Nuove regole in arrivo per le classifiche musicali, la Federazione Industria Musicale Italiana (FIMI) ha comunicato che, a partire dal prossimo anno, verrà applicata una nuova metodologia per le classifiche e le certificazioni.

Già a fine ottobre erano state comunicate le nuove soglie per le certificazioni oro e platino. Da gennaio per essere classificati disco d’oro per i singoli saranno necessarie 50mila copie vendute (contro le attuali 35mila), mentre per il platino ne serviranno 100mila (contro le attuali 50mila). Rimangono immutate le certificazioni per album e compilation, che rimangono a quota 25mila per l’oro e 50mila per il platino.

Attualmente per entrare in classifica basta un numero abbastanza basso di copie vendute, ma gli artisti e le case discografiche hanno trovato da tempo un metodo per convincere il pubblico ad acquistare copie fisiche preferendole allo streaming. Ad esempio i firmacopie, dove per poter incontrare il proprio beniamino si è costretti ad acquistare una copia dell’album.

Da gennaio 2022 verranno riviste le norme che regolano il conteggio delle copie vendute in questi eventi e nei bundle dei biglietti e gadget.

Nel caso dei concerti in cui i biglietti vengano venduti insieme all’album, le vendite verranno conteggiate solo nel caso il disco e i biglietti possano essere acquistati separatamente. Inoltre il bundle in questione dovrà avere un prezzo superiore del 20% al prezzo del biglietto singolo e l’album non deve essere stato pubblicato da più di 90 giorni.

Per gli instore, la rilevazione terrà conto di un massimo di tre copie a consumatore, inoltre l’etichetta o il distributore dovranno fornire una serie di dati.

Per i bundle di merchandising, tutto il pacchetto dovrà essere fisico e collegato all’artista, il prezzo del pacchetto deve essere maggiorato almeno del 20% per articoli di basso valore come braccialetti in plastica, bandane, tazze o altri piccoli gadget e almeno dell’80% per articoli come t-shirt, cappellini, felpe.

Nuove regole anche per i gruppaggi, ovvero tutti i prodotti relativi a un singolo album come le nuove edizioni a distanza di anni. Ora le regole sono più stringenti, tra cui quella che prevede che i dischi debbano avere il titolo originale con eventuale sottotiolo (ammessi Remastered, Acustico, Tour Edition, ecc) e che contengano tutte le tracce dell’album originale.

(foto: Pxhere)

Per i Coldplay potrebbe avvicinarsi la fine, almeno da quanto Chris Martin ha riferito in un’intervista a Jo Whiley per BBC Radio 2. Il frontman della band ha detto che il gruppo potrebbe attaccare le chitarre al chiodo dopo l’ultimo album nel 2025.

“Beh, so che posso dirtelo: il nostro ultimo disco vero e proprio uscirà nel 2025 e dopo penso che faremo solo un tour”, dice Martin in una clip di anteprima. “Forse faremo alcune cose collaborative, ma il catalogo dei Coldplay per così dire finirà lì.”

Sarebbe una data insolita per terminare la propria attività, nel 2025 cadrà anche la ricorrenza dei 25 anni di vita della band e il gruppo è ancora all’apice del successo. Anche Jo Whiley non è certa di quanto sia serio Martin con queste affermazioni. Non è la prima volta che i Coldplay annunciano di volersi fermare, ormai le voci si rincorrono da anni in merito, ma la band continua a sfornare successi.

I Coldplay sono, senza dubbio, una delle band più popolari di questi ultimi anni.  La band ha pubblicato nove album, che sono volati in vetta in vetta alle classifiche britanniche, compreso l’ultimo “Music of the Spheres”, e hanno avuto un enorme successo in tutto il mondo.

I Coldplay hanno testato nuovo materiale alla nuova Climate Pledge Arena di Seattle lo scorso ottobre e supporteranno “Music Of The Spheres” con un tour mondiale. Nel tentativo di rendere il prossimo tour il più sostenibile possibile, il gruppo ha annunciato che tutti gli spettacoli saranno alimentati al 100% da energia rinnovabile.

Nuove regole in arrivo per le classifiche musicali, la Federazione Industria Musicale Italiana (FIMI) ha comunicato che, a partire dal prossimo anno, verrà applicata una nuova metodologia per le classifiche e le certificazioni.

Già a fine ottobre erano state comunicate le nuove soglie per le certificazioni oro e platino. Da gennaio per essere classificati disco d’oro per i singoli saranno necessarie 50mila copie vendute (contro le attuali 35mila), mentre per il platino ne serviranno 100mila (contro le attuali 50mila). Rimangono immutate le certificazioni per album e compilation, che rimangono a quota 25mila per l’oro e 50mila per il platino.

Attualmente per entrare in classifica basta un numero abbastanza basso di copie vendute, ma gli artisti e le case discografiche hanno trovato da tempo un metodo per convincere il pubblico ad acquistare copie fisiche preferendole allo streaming. Ad esempio i firmacopie, dove per poter incontrare il proprio beniamino si è costretti ad acquistare una copia dell’album.

Da gennaio 2022 verranno riviste le norme che regolano il conteggio delle copie vendute in questi eventi e nei bundle dei biglietti e gadget.

Nel caso dei concerti in cui i biglietti vengano venduti insieme all’album, le vendite verranno conteggiate solo nel caso il disco e i biglietti possano essere acquistati separatamente. Inoltre il bundle in questione dovrà avere un prezzo superiore del 20% al prezzo del biglietto singolo e l’album non deve essere stato pubblicato da più di 90 giorni.

Per gli instore, la rilevazione terrà conto di un massimo di tre copie a consumatore, inoltre l’etichetta o il distributore dovranno fornire una serie di dati.

Per i bundle di merchandising, tutto il pacchetto dovrà essere fisico e collegato all’artista, il prezzo del pacchetto deve essere maggiorato almeno del 20% per articoli di basso valore come braccialetti in plastica, bandane, tazze o altri piccoli gadget e almeno dell’80% per articoli come t-shirt, cappellini, felpe.

Nuove regole anche per i gruppaggi, ovvero tutti i prodotti relativi a un singolo album come le nuove edizioni a distanza di anni. Ora le regole sono più stringenti, tra cui quella che prevede che i dischi debbano avere il titolo originale con eventuale sottotiolo (ammessi Remastered, Acustico, Tour Edition, ecc) e che contengano tutte le tracce dell’album originale.

(foto: Pxhere)

Per i Coldplay potrebbe avvicinarsi la fine, almeno da quanto Chris Martin ha riferito in un’intervista a Jo Whiley per BBC Radio 2. Il frontman della band ha detto che il gruppo potrebbe attaccare le chitarre al chiodo dopo l’ultimo album nel 2025.

“Beh, so che posso dirtelo: il nostro ultimo disco vero e proprio uscirà nel 2025 e dopo penso che faremo solo un tour”, dice Martin in una clip di anteprima. “Forse faremo alcune cose collaborative, ma il catalogo dei Coldplay per così dire finirà lì.”

Sarebbe una data insolita per terminare la propria attività, nel 2025 cadrà anche la ricorrenza dei 25 anni di vita della band e il gruppo è ancora all’apice del successo. Anche Jo Whiley non è certa di quanto sia serio Martin con queste affermazioni. Non è la prima volta che i Coldplay annunciano di volersi fermare, ormai le voci si rincorrono da anni in merito, ma la band continua a sfornare successi.

I Coldplay sono, senza dubbio, una delle band più popolari di questi ultimi anni.  La band ha pubblicato nove album, che sono volati in vetta in vetta alle classifiche britanniche, compreso l’ultimo “Music of the Spheres”, e hanno avuto un enorme successo in tutto il mondo.

I Coldplay hanno testato nuovo materiale alla nuova Climate Pledge Arena di Seattle lo scorso ottobre e supporteranno “Music Of The Spheres” con un tour mondiale. Nel tentativo di rendere il prossimo tour il più sostenibile possibile, il gruppo ha annunciato che tutti gli spettacoli saranno alimentati al 100% da energia rinnovabile.