due strutture andate a fuoco e riamaste seriamente danneggiate.
Le carcasse degli animali sono state rimosse dal personale veterinario dell’Ausl di Castelnovo Monti, intervenuto sul posto. I danni, ingenti, sono incorso di esatta quantificazione.
Un vasto incendio è divampato all’alba di oggi, lunedì 22 gennaio, in un’azienda in via Santa Maria in Campo, a Cavenago, a ridosso dell’autostrada A4, tra Brianza e Milano.
Le fiamme hanno completamente avvolto lo stabilimento provocando un’alta nube di denso fumo nero ben visibile a chilometri di distanza. Fortunatamente nessuna persona è rimasta coinvolta. Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco. Sul luogo del rogo anche il Sindaco insieme alle Forze dell’Ordine e ai tecnici ARPA che stanno effettuando i necessari accertamenti sulle sostanze liberatisi nell’aria.
In un post sulla pagina Facebookdel Comune di Cavenago di Brianza si legge: “I tecnici ARPA in intervento raccomandano di tenere chiuse le finestre delle abitazioni e di restare al chiuso ove possibile. In alternativa è consigliato l’utilizzo delle mascherine È in fase di istallazione una centralina mobile di rilevamento dell’aria per il monitoraggio nelle prossime ore di possibili inquinanti. Un tavolo di coordinamento sulla sicurezza è in corso in Prefettura per la gestione della situazione ancora in fase di sviluppo“. (fotografia di copertina dalla pagina Facebook del Comune di Cavenago di Brianza)
Brusco risveglio per i cittadini di Rovereto sulla Secchia, frazione di Novi di Modena, nella Bassa modenese, a causa di un boato fortissimo verificatosi nella mattinata di oggi, lunedì 22 gennaio, intorno alle 4.30.
Un’esplosione violenta ha provocato il crollo parziale di una palazzina di via Marri. A causa della forte deflagrazione si sono danneggiate anche le abitazioni vicine. Sul posto sono intervenute squadre dei Vigili del Fuoco da Modena, Bologna, Carpi, San Felice e Mirandola. Alcune persone avrebbero riportato ferite lievi, ma fortunatamente non si registrano vittime. “E’ un miracolo che la famiglia composta di sei persone che ci vive sia illesa perché la casa è crollata per metà. L’unica – commenta il Sindaco di Novi, Enrico Diacci – a essere stata estratta dai Vigili del Fuoco è stata la nonnina che era ancora intrappolata ma ora sta bene”. Ci sono ovviamente degli evacuati che, per precauzione, sono stati portati in palestra.
Una prima ipotesi è che ci sia stata una fuga di gas ma le cause dell’esplosione sono ancora al vaglio. Verifiche strutturali sono in corso anche negli edifici vicini.
A presidiare l’area Carabinieri, Polizia Locale e Protezione Civile.
Note: Angoli Empoli 1 Monza 7. Ammoniti: al 4′ st 19 Bereszynski (E), al 25′ st 4 Caldirola (M), al 27′ st 47 Dany Mota (M), al 47′ st 22 Pablo Mari (M). Espulsi: nessuno. Recupero: 2′ pt – 4′ st. Spettatori: 8.650.
L’Empoli gioca la partita perfetta, esattamente quello che aveva chiesto alla vigilia il neotecnico azzurro Davide Nicola: mentalità, lavoro, entusiasmo. Ed in effetti è quello che abbiamo visto in campo, la reazione di un gruppo, abituato a lavorare con meticolosità sotto la guida di Aurelio Andreazzoli, che dopo l’ennesimo ribaltone sulla panchina ha probabilmente acquisito un determinato senso di responsabilità.
Davanti, va detto, un Monza probabilmente non al top della condizione, reduce da una pesante sconfitta per 1-5 con l’Inter, e da una precedente vittoria in casa del Frosinone in cui ha rischiato di subire una rimonta clamorosa dopo essere andata in vantaggio 3-0. E poi, aggiungiamo, finalmente gli episodi che hanno girato nel modo in cui speravamo.
Dulcis in fundo c’è anche la mano del nuovo tecnico che ha adottato un modulo diverso: difesa a tre, con un centrocampo a quattro e due uomini a supporto della punta, l’ultimo arrivato in casa Empoli ovvero Cerri. In realtà l’ultimo arrivato in ordine cronologico è il giovane difensore georgiano Goglichidze che prende la maglia numero 2 e si accomoda in panchina, ma quanto basta per riveder le bandiere georgiane allo stadio, come non accadeva dai tempi di Levan Mchedlidze, che tra l’altro ha sponsorizzato positivamente al club azzurro questo ragazzo.
Uno degli ultimi arrivati ad Empoli, invece, in poco più di centoventi minuti ha segnato quattro reti. Parliamo di Szimon Zurkowski che, dopo il gol al Bentegodi, rifila una tripletta al Monza davanti al suo popolo, mandandolo in delirio. Il polacco segna con un destro clamoroso dal vertice sinistro dell’area di rigore, di testa, e poi con il sinistro in “tuffo”.
Capocannoniere della squadra, trascinatore, idolo (già lo era, ndr) della Maratona, probabilmente punto di riferimento dello spogliatoio, e con la maglia azzurra cucita addosso: l’identikit perfetto per un acquisto azzeccato in un calciomercato di riparazione.
Ma andiamo con ordine. Mister Nicola deve ancora fare i conti con una lista lunghissima di assenze: out ancora Kovalenko, Caputo e Destro, a cui si aggiunge Cancellieri per squalifica che sfoltisce il reparto offensivo, e poi Guarino, Ebuehi e Pezzella, anche Bastoni e Berisha sono out. Il tecnico recupera Baldanzi, ma solo per la panchina, e Ismajli, assenti quest’ultimi nell’ultima trasferta di Verona.
LA PARTITA – I primi dieci minuti sono piuttosto sonnacchiosi. Le due squadre, speculari nei moduli, si studiano e si attende dunque una fiammata per l’accensione del match: fiammata che arriva al minuto undici con Gyasi che si divora il vantaggio a tu per tu con Sorrentino, bravo a restare in piedi fino alla fine. La prima azione pericolosa degli azzurri, infilata del numero undici su voragine aperta da Cambiaghi con assist dalle retrovie, è il preludio al gol che apre la partita. E’ anche il canovaccio con il quale si sconquassa la difesa lombarda.
La fascia dove nasce tutto è ancora quella sinistra, ma questa volta si invertono i ruoli. E’ il minuto tredici quando Gyasi appoggia per Marin, il rumeno manda sul fondo Cambiaghi, il cross rasoterra viene respinto da Caldirola e finisce sul piede destro (e caldo!) di Zurkowski: la botta al volo del polacco è chirurgica, con il pallone che si infila all’angolino basso alla destra di Sorrentino.
La reazione del Monza è dentro ad un tentativo di Colpani dai venticinque metri, parata a terra di Caprile, e ad una conclusione di Gagliardini che rasenta l’incrocio dei pali. Al 38′ l’Empoli si riaffaccia dalle parti di Sorrentino, ed è letale. L’azione del raddoppio arriva ancora una volta dalla sinistra: è addirittura Luperto ad impostare con un filtrante rasoterra per l’inserimento di Cambiaghi; il numero ventotto azzurro va sul fondo ed effettua un cross a centro area per l’accorrente Cerri. Il neo-centravanti empolese gira a botta sicura verso la porta, Sorrentino respinge con la palla che si impenna e va diretta sulla testa di Zurkowski: il pallone bacia la parte inferiore della traversa e si infila in fondo al sacco. Ineccepibile il calcio: gli episodi sono girati, lo capisci perché nei due gol ci sono indizi che portano a pensarlo.
Palladino, squalificato e che assiste alla partita dall’alto della tribuna ma lontano da Galliani perché troppo agitato (sono parole sue della vigilia, ndr), scende negli spogliatoi per l’intervallo e comanda tre sostituzioni: il Monza che rientra in campo è leggermente diverso sia nei giocatori che nello spirito. Non ci sono più Izzo, Gagliardini e Colombo, sostituiti da D’Ambrosio, Bondo e Maric. I brianzoli provano a spingere di più, ma collezionano più che altro qualche calcio piazzato che non sortisce effetti, anche per merito di un Empoli davvero arcigno in difesa. All’ora di gioco poi Nicola inserisce Maleh al posto di Marin e Cacace in luogo di Bereszynski: Cacace si sistema a sinistra, con Gyasi che va invece a destra; l’ex Spezia si candida a jolly assoluto di questa squadra. Con il passare dei minuti le squadre si allungano, il Monza si scopre e offre ripartenze agli azzurri che sfiorano il tris con Cambiaghi.
Palladino tenta la carta Valentin Carboni al posto di Pedro Pereyra (21′), Cerri invece chiede il cambio per crampi, e Nicola lo sostituisce con Shpendi (23′). Cinque minuti e il tris azzurro è servito. E’ proprio Valentin Carboni che sbaglia l’apertura a centrocampo, su pressione alta di Maleh, Zurkowski si impossessa del pallone e da il via all’azione che chiude il match. Il polacco appoggia proprio per Maleh che dall’altezza del lato corto sinistro dell’area di rigore tenta il cross per l’accorrente Shpendi, l’albanese conclude a botta sicura verso la porta difesa da Sorrentino, Caldirola si oppone e il doppio rimpallo con l’attaccante azzurro fa carambolare il pallone proprio verso Zurkowski, bravo a seguire l’azione e bravo a gettarsi con veemenza sul pallone con il sinistro mettendo in rete una personale storica tripletta. Per restare in tema episodi: è la crudeltà del calcio, lo è stata con l’Empoli per buona parte del campionato, è la bellezza di questa disciplina… speriamo che resti compagna fedele da qui fino alla fine di questa sofferta stagione.
Intanto l’Empoli ed il popolo empolese si godono l’ideologico abbraccio sotto la maratona al triplice fischio finale, con il tecnico che di corsa va a dare il cinque a tutti, proprio tutti: a chi ha giocato, e a chi è rimasto in panchina.
ED ORA “PALLA” DI NUOVO AL CALCIOMERCATO – Domani lunedì azzurri subito al lavoro in vista della prossima difficilissima trasferta in casa della Juventus. Ma l’Empoli sarà impegnato su altri fronti: il Direttore Pietro Accardi proverà a chiudere per regalare almeno un altro attaccante da mettere a disposizione del nuovo tecnico. Il nome più chiacchierato è quello dell’ex Milan M’Baye Niang, su cui ci sarebbe la concorrenza del Genoa, squadra in cui ha militato per sei mesi tra gennaio e giugno 2015.
Fonte: gabrieleguastella.it
Gli azzurri in tuffo sotto la Maratona (Credit Ph EFC 1920)
Brutto pomeriggio per il Livorno che nella 20esima giornata del campionato di serie D girone E, non va oltre l’1-1 contro il Mobilieri Ponsacco fanalino di coda del torneo.
All’iniziale vantaggio rossoblù firmato da Bardini, gli amaranto hanno risposto con Tanasa. Nella ripresa, però, gli uomini di Fossati non riescono mai a mettere alle corde gli ospiti.
La morte improvvisa del re d'Inghilterra mostra tutta la debolezza della monarchia quando la corona finisce nelle mani del principe ereditario, un ragazzo sciocco...