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La Regina Elisabetta II ha disposto un esorcismo per scacciare il fantasma di Diana

Dalla seconda parte dei diari scritti dal giornalista Kenneth Rose (biografo della famiglia reale deceduto nel 2014) e anticipati dal Daily Mail, prima dell’uscita di “Who Loses, Who Wins: The Journals Of Kenneth Rose, Vol. II 1979-2014” emerge un episodio particolarmente curioso relativo a un esorcismo.

Il libro costituisce una raccolta di aneddoti e curiosità sulla vita privata della Regina Elisabetta II, raccolta sotto forma di diario dopo avere avuto incontri con assistenti e collaboratori di Sua Maestà e averne raccolto le confidenze.
Ed è proprio Lady Prue, la dama di compagnia della Regina Madre, a raccontare l’episodio dell’esorcismo praticato, nel gennaio 2001, da un parroco locale in una stanza della residenza di Sandringham in cui la famiglia reale trascorre le vacanze di Natale. La stanza era quella in cui morì re Giorgio VI nel 1952 e secondo alcuni servitori era infestata da alcuni fantasmi.

Il parroco disse che l’atmosfera inquietante e opprimente era dovuta alla presenza del fantasma di Lady Diana, visto che era morta di morte violenta. Un esorcismo che dunque non deve essere inteso come la cacciata di uno spirito maligno bensì come un rito per riportare tranquillità nella residenza reale. Vi presero parte solo tre persone: la Regina, La Regina Madre e appunto Lady Prue.

Altri aneddoti e rivelazioni riguardano il dolore per la morte di uno dei suoi cani, il suo rapporto con Winston Churchill e la sua malcelata antipatia per Margaret Thatcher.

Arrestato con l’accusa di avere violentato l’addetta alle pulizie in un’azienda

Arrestato parmigiano con la pesantissima accusa di avere violentato una donna. La vittima è un’addetta alle pulizie che avrebbe subito violenza nell’azienda dove lavora, più volte nel corso della notte dello scorso 2 ottobre.

La donna era andata a riporre il carrello con i prodotti per la pulizia nello sgabuzzino del magazzino, dove è stata bloccata dall’uomo, originario di Parma. Vedendosi respinto, l’aggressore non ha però desistito e, secondo l’accusa, l’ha obbligata con la violenza a subire rapporti sessuali. La donna ha raccontato l’accaduto ai datori di lavoro, poi si è rivolta ai Carabinieri denunciando il suo aggressore.

L’uomo, incensurato, è finito ai domiciliari: durante una telefonata intercettata dagli inquirenti avrebbe anche parzialmente ammesso l’accaduto. Sono stati i Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente a dare esecuzione all’ordinanza del Gip di Parma.
Le prove raccolte dalla Procura nei suoi confronti sarebbero pesantissime. (fotografia di repertorio)

Toni Capuozzo in ospedale per problemi cardiaci

Paura per Toni Capuozzo, probabilmente colpito da un malore: sempre molto attivo sui social, il giornalista 70enne era sparito da qualche giorno, senza dire nulla.

Poi stamattina si è rifatto sentire ed ha pubblicato su Facebook la sua foto da un letto d’ospedale, accompagnata dal seguente messaggio: “Adesso, a cose fatte, posso dirvelo. Questo vecchio cuore malandato vi vuole bene, ma non vi libererete facilmente di me”.
Si evince dunque come Toni Capuozzo, forse colpito da un malore, abbia avuto problemi cardiaci e per questo si sia dovuto ricoverare in ospedale.

Un post accompagnato da tantissimi commenti di incoraggiamento con i quali amici e telespettatori hanno voluto esprimergli il loro affetto e la loro vicinanza. (fotografia dalla pagina Facebook di Toni Capuozzo) 

Vigili del Fuoco morti in un’esplosione forse dolosa

Tragedia in provincia di Alessandria: a causa dell’esplosione di un edificio a Quargnento, verificatasi nella notte, intorno alle 2.00, sono morti tre Vigili del Fuoco.
Feriti altri due pompieri e un Carabiniere che però fortunatamente non sarebbero in pericolo di vita: estratti dalle macerie sono stati trasportati negli ospedali di Alessandria e Asti.

In base alle prime informazioni, i Vigili del Fuoco sarebbero intervenuti dopo una prima deflagrazione avvenuta intorno alle 23.00 che aveva interessato la porzione disabitata di una cascina: si parla di una fuga di gas che potrebbe essere dolosa. Non si esclude dunque che i Vigili del Fuoco siano stati attirati in una trappola.

Mentre i soccorritori stavano operando si è poi verificata una seconda esplosione che ha ucciso i tre pompieri. I loro nomi: Matteo Gastaldo, l’ultimo a essere estratto, 46 anni, Marco Triches 38 e Antonio Candido 32 anni. I primi due sono originari di Alessandria, il terzo di Reggio Calabria.

AGGIORNAMENTO:

“Tutto ci fa pensare che l’esplosione sia stata voluta e deliberatamente determinata”. A dirlo il procuratore di Alessandria, Enrico Cieri, dopo il sopralluogo nella cascina. “Dagli elementi che abbiamo acquisito pensiamo sia un fatto doloso”, ha aggiunto. Sarebbe comunque da escludere la matrice terroristica-eversiva.
Alla base del gesto vi sarebbe la possibile vendita della cascina abbandonata. Probabilmente l’intero edificio sarebbe dovuto crollare a seguito della prima esplosione per bloccarne la vendita poi, forse per un errore, è scattata anche la seconda esplosione che ha provocato la tragedia.
Tra le macerie sarebbero infatti stati trovati inneschi rudimentali, fili elettrici e una scatoletta, una sorta di timer, per comandare a distanza le esplosioni.

Grave in ospedale dopo essere stato picchiato per una lite stradale

Grave dopo essere stato aggredito a seguito di una lite stradale. La vittima è un giornalista tedesco di 48 anni, residente a Palermo con la famiglia: l’uomo ha avuto una discussione con una donna che voleva entrare a tutti i costi in un’isola pedonale con l’auto.

La donna voleva che il giornalista spostasse la sua moto perché stava ostruendo il passaggio alla sua vettura: il 48enne ha detto che la moto non era la sua ma comunque poco importava perché non si poteva transitare in quell’area.

Per tutta risposta il giornalista è stato pesantemente aggredito e picchiato dal figlio 19enne della donna, un pregiudicato. Il giovane lo ha colpito sferrandogli due pugni davanti agli occhi increduli della moglie e della figlia e provocandogli lesioni alla testa e a un polmone: il 48enne è stato ricoverato al Policlinico in prognosi riservata, in gravi condizioni.

E’ accaduto sabato sera intorno alle 21.00 presso l’isola pedonale di Piazza San Francesco d’Assisi a Palermo. Il 19enne è stato poco dopo fermato dai Carabinieri con l’accusa di lesioni personali gravi.

Le Strane Telefonate di lunedì 4 novembre

La Strana Coppia presenta un nuovo appuntamento: Le Strane Telefonate! Ogni mattina in onda su Radio Bruno, Enrico e Sandro sceglieranno per noi le migliori telefonate del giorno.

Nella puntata di oggi, Terry Fitness la fit blogger, ci racconta come utilizzare la posizione del “Piccione”. Alessio della società sportiva “Passo Capponi” presenta il nuovo tesserato Don Matteo e il gruppo che ha partecipato alla maratona di New York. 

Giovane trovata morta nei pressi di un capannone utilizzato per un rave party non autorizzato

Il cadavere di una donna è stato trovato questa mattina a Livorno all’interno di un’auto presso il capannone di una ex fabbrica dove lo scorso fine settimana si è svolto un rave party. Il corpo appartiene a una ragazza di trent’anni, nata a Roma ma residente a Nodica di Vecchiano (Pisa).

Sul posto sono stati chiamati i soccorsi che però non hanno potuto far altro che constatare il decesso della donna. E’ quindi intervenuta la Squadra Mobile ed anche la Polizia Scientifica per i rilievi. Gli investigatori hanno già raccolto le prime testimonianze. La presenza del corpo è stata segnalata alla Polizia da una telefonata anonima fatta da un uomo. E’ da chiarire innanzitutto se la trentenne sia morta sul luogo del ritrovamento e se vi sia stata portata in un secondo momento. Sulla salma sarà effettuata l’autopsia per fare luce sulle cause del decesso e per stabilire con precisione l’ora della morte.

Il rave party, ha spiegato la Questura di Livorno, non era autorizzato e si è tenuto all’interno dei capannoni della ex Trw, fabbrica che produceva sterzi per auto, in via Enriques, nella zona industriale di Stagno (Livorno).

Durante il deflusso di centinaia di persone, la Polizia, che aveva già svolto mirati servizi di prevenzione nella zona con Carabinieri e Guardia di Finanza, ha denunciato cinque persone per invasione di terreni ed edifici e per l’apertura di area di intrattenimento pubblico senza osservare le prescrizioni a tutela dell’incolumità delle persone. Sequestrati anche due furgoni con materiale pesante di vario tipo e apparecchi per il suono.

Manuel Bortuzzo: “Potrei tornare a camminare”

“Un filamento di midollo è intatto, potrei tornare a camminare”. Lo ha detto Manuel Bortuzzo promessa 19enne del nuoto, finito in carrozzina dopo essere stato colpito da un proiettile lo scorso 2 febbraio a Roma.

Ieri Bortuzzo, ospite da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, ha presentato il suo libro dal titolo “Rinascere. L’anno in cui ho ricominciato a vincere”, edito da Rizzoli, domani nelle librerie. Manuel racconta dell’incubo iniziato nove mesi fa, dell’ultimo ballo sulle note della canzone “I migliori anni della nostra vita” di Renato Zero e parla della possibilità di ritornare a camminare.

La speranza si basa sul fatto che un filamento di midollo è rimasto intatto: “Finora l’ho tenuto per me, ma mi sono dato 10 anni per tornare a camminare. Con tanto impegno, come sto facendo e come ho sempre fatto”, ha detto il nuotatore 19enne.

Rimane impigliata al cancello mentre cerca di scavalcarlo: 18enne muore impiccata

Dopo una serata trascorsa con gli amici in discoteca, torna a casa tardi e, non avendo le chiavi per entrare dal cancello, decide di scavalcarlo per non svegliare la sorella che abita con lei. La giovane è però rimasta impigliata con gli abiti ed è morta impiccata.

La terribile tragedia è accaduta nella notte tra sabato 2 novembre e domenica 3 novembre in una villetta di via Canton Prelle a Loranzè, in provincia di Torino. Vittima la 18enne Erika Russo Testagrossa.

A scoprire il corpo, ormai privo di vita, è stata la sorella il mattino seguente. I familiari hanno lanciato l’allarme: sul posto sono giunti i soccorsi e i Carabinieri di Ivrea che però non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
I Militari hanno anche chiamato il medico legale per non escludere alcuna ipotesi.

I primi protagonisti assoluti della 10^ di Musica contro le mafie: Willie Peyote, Giorgio Poi, Margherita Vicario

Si svolgerà a Cosenza dal 3 al 7 dicembre 2019 la “5 Giorni di Musica contro le mafie”; cinque giorni ricchi di musica, cinema, panel e workshop tesi anche a tenere viva la memoria delle vittime innocenti di mafie; per raccontare storie importanti con la forza espressiva delle immagini e con le storie e i fatti raccontati durante gli incontri con chi ha vissuto sulla propria pelle e da vicino la barbarie delle mafie e dell’illegalità. Quindi non solo concerti di musica impegnata, ma anche spettacoli che fanno riflettere, incontri per conoscere storie e ricordare persone, tutte occasioni per veicolare messaggi profondi contro l’apatia e la rassegnazione.

L’obiettivo della manifestazione resta il forte impegno nella diffusione dei valori di responsabilità e cittadinanza attiva.

Dopo l’annuncio della presenza di Fiammetta Borsellino, che incontrerà studenti di scuole provenienti da tutta Italia dopo la proiezione del film “Paolo Borsellino” del regista Gianluca Maria Tavarelli, che ha come protagonista Giorgio Tirabassi uno dei migliori interpreti della figura del magistrato siciliano. La figlia del giudice ricorderà la figura paterna e non mancheranno nuove informazioni e riflessioni sui depistaggi avvenuti durante le indagini sulla strage di via d’Amelio; Musica contro le mafie annuncia due nuovi panel su temi dell’anti-mafia e illegalità.

I primi nomi di saggisti, giornalisti ed esperti sono: Antonio Nicaso, autore del nuovo libro “La rete degli invisibili” (Mondadori), che indaga sulla realtà criminale sommersa e misteriosa dando un volto agli «invisibili». Con il magistrato Nicola Gratteri, in prima fila nella lotta alla ‘ndrangheta, Nicaso pubblica da anni saggi sulla criminalità organizzata analizzandola e facendola emerge nella sua incredibile realtà. Il professore della canadese St. Jerome University incontrerà gli studenti in una vera e propria lezione dal titolo “La Mafia spiegata ai ragazzi”.

Da trent’anni lo studioso dedica la propria attività analizzando la ‘ndrangheta nella sua evoluzione e nei suoi rapporti con i centri di potere economico, politico e finanziario, con la massoneria deviata, con il narcotraffico, con il «deep web» e con i social network.
Il secondo protagonista di un’atteso panel dal titolo “Si può ridere delle mafie? L’ironia e il grottesco per combattere la cultura criminale” è Lirio Abbate. Il giornalista sarà affiancato dall’ attore comico Herbert Ballerina e dallo stand-up comedian Pietro Sparacino. Il vice direttore del settimanale L’Espresso insieme ai due attori racconterà le mafie in modo ironico e irriverente, racconteranno i boss e mostrando il volto privato dei mafiosi, facendone ridere.

Ricchissimo quest’anno il cast musicale della manifestazione.

La prima anticipazione riguarda il vincitore del “Premio Speciale Musica contro le mafie” che viene assegnato ogni anno a tre brani di altrettanti artisti affermati, (gli altri due nomi saranno svelati in in seguito).
Sarà Willie Peyote con il brano “Io non sono un razzista ma…” a ritirarlo in una serata speciale che si terrà il 7 dicembre alle ore 21:30 presso il Teatro Morelli di Cosenza.

Protagonista di un tour promozionale per il nuovo lavoro discografico intitolato “Iodegradabile”, il brano del “rapper e cantautore atipico” torinese è stato scelto perché ritenuto una sintesi perfetta del furto delle parole, della diffusione di false notizie e soprattutto dell’ipocrisia di tanti.
Quella che Don Luigi Ciotti chiama “emorragia di umanità alimentata dagli imprenditori della paura” richiede una presa di posizione salda contro tutti i razzismi da parte di tutti in una società avvelenata da luoghi comuni e narrazioni tossiche.
Nel brano di Willie Peyote un legame molto forte a temi che, in questo momento storico, meritano una grande attenzione.

“Il nostro contributo a questa battaglia per i diritti umani basilari non può che passare dalla diffusione di Buone Pratiche e di Buone Idee senza moralismi e ipocrisie, questo è il primo passo per costruire un mondo più giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini” – dice il direttore artistico e presidente dell’associazione Gennaro de Rosa.

Altre anticipazioni riguardano i primi artisti che si esibiranno durante le cinque intensissime giornate, e sono due nomi molto noti al pubblico giovanile:
il cantautore Giorgio Poi, collaboratore di Luca Carboni, Frah Quintale, Calcutta e Carl Brave, il quale farà uno showcase acustico il 03 dicembre presso Sala ex M.a.m; e Margherita Vicario che ha lavorato al cinema con Woody Allen, Fausto Brizzi, Diego Bianchi, Luca Vecchi, Federico Micali e Antonio Manzini; che si esibirà in un set acustico il 04 dicembre sempre presso Sala ex M.a.m. di Cosenza. L’attrice e cantante romana, rivelazione della scena musicale indipendente pubblicherà a breve il suo terzo lavoro discografico con la label torinese INRI (Levante, Dardust, Ex Otago, Linea 77).

Infine “Musica contro le mafie” annuncia la chiusura delle iscrizioni al concorso che quest’anno ha come leitmotiv #oltreicoinfini. Si è concluso il 31 ottobre scorso il reclutamento che ha raggiunto il record d’iscritti che sono stati ben 512 di cui 351 proposte ritenute idonee dalla direzione artistica e ammesse al concorso. Solo quest’ultime proseguiranno il percorso verso le finali. Nelle prossime settimane infatti verranno valutate dalle 3 giurie: quella Social, la Studentesca e quella Responsabile con nomi illustri del panorama artistico e dell’informazione nazionale.

Il risultato supera ogni previsione e ogni precedente edizione, indica un interesse sempre maggiore da parte degli artisti verso la composizione di canzoni impegnate. Dall’analisi dei candidati, si evincono le seguenti informazioni: il 77 % ha presentato opere inedite; il 43 % ha meno di 35 anni; il 31 % proviene dal Nord Italia, il 24 % dal Centro ed il 45% dal Sud-Italia e/o Isole.
E’ in corso la fase delle votazioni (in sole 24 ore il sistema di voto online ha superato più di 14.000 voti).
Dal 1 al 21 novembre saranno operative le 3 giurie coinvolte (“giuria social” che vota da questo link https://pr.easypromosapp.com/p/840599, “giuria studentesca” e “giuria responsabile”) per stabilire la classifica di tutti gli artisti e scegliere i 10 finalisti che andranno ad esibirsi a Cosenza durante la “5 Giorni di Musica contro le mafie” il 6 e 7 dicembre 2019.

“…è un evento ricco e variegato – dichiara Gennaro de Rosa Presidente e fondatore di Musica contro le mafie – nel quale abbiamo pensato di concentrare e far convivere incontri, momenti musicali, condivisione diretta, scambio di opinioni, riflessioni, risposte, spunti per domande. Un momento di condivisione reale, impegno concreto, risveglio della memoria, diffusione di contenuti importanti destinati a giovani, studenti e cittadini di ogni provenienza. La “5 giorni” è un grosso contenitore di opportunità e occasioni di incontro e di sviluppo. L’idea è quella di unire momenti di spettacolo e di riflessione, avendo tempi in linea con la velocità delle nuove generazioni, utilizzando un linguaggio più veloce e diretto con l’ausilio della Musica e delle nuove tecnologie”.

La Regina Elisabetta II ha disposto un esorcismo per scacciare il fantasma di Diana

Dalla seconda parte dei diari scritti dal giornalista Kenneth Rose (biografo della famiglia reale deceduto nel 2014) e anticipati dal Daily Mail, prima dell’uscita di “Who Loses, Who Wins: The Journals Of Kenneth Rose, Vol. II 1979-2014” emerge un episodio particolarmente curioso relativo a un esorcismo.

Il libro costituisce una raccolta di aneddoti e curiosità sulla vita privata della Regina Elisabetta II, raccolta sotto forma di diario dopo avere avuto incontri con assistenti e collaboratori di Sua Maestà e averne raccolto le confidenze.
Ed è proprio Lady Prue, la dama di compagnia della Regina Madre, a raccontare l’episodio dell’esorcismo praticato, nel gennaio 2001, da un parroco locale in una stanza della residenza di Sandringham in cui la famiglia reale trascorre le vacanze di Natale. La stanza era quella in cui morì re Giorgio VI nel 1952 e secondo alcuni servitori era infestata da alcuni fantasmi.

Il parroco disse che l’atmosfera inquietante e opprimente era dovuta alla presenza del fantasma di Lady Diana, visto che era morta di morte violenta. Un esorcismo che dunque non deve essere inteso come la cacciata di uno spirito maligno bensì come un rito per riportare tranquillità nella residenza reale. Vi presero parte solo tre persone: la Regina, La Regina Madre e appunto Lady Prue.

Altri aneddoti e rivelazioni riguardano il dolore per la morte di uno dei suoi cani, il suo rapporto con Winston Churchill e la sua malcelata antipatia per Margaret Thatcher.

Arrestato con l’accusa di avere violentato l’addetta alle pulizie in un’azienda

Arrestato parmigiano con la pesantissima accusa di avere violentato una donna. La vittima è un’addetta alle pulizie che avrebbe subito violenza nell’azienda dove lavora, più volte nel corso della notte dello scorso 2 ottobre.

La donna era andata a riporre il carrello con i prodotti per la pulizia nello sgabuzzino del magazzino, dove è stata bloccata dall’uomo, originario di Parma. Vedendosi respinto, l’aggressore non ha però desistito e, secondo l’accusa, l’ha obbligata con la violenza a subire rapporti sessuali. La donna ha raccontato l’accaduto ai datori di lavoro, poi si è rivolta ai Carabinieri denunciando il suo aggressore.

L’uomo, incensurato, è finito ai domiciliari: durante una telefonata intercettata dagli inquirenti avrebbe anche parzialmente ammesso l’accaduto. Sono stati i Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente a dare esecuzione all’ordinanza del Gip di Parma.
Le prove raccolte dalla Procura nei suoi confronti sarebbero pesantissime. (fotografia di repertorio)

Toni Capuozzo in ospedale per problemi cardiaci

Paura per Toni Capuozzo, probabilmente colpito da un malore: sempre molto attivo sui social, il giornalista 70enne era sparito da qualche giorno, senza dire nulla.

Poi stamattina si è rifatto sentire ed ha pubblicato su Facebook la sua foto da un letto d’ospedale, accompagnata dal seguente messaggio: “Adesso, a cose fatte, posso dirvelo. Questo vecchio cuore malandato vi vuole bene, ma non vi libererete facilmente di me”.
Si evince dunque come Toni Capuozzo, forse colpito da un malore, abbia avuto problemi cardiaci e per questo si sia dovuto ricoverare in ospedale.

Un post accompagnato da tantissimi commenti di incoraggiamento con i quali amici e telespettatori hanno voluto esprimergli il loro affetto e la loro vicinanza. (fotografia dalla pagina Facebook di Toni Capuozzo) 

Vigili del Fuoco morti in un’esplosione forse dolosa

Tragedia in provincia di Alessandria: a causa dell’esplosione di un edificio a Quargnento, verificatasi nella notte, intorno alle 2.00, sono morti tre Vigili del Fuoco.
Feriti altri due pompieri e un Carabiniere che però fortunatamente non sarebbero in pericolo di vita: estratti dalle macerie sono stati trasportati negli ospedali di Alessandria e Asti.

In base alle prime informazioni, i Vigili del Fuoco sarebbero intervenuti dopo una prima deflagrazione avvenuta intorno alle 23.00 che aveva interessato la porzione disabitata di una cascina: si parla di una fuga di gas che potrebbe essere dolosa. Non si esclude dunque che i Vigili del Fuoco siano stati attirati in una trappola.

Mentre i soccorritori stavano operando si è poi verificata una seconda esplosione che ha ucciso i tre pompieri. I loro nomi: Matteo Gastaldo, l’ultimo a essere estratto, 46 anni, Marco Triches 38 e Antonio Candido 32 anni. I primi due sono originari di Alessandria, il terzo di Reggio Calabria.

AGGIORNAMENTO:

“Tutto ci fa pensare che l’esplosione sia stata voluta e deliberatamente determinata”. A dirlo il procuratore di Alessandria, Enrico Cieri, dopo il sopralluogo nella cascina. “Dagli elementi che abbiamo acquisito pensiamo sia un fatto doloso”, ha aggiunto. Sarebbe comunque da escludere la matrice terroristica-eversiva.
Alla base del gesto vi sarebbe la possibile vendita della cascina abbandonata. Probabilmente l’intero edificio sarebbe dovuto crollare a seguito della prima esplosione per bloccarne la vendita poi, forse per un errore, è scattata anche la seconda esplosione che ha provocato la tragedia.
Tra le macerie sarebbero infatti stati trovati inneschi rudimentali, fili elettrici e una scatoletta, una sorta di timer, per comandare a distanza le esplosioni.

Grave in ospedale dopo essere stato picchiato per una lite stradale

Grave dopo essere stato aggredito a seguito di una lite stradale. La vittima è un giornalista tedesco di 48 anni, residente a Palermo con la famiglia: l’uomo ha avuto una discussione con una donna che voleva entrare a tutti i costi in un’isola pedonale con l’auto.

La donna voleva che il giornalista spostasse la sua moto perché stava ostruendo il passaggio alla sua vettura: il 48enne ha detto che la moto non era la sua ma comunque poco importava perché non si poteva transitare in quell’area.

Per tutta risposta il giornalista è stato pesantemente aggredito e picchiato dal figlio 19enne della donna, un pregiudicato. Il giovane lo ha colpito sferrandogli due pugni davanti agli occhi increduli della moglie e della figlia e provocandogli lesioni alla testa e a un polmone: il 48enne è stato ricoverato al Policlinico in prognosi riservata, in gravi condizioni.

E’ accaduto sabato sera intorno alle 21.00 presso l’isola pedonale di Piazza San Francesco d’Assisi a Palermo. Il 19enne è stato poco dopo fermato dai Carabinieri con l’accusa di lesioni personali gravi.

Le Strane Telefonate di lunedì 4 novembre

La Strana Coppia presenta un nuovo appuntamento: Le Strane Telefonate! Ogni mattina in onda su Radio Bruno, Enrico e Sandro sceglieranno per noi le migliori telefonate del giorno.

Nella puntata di oggi, Terry Fitness la fit blogger, ci racconta come utilizzare la posizione del “Piccione”. Alessio della società sportiva “Passo Capponi” presenta il nuovo tesserato Don Matteo e il gruppo che ha partecipato alla maratona di New York. 

Giovane trovata morta nei pressi di un capannone utilizzato per un rave party non autorizzato

Il cadavere di una donna è stato trovato questa mattina a Livorno all’interno di un’auto presso il capannone di una ex fabbrica dove lo scorso fine settimana si è svolto un rave party. Il corpo appartiene a una ragazza di trent’anni, nata a Roma ma residente a Nodica di Vecchiano (Pisa).

Sul posto sono stati chiamati i soccorsi che però non hanno potuto far altro che constatare il decesso della donna. E’ quindi intervenuta la Squadra Mobile ed anche la Polizia Scientifica per i rilievi. Gli investigatori hanno già raccolto le prime testimonianze. La presenza del corpo è stata segnalata alla Polizia da una telefonata anonima fatta da un uomo. E’ da chiarire innanzitutto se la trentenne sia morta sul luogo del ritrovamento e se vi sia stata portata in un secondo momento. Sulla salma sarà effettuata l’autopsia per fare luce sulle cause del decesso e per stabilire con precisione l’ora della morte.

Il rave party, ha spiegato la Questura di Livorno, non era autorizzato e si è tenuto all’interno dei capannoni della ex Trw, fabbrica che produceva sterzi per auto, in via Enriques, nella zona industriale di Stagno (Livorno).

Durante il deflusso di centinaia di persone, la Polizia, che aveva già svolto mirati servizi di prevenzione nella zona con Carabinieri e Guardia di Finanza, ha denunciato cinque persone per invasione di terreni ed edifici e per l’apertura di area di intrattenimento pubblico senza osservare le prescrizioni a tutela dell’incolumità delle persone. Sequestrati anche due furgoni con materiale pesante di vario tipo e apparecchi per il suono.

Manuel Bortuzzo: “Potrei tornare a camminare”

“Un filamento di midollo è intatto, potrei tornare a camminare”. Lo ha detto Manuel Bortuzzo promessa 19enne del nuoto, finito in carrozzina dopo essere stato colpito da un proiettile lo scorso 2 febbraio a Roma.

Ieri Bortuzzo, ospite da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, ha presentato il suo libro dal titolo “Rinascere. L’anno in cui ho ricominciato a vincere”, edito da Rizzoli, domani nelle librerie. Manuel racconta dell’incubo iniziato nove mesi fa, dell’ultimo ballo sulle note della canzone “I migliori anni della nostra vita” di Renato Zero e parla della possibilità di ritornare a camminare.

La speranza si basa sul fatto che un filamento di midollo è rimasto intatto: “Finora l’ho tenuto per me, ma mi sono dato 10 anni per tornare a camminare. Con tanto impegno, come sto facendo e come ho sempre fatto”, ha detto il nuotatore 19enne.

Rimane impigliata al cancello mentre cerca di scavalcarlo: 18enne muore impiccata

Dopo una serata trascorsa con gli amici in discoteca, torna a casa tardi e, non avendo le chiavi per entrare dal cancello, decide di scavalcarlo per non svegliare la sorella che abita con lei. La giovane è però rimasta impigliata con gli abiti ed è morta impiccata.

La terribile tragedia è accaduta nella notte tra sabato 2 novembre e domenica 3 novembre in una villetta di via Canton Prelle a Loranzè, in provincia di Torino. Vittima la 18enne Erika Russo Testagrossa.

A scoprire il corpo, ormai privo di vita, è stata la sorella il mattino seguente. I familiari hanno lanciato l’allarme: sul posto sono giunti i soccorsi e i Carabinieri di Ivrea che però non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
I Militari hanno anche chiamato il medico legale per non escludere alcuna ipotesi.

I primi protagonisti assoluti della 10^ di Musica contro le mafie: Willie Peyote, Giorgio Poi, Margherita Vicario

Si svolgerà a Cosenza dal 3 al 7 dicembre 2019 la “5 Giorni di Musica contro le mafie”; cinque giorni ricchi di musica, cinema, panel e workshop tesi anche a tenere viva la memoria delle vittime innocenti di mafie; per raccontare storie importanti con la forza espressiva delle immagini e con le storie e i fatti raccontati durante gli incontri con chi ha vissuto sulla propria pelle e da vicino la barbarie delle mafie e dell’illegalità. Quindi non solo concerti di musica impegnata, ma anche spettacoli che fanno riflettere, incontri per conoscere storie e ricordare persone, tutte occasioni per veicolare messaggi profondi contro l’apatia e la rassegnazione.

L’obiettivo della manifestazione resta il forte impegno nella diffusione dei valori di responsabilità e cittadinanza attiva.

Dopo l’annuncio della presenza di Fiammetta Borsellino, che incontrerà studenti di scuole provenienti da tutta Italia dopo la proiezione del film “Paolo Borsellino” del regista Gianluca Maria Tavarelli, che ha come protagonista Giorgio Tirabassi uno dei migliori interpreti della figura del magistrato siciliano. La figlia del giudice ricorderà la figura paterna e non mancheranno nuove informazioni e riflessioni sui depistaggi avvenuti durante le indagini sulla strage di via d’Amelio; Musica contro le mafie annuncia due nuovi panel su temi dell’anti-mafia e illegalità.

I primi nomi di saggisti, giornalisti ed esperti sono: Antonio Nicaso, autore del nuovo libro “La rete degli invisibili” (Mondadori), che indaga sulla realtà criminale sommersa e misteriosa dando un volto agli «invisibili». Con il magistrato Nicola Gratteri, in prima fila nella lotta alla ‘ndrangheta, Nicaso pubblica da anni saggi sulla criminalità organizzata analizzandola e facendola emerge nella sua incredibile realtà. Il professore della canadese St. Jerome University incontrerà gli studenti in una vera e propria lezione dal titolo “La Mafia spiegata ai ragazzi”.

Da trent’anni lo studioso dedica la propria attività analizzando la ‘ndrangheta nella sua evoluzione e nei suoi rapporti con i centri di potere economico, politico e finanziario, con la massoneria deviata, con il narcotraffico, con il «deep web» e con i social network.
Il secondo protagonista di un’atteso panel dal titolo “Si può ridere delle mafie? L’ironia e il grottesco per combattere la cultura criminale” è Lirio Abbate. Il giornalista sarà affiancato dall’ attore comico Herbert Ballerina e dallo stand-up comedian Pietro Sparacino. Il vice direttore del settimanale L’Espresso insieme ai due attori racconterà le mafie in modo ironico e irriverente, racconteranno i boss e mostrando il volto privato dei mafiosi, facendone ridere.

Ricchissimo quest’anno il cast musicale della manifestazione.

La prima anticipazione riguarda il vincitore del “Premio Speciale Musica contro le mafie” che viene assegnato ogni anno a tre brani di altrettanti artisti affermati, (gli altri due nomi saranno svelati in in seguito).
Sarà Willie Peyote con il brano “Io non sono un razzista ma…” a ritirarlo in una serata speciale che si terrà il 7 dicembre alle ore 21:30 presso il Teatro Morelli di Cosenza.

Protagonista di un tour promozionale per il nuovo lavoro discografico intitolato “Iodegradabile”, il brano del “rapper e cantautore atipico” torinese è stato scelto perché ritenuto una sintesi perfetta del furto delle parole, della diffusione di false notizie e soprattutto dell’ipocrisia di tanti.
Quella che Don Luigi Ciotti chiama “emorragia di umanità alimentata dagli imprenditori della paura” richiede una presa di posizione salda contro tutti i razzismi da parte di tutti in una società avvelenata da luoghi comuni e narrazioni tossiche.
Nel brano di Willie Peyote un legame molto forte a temi che, in questo momento storico, meritano una grande attenzione.

“Il nostro contributo a questa battaglia per i diritti umani basilari non può che passare dalla diffusione di Buone Pratiche e di Buone Idee senza moralismi e ipocrisie, questo è il primo passo per costruire un mondo più giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini” – dice il direttore artistico e presidente dell’associazione Gennaro de Rosa.

Altre anticipazioni riguardano i primi artisti che si esibiranno durante le cinque intensissime giornate, e sono due nomi molto noti al pubblico giovanile:
il cantautore Giorgio Poi, collaboratore di Luca Carboni, Frah Quintale, Calcutta e Carl Brave, il quale farà uno showcase acustico il 03 dicembre presso Sala ex M.a.m; e Margherita Vicario che ha lavorato al cinema con Woody Allen, Fausto Brizzi, Diego Bianchi, Luca Vecchi, Federico Micali e Antonio Manzini; che si esibirà in un set acustico il 04 dicembre sempre presso Sala ex M.a.m. di Cosenza. L’attrice e cantante romana, rivelazione della scena musicale indipendente pubblicherà a breve il suo terzo lavoro discografico con la label torinese INRI (Levante, Dardust, Ex Otago, Linea 77).

Infine “Musica contro le mafie” annuncia la chiusura delle iscrizioni al concorso che quest’anno ha come leitmotiv #oltreicoinfini. Si è concluso il 31 ottobre scorso il reclutamento che ha raggiunto il record d’iscritti che sono stati ben 512 di cui 351 proposte ritenute idonee dalla direzione artistica e ammesse al concorso. Solo quest’ultime proseguiranno il percorso verso le finali. Nelle prossime settimane infatti verranno valutate dalle 3 giurie: quella Social, la Studentesca e quella Responsabile con nomi illustri del panorama artistico e dell’informazione nazionale.

Il risultato supera ogni previsione e ogni precedente edizione, indica un interesse sempre maggiore da parte degli artisti verso la composizione di canzoni impegnate. Dall’analisi dei candidati, si evincono le seguenti informazioni: il 77 % ha presentato opere inedite; il 43 % ha meno di 35 anni; il 31 % proviene dal Nord Italia, il 24 % dal Centro ed il 45% dal Sud-Italia e/o Isole.
E’ in corso la fase delle votazioni (in sole 24 ore il sistema di voto online ha superato più di 14.000 voti).
Dal 1 al 21 novembre saranno operative le 3 giurie coinvolte (“giuria social” che vota da questo link https://pr.easypromosapp.com/p/840599, “giuria studentesca” e “giuria responsabile”) per stabilire la classifica di tutti gli artisti e scegliere i 10 finalisti che andranno ad esibirsi a Cosenza durante la “5 Giorni di Musica contro le mafie” il 6 e 7 dicembre 2019.

“…è un evento ricco e variegato – dichiara Gennaro de Rosa Presidente e fondatore di Musica contro le mafie – nel quale abbiamo pensato di concentrare e far convivere incontri, momenti musicali, condivisione diretta, scambio di opinioni, riflessioni, risposte, spunti per domande. Un momento di condivisione reale, impegno concreto, risveglio della memoria, diffusione di contenuti importanti destinati a giovani, studenti e cittadini di ogni provenienza. La “5 giorni” è un grosso contenitore di opportunità e occasioni di incontro e di sviluppo. L’idea è quella di unire momenti di spettacolo e di riflessione, avendo tempi in linea con la velocità delle nuove generazioni, utilizzando un linguaggio più veloce e diretto con l’ausilio della Musica e delle nuove tecnologie”.

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