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SERIE A – Giornata n°20 | Peggio di così non poteva andare: l’Empoli “perde i pezzi” e poi affonda a Verona. Il gol di Zurkowski alimenta i rimpianti.

HELLAS VERONA (4-2-3-1) – 1 Montipò; 36 Tchatchoua, 23 Magnani, 42 Coppola (dal 35′ st 27 Dawidowicz), 3 Doig; 90 Folorunsho (dal 22′ st 20 Saponara), 33 Duda; 26 Ngonge (dal 47′ st 77 Mboula), 31 Suslov (dal 47′ st 2 Amione), 25 Serdar; 11 Djuric (dal 35′ st 9 Henry). A disp. 22 Berardi, 34 Perilli; 99 Bonazzoli, 32 Cabal, 37 Charlys, 13 Cruz. All. Marco Baroni

EMPOLI (4-3-3) – 25 Caprile; 19 Bereszynski, 4 Walukiewicz, 33 Luperto, 13 Cacace; 21 Fazzini (dal 11′ st 27 Zurkowski), 5 Grassi (dal 32′ st 18 Marin), 29 Maleh (dal 41′ st 39 Sodero); 11 Gyasi (dal 41′ st 31 Corona), 7 Shpendi (dal 11′ st 20 Cancellieri), 28 Cambiaghi. A disp. 1 Perisan, 99 Berisha; 22 Ranocchia, 38 Indragoli. All. Aurelio Andreazzoli

Arbitro: Sig. Daniele Doveri di Roma 1 (Perotti-Rossi | IV Uff.le Minelli – VAR Di Paolo-Sozza)

Marcatori: 3′ 11 Djuric (HV); 11′ st 26 Ngonge (HV), 19′ st 27 Zurkowski (E).

NOTE: Angoli Hellas Verona 5 Empoli 9. Ammoniti: al 13′ st 27 Zurkowski (E), al 24′ st 33 Duda (HV), al 32′ st 42 Coppola (HV), al 33′ st 28 Cambiaghi (E), al 37′ st 36 Tchatchoua (HV), al 45′ st 20 Cancellieri (E). Espulsi: al 42′ st 33 Duda (HV) per doppia ammonizione. Recupero: 2′ pt – 4′ st. Spettatori: 20mila.

 

Il gol di Szimon Zurkowski, che riaccende le speranze azzurre sotto di due gol al Bentegodi contro l’Hellas Verona a poco più di venti minuti dalla fine, alimentano i rimpianti: quelli di una partita, forse la più importante della stagione (almeno fin qui, ndr) giocata senza molti uomini persi per guai fisici alla vigilia; e quelli di un mercato di riparazione fino a questo momento assai deludente, che ha portato in dote al tecnico Aurelio Andreazzoli “solo” il centrocampista polacco, guarda il caso colui che è riuscito a rompere il digiuno di gol fatti dopo oltre un mese, ma che non è servito a perdere una partita di indubbio peso specifico per la classifica e per la lotta salvezza.

Il tecnico di Massa, già in emergenza in difesa a causa della carenza di terzini (Bastoni, Pezzella e Ebuehi ai box e Bereszynski tornando disponibile ma non al top della forma, ndr), perde alla vigilia del match altri quattro elementi: Ismajli, tanto per rimanere in difesa, e ricordando la lunga degenza del giovane Guarino, oltre a Caputo e Baldanzi, più Destro che si fa male durante il riscaldamento. A questi si somma la partenza in settimana, causa calciomercato, di Daniel Maldini, curato dall’infortunio nei mesi scorsi e lasciato partire pronto per scendere in campo con la maglia del Monza, per chiudere con Viktor Kovalenko, elemento che si è dimostrato prezioso nelle ultime uscite e che aveva dato segnali importanti di crescita.

Così Aurelio Andreazzoli si affida al duo Luperto-Walukiewicz per cercare di contrastare i centimetri di Djuric, Grassi in cabina di regia con Fazzini e Maleh ai lati, e poi un attacco composto da Shpendi centravanti con Gyasi e Cambiaghi ai fianchi.

LA PARTITA – Il canovaccio, nonostante le pesantissime assenze, non cambia: si vede ugualmente l’impronta del tecnico di Massa con la sua squadra che costruisce tantissimo: Shpendi spreca a tu per tu con Montipò in uscita, Gyasi invece calcia sicuro in porta a Montipò battuto ma trova il muro di un difensore.

Dall’altra parte, invece, tra le due occasioni degli azzurri una capocciata di Djuric, sugli sviluppi del primo angolo del match, sbatte sulla faccia interna della traversa ed esce fuori dalla porta, dopo aver però varcato la linea bianca. E’ il gol che al minuto 2 e trentasei secondi certifica, con l’aiuto della Goal Tecnology, l’immediato sorpasso dei veneti.

Partita subito in salita per l’Empoli, non fossero bastate le grane dell’immediata vigilia, e nebbia che scende fitta dall’alto.

L’Empoli getta in campo tutto: il massimo che può con i suoi pregi e i suoi limiti. Nei pregi il possesso palla, l’aggressività, la ricerca del palleggio, e una mole industriale di occasioni da rete: è clamorosa la statistica alla fine del primo tempo; otto tiri verso lo specchio della porta, nessuno indirizzato tra i pali, quasi il doppio dei passaggi riusciti, una maggior presenza nella metà campo avversaria. Il Verona di contro tre tiri e tutti indirizzati a Caprile, di cui uno vincente.

SECONDO TEMPO – La ripresa non è tanto diversa, certo è più spezzettata, complici i cambi, e complice un Hellas Verona che agguantato il gol del 2-0 (11′ della ripresa) con un tiro dai venti metri di Ngonge, deviato in maniera decisiva da Grassi, cerca di rallentare il match.

Andreazzoli lo aveva già capito pochi minuti prima quando ancora il punteggio vedeva gli scaligeri avanti solo di un gol: infatti inserisce Cancellieri al posto di Shpendi, spostando Gyasi centravanti, e Zurkowski al posto di Fazzini.

Il cambio, sfortunato perché il Verona raddoppia praticamente sessanta secondi dopo, sortisce gli effetti sperati dieci minuti più tardi: sull’asse tutta polacca, cross di Bereszynski e colpo di testa di Zurkowski, l’Empoli rientra in partita anche dal punto di vista del risultato.

Da quel momento in poi è decisamente l’Empoli a fare la partita, con gli azzurri che quasi invadono la metà campo avversaria: il tecnico Baroni inserisce Saponara, un altro ex, al posto di Folorunsho (22′), mentre dieci minuti più tardi tocca a Marin ereditare il compito affidato a Grassi. E a quel punto Baroni capisce che rischia di essere riagguantato: effettua la staffetta Djuric-Henry come perno d’attacco, e assesta il muro difensivo con l’innesto di Dawidowicz al posto di Coppola, ammonito e a serio rischio espulsione sotto le fiammate di Cancellieri.

La differenza tra le possibilità di Baroni e quelle di Andreazzoli è fotografata al minuto 41′: perché mentre l’ex allenatore del Lecce inserisce due calciatori esperti, il tecnico di Massa getta nella mischia due Primavera (seppur 2004, ndr) ovvero Corona, figlio d’arte, al posto di Gyasi e Sodero al posto di Maleh.

Il ragazzino, si fa per dire perché il fisico è importante, costringe, nonostante le precazioni pocanzi descritte su Coppola, l’Hellas a giocare gli ultimi minuti in dieci causa l’espulsione per doppio giallo di Duda, mentre Cancellieri si becca un giallo pesante per proteste che gli farà saltare la prossima sfida in casa contro il Monza.

La ripresa conta due tiri del Verona, ed un gol, ed altri sei assalti empolesi con Luperto che manda clamorosamente fuori da centro area in uno degli assalti offensivi azzurri.

Il triplice fischio finale sancisce un punteggio pesante, pesantissimo per la classifica, e forse anche per il morale di tutto l’ambiente. L’Hellas Verona vince anche la sfida di ritorno e vola a quota 17, +4 sugli azzurri, in una classifica sempre più brutta.

E ORA PAROLA E FATTI AI DIRIGENTI – Tocca alla società ora fare le mosse in questi giorni di calciomercato, perché la sensazione è che il tecnico Andreazzoli stia davvero ottenendo il massimo dal “materiale” a disposizione. L’Empoli necessita a questi punti di due centravanti affidabili e che possano scendere in campo perché ne Destro e ne Caputo, l’età avrà una sua importanza?, non sembrano dare garanzie almeno a questi livelli.

ULTIME DUE CURIOSITA’, CHE AFFIDIAMO A DUE DOMANDE – Perché così tanti infortuni? E perché la Primavera dell’Empoli gioca con così tanti fuoriquota 2004, nonostante quant’anno sia prevista una sola retrocessione e la salvezza sia praticamente cosa fatta? E’ la squadra più vecchia del torneo, non sembra in grado di poter lottare per lo scudetto e, mentre gli altri club fanno fare esperienza ai più “piccoli” l’Empoli rischia di non far crescere i suoi… sembrano due temi scollegati con la prima squadra, ma solo apparentemente. Perché l’impressione è che ci siano stati errori di valutazione molto simili, forse gli stessi che stanno condizionando in maniera pesantissima la stagione della prima squadra.

Fonte: gabrieleguastella.it

L’esultanza composta di Zurkowski per il gol che riapre la partita ma non basta per evitare la sconfitta in casa dell’Hellas Verona (Credit Ph EFC 1920)

 

 

 

Il Pisa inizia l’anno con un pareggio contro la Reggiana e vede già sbloccarsi Bonfanti

Bastano poco più di dieci minuti a Nicholas Bonfanti per presentarsi al meglio di fronte ai tifosi del Pisa. L’attaccante arrivato dal Modena infatti, all’82° segna il gol che vale il 2-2 contro la Reggiana ed evita la sconfitta al termine di una gara in cui gli emiliani vanno due volte in vantaggio.

Al 9’ è Melegoni a sbloccare la partita, ma poco dopo il quarto d’ora i toscani pareggiano con un rigore trasformato da Valoti. Alla mezzora Antiste riporta avanti la squadra di Nesta che nel finale di primo tempo si vede annullare dal VAR il 3-1 firmato da Gondo.

Nel finale la rete del definitivo 2-2 con Torregrossa, anche lui appena entrato, che serve allo Squalo il pallone per il suo primo gol in nerazzurro.

Serie C, il Pontedera cala il poker ai danni della Fermana

Il Pontedera cala il poker ai danni della Fermana nell’anticipo di Serie C di questo sabato 13 gennaio. Finisce 4-0 una partita che i granata sbloccano nel primo tempo con Ianesi e che poi chiudono nella ripresa con Guidi, Ignacchiti e Provenzano. Sono tre punti fondamentali per i granata della Valdera, che continuano a sognare i play-off.

Serie B: vincono Bari, Como, Cittadella, Brescia e Sudtirol

SERIE B, risultati della 20a GIORNATA:

Catanzaro-Lecco 5-3 [17’ Verna (C), 25’ Di Stefano (L), 29’ Lammens (L), 48′ Sounas (C), 52′ Iemmello (C), 65′ Novakovic (L), 88′ Biasci (C)] – giocata ieri

Bari-Ternana 3-1 [41′ Ricci (B), 43′ Nasti (B), 83′ Dorval (B), 86′ Diakitè (T)]

Cittadella-Palermo 2-0 [27′ Pandolfi (C), 80′ Vita (C)]

Como-Spezia 4-0 [27′-64′ Da Cunha (C), 38′ Cutrone (C), 59′ Gabrielloni (C)]

Modena-Brescia 1-2 [6′ aut. Zaro (B), 30′ Galazzi (B), 52′ rig. Tremolada (M)]

Sudtirol-Feralpisalò 1-0 [76′ Casiraghi (S)]

Grosseto-Livorno di domenica 14 gennaio in diretta su Radio Bruno dalle 14:30

La partita Grosseto-Livorno, valida come seconda giornata di ritorno del campionato di Serie D girone E, in programma domenica 14 gennaio alle 14.30 sarà trasmessa su Radio Bruno attraverso la pagina Facebook alla voce “Tutto il calcio di Radio Bruno”, in streaming attraverso l’homepage di questo sito cliccando sul logo del Livorno Calcio e sulla app di Radio Bruno nell’apposito settore dedicato alle squadre che l’emittente segue.

Fiorentina: arriva Faraoni dal Verona

Anche l’Hellas Verona ha certificato il passaggio di Marco Davide Faraoni alla Fiorentina. Il club scaligero ha rilasciato stamani un comunicato sul proprio sito ufficiale, spiegando la formula del trasferimento: “Hellas Verona FC comunica di aver ceduto – in prestito con diritto di riscatto – a ACF Fiorentina il diritto alle prestazioni sportive del difensore Marco Davide Faraoni, fino al 30 giugno 2024. Hellas Verona FC saluta Marco Davide e gli augura il meglio per questa nuova esperienza professionale”.

Pontedera: rinnovo di contratto per mister Canzi e il ds Zocchi, ufficiali le cessioni di Nicastro e Catanese

Nel corso della conferenza stampa convocata dal Pontedera nel tardo pomeriggio di questo venerdì 12 gennaio, il presidente Simone Millozzi e i membri del Cda granata Rossano Signorini e Rosettano Navarra hanno annunciato il rinnovo di contratto biennale per mister Max Canzi e il direttore sportivo Moreno Zocchi.

Pres. Millozzi: “Tenevamo a essere qui soprattutto in questo momento per il calciomercato aperto e le questioni che hanno riguardato alcuni giocatori, ma noi avevamo preso un impegno come club e società, quello di sondare in terreno per i rinnovi di mister Canzi e il ds Zocchi. Volevamo garantire continuità e solidità al progetto sportivo e queste due figure rappresentano questo. Il rinnovo è biennale per entrambi, chiaramente con una clausola rescissoria, a dimostrazione che qua non c’è stato nessuno smantellamento, ma c’è la volontà di proseguire in un certo modo”.

Zocchi: “Voglio ringraziare la società per la fiducia che mi è stata data, e chi mi ha portato qui, il dg Piero Ducci, ma voglio subito precisare una cosa per quel che riguarda il mercato. Ci sono state delle uscite, ma appunto nessuno smantellamento, e le condizioni per gli addii le abbiamo dettate noi, questo che si sappia. Non tratteniamo nessuno per forza, e abbiamo apprezzato l’onestà di chi ci ha parlato chiaramente. Per coloro che se ne sono andati, ci saranno i sostituti”.

Canzi:  “Aver trovato l’appoggio di tutti non fa altro che inorgoglirmi, così come inorgoglisce la programmazione del club, cosa rara in questa categoria: un accordo biennale dà a un mister la vera possibilità di lavorare, non solo per sé stesso. Per me era fondamentale sapere che il Direttore facesse lo stesso percorso, lo ringrazio e ringrazio anche i miei collaboratori perché i risultati si ottengono grazie a tutti. Qua mi sono trovato benissimo, con tutto l’ambiente e la proposta di rinnovo mi ha fatto davvero piacere”.

L’US Città di Pontedera comunica intanto di aver ceduto a titolo definitivo alla Vis Pesaro il diritto alle prestazioni sportive dell’attaccante Francesco Nicastro. Il centravanti classe 1991 conclude la sua esperienza in maglia granata dopo un anno e mezzo, caratterizzato da 56 presenze complessive e 19 gol.

L’US Città di Pontedera comunica anche di aver ceduto a titolo definitivo alla SS Arezzo il diritto alle prestazioni sportive di Giovanni Marco Catanese. Il centrocampista classe 1993 lascia la maglia granata dopo tre anni e mezzo e ben 122 presenze, impreziosite da 14 reti (6 messe a segno nella stagione in corso) e 10 assist.

Club Dogo: annunciato un concerto a San Siro

Nel giorno dell’uscita del nuovo album, i Club Dogo hanno annunciato una nuova data a Milano. Dopo i dieci concerti programmati al Forum di Assago, previsti per il 10, 11, 14, 15, 17, 18, 25, 26 marzo e 15, 17 aprile 2024, Jake La Furia, Gué Pequeno e Don Joe danno appuntamento ai propri fan allo Stadio San Siro, il 28 giugno.

I biglietti per la nuova data saranno disponibili in vendita da domani, sabato 13 gennaio, dalle ore 14.00 su Ticketone e nei punti vendita autorizzati.

Proprio oggi è uscito “Club Dogo”, il nuovo disco composto da 11 tracce, che includono anche le collaborazioni con Elodie, Marracash e Sfera Ebbasta.

La tracklist:

C’era una volta in Italia
Mafia del Boom Bap
Nato per questo (Ft. Marracash)
Malafede
King of the jungle
Milly (Ft. Sfera Ebbasta)
In sbatti
Soli a Milano (Ft. Elodie)
Tu non sei lei
Frate
Indelebili

(foto: pagina Instagram dei Club Dogo)

 

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“Back to Black”: è uscito il primo trailer del biopic su Amy Winehouse

A un anno dalle prime immagini, arriva finalmente il teaser trailer di “Back to Black”, il biopic su Amy Winehouse in arrivo nelle sale il 10 maggio. “Non scrivo musica per essere famosa. Scrivo canzoni perché non so cosa farei se non lo facessi”, dice la protagonista nel trailer. Nei panni della cantante troviamo Marisa Abela, che mostra una somiglianza formidabile con l’artista tragicamente scomparsa a soli 27 anni.

Il film e diretto da Sam Taylor-Johnson, che molti hanno conosciuto per la regia di “Cinquanta sfumature di grigio”. “Il mio legame con Amy è iniziato quando ho lasciato l’università e ho frequentato il variegato quartiere londinese di Camden. Ho trovato lavoro al leggendario Koko Club e riesco ancora a respirare ogni bancarella del mercato, negozio vintage e strada. Qualche anno dopo, Amy scrisse le sue canzoni estremamente oneste mentre viveva a Camden. Come per me, è diventato parte del suo Dna”, aveva raccontato la regista.

 

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Il film, che si basa sulla sceneggiatura di Matt Greenhalgh, racconta l’ascesa della star scomparsa prematuramente, compresa l’uscita dell’album “Back to Black”. La pellicola ha ottenuto il completo appoggio da parte del padre della cantante, l’artista Mitch Winehouse, che contribuirà con alcune canzoni del suo repertorio.

“Scoprire un talento come Marisa Abela è come trovare l’oro. Nel momento in cui ha guardato nell’obiettivo durante la sua prima audizione, ho capito che era l’attrice perfetta per interpretare Amy Winehouse. Ha dedicato un’enorme quantità di lavoro e attenzione a ogni dettaglio e si è allenata quotidianamente per ore per poter cantare durante l’intero film. Non interpreta Amy, la abita”, ha raccontato Sam Taylor-Johnson.

Nel cast, a fianco di Marisa Abela, troviamo Jack O’Connell (interpreta il marito Blake Fielder-Civil), Eddie Marsan (il padre, Mitch Winehouse), Mitch Winehouse, Juliet Cowan (la madre, Janis Winehouse-Collins) e Lesley Manville (la nonna, Cynthia Winehouse).

(foto: locandina del biopic Back to Black)

 

Fabio Fossati è il nuovo tecnico amaranto.

L’Unione Sportiva Livorno 1915 comunica di aver raggiunto un accordo per affidare la conduzione tecnica della prima squadra all’allenatore Fabio Fossati, 51 anni, nella prima parte di questa stagione sulla panchina dell’Albenga, nel girone A di Serie D, dove si è dimesso al termine del girone d’andata con la squadra al terzo posto in classifica, dopo 10 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte in 19 partite.

Nel corso della sua carriera da allenatore, Fabio Fossati ha vinto un campionato di Serie D nella stagione 2017/18 con l’Albissola, guidata successivamente in Serie C. Fossati ha allenato anche Vado, Sassari Latte Dolce, Sestri Levante e Derthona, sempre in Serie D.

Fabio Fossati dirigerà il primo allenamento da tecnico dell’Unione Sportiva Livorno 1915 nel pomeriggio di oggi, venerdì 12 gennaio, allo stadio Armando Picchi. Il nuovo allenatore verrà presentato alla stampa sempre nella giornata di oggi, alle 18 allo stadio Armando Picchi: interverranno anche il presidente Joel Esciua, il presidente onorario Enrico Fernandez Affricano, il direttore generale Vittorio Mosseri e il direttore tecnico Alessandro Doga.

SERIE A – Giornata n°20 | Peggio di così non poteva andare: l’Empoli “perde i pezzi” e poi affonda a Verona. Il gol di Zurkowski alimenta i rimpianti.

HELLAS VERONA (4-2-3-1) – 1 Montipò; 36 Tchatchoua, 23 Magnani, 42 Coppola (dal 35′ st 27 Dawidowicz), 3 Doig; 90 Folorunsho (dal 22′ st 20 Saponara), 33 Duda; 26 Ngonge (dal 47′ st 77 Mboula), 31 Suslov (dal 47′ st 2 Amione), 25 Serdar; 11 Djuric (dal 35′ st 9 Henry). A disp. 22 Berardi, 34 Perilli; 99 Bonazzoli, 32 Cabal, 37 Charlys, 13 Cruz. All. Marco Baroni

EMPOLI (4-3-3) – 25 Caprile; 19 Bereszynski, 4 Walukiewicz, 33 Luperto, 13 Cacace; 21 Fazzini (dal 11′ st 27 Zurkowski), 5 Grassi (dal 32′ st 18 Marin), 29 Maleh (dal 41′ st 39 Sodero); 11 Gyasi (dal 41′ st 31 Corona), 7 Shpendi (dal 11′ st 20 Cancellieri), 28 Cambiaghi. A disp. 1 Perisan, 99 Berisha; 22 Ranocchia, 38 Indragoli. All. Aurelio Andreazzoli

Arbitro: Sig. Daniele Doveri di Roma 1 (Perotti-Rossi | IV Uff.le Minelli – VAR Di Paolo-Sozza)

Marcatori: 3′ 11 Djuric (HV); 11′ st 26 Ngonge (HV), 19′ st 27 Zurkowski (E).

NOTE: Angoli Hellas Verona 5 Empoli 9. Ammoniti: al 13′ st 27 Zurkowski (E), al 24′ st 33 Duda (HV), al 32′ st 42 Coppola (HV), al 33′ st 28 Cambiaghi (E), al 37′ st 36 Tchatchoua (HV), al 45′ st 20 Cancellieri (E). Espulsi: al 42′ st 33 Duda (HV) per doppia ammonizione. Recupero: 2′ pt – 4′ st. Spettatori: 20mila.

 

Il gol di Szimon Zurkowski, che riaccende le speranze azzurre sotto di due gol al Bentegodi contro l’Hellas Verona a poco più di venti minuti dalla fine, alimentano i rimpianti: quelli di una partita, forse la più importante della stagione (almeno fin qui, ndr) giocata senza molti uomini persi per guai fisici alla vigilia; e quelli di un mercato di riparazione fino a questo momento assai deludente, che ha portato in dote al tecnico Aurelio Andreazzoli “solo” il centrocampista polacco, guarda il caso colui che è riuscito a rompere il digiuno di gol fatti dopo oltre un mese, ma che non è servito a perdere una partita di indubbio peso specifico per la classifica e per la lotta salvezza.

Il tecnico di Massa, già in emergenza in difesa a causa della carenza di terzini (Bastoni, Pezzella e Ebuehi ai box e Bereszynski tornando disponibile ma non al top della forma, ndr), perde alla vigilia del match altri quattro elementi: Ismajli, tanto per rimanere in difesa, e ricordando la lunga degenza del giovane Guarino, oltre a Caputo e Baldanzi, più Destro che si fa male durante il riscaldamento. A questi si somma la partenza in settimana, causa calciomercato, di Daniel Maldini, curato dall’infortunio nei mesi scorsi e lasciato partire pronto per scendere in campo con la maglia del Monza, per chiudere con Viktor Kovalenko, elemento che si è dimostrato prezioso nelle ultime uscite e che aveva dato segnali importanti di crescita.

Così Aurelio Andreazzoli si affida al duo Luperto-Walukiewicz per cercare di contrastare i centimetri di Djuric, Grassi in cabina di regia con Fazzini e Maleh ai lati, e poi un attacco composto da Shpendi centravanti con Gyasi e Cambiaghi ai fianchi.

LA PARTITA – Il canovaccio, nonostante le pesantissime assenze, non cambia: si vede ugualmente l’impronta del tecnico di Massa con la sua squadra che costruisce tantissimo: Shpendi spreca a tu per tu con Montipò in uscita, Gyasi invece calcia sicuro in porta a Montipò battuto ma trova il muro di un difensore.

Dall’altra parte, invece, tra le due occasioni degli azzurri una capocciata di Djuric, sugli sviluppi del primo angolo del match, sbatte sulla faccia interna della traversa ed esce fuori dalla porta, dopo aver però varcato la linea bianca. E’ il gol che al minuto 2 e trentasei secondi certifica, con l’aiuto della Goal Tecnology, l’immediato sorpasso dei veneti.

Partita subito in salita per l’Empoli, non fossero bastate le grane dell’immediata vigilia, e nebbia che scende fitta dall’alto.

L’Empoli getta in campo tutto: il massimo che può con i suoi pregi e i suoi limiti. Nei pregi il possesso palla, l’aggressività, la ricerca del palleggio, e una mole industriale di occasioni da rete: è clamorosa la statistica alla fine del primo tempo; otto tiri verso lo specchio della porta, nessuno indirizzato tra i pali, quasi il doppio dei passaggi riusciti, una maggior presenza nella metà campo avversaria. Il Verona di contro tre tiri e tutti indirizzati a Caprile, di cui uno vincente.

SECONDO TEMPO – La ripresa non è tanto diversa, certo è più spezzettata, complici i cambi, e complice un Hellas Verona che agguantato il gol del 2-0 (11′ della ripresa) con un tiro dai venti metri di Ngonge, deviato in maniera decisiva da Grassi, cerca di rallentare il match.

Andreazzoli lo aveva già capito pochi minuti prima quando ancora il punteggio vedeva gli scaligeri avanti solo di un gol: infatti inserisce Cancellieri al posto di Shpendi, spostando Gyasi centravanti, e Zurkowski al posto di Fazzini.

Il cambio, sfortunato perché il Verona raddoppia praticamente sessanta secondi dopo, sortisce gli effetti sperati dieci minuti più tardi: sull’asse tutta polacca, cross di Bereszynski e colpo di testa di Zurkowski, l’Empoli rientra in partita anche dal punto di vista del risultato.

Da quel momento in poi è decisamente l’Empoli a fare la partita, con gli azzurri che quasi invadono la metà campo avversaria: il tecnico Baroni inserisce Saponara, un altro ex, al posto di Folorunsho (22′), mentre dieci minuti più tardi tocca a Marin ereditare il compito affidato a Grassi. E a quel punto Baroni capisce che rischia di essere riagguantato: effettua la staffetta Djuric-Henry come perno d’attacco, e assesta il muro difensivo con l’innesto di Dawidowicz al posto di Coppola, ammonito e a serio rischio espulsione sotto le fiammate di Cancellieri.

La differenza tra le possibilità di Baroni e quelle di Andreazzoli è fotografata al minuto 41′: perché mentre l’ex allenatore del Lecce inserisce due calciatori esperti, il tecnico di Massa getta nella mischia due Primavera (seppur 2004, ndr) ovvero Corona, figlio d’arte, al posto di Gyasi e Sodero al posto di Maleh.

Il ragazzino, si fa per dire perché il fisico è importante, costringe, nonostante le precazioni pocanzi descritte su Coppola, l’Hellas a giocare gli ultimi minuti in dieci causa l’espulsione per doppio giallo di Duda, mentre Cancellieri si becca un giallo pesante per proteste che gli farà saltare la prossima sfida in casa contro il Monza.

La ripresa conta due tiri del Verona, ed un gol, ed altri sei assalti empolesi con Luperto che manda clamorosamente fuori da centro area in uno degli assalti offensivi azzurri.

Il triplice fischio finale sancisce un punteggio pesante, pesantissimo per la classifica, e forse anche per il morale di tutto l’ambiente. L’Hellas Verona vince anche la sfida di ritorno e vola a quota 17, +4 sugli azzurri, in una classifica sempre più brutta.

E ORA PAROLA E FATTI AI DIRIGENTI – Tocca alla società ora fare le mosse in questi giorni di calciomercato, perché la sensazione è che il tecnico Andreazzoli stia davvero ottenendo il massimo dal “materiale” a disposizione. L’Empoli necessita a questi punti di due centravanti affidabili e che possano scendere in campo perché ne Destro e ne Caputo, l’età avrà una sua importanza?, non sembrano dare garanzie almeno a questi livelli.

ULTIME DUE CURIOSITA’, CHE AFFIDIAMO A DUE DOMANDE – Perché così tanti infortuni? E perché la Primavera dell’Empoli gioca con così tanti fuoriquota 2004, nonostante quant’anno sia prevista una sola retrocessione e la salvezza sia praticamente cosa fatta? E’ la squadra più vecchia del torneo, non sembra in grado di poter lottare per lo scudetto e, mentre gli altri club fanno fare esperienza ai più “piccoli” l’Empoli rischia di non far crescere i suoi… sembrano due temi scollegati con la prima squadra, ma solo apparentemente. Perché l’impressione è che ci siano stati errori di valutazione molto simili, forse gli stessi che stanno condizionando in maniera pesantissima la stagione della prima squadra.

Fonte: gabrieleguastella.it

L’esultanza composta di Zurkowski per il gol che riapre la partita ma non basta per evitare la sconfitta in casa dell’Hellas Verona (Credit Ph EFC 1920)

 

 

 

Il Pisa inizia l’anno con un pareggio contro la Reggiana e vede già sbloccarsi Bonfanti

Bastano poco più di dieci minuti a Nicholas Bonfanti per presentarsi al meglio di fronte ai tifosi del Pisa. L’attaccante arrivato dal Modena infatti, all’82° segna il gol che vale il 2-2 contro la Reggiana ed evita la sconfitta al termine di una gara in cui gli emiliani vanno due volte in vantaggio.

Al 9’ è Melegoni a sbloccare la partita, ma poco dopo il quarto d’ora i toscani pareggiano con un rigore trasformato da Valoti. Alla mezzora Antiste riporta avanti la squadra di Nesta che nel finale di primo tempo si vede annullare dal VAR il 3-1 firmato da Gondo.

Nel finale la rete del definitivo 2-2 con Torregrossa, anche lui appena entrato, che serve allo Squalo il pallone per il suo primo gol in nerazzurro.

Serie C, il Pontedera cala il poker ai danni della Fermana

Il Pontedera cala il poker ai danni della Fermana nell’anticipo di Serie C di questo sabato 13 gennaio. Finisce 4-0 una partita che i granata sbloccano nel primo tempo con Ianesi e che poi chiudono nella ripresa con Guidi, Ignacchiti e Provenzano. Sono tre punti fondamentali per i granata della Valdera, che continuano a sognare i play-off.

Serie B: vincono Bari, Como, Cittadella, Brescia e Sudtirol

SERIE B, risultati della 20a GIORNATA:

Catanzaro-Lecco 5-3 [17’ Verna (C), 25’ Di Stefano (L), 29’ Lammens (L), 48′ Sounas (C), 52′ Iemmello (C), 65′ Novakovic (L), 88′ Biasci (C)] – giocata ieri

Bari-Ternana 3-1 [41′ Ricci (B), 43′ Nasti (B), 83′ Dorval (B), 86′ Diakitè (T)]

Cittadella-Palermo 2-0 [27′ Pandolfi (C), 80′ Vita (C)]

Como-Spezia 4-0 [27′-64′ Da Cunha (C), 38′ Cutrone (C), 59′ Gabrielloni (C)]

Modena-Brescia 1-2 [6′ aut. Zaro (B), 30′ Galazzi (B), 52′ rig. Tremolada (M)]

Sudtirol-Feralpisalò 1-0 [76′ Casiraghi (S)]

Grosseto-Livorno di domenica 14 gennaio in diretta su Radio Bruno dalle 14:30

La partita Grosseto-Livorno, valida come seconda giornata di ritorno del campionato di Serie D girone E, in programma domenica 14 gennaio alle 14.30 sarà trasmessa su Radio Bruno attraverso la pagina Facebook alla voce “Tutto il calcio di Radio Bruno”, in streaming attraverso l’homepage di questo sito cliccando sul logo del Livorno Calcio e sulla app di Radio Bruno nell’apposito settore dedicato alle squadre che l’emittente segue.

Fiorentina: arriva Faraoni dal Verona

Anche l’Hellas Verona ha certificato il passaggio di Marco Davide Faraoni alla Fiorentina. Il club scaligero ha rilasciato stamani un comunicato sul proprio sito ufficiale, spiegando la formula del trasferimento: “Hellas Verona FC comunica di aver ceduto – in prestito con diritto di riscatto – a ACF Fiorentina il diritto alle prestazioni sportive del difensore Marco Davide Faraoni, fino al 30 giugno 2024. Hellas Verona FC saluta Marco Davide e gli augura il meglio per questa nuova esperienza professionale”.

Pontedera: rinnovo di contratto per mister Canzi e il ds Zocchi, ufficiali le cessioni di Nicastro e Catanese

Nel corso della conferenza stampa convocata dal Pontedera nel tardo pomeriggio di questo venerdì 12 gennaio, il presidente Simone Millozzi e i membri del Cda granata Rossano Signorini e Rosettano Navarra hanno annunciato il rinnovo di contratto biennale per mister Max Canzi e il direttore sportivo Moreno Zocchi.

Pres. Millozzi: “Tenevamo a essere qui soprattutto in questo momento per il calciomercato aperto e le questioni che hanno riguardato alcuni giocatori, ma noi avevamo preso un impegno come club e società, quello di sondare in terreno per i rinnovi di mister Canzi e il ds Zocchi. Volevamo garantire continuità e solidità al progetto sportivo e queste due figure rappresentano questo. Il rinnovo è biennale per entrambi, chiaramente con una clausola rescissoria, a dimostrazione che qua non c’è stato nessuno smantellamento, ma c’è la volontà di proseguire in un certo modo”.

Zocchi: “Voglio ringraziare la società per la fiducia che mi è stata data, e chi mi ha portato qui, il dg Piero Ducci, ma voglio subito precisare una cosa per quel che riguarda il mercato. Ci sono state delle uscite, ma appunto nessuno smantellamento, e le condizioni per gli addii le abbiamo dettate noi, questo che si sappia. Non tratteniamo nessuno per forza, e abbiamo apprezzato l’onestà di chi ci ha parlato chiaramente. Per coloro che se ne sono andati, ci saranno i sostituti”.

Canzi:  “Aver trovato l’appoggio di tutti non fa altro che inorgoglirmi, così come inorgoglisce la programmazione del club, cosa rara in questa categoria: un accordo biennale dà a un mister la vera possibilità di lavorare, non solo per sé stesso. Per me era fondamentale sapere che il Direttore facesse lo stesso percorso, lo ringrazio e ringrazio anche i miei collaboratori perché i risultati si ottengono grazie a tutti. Qua mi sono trovato benissimo, con tutto l’ambiente e la proposta di rinnovo mi ha fatto davvero piacere”.

L’US Città di Pontedera comunica intanto di aver ceduto a titolo definitivo alla Vis Pesaro il diritto alle prestazioni sportive dell’attaccante Francesco Nicastro. Il centravanti classe 1991 conclude la sua esperienza in maglia granata dopo un anno e mezzo, caratterizzato da 56 presenze complessive e 19 gol.

L’US Città di Pontedera comunica anche di aver ceduto a titolo definitivo alla SS Arezzo il diritto alle prestazioni sportive di Giovanni Marco Catanese. Il centrocampista classe 1993 lascia la maglia granata dopo tre anni e mezzo e ben 122 presenze, impreziosite da 14 reti (6 messe a segno nella stagione in corso) e 10 assist.

Club Dogo: annunciato un concerto a San Siro

Nel giorno dell’uscita del nuovo album, i Club Dogo hanno annunciato una nuova data a Milano. Dopo i dieci concerti programmati al Forum di Assago, previsti per il 10, 11, 14, 15, 17, 18, 25, 26 marzo e 15, 17 aprile 2024, Jake La Furia, Gué Pequeno e Don Joe danno appuntamento ai propri fan allo Stadio San Siro, il 28 giugno.

I biglietti per la nuova data saranno disponibili in vendita da domani, sabato 13 gennaio, dalle ore 14.00 su Ticketone e nei punti vendita autorizzati.

Proprio oggi è uscito “Club Dogo”, il nuovo disco composto da 11 tracce, che includono anche le collaborazioni con Elodie, Marracash e Sfera Ebbasta.

La tracklist:

C’era una volta in Italia
Mafia del Boom Bap
Nato per questo (Ft. Marracash)
Malafede
King of the jungle
Milly (Ft. Sfera Ebbasta)
In sbatti
Soli a Milano (Ft. Elodie)
Tu non sei lei
Frate
Indelebili

(foto: pagina Instagram dei Club Dogo)

 

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“Back to Black”: è uscito il primo trailer del biopic su Amy Winehouse

A un anno dalle prime immagini, arriva finalmente il teaser trailer di “Back to Black”, il biopic su Amy Winehouse in arrivo nelle sale il 10 maggio. “Non scrivo musica per essere famosa. Scrivo canzoni perché non so cosa farei se non lo facessi”, dice la protagonista nel trailer. Nei panni della cantante troviamo Marisa Abela, che mostra una somiglianza formidabile con l’artista tragicamente scomparsa a soli 27 anni.

Il film e diretto da Sam Taylor-Johnson, che molti hanno conosciuto per la regia di “Cinquanta sfumature di grigio”. “Il mio legame con Amy è iniziato quando ho lasciato l’università e ho frequentato il variegato quartiere londinese di Camden. Ho trovato lavoro al leggendario Koko Club e riesco ancora a respirare ogni bancarella del mercato, negozio vintage e strada. Qualche anno dopo, Amy scrisse le sue canzoni estremamente oneste mentre viveva a Camden. Come per me, è diventato parte del suo Dna”, aveva raccontato la regista.

 

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Il film, che si basa sulla sceneggiatura di Matt Greenhalgh, racconta l’ascesa della star scomparsa prematuramente, compresa l’uscita dell’album “Back to Black”. La pellicola ha ottenuto il completo appoggio da parte del padre della cantante, l’artista Mitch Winehouse, che contribuirà con alcune canzoni del suo repertorio.

“Scoprire un talento come Marisa Abela è come trovare l’oro. Nel momento in cui ha guardato nell’obiettivo durante la sua prima audizione, ho capito che era l’attrice perfetta per interpretare Amy Winehouse. Ha dedicato un’enorme quantità di lavoro e attenzione a ogni dettaglio e si è allenata quotidianamente per ore per poter cantare durante l’intero film. Non interpreta Amy, la abita”, ha raccontato Sam Taylor-Johnson.

Nel cast, a fianco di Marisa Abela, troviamo Jack O’Connell (interpreta il marito Blake Fielder-Civil), Eddie Marsan (il padre, Mitch Winehouse), Mitch Winehouse, Juliet Cowan (la madre, Janis Winehouse-Collins) e Lesley Manville (la nonna, Cynthia Winehouse).

(foto: locandina del biopic Back to Black)

 

Fabio Fossati è il nuovo tecnico amaranto.

L’Unione Sportiva Livorno 1915 comunica di aver raggiunto un accordo per affidare la conduzione tecnica della prima squadra all’allenatore Fabio Fossati, 51 anni, nella prima parte di questa stagione sulla panchina dell’Albenga, nel girone A di Serie D, dove si è dimesso al termine del girone d’andata con la squadra al terzo posto in classifica, dopo 10 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte in 19 partite.

Nel corso della sua carriera da allenatore, Fabio Fossati ha vinto un campionato di Serie D nella stagione 2017/18 con l’Albissola, guidata successivamente in Serie C. Fossati ha allenato anche Vado, Sassari Latte Dolce, Sestri Levante e Derthona, sempre in Serie D.

Fabio Fossati dirigerà il primo allenamento da tecnico dell’Unione Sportiva Livorno 1915 nel pomeriggio di oggi, venerdì 12 gennaio, allo stadio Armando Picchi. Il nuovo allenatore verrà presentato alla stampa sempre nella giornata di oggi, alle 18 allo stadio Armando Picchi: interverranno anche il presidente Joel Esciua, il presidente onorario Enrico Fernandez Affricano, il direttore generale Vittorio Mosseri e il direttore tecnico Alessandro Doga.

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