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SERIE A | L’Empoli torna al passato recente: Paolo Zanetti sollevato dall’incarico di allenatore. Alla guida degli azzurri torna Aurelio Andreazzoli.

La clamorosa sconfitta dell’Empoli in casa della Roma per 0-7, con il passivo più pesante della storia del club azzurro in Serie A e degli ultimi 75 anni, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso di un inizio di stagione decisamente deludente.

Quattro sconfitte in altrettante gare di campionato, cinque su cinque considerando la Coppa Italia con tanto di immediata eliminazione ad opera del Cittadella, nessun gol realizzato e ben dodici subiti nelle prime quattro uscite di Serie A.

Il bilancio da incubo degli azzurri, attesi domenica da un’altra difficilissima e complicatissima sfida in casa contro la capolista Inter, che arriva invece da una vittoria entusiasmante per 5-1 nel derby con il Milan, ha spinto il club ad alcune riflessioni.

Così, come spesso accade, a farne le spese è il tecnico ed il suo staff. Dopo quindici mesi termina l’esperienza di Paolo Zanetti sulla panchina dell’Empoli: arrivò alla guida degli azzurri ad inizio giugno 2022, dopo che nei giorni precedenti e a salvezza raggiunta il club di Monteboro ed il tecnico Aurelio Andreazzoli si erano salutati non proprio con dei sorrisi, e con anche dei botta e risposta resi pubblici tra le parti. Doveroso altresì rimarcare che le successive dichiarazioni, alimentate da visioni diverse e non condivise, sono sempre rimaste contenute nella cosiddetta sfera del reciproco rispetto.

Semmai oggi, a debita distanza da quelle settimane di inizio estate, emergono con ancora maggiore forza sensazioni di amore e attaccamento per la causa. Un sentimento che probabilmente è tornato prepotente in queste ore, talmente forte da spingere il club azzurro a cercare nuovamente il tecnico di Massa, ed il tecnico di Massa a rispondere con altrettanto amorevole entusiasmo.

Paolo Zanetti ed il suo staff, che a luglio avevano ottenuto anche il rinnovo con prolungamento di contratto e con nuova scadenza fissata a Giugno 2025, con anche un’opzione per un ulteriore anno, restano comunque tesserati del club azzurro.

Il tecnico veneto in questi quindici mesi di attività ha dimostrato un attaccamento alla causa impressionante: a bordo campo ed in sala stampa, come quando ospite in tv, con la maglia come tatuata sulla pelle. Un allenatore, un leader e un uomo, prima di tutto, che ci ha messo sempre la faccia, con coraggio e sempre con grandissima professionalità.

Ma il calcio dà e il calcio toglie, ed a volte è davvero straripante la potenza “dell’Universo del Football”, che si nutre di numeri, statistiche e ricorsi storici, come quello di una Roma calcistica che ha dato e poi tolto all’uomo Aurelio, e proprio in una bizzarra notte romana ha di fatto riconsegnato  le chiavi di quella panchina che forse Aurelio non ha mai pensato di aver abbandonato del tutto.

Inizia dunque ufficialmente oggi l’era Aurelio IV, dopo le precedenti esperienze dal dicembre 2017 al novembre 2018 (campionato di Serie B vinto con sedici punti sulla seconda ed una miriade di record tutt’oggi inviolati, e successivo inaspettato esonero in autunno ndr), marzo-maggio 2018 in Serie A con una salvezza sfumata per un gol di differenza, quindi la terza esperienza nella stagione 2021/22 in Serie A con salvezza in carrozza annessa. In tutte le precedenti esperienze l’Empoli ha saputo divertire e ottenere consensi praticamente in ogni stadio, vincere spesso lanciando moltissimi talenti.

Aurelio Andreazzoli di nuovo alla guida dell’Empoli (Credit Ph EFC 1920)

E probabilmente gli obiettivi che si sono posti durante quella stretta di mano che ha sancito l’inizio di una nuova avventura, prima di una firma come logica conseguenza, immaginiamo possano essere proprio questi: punti salvezza, consensi e lancio di giovani.

Perché in fondo un’altra visione del gioco del calcio è riuscire a fare un gol più degli avversari ricercando quell’equilibrio che non comprometta il coraggio di “poter fare”.

Fonte: gabrieleguastella.it

 

 

 

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