Serie A in campo questa domenica 6 marzo, oltre a Empoli e Fiorentina (di cui parliamo approfonditamente nelle apposite sezioni del nostro sito) si sono disputate altre partite.
Il Sassuolo dilaga a Venezia imponendosi per 4-1. Emiliani in gol con Raspadori, Berardi (doppietta) e Scamacca, inutile la rete veneziana con Henry.
Bologna-Torino termina 0-0, con poche occasioni da gol e un punto per parte che non cambia la classifica delle due contendenti.
Juventus batte Spezia 1-0, decisivo il gol di Morata nel primo tempo.
In serata il big match Napoli-Milan finisce 0-1. La squadra di Stefano Pioli si porta a casa il successo al Maradona e conquista la verrà della classifica: decide la sfida la zampata vincente di Giroud in avvio di ripresa
Si sono giocate questa domenica in Serie C le partite della trentesima giornata disputate alle ore 17.30 dalle formazioni Toscane.
Figurano successi importanti per il Grosseto, in grado di strappare tre punti importanti da Imola per sperare in una possibile salvezza e, per i rossoneri della Lucchese che consolidano la loro posizione di metà classifica a due punti dalla zona play-off.
Cadono invece Pontedera e Siena impegnate rispettivamente a Reggio Emilia e Pescara, a Montevarchi regna l’equilibrio tra i padroni di casa e la Pistoiese.
Domani sera infine, alle ore 21 gli uomini di mister Di Natale saranno impegnati a Chiavari per affrontare la Virtus Entella.
Tabellino Match :
Fermana-Ancona Matelica 1-0 ( giocata alle ore 14.30 )
Termina in parità la sfida al sapore d’Europa tra Fiorentina e Verona. Di Piatek e Caprari – a segno su calcio di rigore – le reti che hanno fissato il punteggio sull’uno a uno finale. Restano dunque invariate le distanze in classifica tra le due squadre, che perdono terreno dal settimo posto della Lazio
Il ritmo è subito elevato, le due squadre si sbottonano e se la giocano a viso aperto. Canovaccio che produce il vantaggio viola dopo appena nove minuti: dopo un rimpallo in area Piatek colpisce il pallone in girata e trova l’angolino con un colpo da puntero navigato. L’illusione del vantaggio dura però poco, perché una decina di minuti più tardi l’Hellas fa 1-1 su calcio di rigore, provocato da un intervento irruento di Milenkovic su Lasagna. Dal dischetto è glaciale Caprari, che fa le veci dell’assente Barak e trafigge Terracciano con una botta centrale. Il portiere viola è poi decisivo a ridosso dell’intervallo con un gran guizzo su Lasagna, che si era presentato indisturbato davanti alla porta.
Nella ripresa Italiano stravolge la sua squadra: bocciati i due esterni, dentro Callejon e Sottil, che insieme a Duncan (per Maleh) ridisegnano l’assetto dei toscani. Ventata d’aria fresca che dona nuovo brio alla proposta di gioco. La Fiorentina inizia a collezionare occasioni: Torreira esce dai radar dell’Hellas ed è sempre pungente con i suoi inserimenti, Piatek sfiora il legno alla destra di Montipò con un blitz sul primo palo in anticipo su Gunter. Il dispendio dei primi tre quarti di gara presenta il conto nel finale, per entrambe. La contesa si sporca, aumenta la frequenza delle interruzioni e dei duelli rusticani in mezzo al campo. Italiano punta su un tridente più leggero, affidandosi ai guizzi di Gonzalez e rinunciando al killer instinct di Piatek. Non cambia però la sostanza: dopo tre minuti di recupero, il triplice fischio di Manganiello sancisce l’1-1 finale.
EMPOLI(4-3-2-1) – 13 Vicario; 30 Stojanovic, 6 Romagnoli, 33 Luperto, 65 Parisi; 15 Benassi (dal 17′ st 25 Bandinelli), 23 Asllani (dal 28′ st 5 Stulac), 27 Zurkowski (dal 28′ st 26 Tonelli); 10 Bajrami (dal 17′ st 8 Henderson), 7 Verre (dal 6′ st 19 La Mantia); 99 Pinamonti. A disp. 1 Ujkani, 22 Furlan, 20 Fiamozzi, 21 Cacace, 42 Viti, 9 Cutrone, 11 Di Francesco. All. A. Andreazzoli
Arbitro: Sig. G. Aureliano di Bologna (Baccini-Pagliardini | IV Uff.le Paterna – VAR Mariani-Zufferli)
Marcatori: -.
Note: Angoli Genoa 7 Empoli 2. Ammonito: al 34′ All. Blessin (G), al 37′ 7 Verre (E), al 42′ 27 Sturaro (G), al 43′ 33 Luperto (E), al 46′ 45 Yeboah (G); al 4′ st 90 Portanova (G), al 25′ st 25 Bandinelli (E), al 41′ st 65 Rovella (G). Espulsi: nessuno. Recupero: 1′ pt – 5′ st. Spettatori: 20.000 (stadio aperto al 75% per emergenza sanitaria).
E’ indubbiamente un crocevia per il finale del campionato il match in programma al Luigi Ferraris di Genova all’ora di pranzo di questa prima domenica di marzo. Genoa ed Empoli sono, con stati d’animo e con classifiche diverse, alla caccia di pesanti punti salvezza.
Il Genoa di Blessin si schiera con il 4-2-3-1 con Yeboah perno offensivo di riferimento e con Destro che parte dalla panchina.
L’Empoli invece prosegue con il 4-3-2-1: Andreazzoli ripropone Parisi titolare a sinistra con Romagnoli e Luperto coppia centrale (Ismajli è squalificato, ndr), mentre a centrocampo viene preferito Benassi a destra, Verre e Bajrami alle spalle di Pinamonti.
PRIMO TEMPO – L’avvio è di marca azzurra. Più pericoloso l’Empoli che bussa due volte in avvio con Bajrami. Il numero dieci azzurro ci prova su punizione dai venti metri, palla sopra la traversa, e poi con un tiro dal limite su cui si oppone in qualche modo Sirigu che smanaccia a lato dove Hefti deve intervenire rischiando anche il rigore sul tentativo in corsa di Benassi.
Con il passare dei minuti però i liguri alzano il baricentro e l’Empoli è costretto ad arretrare. Così fioccano alcune importanti occasioni offensive. Al 14′ arriva la prima risposta del Genoa all’avvio empolese con un tiro dai venticinque metri di Badelj parato agilmente a terra da Vicario.
Al 18′, sugli sviluppi del secondo calcio d’angolo dei liguri, i rossoblù sono nuovamente pericolosi con un colpo di testa di Ostigard su cui è decisivo Asllani che salva clamorosamente sulla linea di porta respingendo a Vicario battuto.
Passano tre minuti e il Genoa è ancora pericoloso da calcio d’angolo. Pasticciano gli azzurri dentro la propria area di rigore con Benassi e Luperto che regalano il terzo angolo e al 22′ Maksimovic di testa alza di pochissimo sopra la traversa.
Ancora Genoa al 25′. Melegoni effettua un cross dal lato corto destro e Portanova di testa costringe Vicario ad una respinta con i pugni.
Episodio contestato dentro l’area di rigore dell’Empoli al minuto 34. Portanova subisce una leggera trattenuta di maglia da Benassi, la trattenuta c’è ma Aureliano appostato a pochi passi vede tutto e decide che tale trattenuta non giustifichi l’esagerata caduta dell’attaccante genoano. In effetti la caduta è un po’ accentuata, il VAR non interviene e per effetto delle vibranti proteste genoane viene ammonito l’allenatore Blessin.
Ancora Genoa che spinge: 38′ punizione dalla trequarti e colpo di testa di Vasquez con parata di Vicario.
E prima dell’intervallo c’è un’altra palla gol per i padroni di casa al 41′. Imbucata per Melegoni che si allarga a sinistra e calcia con Vicario che para a terra sul primo palo.
Finisce a reti bianche lo scontro salvezza tra Genoa ed Empoli (Credit Ph EFC 1920)
SECONDO TEMPO – La ripresa riparte come si era chiusa la prima frazione, cioè con il Genoa che continua ad attaccare.
E il primo pericolo degno di finire tra gli appunti della partita arriva al 10′ con Portanova che dai venti metri tenta un giro destinato all’incrocio dei pali più lontano, Vicario è bravissimo con la mano di richiamo a mettere in angolo, aiutato anche dalla traversa.
L’Empoli cambia a centrocampo per avere più energia per contrastare l’offensiva del Genoa: dentro Bandinelli e Henderson per Benassi e Bajrami con l’elvetico che dopo una buona prima mezzora è sparito dai radar del match.
Ma è ancora Genoa al 26′. Punizione dai trenta metri, palla in area e colpo di testa di Destro, entrato da una decina di minuti al posto di Yeboah, che termina alto sopra la traversa.
Andreazzoli capisce che serve rinunciare definitivamente al fioretto e lavorare solo di sciabola. Così fanno loro ingresso in campo Stulac e soprattutto Tonelli al posto di Asllani e Zurkowski (28′). Un minuto dopo l’Empoli costruisce la palla gol più importante del secondo tempo e forse della partita. La Mantia conquista palla al limite dell’area di rigore e serve orizzontalmente per Bandinelli: il venticinque azzurro impegna severamente Sirigu con un tiro a mezza altezza forte e teso indirizzato all’angolo alla destra del portiere.
Il Genoa insiste ma superata la mezzora della ripresa si fanno evidenti i segni di stanchezza, così i rossoblù arrivano con maggior fatica negli ultimi quindici metri di campo, sbattendo spesso sul muro difensivo rinforzato dalla presenza di Tonelli che mette al servizio dei compagni tutta l’esperienza accumulata nel recente passato.
Tuttavia il Genoa è pericoloso con un colpo di testa di Gudmundsson che termina sul fondo.
Dal quarantesimo e per tutti i cinque minuti di recupero si vive una partita alla “scozzese” con tantissimi colpi di agonismo da una parte all’altra e su cui l’arbitro Aureliano sorvola spesso lasciando così che il ritmo rimanesse molto elevato.
L’ultimo vero sussulto, emozione da gol, si verifica dentro al primo minuto di recupero: punizione dal lato corto destro di Stulac con incursione di Luperto che di testa alza sopra la traversa.
SALA STAMPA – Ovviamente soddisfatto il tecnico Andreazzoli al termine del match: “se avessimo giocato di fioretto questa partita l’avremmo persa. Blessin è stato bravo in così poco tempo a rovesciare questa squadra, gli ho fatto i complimenti. I miei ragazzi mi sono piaciuti tantissimo. Abbiamo ottenuto ciò per cui siamo venuti qui oggi, il punto che volevamo”.
Nella serata di ieri, mister Francesco Buglio ha rassegnato le proprie dimissioni da tecnico della prima squadra. Le dimissioni sono state accolte dalla società.
L’Unione Sportiva Livorno 1915 ringrazia Buglio per la professionalità dimostrata nel corso di questa stagione sportiva e gli augura le migliori soddisfazioni personali e professionali.
Serie A in campo questa domenica 6 marzo, oltre a Empoli e Fiorentina (di cui parliamo approfonditamente nelle apposite sezioni del nostro sito) si sono disputate altre partite.
Il Sassuolo dilaga a Venezia imponendosi per 4-1. Emiliani in gol con Raspadori, Berardi (doppietta) e Scamacca, inutile la rete veneziana con Henry.
Bologna-Torino termina 0-0, con poche occasioni da gol e un punto per parte che non cambia la classifica delle due contendenti.
Juventus batte Spezia 1-0, decisivo il gol di Morata nel primo tempo.
In serata il big match Napoli-Milan finisce 0-1. La squadra di Stefano Pioli si porta a casa il successo al Maradona e conquista la verrà della classifica: decide la sfida la zampata vincente di Giroud in avvio di ripresa
Si sono giocate questa domenica in Serie C le partite della trentesima giornata disputate alle ore 17.30 dalle formazioni Toscane.
Figurano successi importanti per il Grosseto, in grado di strappare tre punti importanti da Imola per sperare in una possibile salvezza e, per i rossoneri della Lucchese che consolidano la loro posizione di metà classifica a due punti dalla zona play-off.
Cadono invece Pontedera e Siena impegnate rispettivamente a Reggio Emilia e Pescara, a Montevarchi regna l’equilibrio tra i padroni di casa e la Pistoiese.
Domani sera infine, alle ore 21 gli uomini di mister Di Natale saranno impegnati a Chiavari per affrontare la Virtus Entella.
Tabellino Match :
Fermana-Ancona Matelica 1-0 ( giocata alle ore 14.30 )
Termina in parità la sfida al sapore d’Europa tra Fiorentina e Verona. Di Piatek e Caprari – a segno su calcio di rigore – le reti che hanno fissato il punteggio sull’uno a uno finale. Restano dunque invariate le distanze in classifica tra le due squadre, che perdono terreno dal settimo posto della Lazio
Il ritmo è subito elevato, le due squadre si sbottonano e se la giocano a viso aperto. Canovaccio che produce il vantaggio viola dopo appena nove minuti: dopo un rimpallo in area Piatek colpisce il pallone in girata e trova l’angolino con un colpo da puntero navigato. L’illusione del vantaggio dura però poco, perché una decina di minuti più tardi l’Hellas fa 1-1 su calcio di rigore, provocato da un intervento irruento di Milenkovic su Lasagna. Dal dischetto è glaciale Caprari, che fa le veci dell’assente Barak e trafigge Terracciano con una botta centrale. Il portiere viola è poi decisivo a ridosso dell’intervallo con un gran guizzo su Lasagna, che si era presentato indisturbato davanti alla porta.
Nella ripresa Italiano stravolge la sua squadra: bocciati i due esterni, dentro Callejon e Sottil, che insieme a Duncan (per Maleh) ridisegnano l’assetto dei toscani. Ventata d’aria fresca che dona nuovo brio alla proposta di gioco. La Fiorentina inizia a collezionare occasioni: Torreira esce dai radar dell’Hellas ed è sempre pungente con i suoi inserimenti, Piatek sfiora il legno alla destra di Montipò con un blitz sul primo palo in anticipo su Gunter. Il dispendio dei primi tre quarti di gara presenta il conto nel finale, per entrambe. La contesa si sporca, aumenta la frequenza delle interruzioni e dei duelli rusticani in mezzo al campo. Italiano punta su un tridente più leggero, affidandosi ai guizzi di Gonzalez e rinunciando al killer instinct di Piatek. Non cambia però la sostanza: dopo tre minuti di recupero, il triplice fischio di Manganiello sancisce l’1-1 finale.
EMPOLI(4-3-2-1) – 13 Vicario; 30 Stojanovic, 6 Romagnoli, 33 Luperto, 65 Parisi; 15 Benassi (dal 17′ st 25 Bandinelli), 23 Asllani (dal 28′ st 5 Stulac), 27 Zurkowski (dal 28′ st 26 Tonelli); 10 Bajrami (dal 17′ st 8 Henderson), 7 Verre (dal 6′ st 19 La Mantia); 99 Pinamonti. A disp. 1 Ujkani, 22 Furlan, 20 Fiamozzi, 21 Cacace, 42 Viti, 9 Cutrone, 11 Di Francesco. All. A. Andreazzoli
Arbitro: Sig. G. Aureliano di Bologna (Baccini-Pagliardini | IV Uff.le Paterna – VAR Mariani-Zufferli)
Marcatori: -.
Note: Angoli Genoa 7 Empoli 2. Ammonito: al 34′ All. Blessin (G), al 37′ 7 Verre (E), al 42′ 27 Sturaro (G), al 43′ 33 Luperto (E), al 46′ 45 Yeboah (G); al 4′ st 90 Portanova (G), al 25′ st 25 Bandinelli (E), al 41′ st 65 Rovella (G). Espulsi: nessuno. Recupero: 1′ pt – 5′ st. Spettatori: 20.000 (stadio aperto al 75% per emergenza sanitaria).
E’ indubbiamente un crocevia per il finale del campionato il match in programma al Luigi Ferraris di Genova all’ora di pranzo di questa prima domenica di marzo. Genoa ed Empoli sono, con stati d’animo e con classifiche diverse, alla caccia di pesanti punti salvezza.
Il Genoa di Blessin si schiera con il 4-2-3-1 con Yeboah perno offensivo di riferimento e con Destro che parte dalla panchina.
L’Empoli invece prosegue con il 4-3-2-1: Andreazzoli ripropone Parisi titolare a sinistra con Romagnoli e Luperto coppia centrale (Ismajli è squalificato, ndr), mentre a centrocampo viene preferito Benassi a destra, Verre e Bajrami alle spalle di Pinamonti.
PRIMO TEMPO – L’avvio è di marca azzurra. Più pericoloso l’Empoli che bussa due volte in avvio con Bajrami. Il numero dieci azzurro ci prova su punizione dai venti metri, palla sopra la traversa, e poi con un tiro dal limite su cui si oppone in qualche modo Sirigu che smanaccia a lato dove Hefti deve intervenire rischiando anche il rigore sul tentativo in corsa di Benassi.
Con il passare dei minuti però i liguri alzano il baricentro e l’Empoli è costretto ad arretrare. Così fioccano alcune importanti occasioni offensive. Al 14′ arriva la prima risposta del Genoa all’avvio empolese con un tiro dai venticinque metri di Badelj parato agilmente a terra da Vicario.
Al 18′, sugli sviluppi del secondo calcio d’angolo dei liguri, i rossoblù sono nuovamente pericolosi con un colpo di testa di Ostigard su cui è decisivo Asllani che salva clamorosamente sulla linea di porta respingendo a Vicario battuto.
Passano tre minuti e il Genoa è ancora pericoloso da calcio d’angolo. Pasticciano gli azzurri dentro la propria area di rigore con Benassi e Luperto che regalano il terzo angolo e al 22′ Maksimovic di testa alza di pochissimo sopra la traversa.
Ancora Genoa al 25′. Melegoni effettua un cross dal lato corto destro e Portanova di testa costringe Vicario ad una respinta con i pugni.
Episodio contestato dentro l’area di rigore dell’Empoli al minuto 34. Portanova subisce una leggera trattenuta di maglia da Benassi, la trattenuta c’è ma Aureliano appostato a pochi passi vede tutto e decide che tale trattenuta non giustifichi l’esagerata caduta dell’attaccante genoano. In effetti la caduta è un po’ accentuata, il VAR non interviene e per effetto delle vibranti proteste genoane viene ammonito l’allenatore Blessin.
Ancora Genoa che spinge: 38′ punizione dalla trequarti e colpo di testa di Vasquez con parata di Vicario.
E prima dell’intervallo c’è un’altra palla gol per i padroni di casa al 41′. Imbucata per Melegoni che si allarga a sinistra e calcia con Vicario che para a terra sul primo palo.
Finisce a reti bianche lo scontro salvezza tra Genoa ed Empoli (Credit Ph EFC 1920)
SECONDO TEMPO – La ripresa riparte come si era chiusa la prima frazione, cioè con il Genoa che continua ad attaccare.
E il primo pericolo degno di finire tra gli appunti della partita arriva al 10′ con Portanova che dai venti metri tenta un giro destinato all’incrocio dei pali più lontano, Vicario è bravissimo con la mano di richiamo a mettere in angolo, aiutato anche dalla traversa.
L’Empoli cambia a centrocampo per avere più energia per contrastare l’offensiva del Genoa: dentro Bandinelli e Henderson per Benassi e Bajrami con l’elvetico che dopo una buona prima mezzora è sparito dai radar del match.
Ma è ancora Genoa al 26′. Punizione dai trenta metri, palla in area e colpo di testa di Destro, entrato da una decina di minuti al posto di Yeboah, che termina alto sopra la traversa.
Andreazzoli capisce che serve rinunciare definitivamente al fioretto e lavorare solo di sciabola. Così fanno loro ingresso in campo Stulac e soprattutto Tonelli al posto di Asllani e Zurkowski (28′). Un minuto dopo l’Empoli costruisce la palla gol più importante del secondo tempo e forse della partita. La Mantia conquista palla al limite dell’area di rigore e serve orizzontalmente per Bandinelli: il venticinque azzurro impegna severamente Sirigu con un tiro a mezza altezza forte e teso indirizzato all’angolo alla destra del portiere.
Il Genoa insiste ma superata la mezzora della ripresa si fanno evidenti i segni di stanchezza, così i rossoblù arrivano con maggior fatica negli ultimi quindici metri di campo, sbattendo spesso sul muro difensivo rinforzato dalla presenza di Tonelli che mette al servizio dei compagni tutta l’esperienza accumulata nel recente passato.
Tuttavia il Genoa è pericoloso con un colpo di testa di Gudmundsson che termina sul fondo.
Dal quarantesimo e per tutti i cinque minuti di recupero si vive una partita alla “scozzese” con tantissimi colpi di agonismo da una parte all’altra e su cui l’arbitro Aureliano sorvola spesso lasciando così che il ritmo rimanesse molto elevato.
L’ultimo vero sussulto, emozione da gol, si verifica dentro al primo minuto di recupero: punizione dal lato corto destro di Stulac con incursione di Luperto che di testa alza sopra la traversa.
SALA STAMPA – Ovviamente soddisfatto il tecnico Andreazzoli al termine del match: “se avessimo giocato di fioretto questa partita l’avremmo persa. Blessin è stato bravo in così poco tempo a rovesciare questa squadra, gli ho fatto i complimenti. I miei ragazzi mi sono piaciuti tantissimo. Abbiamo ottenuto ciò per cui siamo venuti qui oggi, il punto che volevamo”.
Nella serata di ieri, mister Francesco Buglio ha rassegnato le proprie dimissioni da tecnico della prima squadra. Le dimissioni sono state accolte dalla società.
L’Unione Sportiva Livorno 1915 ringrazia Buglio per la professionalità dimostrata nel corso di questa stagione sportiva e gli augura le migliori soddisfazioni personali e professionali.
In questa intervista, Achille Maini e Barbara Pinotti hanno incontrato Alfa, che ci ha raccontato tutto sul suo ultimo singolo, realizzato insieme a Manu...