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Lo sfogo di Emma sui social: “Volevo cantare all’Arena per vendicarmi della vita”

A causa del coronavirus, tutti i concerti sono stati posticipati e tra questi anche il concerto evento di Emma all’Arena di Verona. Lo spettacolo avrebbe dovuto esserci ieri, 25 maggio, un data davvero speciale per festeggiare il compleanno e i 10 anni di carriera insieme a tutti i fan. Emma però non ha digerito questo cambio di programma e, durante una diretta su Instagram, è scoppiata in lacrime: “Avevo bisogno di fare questo concerto per vendetta nei confronti della vita. Volevo dimostrare di avercela fatta un’altra volta”.

 

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Cuore più grande dove ripararmi… Grazie Emma❤️ #emma#emmamarrone#emmamarronefc

Un post condiviso da EMMA (@emmamarrone.fanclub) in data:

La cantante aveva invitato tutti i suoi follower a una festa di compleanno virtuale, una diretta in cui ha parlato a cuore aperto, raccontando di come avrebbe voluto festeggiare i suoi 36 anni sul palco dell’Arena: “Volevo farvi sentire che ero lì per voi. Volevo stare con i miei musicisti e la mia crew, avevo preparato delle sorprese pazzesche anche per ringraziarvi di averlo fatto diventare sold-out nel giro di 20 giorni”.

 

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“Avevo bisogno di fare questo concerto un po’ per vendetta nei confronti della vita,volevo dimostrare di avercela fatta un’altra volta”💔 #emma#emmamarrone#emmamarronefc

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Covid 19: Smart life, cosa resterà di questo 2020

“L’equilibrio tra umanità, socialità e tecnologia è una delle sfide del nostro futuro”  Franco Amicucci, sociologo

Con il termine ‘Smart’ si intende un insieme di strategie ‘intelligenti’ tese all’ottimizzazione e all’innovazione delle risorse, in ogni ambito così, come leggo e riporto,  da mettere in relazione le infrastrutture materiali delle città «con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita»

In effetti è quello che è successo alla nostra società in questi mesi di isolamento, di distanziamento sociale. L’utilizzo di modalità tecnologiche intelligenti che ci permettessero di superare le ‘barriere’ invisibili che la pandemia ha innalzato, ha superato ogni previsione e ha permesso la messa in campo di una buona dose di creatività, ma in questo, gli italiani sono pressoché imbattibili.

La preoccupazione in moltio è che in futuro, dopo questa esperienza, si possa essere tutti fagocitati da una “intelligenza artificiale”, facilitando certo da una parte la fatica dell’uomo, ma dall’altra indebolendolo, perché distanziandolo uno dall’altro, rendendolo più solo.

In proposito ho interpellato il noto sociologo e formatore Franco Amicucci col quale ho condiviso un pensiero:

Professore forse ci voleva un evento di tale portata perché si potessero utilizzare le tante opportunità ‘smart’ che abbiamo imparato a conoscere da vicino in questi mesi?

Certo, questo è corretto. Già un famoso libro sulla storia dell’umanità, “Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni” di Jared Diamond , uscito nel 1997 trattava di ‘Armi, Acciaio ed epidemie’, come i tre grandi scossoni dell’umanità, che hanno sempre avuto il ruolo di risvegliare fenomeni latenti. Questi eventi sono grandi mobilitazioni energetiche collettive, una serie di risorse che vengono tirate fuori e che prima appartenevano solo ad una minoranza o erano un po’ sotterranee. Ecco, quello che è avvenuto in questi mesi, ci ha permesso di scoprire quanto la nostra soglia di accesso alla tecnologia, sia nel lavoro che nell’apprendimento, non fosse così alta.

Guardiamo le migliaia di insegnanti che si sono trovate a fare i conti, per la prima volta, con l’insegnamento a distanza, attivarsi cioè nello smart teaching, stessa cosa dicasi per lo smart working. (Una soluzione che una buona parte del mercato non aveva previsto, né aveva voluto farlo, n.d.r.). Ecco questo tipo di scoperta così di massa, così pervasiva, chiaramente non rimarrà tale nel ritorno alla normalità. Però nulla sarà come prima, perché quello che è stato acquisito ora, ridefinirà sia il lavoro che l’apprendimento

Prof. Amicucci, c’è la possibilità che tutta questa tecnologia penalizzi la socializzazione?

 “ Intanto esistono situazioni  molto differenziate, voglio fare un esempio: in questo periodo stiamo riclassificando dei comportamenti molto diversificati, ma che non dipendono solo dalla persona, dipendono anche dalle condizioni oggettive. Un conto è lo smart working in una città ben collegata con la rete internet o con la persona che ha uno studio privato,  un conto fare questo in una casa piccola, sovraffollata, con difficoltà di collegamento. Ecco sono due situazione opposte, perciò le condizioni oggettive influenzano molto le connessioni internet, gli spazi delle persone, gli spazi  della città. Questo è un aspetto legato a fattori esterni, poi ci sono i fattori più personali, più psicologici. Chiaramente soffre moltissimo la persona abituata alla socialità, alla relazione. In generale, al contrario, i giovanissimi sono più avvezzi alla connessione, allo stare insieme nella stessa stanza, dialogando allo stesso tempo al telefonino. Per noi adulti un tale comportamento è un’assurdità, ma i ventenni di oggi fanno parte di quella generazione cresciuta nell’era digitale e per questo già predisposta. Nonostante tutto questo, il lockdown subito ha permesso anche a tantissimi adulti di avere una reazione positiva importante.  Si è aperto un mondo nuovo.

L’equilibrio tra umanità, socialità e tecnologia è una delle sfide del nostro futuro, comunque

Vero è che abbiamo tirato fuori, come italiani, una grandissima creatività proprio facendo uso della tecnologia

“Certo, noi siamo un po’ come immigrati in un mondo nuovo, che vanno in una nazione che non è la propria, non siamo nativi digitali come invece lo sono i ventenni di oggi. E’ chiaro che ci sono approcci diversi. Probabilmente noi assisteremo ad un fenomeno nuovo della nostra vita, della nostra società. In questi mesi è emersa la necessità che alcuni settori della nostra società possano beneficiare ugualmente della tecnologia perché così com’era, la nostra vita non funzionava. In alcuni casi potrà essere una minaccia, ma voglio fare un esempio:

attualmente c’è un dibattito aperto su  lavori pesanti che nessuno vuole fare, vuoi per un problema di costi (bassi) che per cultura (lavori che non gratificano). L’agricoltura sarà proprio uno dei settori dove più forte si sentirà l’impatto della tecnologia, a cominciare dalla raccolta dell’uva. Ugualmente per quella dei pomodori e in tante altre colture, dove oggi il più delle volte emerge lo sfruttamento dei braccianti. Prevediamo una fortissima accelerazione dell’uso delle tecnologie e della robotica in alcuni settori in cui  il lavoro fisico è particolarmente pesante, ma anche nell’assistenza alle persone, nella medicina,..

Quindi in questo caso l’utilizzo di sistemi altamente tecnologici serviranno per alleggerire l’uomo dalla fatica più pesante e proteggerlo. Questo è l’aspetto positivo. La minaccia  è quella della relazione umana, del rischio di perdita della relazione umana, del contatto. Recuperarla o non perderla è un compito che spetta ancora alla creatività umana. Grande forza in questo avranno gli eventi, gli spettacoli, la musica, l’arte, che appartengono proprio alle nostre radici e quindi se sapremo ben coniugare la componente della nostra storia umanistica con quella tecnologica, ecco, noi potremo avere una bella ripresa del nostro Paese, come è stato in altri momenti tragici della nostra storia

Patrizia Santini

Negramaro e OneRepublic insieme per “Better Days – Giorni Migliori”, realizzata durante il lockdown

In questo periodo di lockdown per il Covid-19, molti artisti si sono messi al lavoro ritrovando l’ispirazione e c’è chi ha trovato il modo di dar vita a collaborazioni inedite, come hanno fatto i Negramaro e OneRepublic.

Il progetto è nato quando il frontman della band, Ryan Tedder, ha guardato per caso un servizio della CNN dedicato all’Italia e al periodo di quarantena e ha scoperto Giuliano Sangiorgi e la musica dei Negramaro. Ryan ha contattato il gruppo salentino per proporre una collaborazione e, da venerdì 29 maggio, potremo ascoltare “Better Days – Giorni Migliori”. Il singolo ha preso forma in pochi giorni, con scambi di messaggi su Instagram.

La canzone era già stata pubblicata dagli OneRepublic lo scorso 13 aprile per raccogliere fondi per l’OMS, accompagnata da un video con i contributi dei fan da tutto il mondo. E la nuova versione in collaborazione con i Negramaro farà parte di “Human”, album degli OneRepublic che avrebbe dovuto uscire l’8 maggio, ma che è stato posticipato. Oltre a “Better Days”, nel disco saranno presenti anche “Didn’t I”, “Rescue me”, “Somebody to Love” e “Wanted”.

Le Strane Telefonate: oggi si parla di pareidolia

Torna l’appuntamento con La Strana Coppia e oggi, martedì 26 maggio, parleranno di pareidolia: gli ascoltatori che vedono le faccine negli oggetti. Poi parleremo degli “oggetti del potere” con Paola, che ci racconta del suo cucchiaio di legno. Patrizio l’edicolante che si inventa spacciatore di Borracce dei Me contro Te.

E infine le strane domande del mattino

Milano, fase 2: vietate le bevande da asporto dopo le 19

Per contrastare gli assembramenti nei luoghi della movida, il sindaco Giuseppe Sala ricorre al divieto di vendere bevande da asporto dopo le 19 a Milano. La decisione è arrivata dopo una riunione con il prefetto Renato Saccone.

Il divieto sarà esteso a bar e a negozietti di prossimità, ma ne rimarranno esclusi i supermercati. Come riporta Tgcom24, il sindaco Sala specifica che “Di fatto quello che sanzioneremo sarà il consumo di alcolici in piedi se non sarà in un luogo dedicato, definito come spazio prospiciente al bar”. Tutto questo però non porterà a chiusure anticipate dei locali, o a modifiche degli orari per non andare a penalizzare i gestori ed evitare che la situazioni peggiori. La norma sarà attiva da martedì sera, dopo un’ordinanza del sindaco e rimane in vigore la sanzione per chi non rispetterà le regole di distanziamento sociale, creando assembramento.

Foto: Adnkronos.com

Addio a John Peter Sloan, il famoso comico insegnante d’inglese di Zelig

Addio a John Peter Sloan, l’attore e comico inglese è morto all’improvviso a 51 anni in Sicilia, a darne la notizia sono stati gli attori Maurizio Colombi e Hector Pacton, suoi amici. “Un grande cantante, un creatore, un attore, un comico, un insegnante unico, una persona difficile e discutibile fra le più intelligenti che abbia mai conosciuto ma soprattutto un grande amico che adesso mi manca molto”, ha scritto Colombi.
“Dear all, é con grande cordoglio che vi comunichiamo che il nostro amico e mentore John Peter Sloan é venuto a mancare. Ci uniamo alla famiglia in questo momento di dolore e porgiamo le nostre piú sentite condoglianze”, scrive la pagina della sua scuola su Facebook.

Era famoso in Italia per il suo ruolo di insegnante di inglese a Zelig. John era nato a Birmingham, nel Regno Unito, da padre irlandese e madre inglese. Nel 1990 si era trasferito in Italia iniziando a dedicarsi all’insegnamento come insegnante di inglese, proponendo un proprio metodo, nel quale gioca un ruolo determinante la componente ludica.

Nel 2007 diventa noto al pubblico per il suo personaggio a Zelig e successivamente srive diversi spettacoli teatrali che lo vedono protagonista e regista. Nel 2011 ha fondato una scuola a Milano e nel 2013 a Roma e poi in Sicilia.

Post Malone: annullata la data di Milano

Salta anche il concerto di Post Malone in programma per il 17 giugno 2020 all’Ippodromo SNAI San Siro a Milano. L’artista non ha riprogrammato la data per il prossimo anno, come fa sapere Vivo Concerti, che aveva organizzato lo spettacolo in Italia.

Chi aveva acquistato il biglietto per il concerto di Post Malone potrà richiedere un voucher per un importo pari alla cifra d’acquisto del ticket, che potrà essere utilizzato per acquistare biglietti per concerti organizzati dallo stesso promoter.

Il tour europeo dell’artista avrebbe dovuto iniziare il 13 giugno a Monaco in Germania, per poi proseguire in Italia, Olanda, Portogallo, Danimarca, Svezia e Regno Unito.

Nei giorni scorsi Post Malone ha donato 40mila mascherine al personale sanitario degli USA, grazie al suo marchio di abbigliamento Shaboink: “Stiamo vivendo un periodo di merda ma ci dobbiamo passare. Restiamo puliti e prendiamo questa cosa a calci nel culo” ha spiegato l’artista.

Ermal Meta torna in studio di registrazione

Ermal Meta è tornato in studio e presto potrebbero arrivare nuove canzoni. Il cantante ha postato da poco una foto sul suo profilo Instagram, con una chiarissima didascalia: “Vita da studio. Mi piace, ma il palco è ben altra cosa”.

 

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Vita da studio. Mi piace, ma il palco è ben altra cosa. 😍

Un post condiviso da Ermal Meta (@ermalmetamusic) in data:

Durante la quarantena Ermal non ha mai smesso di suonare e di condividere le sue produzioni con i fan, oltre alle tante dirette, ha preso parte a diverse iniziative. L’artista ha dato il suo contributo per il brano “Ma il cielo è sempre più blu”, cover corale degli Italian Stars 4 Life del celebre brano di Rino Gaetano, in cui 50 artisti italiani hanno aderito per raccogliere fondi a favore della Croce Rossa Italiana. Ermal è stato anche uno dei protagonisti del Concertone del Primo Maggio, in un’inedita versione in streaming, presentando il suo nuovo singolo “Finirà bene” e si è esibito insieme a Fabrizio Moro durante l’Europe Shine a Light.

Il nuovo singolo è nato a novembre 2019 ed è stata completata a gennaio di quest’anno. Il singolo “Finirà bene” è accompagnato da un video ufficiale realizzato da Comó Lab, con illustrazioni di Carlotta Scalabrini e animazione di Nicolò Davoli.

Fase 2: arriva il bando per gli assistenti civici

In settimana arriverà il bando per “arruolare” 60.000 assistenti civici, che aiuteranno a garantire il distanziamento sociale e si occuperanno di attività di volontariato per facilitare la fase 2. Il progetto è stato annunciato domenica dal una nota del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Francesco Boccia e dal sindaco di Bari e presidente dell’ANCI Antonio Decaro.

Il bando sarà rivolto a disoccupati, a chi non ha vincoli di lavoro, a chi percepisce il reddito di cittadinanza o usufruisce di ammortizzatori sociali. Sarà un’occupazione su base volontaria, quindi a titolo gratuito, di non più di 3 giorni a settimana e per un totale di 16 ore lavorative. Ogni assistente sarà coperto dall’Inail in caso di infortuni e avranno una polizza assicurativa di responsabilità civile verso terzi in caso di eventi che lo richiedano.

Gli assistenti si occuperanno di svolgere le attività che hanno svolto i volontari in questi mesi di lockdown tenendo in piedi le nostre comunità, come la consegna di spesa o medicinali a chi non poteva uscire di casa e facilitare gli accessi contingentati a parchi e mercati spiegando le regole d’accesso.

Ogni volontario sarà munito di una speciale casacca blu per essere riconosciuto dai cittadini, con il logo della Protezione civile nazionale, dell’Anci e del Comune in cui prestano servizio. Non potranno fare multe e ricorderanno, con gentilezza, di indossare la mascherina nei luoghi pubblici dove c’è assembramento. Potranno però segnalare alla Protezione civile comunale eventuali inosservanze delle norme.

Buon compleanno “Albachiara”: la canzone di Vasco compie 41 anni

il 25 maggio 1979, usciva il 45 giri di una canzone che ha segnato un’epoca: “Albachiara” di Vasco Rossi. Una delle canzoni più amate del rocker di Zocca e con cui apre ogni concerto dal 1982, oggi compie 41 anni. Il singolo venne pubblicato dall’etichetta Lotus Record, succursale della casa discografica SAAR, che il 30 aprile aveva già inserito il brano nel secondo album del cantante “Non siamo mica gli americani” . Disco che verrà ristampato nel 1984 con il titolo “Albachiara”, cavalcando l’onda del successo della canzone.

Il singolo è dedicato a Giovanna, una ragazza di tredici anni che Vasco vedeva scendere dalla corriera tutti i giorni dalla finestra della sua abitazione. Alcuni anni dopo, l’artista ha scritto “Una canzone per te”, brano dedicato sempre a lei.

Buon compleanno!

Lo sfogo di Emma sui social: “Volevo cantare all’Arena per vendicarmi della vita”

A causa del coronavirus, tutti i concerti sono stati posticipati e tra questi anche il concerto evento di Emma all’Arena di Verona. Lo spettacolo avrebbe dovuto esserci ieri, 25 maggio, un data davvero speciale per festeggiare il compleanno e i 10 anni di carriera insieme a tutti i fan. Emma però non ha digerito questo cambio di programma e, durante una diretta su Instagram, è scoppiata in lacrime: “Avevo bisogno di fare questo concerto per vendetta nei confronti della vita. Volevo dimostrare di avercela fatta un’altra volta”.

 

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Cuore più grande dove ripararmi… Grazie Emma❤️ #emma#emmamarrone#emmamarronefc

Un post condiviso da EMMA (@emmamarrone.fanclub) in data:

La cantante aveva invitato tutti i suoi follower a una festa di compleanno virtuale, una diretta in cui ha parlato a cuore aperto, raccontando di come avrebbe voluto festeggiare i suoi 36 anni sul palco dell’Arena: “Volevo farvi sentire che ero lì per voi. Volevo stare con i miei musicisti e la mia crew, avevo preparato delle sorprese pazzesche anche per ringraziarvi di averlo fatto diventare sold-out nel giro di 20 giorni”.

 

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“Avevo bisogno di fare questo concerto un po’ per vendetta nei confronti della vita,volevo dimostrare di avercela fatta un’altra volta”💔 #emma#emmamarrone#emmamarronefc

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Covid 19: Smart life, cosa resterà di questo 2020

“L’equilibrio tra umanità, socialità e tecnologia è una delle sfide del nostro futuro”  Franco Amicucci, sociologo

Con il termine ‘Smart’ si intende un insieme di strategie ‘intelligenti’ tese all’ottimizzazione e all’innovazione delle risorse, in ogni ambito così, come leggo e riporto,  da mettere in relazione le infrastrutture materiali delle città «con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita»

In effetti è quello che è successo alla nostra società in questi mesi di isolamento, di distanziamento sociale. L’utilizzo di modalità tecnologiche intelligenti che ci permettessero di superare le ‘barriere’ invisibili che la pandemia ha innalzato, ha superato ogni previsione e ha permesso la messa in campo di una buona dose di creatività, ma in questo, gli italiani sono pressoché imbattibili.

La preoccupazione in moltio è che in futuro, dopo questa esperienza, si possa essere tutti fagocitati da una “intelligenza artificiale”, facilitando certo da una parte la fatica dell’uomo, ma dall’altra indebolendolo, perché distanziandolo uno dall’altro, rendendolo più solo.

In proposito ho interpellato il noto sociologo e formatore Franco Amicucci col quale ho condiviso un pensiero:

Professore forse ci voleva un evento di tale portata perché si potessero utilizzare le tante opportunità ‘smart’ che abbiamo imparato a conoscere da vicino in questi mesi?

Certo, questo è corretto. Già un famoso libro sulla storia dell’umanità, “Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni” di Jared Diamond , uscito nel 1997 trattava di ‘Armi, Acciaio ed epidemie’, come i tre grandi scossoni dell’umanità, che hanno sempre avuto il ruolo di risvegliare fenomeni latenti. Questi eventi sono grandi mobilitazioni energetiche collettive, una serie di risorse che vengono tirate fuori e che prima appartenevano solo ad una minoranza o erano un po’ sotterranee. Ecco, quello che è avvenuto in questi mesi, ci ha permesso di scoprire quanto la nostra soglia di accesso alla tecnologia, sia nel lavoro che nell’apprendimento, non fosse così alta.

Guardiamo le migliaia di insegnanti che si sono trovate a fare i conti, per la prima volta, con l’insegnamento a distanza, attivarsi cioè nello smart teaching, stessa cosa dicasi per lo smart working. (Una soluzione che una buona parte del mercato non aveva previsto, né aveva voluto farlo, n.d.r.). Ecco questo tipo di scoperta così di massa, così pervasiva, chiaramente non rimarrà tale nel ritorno alla normalità. Però nulla sarà come prima, perché quello che è stato acquisito ora, ridefinirà sia il lavoro che l’apprendimento

Prof. Amicucci, c’è la possibilità che tutta questa tecnologia penalizzi la socializzazione?

 “ Intanto esistono situazioni  molto differenziate, voglio fare un esempio: in questo periodo stiamo riclassificando dei comportamenti molto diversificati, ma che non dipendono solo dalla persona, dipendono anche dalle condizioni oggettive. Un conto è lo smart working in una città ben collegata con la rete internet o con la persona che ha uno studio privato,  un conto fare questo in una casa piccola, sovraffollata, con difficoltà di collegamento. Ecco sono due situazione opposte, perciò le condizioni oggettive influenzano molto le connessioni internet, gli spazi delle persone, gli spazi  della città. Questo è un aspetto legato a fattori esterni, poi ci sono i fattori più personali, più psicologici. Chiaramente soffre moltissimo la persona abituata alla socialità, alla relazione. In generale, al contrario, i giovanissimi sono più avvezzi alla connessione, allo stare insieme nella stessa stanza, dialogando allo stesso tempo al telefonino. Per noi adulti un tale comportamento è un’assurdità, ma i ventenni di oggi fanno parte di quella generazione cresciuta nell’era digitale e per questo già predisposta. Nonostante tutto questo, il lockdown subito ha permesso anche a tantissimi adulti di avere una reazione positiva importante.  Si è aperto un mondo nuovo.

L’equilibrio tra umanità, socialità e tecnologia è una delle sfide del nostro futuro, comunque

Vero è che abbiamo tirato fuori, come italiani, una grandissima creatività proprio facendo uso della tecnologia

“Certo, noi siamo un po’ come immigrati in un mondo nuovo, che vanno in una nazione che non è la propria, non siamo nativi digitali come invece lo sono i ventenni di oggi. E’ chiaro che ci sono approcci diversi. Probabilmente noi assisteremo ad un fenomeno nuovo della nostra vita, della nostra società. In questi mesi è emersa la necessità che alcuni settori della nostra società possano beneficiare ugualmente della tecnologia perché così com’era, la nostra vita non funzionava. In alcuni casi potrà essere una minaccia, ma voglio fare un esempio:

attualmente c’è un dibattito aperto su  lavori pesanti che nessuno vuole fare, vuoi per un problema di costi (bassi) che per cultura (lavori che non gratificano). L’agricoltura sarà proprio uno dei settori dove più forte si sentirà l’impatto della tecnologia, a cominciare dalla raccolta dell’uva. Ugualmente per quella dei pomodori e in tante altre colture, dove oggi il più delle volte emerge lo sfruttamento dei braccianti. Prevediamo una fortissima accelerazione dell’uso delle tecnologie e della robotica in alcuni settori in cui  il lavoro fisico è particolarmente pesante, ma anche nell’assistenza alle persone, nella medicina,..

Quindi in questo caso l’utilizzo di sistemi altamente tecnologici serviranno per alleggerire l’uomo dalla fatica più pesante e proteggerlo. Questo è l’aspetto positivo. La minaccia  è quella della relazione umana, del rischio di perdita della relazione umana, del contatto. Recuperarla o non perderla è un compito che spetta ancora alla creatività umana. Grande forza in questo avranno gli eventi, gli spettacoli, la musica, l’arte, che appartengono proprio alle nostre radici e quindi se sapremo ben coniugare la componente della nostra storia umanistica con quella tecnologica, ecco, noi potremo avere una bella ripresa del nostro Paese, come è stato in altri momenti tragici della nostra storia

Patrizia Santini

Negramaro e OneRepublic insieme per “Better Days – Giorni Migliori”, realizzata durante il lockdown

In questo periodo di lockdown per il Covid-19, molti artisti si sono messi al lavoro ritrovando l’ispirazione e c’è chi ha trovato il modo di dar vita a collaborazioni inedite, come hanno fatto i Negramaro e OneRepublic.

Il progetto è nato quando il frontman della band, Ryan Tedder, ha guardato per caso un servizio della CNN dedicato all’Italia e al periodo di quarantena e ha scoperto Giuliano Sangiorgi e la musica dei Negramaro. Ryan ha contattato il gruppo salentino per proporre una collaborazione e, da venerdì 29 maggio, potremo ascoltare “Better Days – Giorni Migliori”. Il singolo ha preso forma in pochi giorni, con scambi di messaggi su Instagram.

La canzone era già stata pubblicata dagli OneRepublic lo scorso 13 aprile per raccogliere fondi per l’OMS, accompagnata da un video con i contributi dei fan da tutto il mondo. E la nuova versione in collaborazione con i Negramaro farà parte di “Human”, album degli OneRepublic che avrebbe dovuto uscire l’8 maggio, ma che è stato posticipato. Oltre a “Better Days”, nel disco saranno presenti anche “Didn’t I”, “Rescue me”, “Somebody to Love” e “Wanted”.

Le Strane Telefonate: oggi si parla di pareidolia

Torna l’appuntamento con La Strana Coppia e oggi, martedì 26 maggio, parleranno di pareidolia: gli ascoltatori che vedono le faccine negli oggetti. Poi parleremo degli “oggetti del potere” con Paola, che ci racconta del suo cucchiaio di legno. Patrizio l’edicolante che si inventa spacciatore di Borracce dei Me contro Te.

E infine le strane domande del mattino

Milano, fase 2: vietate le bevande da asporto dopo le 19

Per contrastare gli assembramenti nei luoghi della movida, il sindaco Giuseppe Sala ricorre al divieto di vendere bevande da asporto dopo le 19 a Milano. La decisione è arrivata dopo una riunione con il prefetto Renato Saccone.

Il divieto sarà esteso a bar e a negozietti di prossimità, ma ne rimarranno esclusi i supermercati. Come riporta Tgcom24, il sindaco Sala specifica che “Di fatto quello che sanzioneremo sarà il consumo di alcolici in piedi se non sarà in un luogo dedicato, definito come spazio prospiciente al bar”. Tutto questo però non porterà a chiusure anticipate dei locali, o a modifiche degli orari per non andare a penalizzare i gestori ed evitare che la situazioni peggiori. La norma sarà attiva da martedì sera, dopo un’ordinanza del sindaco e rimane in vigore la sanzione per chi non rispetterà le regole di distanziamento sociale, creando assembramento.

Foto: Adnkronos.com

Addio a John Peter Sloan, il famoso comico insegnante d’inglese di Zelig

Addio a John Peter Sloan, l’attore e comico inglese è morto all’improvviso a 51 anni in Sicilia, a darne la notizia sono stati gli attori Maurizio Colombi e Hector Pacton, suoi amici. “Un grande cantante, un creatore, un attore, un comico, un insegnante unico, una persona difficile e discutibile fra le più intelligenti che abbia mai conosciuto ma soprattutto un grande amico che adesso mi manca molto”, ha scritto Colombi.
“Dear all, é con grande cordoglio che vi comunichiamo che il nostro amico e mentore John Peter Sloan é venuto a mancare. Ci uniamo alla famiglia in questo momento di dolore e porgiamo le nostre piú sentite condoglianze”, scrive la pagina della sua scuola su Facebook.

Era famoso in Italia per il suo ruolo di insegnante di inglese a Zelig. John era nato a Birmingham, nel Regno Unito, da padre irlandese e madre inglese. Nel 1990 si era trasferito in Italia iniziando a dedicarsi all’insegnamento come insegnante di inglese, proponendo un proprio metodo, nel quale gioca un ruolo determinante la componente ludica.

Nel 2007 diventa noto al pubblico per il suo personaggio a Zelig e successivamente srive diversi spettacoli teatrali che lo vedono protagonista e regista. Nel 2011 ha fondato una scuola a Milano e nel 2013 a Roma e poi in Sicilia.

Post Malone: annullata la data di Milano

Salta anche il concerto di Post Malone in programma per il 17 giugno 2020 all’Ippodromo SNAI San Siro a Milano. L’artista non ha riprogrammato la data per il prossimo anno, come fa sapere Vivo Concerti, che aveva organizzato lo spettacolo in Italia.

Chi aveva acquistato il biglietto per il concerto di Post Malone potrà richiedere un voucher per un importo pari alla cifra d’acquisto del ticket, che potrà essere utilizzato per acquistare biglietti per concerti organizzati dallo stesso promoter.

Il tour europeo dell’artista avrebbe dovuto iniziare il 13 giugno a Monaco in Germania, per poi proseguire in Italia, Olanda, Portogallo, Danimarca, Svezia e Regno Unito.

Nei giorni scorsi Post Malone ha donato 40mila mascherine al personale sanitario degli USA, grazie al suo marchio di abbigliamento Shaboink: “Stiamo vivendo un periodo di merda ma ci dobbiamo passare. Restiamo puliti e prendiamo questa cosa a calci nel culo” ha spiegato l’artista.

Ermal Meta torna in studio di registrazione

Ermal Meta è tornato in studio e presto potrebbero arrivare nuove canzoni. Il cantante ha postato da poco una foto sul suo profilo Instagram, con una chiarissima didascalia: “Vita da studio. Mi piace, ma il palco è ben altra cosa”.

 

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Vita da studio. Mi piace, ma il palco è ben altra cosa. 😍

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Durante la quarantena Ermal non ha mai smesso di suonare e di condividere le sue produzioni con i fan, oltre alle tante dirette, ha preso parte a diverse iniziative. L’artista ha dato il suo contributo per il brano “Ma il cielo è sempre più blu”, cover corale degli Italian Stars 4 Life del celebre brano di Rino Gaetano, in cui 50 artisti italiani hanno aderito per raccogliere fondi a favore della Croce Rossa Italiana. Ermal è stato anche uno dei protagonisti del Concertone del Primo Maggio, in un’inedita versione in streaming, presentando il suo nuovo singolo “Finirà bene” e si è esibito insieme a Fabrizio Moro durante l’Europe Shine a Light.

Il nuovo singolo è nato a novembre 2019 ed è stata completata a gennaio di quest’anno. Il singolo “Finirà bene” è accompagnato da un video ufficiale realizzato da Comó Lab, con illustrazioni di Carlotta Scalabrini e animazione di Nicolò Davoli.

Fase 2: arriva il bando per gli assistenti civici

In settimana arriverà il bando per “arruolare” 60.000 assistenti civici, che aiuteranno a garantire il distanziamento sociale e si occuperanno di attività di volontariato per facilitare la fase 2. Il progetto è stato annunciato domenica dal una nota del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Francesco Boccia e dal sindaco di Bari e presidente dell’ANCI Antonio Decaro.

Il bando sarà rivolto a disoccupati, a chi non ha vincoli di lavoro, a chi percepisce il reddito di cittadinanza o usufruisce di ammortizzatori sociali. Sarà un’occupazione su base volontaria, quindi a titolo gratuito, di non più di 3 giorni a settimana e per un totale di 16 ore lavorative. Ogni assistente sarà coperto dall’Inail in caso di infortuni e avranno una polizza assicurativa di responsabilità civile verso terzi in caso di eventi che lo richiedano.

Gli assistenti si occuperanno di svolgere le attività che hanno svolto i volontari in questi mesi di lockdown tenendo in piedi le nostre comunità, come la consegna di spesa o medicinali a chi non poteva uscire di casa e facilitare gli accessi contingentati a parchi e mercati spiegando le regole d’accesso.

Ogni volontario sarà munito di una speciale casacca blu per essere riconosciuto dai cittadini, con il logo della Protezione civile nazionale, dell’Anci e del Comune in cui prestano servizio. Non potranno fare multe e ricorderanno, con gentilezza, di indossare la mascherina nei luoghi pubblici dove c’è assembramento. Potranno però segnalare alla Protezione civile comunale eventuali inosservanze delle norme.

Buon compleanno “Albachiara”: la canzone di Vasco compie 41 anni

il 25 maggio 1979, usciva il 45 giri di una canzone che ha segnato un’epoca: “Albachiara” di Vasco Rossi. Una delle canzoni più amate del rocker di Zocca e con cui apre ogni concerto dal 1982, oggi compie 41 anni. Il singolo venne pubblicato dall’etichetta Lotus Record, succursale della casa discografica SAAR, che il 30 aprile aveva già inserito il brano nel secondo album del cantante “Non siamo mica gli americani” . Disco che verrà ristampato nel 1984 con il titolo “Albachiara”, cavalcando l’onda del successo della canzone.

Il singolo è dedicato a Giovanna, una ragazza di tredici anni che Vasco vedeva scendere dalla corriera tutti i giorni dalla finestra della sua abitazione. Alcuni anni dopo, l’artista ha scritto “Una canzone per te”, brano dedicato sempre a lei.

Buon compleanno!

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