Sulla panchina azzurra torna il "nonno" Aurelio Andreazzoli: l'Empoli continua a sorprendere e fare bene, forse anche meglio, in Serie A
Nel dopogara con lo Spezia ha parlato il tecnico Aurelio Andreazzoli.
C’è un passaggio durante la lunga conferenza in cui non si parla di calcio ma di “sensibilità”, per una serie di situazioni vissute dalla squadra azzurra. Un gruppo che ha dovuto superare ben cinque lutti e ben tre infortuni pesanti quali quelli di Haas, Marchizza e Tonelli, oltre ad alcuni risultati maturati sul campo che non hanno premiato lo sforzo compiuto dai ragazzi.
Il tutto nasce dalla nostra voce azzurra Gabriele Guastella che appunto parla di “sensibilità” ricordando questa parola usata dallo stesso tecnico empolese nel dopo gara con la Fiorentina.
EMPOLI (4-3-1-2): 71 Biagini; 19 Boli, 14 Guarino, 6 Pezzola, 3 Rizza; 5 Degli innocenti, 7 Rossi, 8 Fazzini (dal 32′ st 18 Fini); 37 Kaczmarski; 10 Baldanzi, 91 Lozza (dal 22′ st 11 Magazzu). A disp. 31 Fantoni, 1 Evangelisti, 16 Heimisson, 25 Ignacchiti, 27 Renzi, 28 Indragoli, 30 Barsi, 67 Bonassi, 80 Peralta, 98 Dragoner. All. A. Buscè
SAMPDORIA (4-3-3): 32 Saio; 2 Villa, 3 Migliardi, 6 Bonfanti, 9 Montevago (dal 26′ st Chilafi); 10 Di Stefano (dal 37′ st Spatari), 11 Malagrida, 15 Pozzato (dal 37′ st Poli); 16 Bontempi, 17 Sepe (dal 18′ st Bonavita), 29 Bianchi (dal 27′ st Porcu). A disp. 1 Esposito, 22 Tantolocchi, 18 Dolcini, 44 Musso, 45 De Vivo, 46 Conti. All. F. Tuifano
Arbitro: Sig. V. Maranesi di Ciampino (Nasti-Fratello)
Marcatori: al 34′ st 14 Guarino (E)
Note: Angoli Empoli 5 Sampdoria 3. Ammoniti: al 3′ 9 Montevago (S), al 8′ 8 Fazzini (E), al 11′ 6 Bonfanti (S); al 29′ st 3 Migliardi (S), al 43′ st 32 Saio (S). Espulsi: al 43′ st 11 Malagrida (S). Recupero: 1′ pt – 4′ st. Spettatori: 200 (impianto sportivo aperto al 100% ma con utilizzo mascherina ed accesso impianto con lasciapassare medico per emergenza sanitaria).
E’ un successo pesantissimo quello dell’Empoli Under19 di mister Antonio Buscè impegnato nel campionato Primavera 1 ed alla caccia della salvezza nel massimo campionato nazionale di categoria.
Il gol vittoria al 34′ del secondo tempo grazie ad un guizzo di Guarino: il difensore centrale fu decisivo già nella trasferta di Napoli quando un suo gol permise all’Empoli di perfezionare una clamorosa rimonta in casa dei partenopei dallo 0-2 al 2-2.
Quella giocata al Centro Sportivo di Petroio è stata una gara piuttosto equilibrata, decisa nel finale dopo una fase di gara in cui la Sampdoria ha anche messo in difficoltà gli azzurrini.
L’Empoli con questi tre punti si porta a quota 36 punti, a +4 sulla zona retrocessione, anche se il cammino è ancora lungo e mancano ancora molte partite al termine della stagione.
L’esultanza di Guarino per il gol vittoria contro la Sampdoria (Credit Ph EFC 1920)
Finisce 1-1 la sfida del Curi tra Perugia e Pisa. I neroazzurri strappano un pareggio rischiando in più occasioni di perdere.
Il primo squillo arriva dopo un errore di Leverbe che spiana la strada a De Luca sul quale si immola Nagy.
Al primo affondo il Pisa la sblocca, break di Nagy, infilata di Sibilli per Puscas che scarta il portiere e sigla il vantaggio.
Sul finale del primo tempo il Perugia sfiora il goal, prima salva ancora clamorosamente Nagy e sul proseguimento dell’azione Curado colpisce il palo.
Nel secondo tempo il Pisa approccia bene ed ha una chance pazzesca per raddoppiare ma spreca un contropiede con cinque giocatori neroazzurri contro un solo difensore umbro.
Al 23’st arriva il pareggio del grifo con Rosi che risolve una mischia furibonda davanti a Nicolas che si infortunia anche, con Livieri che entra al suo posto.
Proprio il nuovo portiere salva il Pisa poco dopo con un miracolo sul colpo di testa di De Luca.
Dopo cinque minuti di recupero finisce la sfida: per il modo in cui si era svolta la partita, è un punto importante.
Il Livorno prende subito in mano il pallino del gioco e al 24′ sblocca il risultato con un perfetto sinistro di Petronelli, che batte Lista al termine di un rapido contropiede orchestrato da Gelsi. Gli amaranto continuano a premere e, dopo un tentativo in girata di Vantaggiato, trovano il raddoppio al 32′ con la perla di Gelsi, che infila il pallone all’incrocio dei pali con un destro dalla distanza. Il Ponsacco accusa il colpo e gli uomini di Angelini ne approfittano per calare il tris al 40′ con Apolloni, che si fa trovare pronto all’appuntamento del gol con un tocco sotto misura sul perfetto assist di Vantaggiato.
Nella ripresa il Livorno gestisce la gara senza problemi e al 68′, con un colpo di testa del neo entrato Ferretti, finalmente recuperato dal problema muscolare che lo aveva costretto ai box nelle ultime settimane, cala anche il poker. Al 78′, poi, il gol della bandiera del Ponsacco con Zorica, che approfitta di un’ingenuità di Giuliani per battere Mazzoni.
Fantastica Fiorentina che espugna per la seconda volta in questa stagione lo stadio Maradona: dopo il 5-2 in Coppa infatti arriva anche il 3-2 in campionato, sofferto fino alla fine. E se Italiano aveva chiesto il solito coraggio visto a Milano e quel cinismo spesso mancato, questa domenica potrà essere di sicuro soddisfatto della prova e delle letture della sua squadra che ha strappato una improbabile e bellissima vittoria, mettendo negli ultimi minuti anche tanto cuore per portare a casa i tre punti. E a segnare stavolta ci hanno pensato gli uomini più attesi e punzecchiati del momento: Gonzalez (anche assist), Ikoné e Cabral.
Le attese di una gara spettacolare erano state già rispettate nel primo tempo anche se la Fiorentina, nonostante abbia giocato subito a viso aperto, ha rischiato in un paio di occasioni di prendere gol da Osimhen al quale viene annullato anche un gol al 14′. Ma prima della mezzora è proprio la Fiorentina a segnare il gol dell’1-0 con un ispirato Gonzalez al termine di una bella azione corale che sorprende il Napoli. Qualche minuto dopo Mario Rui avrebbe la palla dell’1-1 ma non trova lo specchio. L’azione nasce ancora dalla fascia destra dove Venuti soffre molto la velocità dei giocatori napoletani, mentre la coppia centrale e soprattutto Igor prende le misure a Osimhen, con Milenkovic pur condizionato da un giallo dopo dieci minuti.
Nella ripresa entra Mertens e spacca la partita perché va subito a segno: al 58′ è 1-1 con il Napoli che ritrova subito l’entusiasmo di uno stadio pieno. Cambia anche Italiano e le scelte danno ragione anche a lui: al 66′ segna infatti il neo entrato Ikoné, al primo gol in viola, su assist di Gonzalez. Al 72′ l’altro neo entrato Maleh ispira anche Cabral che fa un gol spettacolare. All’84’, con Igor condizionato dai crampi, Osimhen segna tenendo aperta la gara fino ai 5 minuti di recupero ma il risultato non cambia e la Fiorentina può esultare per questa splendida ed esaltante vittoria contro un Napoli in salute che, dopo tre successi, inciampa in questa corsa scudetto.
Sulla panchina azzurra torna il "nonno" Aurelio Andreazzoli: l'Empoli continua a sorprendere e fare bene, forse anche meglio, in Serie A
Nel dopogara con lo Spezia ha parlato il tecnico Aurelio Andreazzoli.
C’è un passaggio durante la lunga conferenza in cui non si parla di calcio ma di “sensibilità”, per una serie di situazioni vissute dalla squadra azzurra. Un gruppo che ha dovuto superare ben cinque lutti e ben tre infortuni pesanti quali quelli di Haas, Marchizza e Tonelli, oltre ad alcuni risultati maturati sul campo che non hanno premiato lo sforzo compiuto dai ragazzi.
Il tutto nasce dalla nostra voce azzurra Gabriele Guastella che appunto parla di “sensibilità” ricordando questa parola usata dallo stesso tecnico empolese nel dopo gara con la Fiorentina.
EMPOLI (4-3-1-2): 71 Biagini; 19 Boli, 14 Guarino, 6 Pezzola, 3 Rizza; 5 Degli innocenti, 7 Rossi, 8 Fazzini (dal 32′ st 18 Fini); 37 Kaczmarski; 10 Baldanzi, 91 Lozza (dal 22′ st 11 Magazzu). A disp. 31 Fantoni, 1 Evangelisti, 16 Heimisson, 25 Ignacchiti, 27 Renzi, 28 Indragoli, 30 Barsi, 67 Bonassi, 80 Peralta, 98 Dragoner. All. A. Buscè
SAMPDORIA (4-3-3): 32 Saio; 2 Villa, 3 Migliardi, 6 Bonfanti, 9 Montevago (dal 26′ st Chilafi); 10 Di Stefano (dal 37′ st Spatari), 11 Malagrida, 15 Pozzato (dal 37′ st Poli); 16 Bontempi, 17 Sepe (dal 18′ st Bonavita), 29 Bianchi (dal 27′ st Porcu). A disp. 1 Esposito, 22 Tantolocchi, 18 Dolcini, 44 Musso, 45 De Vivo, 46 Conti. All. F. Tuifano
Arbitro: Sig. V. Maranesi di Ciampino (Nasti-Fratello)
Marcatori: al 34′ st 14 Guarino (E)
Note: Angoli Empoli 5 Sampdoria 3. Ammoniti: al 3′ 9 Montevago (S), al 8′ 8 Fazzini (E), al 11′ 6 Bonfanti (S); al 29′ st 3 Migliardi (S), al 43′ st 32 Saio (S). Espulsi: al 43′ st 11 Malagrida (S). Recupero: 1′ pt – 4′ st. Spettatori: 200 (impianto sportivo aperto al 100% ma con utilizzo mascherina ed accesso impianto con lasciapassare medico per emergenza sanitaria).
E’ un successo pesantissimo quello dell’Empoli Under19 di mister Antonio Buscè impegnato nel campionato Primavera 1 ed alla caccia della salvezza nel massimo campionato nazionale di categoria.
Il gol vittoria al 34′ del secondo tempo grazie ad un guizzo di Guarino: il difensore centrale fu decisivo già nella trasferta di Napoli quando un suo gol permise all’Empoli di perfezionare una clamorosa rimonta in casa dei partenopei dallo 0-2 al 2-2.
Quella giocata al Centro Sportivo di Petroio è stata una gara piuttosto equilibrata, decisa nel finale dopo una fase di gara in cui la Sampdoria ha anche messo in difficoltà gli azzurrini.
L’Empoli con questi tre punti si porta a quota 36 punti, a +4 sulla zona retrocessione, anche se il cammino è ancora lungo e mancano ancora molte partite al termine della stagione.
L’esultanza di Guarino per il gol vittoria contro la Sampdoria (Credit Ph EFC 1920)
Finisce 1-1 la sfida del Curi tra Perugia e Pisa. I neroazzurri strappano un pareggio rischiando in più occasioni di perdere.
Il primo squillo arriva dopo un errore di Leverbe che spiana la strada a De Luca sul quale si immola Nagy.
Al primo affondo il Pisa la sblocca, break di Nagy, infilata di Sibilli per Puscas che scarta il portiere e sigla il vantaggio.
Sul finale del primo tempo il Perugia sfiora il goal, prima salva ancora clamorosamente Nagy e sul proseguimento dell’azione Curado colpisce il palo.
Nel secondo tempo il Pisa approccia bene ed ha una chance pazzesca per raddoppiare ma spreca un contropiede con cinque giocatori neroazzurri contro un solo difensore umbro.
Al 23’st arriva il pareggio del grifo con Rosi che risolve una mischia furibonda davanti a Nicolas che si infortunia anche, con Livieri che entra al suo posto.
Proprio il nuovo portiere salva il Pisa poco dopo con un miracolo sul colpo di testa di De Luca.
Dopo cinque minuti di recupero finisce la sfida: per il modo in cui si era svolta la partita, è un punto importante.
Il Livorno prende subito in mano il pallino del gioco e al 24′ sblocca il risultato con un perfetto sinistro di Petronelli, che batte Lista al termine di un rapido contropiede orchestrato da Gelsi. Gli amaranto continuano a premere e, dopo un tentativo in girata di Vantaggiato, trovano il raddoppio al 32′ con la perla di Gelsi, che infila il pallone all’incrocio dei pali con un destro dalla distanza. Il Ponsacco accusa il colpo e gli uomini di Angelini ne approfittano per calare il tris al 40′ con Apolloni, che si fa trovare pronto all’appuntamento del gol con un tocco sotto misura sul perfetto assist di Vantaggiato.
Nella ripresa il Livorno gestisce la gara senza problemi e al 68′, con un colpo di testa del neo entrato Ferretti, finalmente recuperato dal problema muscolare che lo aveva costretto ai box nelle ultime settimane, cala anche il poker. Al 78′, poi, il gol della bandiera del Ponsacco con Zorica, che approfitta di un’ingenuità di Giuliani per battere Mazzoni.
Fantastica Fiorentina che espugna per la seconda volta in questa stagione lo stadio Maradona: dopo il 5-2 in Coppa infatti arriva anche il 3-2 in campionato, sofferto fino alla fine. E se Italiano aveva chiesto il solito coraggio visto a Milano e quel cinismo spesso mancato, questa domenica potrà essere di sicuro soddisfatto della prova e delle letture della sua squadra che ha strappato una improbabile e bellissima vittoria, mettendo negli ultimi minuti anche tanto cuore per portare a casa i tre punti. E a segnare stavolta ci hanno pensato gli uomini più attesi e punzecchiati del momento: Gonzalez (anche assist), Ikoné e Cabral.
Le attese di una gara spettacolare erano state già rispettate nel primo tempo anche se la Fiorentina, nonostante abbia giocato subito a viso aperto, ha rischiato in un paio di occasioni di prendere gol da Osimhen al quale viene annullato anche un gol al 14′. Ma prima della mezzora è proprio la Fiorentina a segnare il gol dell’1-0 con un ispirato Gonzalez al termine di una bella azione corale che sorprende il Napoli. Qualche minuto dopo Mario Rui avrebbe la palla dell’1-1 ma non trova lo specchio. L’azione nasce ancora dalla fascia destra dove Venuti soffre molto la velocità dei giocatori napoletani, mentre la coppia centrale e soprattutto Igor prende le misure a Osimhen, con Milenkovic pur condizionato da un giallo dopo dieci minuti.
Nella ripresa entra Mertens e spacca la partita perché va subito a segno: al 58′ è 1-1 con il Napoli che ritrova subito l’entusiasmo di uno stadio pieno. Cambia anche Italiano e le scelte danno ragione anche a lui: al 66′ segna infatti il neo entrato Ikoné, al primo gol in viola, su assist di Gonzalez. Al 72′ l’altro neo entrato Maleh ispira anche Cabral che fa un gol spettacolare. All’84’, con Igor condizionato dai crampi, Osimhen segna tenendo aperta la gara fino ai 5 minuti di recupero ma il risultato non cambia e la Fiorentina può esultare per questa splendida ed esaltante vittoria contro un Napoli in salute che, dopo tre successi, inciampa in questa corsa scudetto.
La morte improvvisa del re d'Inghilterra mostra tutta la debolezza della monarchia quando la corona finisce nelle mani del principe ereditario, un ragazzo sciocco...