Marco Mengoni ha appena annunciato cinque nuovi concerti in Italia nell’ambito del suo tour “Live in Europe 2025”. Una bellissima sorpresa per i fan, che si sono trovati nuove date programmate per quest’anno. Gli appuntamenti sono fissati per l’8 ottobre a Torino, alla Inalpi Arena, il 22 ottobre a Pesaro, alla Vitrifrigo Arena, il 28 ottobre a Firenze, al Mandela Forum, il 2 novembre a Eboli, al Palasele e l’8 novembre a Roma al Palazzo dello Sport.
I biglietti per le nuove date saranno disponibili in prevendita per i titolari di carta Mastercard dalle ore 15.00 di oggi, 12 maggio, su www.priceless.com/music. Mentre la vendita generale avrà inizio dalle ore 16.00 di mercoledì 14 maggio su Ticketmaster, Ticketone, Vivaticket e nei punti vendita autorizzati.
Ecco il calendario completo delle prossime date:
CALENDARIO DATE – LIVE IN EUROPE 2025
8 ottobre 2025 – Torino, Inalpi Arena – Italia – NUOVA DATA
22 ottobre 2025 – Pesaro, Vitrifrigo Arena – Italia – NUOVA DATA
28 ottobre 2025 – Firenze, Mandela Forum – Italia – NUOVA DATA
2 novembre 2025 – Eboli, Palasele – Italia – NUOVA DATA
8 novembre 2025 – Roma, Palazzo dello Sport – Italia – NUOVA DATA
19 novembre 2025 – Ginevra, Arena – Svizzera
21 novembre 2025 – Stoccarda, Hanns-Martin-Schleyer-Halle – Germania
22 novembre 2025 – Düsseldorf, Mitsubishi Electric Halle – Germania
24 novembre 2025 – Zurigo, Hallenstadion – Svizzera
26 novembre 2025 – Francoforte, Festhalle – Germania
27 novembre 2025 – Monaco di Baviera, Olympiahalle – Germania
30 novembre 2025 – Bruxelles, Forest National – Belgio
1 dicembre 2025 – Utrecht, TivoliVredenburg – Olanda
3 dicembre 2025 – Parigi, Salle Pleyel – Francia
5 dicembre 2025 – Esch-sur-Alzette, Rockhal – Lussemburgo
7 dicembre 2025 – Londra, O2 Forum Kentish Town – Regno Unito
10 dicembre 2025 – Madrid, Palacio Vistalegre – Spagna
MARCO NEGLI STADI 2025
21 giugno 2025 – Lignano Sabbiadoro, Stadio Comunale G. Teghil – DATA ZERO
26 giugno 2025 – Napoli, Stadio Diego Armando Maradona – SOLD OUT
2 luglio 2025 – Roma, Stadio Olimpico
5 luglio 2025 – Bologna, Stadio Dall’Ara – SOLD OUT
6 luglio 2025 – Bologna, Stadio Dall’Ara
9 luglio 2025 – Torino, Stadio Olimpico
13 luglio 2025 – Milano, Stadio San Siro – SOLD OUT
14 luglio 2025 – Milano, Stadio San Siro
17 luglio 2025 – Padova, Stadio Euganeo
20 luglio 2025 – Bari, Stadio San Nicola – SOLD OUT
23 luglio 2025 – Messina, Stadio San Filippo
24 luglio 2025 – Messina, Stadio San Filippo – SOLD OUT
Tragedia nella notte tra sabato 10 e ieri, domenica 11 maggio, a Genova: una ragazza di 22 anni, originaria di Reggio Emilia, è stata travolta e uccisa da un’auto, per cause in corso di accertamento.
La 22enne si chiamava Sara Marzolino ed era molto conosciuta nella città emiliana per il suo impegno nel sociale e come attivista di Aq16. Frequentava il corso di Scienze Politiche all’Università di Parma e viveva a Reggio Emilia.
Il sinistro, come riportato dalla stampa locale, è accaduto intorno alle 4.30 in via Buozzi, nel quartiere Dinegro di Genova, mentre la 22enne attraversava la strada insieme a un’amica. La vittima è stata sbalzata a diversi metri di distanza, andando a sbattere contro il palo di un semaforo.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e il personale sanitario del 118 ma per Sara Marzolino, morta sul colpo, non c’è stato purtroppo nulla da fare.
L’amica è stata trasportata al Pronto Soccorso dell’Ospedale Villa Scassi in stato di choc. Al volante della vettura si trovava un uomo di 51anni risultato negativo ai test.
Gli Agenti della Polizia Locale hanno effettuato i rilievi utili a ricostruire l’esatta dinamica del tragico sinistro. (fotografia di repertorio)
Arbitro: Sig. Michael Fabbri di Ravenna (Carbone-Rossi | IV Uff.le Perri – VAR Paterna-Doveri)
Marcatori: al 11′ 10 Fazzini (E); al 28′ st 30 Djuric (P), al 42′ st 8 Anjorin (E).
Note: Angoli Empoli 4 Parma 0. Ammoniti: al 22′ 5 Valenti (P), al 31′ 5 Valenti (P); al 28′ st 13 Cacace (E), al 43′ st 21 Viti (E). Espulsi: al 31′ 5 Valenti (P) per doppia ammonizione. Recupero: 3′ pt – 5′ st. Spettatori: 13.500.
Dopo ventitré gare ufficiali tra campionato e Coppa Italia, delle quali venti di campionato, e dopo 153 giorni, ovvero ventidue settimane, l’Empoli torna alla vittoria. Una vittoria che al “Carlo Castellani Computer Gross Arena” addirittura mancava dallo scorso 4 novembre (1-0 al Como, ndr). Quella conquistata a tre minuti e mezzo dal novantesimo, grazie alla prodezza di Anjorin, è la prima vittoria dell’anno solare 2025.
Ma l’Empoli ha faticato, ha rischiato, seriamente rischiato, di mandare in fumo anche la partita contro i ducali; una gara che si era messa bene dopo undici minuti, con il gol di Fazzini, e benissimo intorno alla mezz’ora quando un doppio giallo di Valenti ha costretto il Parma a giocare in inferiorità numerica.
Gli uomini di D’Aversa hanno impattato bene, aggredendo gli avversari e cercando di mettere pressione alla retroguardia emiliana. Il gol di Fazzini nasce sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ed è uno schema studiato in settimana: Henderson dalla bandierina disegna un rasoterra per il numero dieci azzurro che, sbucando da dietro, piazza la palla sotto la traversa, là dove Suzuki non può arrivare.
L’uno a zero galvanizza il Castellani, ma il Parma non si scompone e cinque minuti dopo sfiora l’immediato pari con un colpo di testa di Pellegrino, cross da destra di Sohm, che sfila di poco sul fondo, sorprendendo tutta la difesa azzurra, anche se schierata.
Poi il Parma si complica tremendamente la partita: Valenti nel giro di nove minuti, tra il 22′ ed il 31′, si prende due cartellini gialli e lascia i compagni in dieci; sacrosanto quello che determina il rosso, con Esposito lanciato a rete e con il numero cinque del Parma che lo tiene per la maglia, ma stupido il primo con una reazione su Henderson che poteva benissimo evitare.
L’Empoli dunque si ritrova, almeno sulla carta, la strada spianata: in vantaggio e con la superiorità numerica. L’ultimo quarto d’ora della prima frazione vede gli azzurri tenere il pallino della partita in mano, ma costruire solo due palle gol, entrambe concretizzate, purtroppo male, con due altrettanti calci piazzati: quello di Cacace si stampa sulla barriera, quello di Esposito invece è potente ma finisce sul fondo.
Il secondo tempo riparte con il copione visto nella prima frazione di gara. Al minuto 11 Henderson prova un tiro a giro che termina di pochissimo sul fondo, dopo però una deviazione di un difensore parmense che determina il calcio d’angolo. Nel minuto successivo è ancora lo scozzese dalla bandierina a pennellare in area, la difesa del Parma respinge, e sulla ribattuta Fazzini tenta un tiro al volo che scende solo dopo aver oltrepassato la traversa.
Ma dal ventesimo in poi, e dopo i cambi operati da Chivu, la partita sembra prendere una piega diversa. Il Parma, infatti, con Camara, Djuric ed Hernani riesce ad alzare il proprio baricentro; la presenza fisica di Djuric poi fa la differenza, ed Ismajli e Viti ora fanno fatica ad arginare lo strapotere fisico del centravanti boa del Parma, aiutato ai lati dal movimento sincronizzato dei gialloblu. D’Aversa lo intuisce e al 26′ inserisce Anjorin al posto di Grassi, stremato. Due minuti dopo, però, Cacace pasticcia a centrocampo, e da una situazione di vantaggio regala un calcio piazzato agli ospiti. Manna dal cielo per la tattica di Chivu, ovvero quella di sparagliare palloni difficili da gestire nel cuore dell’area di rigore empolese. Detto fatto. E così il minuto 28 diventa quello del “patatrac”: dal punto del calcio piazzato parte un lungo spiovente vero l’area di rigore azzurra, preciso per la testa di Djuric, che neanche sembra saltare; la palla schizza a centro area dove Vasquez viene “disturbato” dalla presenza di un compagno di squadra e da quello di Bonny, nessuno tocca il pallone che si infila in porta. Doccia gelata per l’Empoli e per tutto lo stadio, mentre esplode la gioia incontenibile degli ospiti. Ora l’inferiorità numerica del Parma non si vede più. Anzi. Il Parma spinge, in dieci cerca l’impresa che chiuderebbe il discorso salvezza. L’Empoli soffre, D’Aversa inserisce Sambia al posto di Cacace, mentre Marianucci ci prova con un tiro da fuori alto ma non di molto. Poi il tecnico empolese tenta il tutto per tutto con Konate e Solbakken al posto di Henderson ed Esposito.
E forse è proprio questa la mossa che fa saltare il banco dei piani difensivi del Parma, perché il giovane ex Cagliari ed il norvegese tengono alta la squadra di D’Aversa, ma soprattutto è la perla di assoluto spessore di Anjorin, a duecento secondi dal novantesimo, ad illuminare la serata del Castellani. Un gol-capolavoro che da solo vale il costo del biglietto: controllo e tiro dai venti metri con il pallone che si infila sotto l’incrocio dei pali. Il gol dell’inglese viene accompagnato dal boato degli oltre undicimila tifosi empolesi, mentre in panchina si festeggia e succede di tutto. Nei cinque interminabili minuti di recupero Konate, in contropiede, si divora il possibile gol del 3-1.
Poi i tre fischi dell’arbitro Fabbri di Ravenna che sanciscono la fine delle ostilità, e perfino quello del clamoroso più lungo digiuno da vittorie della storia del club. Empoli batte Parma 2-1, “alleluja alleluja”, e si torna finalmente a respirare il gusto pieno di una vittoria, e dei tre punti.
Tre punti che fanno passare almeno per una notte l’Empoli fuori dalla zona retrocessione, in attesa di Hellas Verona-Lecce e di Venezia-Fiorentina. Ora due giorni di riposo, da martedì di nuovo in campo per preparare un’altra sfida crocevia di questo campionato, la trasferta in casa del già retrocesso Monza. L’Empoli conosce bene questo tipo di partite, la speranza è che Ancona e Palermo abbiano fatto scuola e che possano servire come panacea per non fallire un’altra volta, perché in fondo ha ragione mister D’Aversa quando dice che “partite facili non esistono”, e come quando subito dopo Empoli-Parma in sala stampa ci ricorda che “abbiamo vinto solo la prima delle tre finali, e che ancora non si è fatto niente”.
Fonte: gabrieleguastella.it
L’esultanza di Tino Anjorin, inseguito da Samuele Viti, per il gol che decide la partita contro il Parma (Credit Ph EFC 1920)
Finisce 2-1Sestri Levante-Lucchese nel play out di andata di Serie C. Decidono i due gol nel primo tempo dei padroni di casa, due colpi di testa di Brunet e di Nunziatini. Nella ripresa, dal dischetto, Saporiti accorcia le distanze e trova un gol prezioso in vista del ritorno.
In caso di doppia parità tra andata e ritorno (tra una settimana esatta) a raggiungere la salvezza sarebbe la Lucchese in virtù del miglior piazzamento in classifica. Pertanto ora ai rossoneri serve una vittoria con qualsiasi punteggio al Porta Elisa per salvarsi.
È ininfluente la sconfitta nella penultima giornata di Serie B per la Carrarese, che nonostante il ko 2-1 sul campo del Mantova, grazie ai risultati provenienti dagli altri campi, può festeggiare la salvezza matematica in cadetteria con un turno di anticipo.
La formazione mammifera, neopromossa ormai 11 mesi fa, a epilogo di una stagione in cui non è mai stata seriamente a rischio, riesce quindi a centrare il diritto a partecipare anche alla Serie B 2025-2026.
La SERIE B ha disputato questo venerdì 9 maggio la sua 38a giornata, la penultima della stagione regolare, in attesa del recupero del prossimo martedì 13 maggio. Vediamo Ora i risultati nel dettaglio:
Finisce con uno spettacolare 3-3 la sfida tra Pisa e Sudtirol. Con questo pareggio la formazione di Bolzano rimane in serie B.
Con un’ Arena Garibaldi in festa gli ospiti vanno sul 2-0, Lind accorcia alla fine del primo tempo, ma nella ripresa il Sudtirol allunga ancora con Pietrangeli. I nerazzurri però nel finale aumentano i giri e accorciano prima con Sernicola e poi pareggiano nel recupero con una splendida punizione di Adrian Rus. Finisce così 3-3, per la gioia dei tifosi nerazzurri sugli spalti.
Marco Mengoni ha appena annunciato cinque nuovi concerti in Italia nell’ambito del suo tour “Live in Europe 2025”. Una bellissima sorpresa per i fan, che si sono trovati nuove date programmate per quest’anno. Gli appuntamenti sono fissati per l’8 ottobre a Torino, alla Inalpi Arena, il 22 ottobre a Pesaro, alla Vitrifrigo Arena, il 28 ottobre a Firenze, al Mandela Forum, il 2 novembre a Eboli, al Palasele e l’8 novembre a Roma al Palazzo dello Sport.
I biglietti per le nuove date saranno disponibili in prevendita per i titolari di carta Mastercard dalle ore 15.00 di oggi, 12 maggio, su www.priceless.com/music. Mentre la vendita generale avrà inizio dalle ore 16.00 di mercoledì 14 maggio su Ticketmaster, Ticketone, Vivaticket e nei punti vendita autorizzati.
Ecco il calendario completo delle prossime date:
CALENDARIO DATE – LIVE IN EUROPE 2025
8 ottobre 2025 – Torino, Inalpi Arena – Italia – NUOVA DATA
22 ottobre 2025 – Pesaro, Vitrifrigo Arena – Italia – NUOVA DATA
28 ottobre 2025 – Firenze, Mandela Forum – Italia – NUOVA DATA
2 novembre 2025 – Eboli, Palasele – Italia – NUOVA DATA
8 novembre 2025 – Roma, Palazzo dello Sport – Italia – NUOVA DATA
19 novembre 2025 – Ginevra, Arena – Svizzera
21 novembre 2025 – Stoccarda, Hanns-Martin-Schleyer-Halle – Germania
22 novembre 2025 – Düsseldorf, Mitsubishi Electric Halle – Germania
24 novembre 2025 – Zurigo, Hallenstadion – Svizzera
26 novembre 2025 – Francoforte, Festhalle – Germania
27 novembre 2025 – Monaco di Baviera, Olympiahalle – Germania
30 novembre 2025 – Bruxelles, Forest National – Belgio
1 dicembre 2025 – Utrecht, TivoliVredenburg – Olanda
3 dicembre 2025 – Parigi, Salle Pleyel – Francia
5 dicembre 2025 – Esch-sur-Alzette, Rockhal – Lussemburgo
7 dicembre 2025 – Londra, O2 Forum Kentish Town – Regno Unito
10 dicembre 2025 – Madrid, Palacio Vistalegre – Spagna
MARCO NEGLI STADI 2025
21 giugno 2025 – Lignano Sabbiadoro, Stadio Comunale G. Teghil – DATA ZERO
26 giugno 2025 – Napoli, Stadio Diego Armando Maradona – SOLD OUT
2 luglio 2025 – Roma, Stadio Olimpico
5 luglio 2025 – Bologna, Stadio Dall’Ara – SOLD OUT
6 luglio 2025 – Bologna, Stadio Dall’Ara
9 luglio 2025 – Torino, Stadio Olimpico
13 luglio 2025 – Milano, Stadio San Siro – SOLD OUT
14 luglio 2025 – Milano, Stadio San Siro
17 luglio 2025 – Padova, Stadio Euganeo
20 luglio 2025 – Bari, Stadio San Nicola – SOLD OUT
23 luglio 2025 – Messina, Stadio San Filippo
24 luglio 2025 – Messina, Stadio San Filippo – SOLD OUT
Tragedia nella notte tra sabato 10 e ieri, domenica 11 maggio, a Genova: una ragazza di 22 anni, originaria di Reggio Emilia, è stata travolta e uccisa da un’auto, per cause in corso di accertamento.
La 22enne si chiamava Sara Marzolino ed era molto conosciuta nella città emiliana per il suo impegno nel sociale e come attivista di Aq16. Frequentava il corso di Scienze Politiche all’Università di Parma e viveva a Reggio Emilia.
Il sinistro, come riportato dalla stampa locale, è accaduto intorno alle 4.30 in via Buozzi, nel quartiere Dinegro di Genova, mentre la 22enne attraversava la strada insieme a un’amica. La vittima è stata sbalzata a diversi metri di distanza, andando a sbattere contro il palo di un semaforo.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e il personale sanitario del 118 ma per Sara Marzolino, morta sul colpo, non c’è stato purtroppo nulla da fare.
L’amica è stata trasportata al Pronto Soccorso dell’Ospedale Villa Scassi in stato di choc. Al volante della vettura si trovava un uomo di 51anni risultato negativo ai test.
Gli Agenti della Polizia Locale hanno effettuato i rilievi utili a ricostruire l’esatta dinamica del tragico sinistro. (fotografia di repertorio)
Arbitro: Sig. Michael Fabbri di Ravenna (Carbone-Rossi | IV Uff.le Perri – VAR Paterna-Doveri)
Marcatori: al 11′ 10 Fazzini (E); al 28′ st 30 Djuric (P), al 42′ st 8 Anjorin (E).
Note: Angoli Empoli 4 Parma 0. Ammoniti: al 22′ 5 Valenti (P), al 31′ 5 Valenti (P); al 28′ st 13 Cacace (E), al 43′ st 21 Viti (E). Espulsi: al 31′ 5 Valenti (P) per doppia ammonizione. Recupero: 3′ pt – 5′ st. Spettatori: 13.500.
Dopo ventitré gare ufficiali tra campionato e Coppa Italia, delle quali venti di campionato, e dopo 153 giorni, ovvero ventidue settimane, l’Empoli torna alla vittoria. Una vittoria che al “Carlo Castellani Computer Gross Arena” addirittura mancava dallo scorso 4 novembre (1-0 al Como, ndr). Quella conquistata a tre minuti e mezzo dal novantesimo, grazie alla prodezza di Anjorin, è la prima vittoria dell’anno solare 2025.
Ma l’Empoli ha faticato, ha rischiato, seriamente rischiato, di mandare in fumo anche la partita contro i ducali; una gara che si era messa bene dopo undici minuti, con il gol di Fazzini, e benissimo intorno alla mezz’ora quando un doppio giallo di Valenti ha costretto il Parma a giocare in inferiorità numerica.
Gli uomini di D’Aversa hanno impattato bene, aggredendo gli avversari e cercando di mettere pressione alla retroguardia emiliana. Il gol di Fazzini nasce sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ed è uno schema studiato in settimana: Henderson dalla bandierina disegna un rasoterra per il numero dieci azzurro che, sbucando da dietro, piazza la palla sotto la traversa, là dove Suzuki non può arrivare.
L’uno a zero galvanizza il Castellani, ma il Parma non si scompone e cinque minuti dopo sfiora l’immediato pari con un colpo di testa di Pellegrino, cross da destra di Sohm, che sfila di poco sul fondo, sorprendendo tutta la difesa azzurra, anche se schierata.
Poi il Parma si complica tremendamente la partita: Valenti nel giro di nove minuti, tra il 22′ ed il 31′, si prende due cartellini gialli e lascia i compagni in dieci; sacrosanto quello che determina il rosso, con Esposito lanciato a rete e con il numero cinque del Parma che lo tiene per la maglia, ma stupido il primo con una reazione su Henderson che poteva benissimo evitare.
L’Empoli dunque si ritrova, almeno sulla carta, la strada spianata: in vantaggio e con la superiorità numerica. L’ultimo quarto d’ora della prima frazione vede gli azzurri tenere il pallino della partita in mano, ma costruire solo due palle gol, entrambe concretizzate, purtroppo male, con due altrettanti calci piazzati: quello di Cacace si stampa sulla barriera, quello di Esposito invece è potente ma finisce sul fondo.
Il secondo tempo riparte con il copione visto nella prima frazione di gara. Al minuto 11 Henderson prova un tiro a giro che termina di pochissimo sul fondo, dopo però una deviazione di un difensore parmense che determina il calcio d’angolo. Nel minuto successivo è ancora lo scozzese dalla bandierina a pennellare in area, la difesa del Parma respinge, e sulla ribattuta Fazzini tenta un tiro al volo che scende solo dopo aver oltrepassato la traversa.
Ma dal ventesimo in poi, e dopo i cambi operati da Chivu, la partita sembra prendere una piega diversa. Il Parma, infatti, con Camara, Djuric ed Hernani riesce ad alzare il proprio baricentro; la presenza fisica di Djuric poi fa la differenza, ed Ismajli e Viti ora fanno fatica ad arginare lo strapotere fisico del centravanti boa del Parma, aiutato ai lati dal movimento sincronizzato dei gialloblu. D’Aversa lo intuisce e al 26′ inserisce Anjorin al posto di Grassi, stremato. Due minuti dopo, però, Cacace pasticcia a centrocampo, e da una situazione di vantaggio regala un calcio piazzato agli ospiti. Manna dal cielo per la tattica di Chivu, ovvero quella di sparagliare palloni difficili da gestire nel cuore dell’area di rigore empolese. Detto fatto. E così il minuto 28 diventa quello del “patatrac”: dal punto del calcio piazzato parte un lungo spiovente vero l’area di rigore azzurra, preciso per la testa di Djuric, che neanche sembra saltare; la palla schizza a centro area dove Vasquez viene “disturbato” dalla presenza di un compagno di squadra e da quello di Bonny, nessuno tocca il pallone che si infila in porta. Doccia gelata per l’Empoli e per tutto lo stadio, mentre esplode la gioia incontenibile degli ospiti. Ora l’inferiorità numerica del Parma non si vede più. Anzi. Il Parma spinge, in dieci cerca l’impresa che chiuderebbe il discorso salvezza. L’Empoli soffre, D’Aversa inserisce Sambia al posto di Cacace, mentre Marianucci ci prova con un tiro da fuori alto ma non di molto. Poi il tecnico empolese tenta il tutto per tutto con Konate e Solbakken al posto di Henderson ed Esposito.
E forse è proprio questa la mossa che fa saltare il banco dei piani difensivi del Parma, perché il giovane ex Cagliari ed il norvegese tengono alta la squadra di D’Aversa, ma soprattutto è la perla di assoluto spessore di Anjorin, a duecento secondi dal novantesimo, ad illuminare la serata del Castellani. Un gol-capolavoro che da solo vale il costo del biglietto: controllo e tiro dai venti metri con il pallone che si infila sotto l’incrocio dei pali. Il gol dell’inglese viene accompagnato dal boato degli oltre undicimila tifosi empolesi, mentre in panchina si festeggia e succede di tutto. Nei cinque interminabili minuti di recupero Konate, in contropiede, si divora il possibile gol del 3-1.
Poi i tre fischi dell’arbitro Fabbri di Ravenna che sanciscono la fine delle ostilità, e perfino quello del clamoroso più lungo digiuno da vittorie della storia del club. Empoli batte Parma 2-1, “alleluja alleluja”, e si torna finalmente a respirare il gusto pieno di una vittoria, e dei tre punti.
Tre punti che fanno passare almeno per una notte l’Empoli fuori dalla zona retrocessione, in attesa di Hellas Verona-Lecce e di Venezia-Fiorentina. Ora due giorni di riposo, da martedì di nuovo in campo per preparare un’altra sfida crocevia di questo campionato, la trasferta in casa del già retrocesso Monza. L’Empoli conosce bene questo tipo di partite, la speranza è che Ancona e Palermo abbiano fatto scuola e che possano servire come panacea per non fallire un’altra volta, perché in fondo ha ragione mister D’Aversa quando dice che “partite facili non esistono”, e come quando subito dopo Empoli-Parma in sala stampa ci ricorda che “abbiamo vinto solo la prima delle tre finali, e che ancora non si è fatto niente”.
Fonte: gabrieleguastella.it
L’esultanza di Tino Anjorin, inseguito da Samuele Viti, per il gol che decide la partita contro il Parma (Credit Ph EFC 1920)
Finisce 2-1Sestri Levante-Lucchese nel play out di andata di Serie C. Decidono i due gol nel primo tempo dei padroni di casa, due colpi di testa di Brunet e di Nunziatini. Nella ripresa, dal dischetto, Saporiti accorcia le distanze e trova un gol prezioso in vista del ritorno.
In caso di doppia parità tra andata e ritorno (tra una settimana esatta) a raggiungere la salvezza sarebbe la Lucchese in virtù del miglior piazzamento in classifica. Pertanto ora ai rossoneri serve una vittoria con qualsiasi punteggio al Porta Elisa per salvarsi.
È ininfluente la sconfitta nella penultima giornata di Serie B per la Carrarese, che nonostante il ko 2-1 sul campo del Mantova, grazie ai risultati provenienti dagli altri campi, può festeggiare la salvezza matematica in cadetteria con un turno di anticipo.
La formazione mammifera, neopromossa ormai 11 mesi fa, a epilogo di una stagione in cui non è mai stata seriamente a rischio, riesce quindi a centrare il diritto a partecipare anche alla Serie B 2025-2026.
La SERIE B ha disputato questo venerdì 9 maggio la sua 38a giornata, la penultima della stagione regolare, in attesa del recupero del prossimo martedì 13 maggio. Vediamo Ora i risultati nel dettaglio:
Finisce con uno spettacolare 3-3 la sfida tra Pisa e Sudtirol. Con questo pareggio la formazione di Bolzano rimane in serie B.
Con un’ Arena Garibaldi in festa gli ospiti vanno sul 2-0, Lind accorcia alla fine del primo tempo, ma nella ripresa il Sudtirol allunga ancora con Pietrangeli. I nerazzurri però nel finale aumentano i giri e accorciano prima con Sernicola e poi pareggiano nel recupero con una splendida punizione di Adrian Rus. Finisce così 3-3, per la gioia dei tifosi nerazzurri sugli spalti.
Il Gran Premio dell'Emilia-Romagna, nel circuito di Imola, nel Bolognese, è stato escluso dal calendario dei Gran premi di Formula 1 del 2026, ufficializzato...